Sten è un guerriero dei Beresaad, l’avanguardia del popolo Qunari. Egli è un uomo stoico e fortemente disciplinato attraverso un rigido codice etico; il modo in cui si relaziona con gli altri dipende solamente dal fatto che essi abbiano o meno il suo rispetto, difficile da ottenere. Sten è un potenziale compagno del Custode che può essere reclutato solo a Lothering, è l’unico compagno Qunari disponibile nel party, anche se non dimostra le stesse caratteristiche tipiche della razza poiché nacque senza corna.
Come tutti i nomi Qunari, “Sten” non è un nome soggettivo anzi è un nome che descrive il rango e il ruolo all’interno del Qun, Sten lo ammette più volte che il suo nome rappresenta la sua posizione all’interno della società Qunari; inoltre, in Dragon Age II Hawke incontrerà più volte diverse unità nemiche Qunari con il nome Sten, classificati come fanteria.
Durante gli eventi di Dragon Age: Those Who Speak, Sten ricoprirà il ruolo del nuovo Arishok, uno dei tre leader del Qun.
Dragon Age: Origins
Durante l’avventura di Origins se Sten si fiderà abbastanza del Custode comincerà a rivelargli qualcosa sul suo passato: Sten faceva parte di un gruppo di soldati inviati nel Ferelden direttamente dal Qun per scoprire qualcosa in più sul Flagello, il suo gruppo fu attaccato dalla Prole Oscura e durante la battaglia cadde incosciente. Quando si svegliò in una fattoria sottoposto alle cure di una famiglia fereldiana e non riuscendo a trovare la sua spada (per i Qunari la propria spada rappresenta l’anima del guerriero) uscì di senno e uccise gli agricoltori che lo curarono; compiuto il terribile omicidio si rese conto della gravità dell’azione e, rendendosi conto di aver perso l’onore, decise di pagare il suo crimine non opponendo resistenza alle autorità. Fu arrestato e portato a Lothering dove la Madre della chiesa locale lo condannò a morire di deperimento in una gabbia ai confini della città.
E proprio in quella gabbia il Custode lo incontra e può decidere di averlo nel suo gruppo dopo aver ottenuto il permesso di liberarlo dalla stessa Madre che lo ha condannato a morte. Sten si dimostra, nei confronti del Custode, un guerriero forte, fiero e nobile che si rifiuta, inizialmente, di tenere discussioni riguardanti il suo popolo o il suo incarico nel Ferelden. La maggior parte delle sue risposte si dimostra brusca anche se a volte traspare un sottile senso di umorismo.
Sten è di per sé fatalista, credendo che il ruolo e il destino di tutte le persone è determinato al momento della nascita; già dalla prima conversazione Sten afferma che non ha scelto di essere un guerriero, così come il Custode non ha potuto scegliere di essere un Custode Grigio.
A Redcliffe, il reclutamento di Lloyd e Berwick nella milizia locale è visto di buon occhio da Sten che lo ritiene un comportamento onorevole e doveroso, tuttavia chiederà al Custode di ricorrere ad intimidazioni forti e brutali per convincerli.
Sten è disgustato dalla magia e questo senso di repulsione lo dimostra nel momento in cui il Custode aiuta i maghi al Circolo per poi chiedere il loro supporto per salvare Connor.
Nonostante il fisico alto e imponente, Leliana riesce a scoprire attraverso varie conversazioni che Sten ha un lato dolce e compassionevole soprattutto per il mabari del gruppo.
Come Oghren, Wynne e Shale, Sten non è un potenziale amante.
Se Sten è nel gruppo nel momento in cui esso raggiunge Haven, egli potrà tentare di ottenere il controllo del gruppo poiché sarà stanco di girovagare senza meta: il Custode potrà, attraverso sufficienti capacità coercitive, farlo ragionare e terminare la discussione in modo pacifico; invece, senza sufficienti capacità coercitive Sten attaccherà il Custode e a scontro concluso potrà decidere se risparmiare il Qunari o giustiziarlo.
Inoltre con un elevato grado di approvazione il Custode potrà chiedere a Sten di fidarsi semplicemente portando alla completa fiducia del Qunari nei confronti del protagonista.
Se la Spada dei Beresaad non è stata riconsegnata a Sten le opzioni di dialogo durante questa conversazione saranno molto ridotte e le opportunità di guadagnare punti approvazione saranno ancor meno.
Epilogo:
A seconda delle scelte del Custode alla fine del gioco egli può parlare con Sten prima di partire, il Qunari dirà che intende andare a casa a Seheron e inviterà il protagonista ad unirsi a lui durante il viaggio.
Se il Custode ha deciso di sacrificarsi e con Sten possedeva un’alta approvazione, verrà rivelato che egli si inchinò ai piedi dei resti del Custode e, al ritorno a Par Vollen, raccontò ai suoi fratelli Beresaad che il Custode fu l’unica persona degna di onore in tutto il Ferelden.
Dragon Age 2
Questo personaggio non appare nel secondo capitolo, anche se il giocatore avrà modo di combattere con diverse unità di fanteria con il rango di “Sten”. Tuttavia si avranno diversi riferimenti a Sten di Origins: quando il gruppo si avvicinerà al campo Qunari Aveline con Carver o Bethany faranno riferimento a lui, inoltre con il DLC L’Emporio Nero il Compendio menzionerà un’immagine di un Qunari senza corna unico nel suo genere, infine nell’Atto 2 Merril e Aveline potranno discutere l’amore dei Qunari per le farfalle, questo può essere un riferimento alla Spada Farfalla di Sten oppure un riferimento al lato più dolce dei Qunari.
Dragon Age: Those Who Speak
Dopo la morte del precedente Arishok avvenuta a Kirkwall, Sten lo sostituì al comando. Quando Alistair, Varric e Isabela furono bloccati da un plotone Qunari mentre stava andando ad affrontare il Magister Tito, i tre furono scortati dalle guardie Qunari di fronte all’Arishok che aveva chiesto esplicitamente di parlare con loro, Alistair fu sorpreso ma il vecchio compagno si dimostra molto burbero, alla richiesta di aiuto di Alistair per sconfiggere il Magister, Sten risponde negativamente e gli permetterà di lasciare la prigione solo quando il giovane re avrà sconfitto in duello l’Arishok.
Il gruppo ritorna nelle prigioni ma Isabela riesce a fuggire liberando Alistair e Varric, la piratessa si dirige immediatamente a salvare il proprio equipaggio della nave mentre gli altri cercano una via d’uscita ma alla presunta uscita Sten li attende brandendo un pesante maglio; il duello è inevitabile e Alistair si ritrova costretto ad affrontare il suo amico, quest’ultimo cade sconfitto e chiede al giovane re del Ferelden di porre fine alla sua vita, Alistair si rifiuta in nome delle avventure passate e ripropone la sua offerta di combattere insieme contro Tito, Sten questa volta accetta fornendo il suo più totale supporto.
Poco dopo, il gruppo salpa con la nave di Isabela con destinazione la fortezza di Tito, a bordo della nave pirata, Sten informa Alistair che egli porta il sangue dei draghi nelle sue vene.
Dragon Age: Until We Sleep
Sten prima dell’assalto alla fortezza di Tito rivela ad Alistair e Isabela la versione Qunari del mito di Re Calenhad e come questo ha stretto un patto con una strega delle selve bevendo il sangue di drago e acquisendo tanto potere da regnare sul Ferelden.
Durante l’assalto Sten attuerà un’azione bellica per distrarre le forze di Tito dando così il tempo al gruppo di portare a termine la missione; dopo la sconfitta di Tito, il suo destino rimane sconosciuto.
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