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  • Gli Allegri Buffoni - Progetto doppiaggio ita BG EE

    Tre esclusive interviste, per tre figure di spicco della campagna di doppiaggio di Baldur’s Gate EE

Tre esclusive interviste, per tre figure di spicco della campagna di doppiaggio di Baldur’s Gate EE

È il turno di Paolo Vitale. Egli ha curato le illustrazioni dei molteplici e inediti oggetti, tra cui si annoverano armi e armature, dell’esclusiva mod.

Allegri Buffoni - Campagna doppiaggio ita Baldur's Gate EE - pacchetto oggettiChi è Paolo Vitale?
Mi presento: sono Paolo Vitale, ho 26 anni e vivo a Roma, dove frequento l’Accademia di Belle Arti e lavoro come illustratore (qui potete vedere i miei lavori). Sincero e appassionato stimatore del medium videoludico, una sera vagavo sul forum di RPG Italia alla ricerca di informazioni sugli ultimi meravigliosi titoli che mai avrebbero potuto girare sul mio attempato laptop, quando notai che gli Allegri Buffoni – il gruppo che, scoprii, mi aveva permesso di giocare a BG:EE in italiano giusto qualche mese prima – era alla ricerca di un illustratore. Ora, per uno come me, che per anni ha potuto godere di migliaia di mod rilasciate in modo completamente gratuito da persone spinte unicamente dalla passione e dalla voglia di migliorare l’esperienza di gioco di altre persone o che ha potuto fruire di centinaia di migliaia di linee di testo nella propria lingua spesso proprio grazie all’impegno di gruppi come Gli Allegri Buffoni, è stata un po’ l’occasione di ripagarli – anzi – di ringraziarli.
Per questo, nonostante il mio modesto contributo, sono davvero contento di aver potuto aiutare questi ragazzi che hanno tutta la mia stima per quello che stanno facendo: dare l’opportunità ad altri giocatori di apprezzare ed appassionarsi a questo storico titolo con un coinvolgimento nuovo.

Allegri Buffoni - Campagna doppiaggio ita Baldur's Gate EE - pacchetto oggettiBaldur’s Gate è come la prima volta: non si scorda mai. Raccontaci come hai conosciuto questo titolo e cosa ha significato per te.
Il primo capitolo della saga a cui ho giocato è stato in effetti il secondo, Shadows of Amn. Avrò avuto 12 anni: un giorno mia sorella, un po’ più grande di me, si presenta a casa con questi 4 cd e, come spesso facevo, mi ero messo dietro la sua spalla a vederla giocare…
La cosa che più mi colpì, e che continua a stupirmi tutt’oggi, è l’incredibile capacità evocativa della produzione.
C’è una componente letteraria, fatta di dialoghi, descrizioni di ambienti e oggetti, così curata ed ispirata che considero unica ancora adesso nel panorama attuale.
Anche visivamente, dagli splendidi ritratti alle fantastiche illustrazioni degli oggetti appena abbozzati, il gioco ti mette in condizione di “immaginare”, e questo a mio avviso non lo rende solo un bel gioco, ma un qualcosa di più che travalica il genere e il medium stesso.

Prossimamente Gli Allegri Buffoni lanceranno una campagna di raccolta fondi per finanziare il doppiaggio di Baldur’s Gate: Enhanced Edition. Tra le varie ricompense, figura un pacchetto oggetti. Quali aspetti di questo pacchetto hai curato?
Io ho realizzato le illustrazioni di questi oggetti, facilitato nel compito dalle fantastiche descrizioni curate da Giuseppe Calì, cercando di avvicinarmi il più possibile allo stile dell’artista che ha curato i disegni originali della serie.

Qual’è l’oggetto da te disegnato di cui sei maggiormente soddisfatto?
Se devo scegliere, direi Policromia. Prima di disegnarlo sono andato a riguardarmi le splendide cotte elfiche presenti nel gioco e mi piace pensare che non sfigurerebbe nell’inventario insieme alle altre.

Cosa ne pensi delle descrizioni e della storia degli oggetti? Qual è il tuo preferito?
Come ho spiegato, ho sempre visto nei testi la vera essenza di Baldur’s Gate e sono rimasto davvero sorpreso quando, nel leggere le descrizioni degli oggetti, già potevo vederli nell’inventario, in attesa di essere abbinati al giusto membro del party. Il mio preferito, forse anche per quanto detto sopra, è Policromia: ho trovato in quel racconto la giusta dose di mistero e ironia tipico della serie.

Se dovessi confrontare il comparto artistico dei videogiochi di 15 anni fa e quello dei titoli più recenti, quali differenze noti? Pensi che sia evoluto in meglio o in peggio?
Credo che l’aspetto visivo, e non parlo quindi solo di grafica, oggi sia estremamente curato in tutte le produzioni, da quelle più costose ai progetti indipendenti. Tuttavia il rischio è quello di bombardare il giocatore di stimoli visivi che di artistico hanno ben poco, inteso come dare al gioco quella particolare atmosfera che solo “osando” puoi ottenere, mentre ho notato purtroppo un certo appiattimento generale che porta molti titoli ad assomigliarsi.
Un discorso a parte merita il fenomeno del crowdfunding, che permette a piccoli studi con budget limitato ma con idee semplici e brillanti di creare delle piccole opere d’arte.

2016-11-27T11:28:01+01:00

Autore:

Nutro sin dall'infanzia una smodata passione per l'universo dei videogame. In passato ho giocato alle vecchie glorie dei JRPG, come Legend of Dragoon e Final Fantasy IX. Di recente invece mi sono dilettato tra vari ARPG come The Witcher 3: Wild Hunt (epico!), rimanendo tuttavia sempre alla ricerca di un titolo che colmi la mia inesauribile fame di fantascienza, RPG e azione. Mass Effect ci era riuscito a suo tempo, ma attendo con ansia Cyberpunk 2077! [CENTER][ATTACH]11907.IPB[/ATTACH][/CENTER]

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