Il mondo del Thedas è molto diversificato quando si parla di avversari. I demoni non sono le uniche creature che dovrai combattere, spesso combatterai anche contro esseri umani. Gli avversari possono essere suddivisi in diversi gruppi per rendere più semplice la loro classificazione.
Iniziamo con i più comuni, gli animali, che variano dagli innocui montoni ai lupi neri, ai gurguth del deserto, agli orsi e ai cuccioli di drago. La maggior parte degli animali ostili è eccezionalmente resistente al freddo, ha spesso valori difensivi molto alti, ma possono essere meno forti nell’attacco. Gli abitanti delle foreste rappresentano, prima di tutto, l’opportunità di ottenere valide risorse, mentre le persone forniscono armature e armi. Da alcuni dei mostri si possono saccheggiare ingredienti unici, come il sangue di ragno, che è spesso richiesto, tra le altre cose, in diverse missioni secondarie.
Un altro tipo di avversari è costituito dalle persone appartenenti alle diverse razze, umani, elfi, nani e qunari. Solitamente gli umani si possono considerare alleati o almeno neutrali nei confronti dell’Inquisitore. Ma se ti trovi all’esterno, esplorando zone selvagge, quasi tutte le creature che ti corrono incontro sono tuoi nemici giurati. La classificazione qui è lunga: come il tuo personaggio, gli avversari possono essere di ogni classe, variando da esploratori ad assassini mascherati, da maghi a templari con grandi scudi. La tattica da impiegare nel combattimento è diversa per ognuno di essi. Tutti gli attacchi che hanno un’area d’effetto e gli incantesimi di ghiaccio funzionano e vincolano velocemente l’avversario a un luogo. Di solito gli avversari sono numerosi, ma i singoli individui sono facili da sconfiggere. Quelli che diventano problematici, comunque sono i nemici con lo scudo: la miglior strategia è distrarre l’avversario con uno dei tuoi compagni e poi attaccarlo alle spalle.
Il successivo gruppo di avversari è quello dei demoni e di tutti i generi di creature soprannaturali. Essi non si presentano nel mondo di gioco molto frequentemente e la maggior parte delle volte che si incontrano stanno sorvegliando uno squarcio. In questo caso non c’è un unico approccio al combattimento. L’unica opzione è osservare l’avversario: solitamente, la sua forza riflette le sue dimensioni e il suo peso e i colori rosso/blu suggeriscono il tipo di nemico, di ghiaccio o di fuoco; naturalmente il metodo migliore è usare gli attacchi che contrastano quell’elemento.
L’ultimo gruppo è quello dei boss, i nemici più rari e forti: draghi e giganti, che sono spesso leggermente inferiori tra i ranghi degli avversari, ma sono molto pericolosi, come le viverne. Per esempio i giganti si trovano spesso da soli, ed è per questo che possono essere ritenuti boss; sono potenti, lenti e divisi in zone d’attacco: arti e testa. Concentrando gli attacchi su uno degli arti, si può paralizzare il mostro per un momento bloccando i suoi attacchi a meno che il danno inflitto non sia sufficiente. Il caso dei draghi è un po’ diverso: essi sono boss nel vero senso della parola e possono essere incontrati solo una volta (fino al momento in cui li si uccide) in zone specifiche. Il metodo per combatterli è stato descritto in un altro capitolo.
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