Il combattimento è, ovviamente, uno degli aspetti più importanti di qualsiasi Action RPG. In questo caso, potrai combattere o da solo o con il tuo party, che consiste in un massimo di tre membri attivi. Ognuno di questi è controllato dall’IA, ma in ogni momento è possibile comandarli selezionando con un click il ritratto del personaggio desiderato, o con l’uso di un apposito pulsante.
Se il personaggio che stai controllando cade in battaglia, il gioco prenderà automaticamente il punto di vista di un altro membro del party. Ognuno dei membri caduti può essere “riportato in vita” da qualche nostro compagno mago, che ne rigenera metà della salute e lo fa a distanza (con l’incantesimo Resurrezione), oppure da un amuleto che rompendosi cura chi lo indossa. Per riportare in vita un compagno, devi avvicinarti a lui e premere il tasto azione. Il processo richiede una quantità di tempo differente a seconda del livello di difficoltà scelto, e può essere interrotto dall’attacco dei nemici. Se possibile, l’IA tende a far recuperare autonomamente un personaggio caduto, quindi potrai anche fare a meno di raggiungerlo, se devi attraversare un intero campo di battaglia.
Nello stesso momento in cui ogni membro del party è morto, il gioco termina ed è necessario riprendere la partita da un salvataggio. Nel caso tu vinca la battaglia e l’atteggiamento aggressivo termini, invece, tutti i compagni caduti riprenderanno conoscenza.
Dragon Age: Inquisition introduce un modello leggermente più sviluppato di combattimento tattico, ma non così complesso da disturbare giocatori che non hanno già avuto esperienze con sistemi simili. Come capo del tuo party, puoi dare ordini: attaccare un bersaglio specifico, mantenere le posizioni o abbandonare la modalità di combattimento (quest’ultimo specialmente utile se vuoi ritirarti dal campo di battaglia, i nemici non possono vederti e sono vicini). Inoltre, c’è la possibilità di mettere in pausa il tempo di gioco, quando puoi osservare l’intera situazione del combattimento. Per attivarla, devi premere un determinato tasto, o far fare alla camera uno zoom-out in modo da muoversi il più lontano possibile dal personaggio. Mentre pianifichi le tattiche di un attacco, puoi anche operare sulla disposizione dei personaggi. Ciò diventa molto utile quando si affrontano boss (draghi, soprattutto), che sferrano numerosi attacchi ad area specialmente quando il party è raggruppato in un solo punto. Inoltre, il tempo si ferma quando tu stesso metti in atto un attacco ad area (ad esempio il marchio della frattura, l’incantesimo di elettrificazione, la gabbia o lanci una granata), in modo da offrirti la visuale del raggio d’effetto ed il funzionamento dell’abilità/granata.
Il gioco offre la possibilità di modificare il modo di comportarsi dei tuoi compagni. È possibile impostare quattro parametri:
- La soglia per il valore del mana/della resistenza – Sotto un certo livello di mana/resistenza il personaggio non potrà più utilizzare abilità. Utile quando vuoi che i tuoi compagni usino abilità costose ma più potenti di semplici trucchetti.
- Selezione del bersaglio – Ti permette di selezionare tra seguire e tracciare un determinato personaggio. Un buon parametro soprattutto se nel gruppo c’è un arciere con un’armatura poco protettiva che necessita di essere difeso da un guerriero con uno scudo.
- La scorta di pozioni curative – Dal momento che le pozioni sono comuni a tutti i membri del party, potresti non volere che l’ultima pozione disponibile venga usata da qualcun altro.
- La soglia di PV per utilizzare una pozione curativa – In sostanza il momento in cui un compagno può bere pozioni di cura. Più alto è il valore, più frequentemente egli userà le suddette, il che le esaurirebbe in breve tempo. Tuttavia un valore troppo basso potrebbe rendergli impossibile utilizzarla, prima che l’avversario dia il colpo di grazia.
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