Il grande Chris Avellone (forse il maggior creatore di Videogiochi di Ruolo di tutti i tempi), raccontava che, quando lavorava in Black Isle, a ogni videogioco veniva affiancata la versione P&P dalla quale si traevano indicazioni e ispirazioni.
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Una partita a D&D
D&D riscosse un successo planetario, la comunità di giocatori di ruolo è tuttora enorme ed estremamente attiva. In seguito uscirono numerose edizioni aggiornate ed espansioni, ampliate e perfezionate che diedero origine ad una moltitudine di Giochi di Ruolo anche di ambientazione non fantasy (sci-fi, western, horror ecc.): c’è perfino un RPG ispirato a James Bond. Ricordiamo, tra tutte, “Advanced Dungeons & Dragons” del 1989, che faceva ordine in un magma di regole sempre più numerose e complesse, a volte fino all’incoerenza.
Esistono anche i “Live Action Role-playing” basati su regole analoghe a quelle P&P, ma che vengono eseguiti da giocatori in costume con tanto di armi replicate.
Dopo D&D sono nati molti altri Giochi di Ruolo. Ricordiamo, tra i più popolari: “Empire of the Petal Throne” (1975), Traveller (1977), Call of Cthulhu (1981, ovviamente ispirato alle opere di H.P. Lovecraft), “Das Schwarze Auge” (The Dark Eye, 1984, su cui si basa la saga “Drakensang”), “Vampire The Masquerade” (1991, che ispirò il quasi omonimo “Vampire The Masquerade Redemption”) ecc..
Ma il ruleset D&D è ancora il più giocato e prestigioso ed è alla base dei capolavori videoludici del genere che uscirono, soprattutto, nell’età d’oro degli RPG, dalla serie Ultima ai capolavori di Black Isle e Troika e poi su fino a Neverwinter Nights II.
Ma questa è un’altra storia: cambiando la piattaforma, dalle classiche “Carta & Penna” all’elettronica, si sono aperte molte vie e molte possibilità diverse. Al Master si è sostituito un programma. Le immagini fantastiche che si formavano nella mente di chi gioca su un tavolo sono state sostituite da quelle visibili sullo schermo. I complessi sistemi di regole tendono via via a semplificarsi per far posto alle meraviglie visuali.
Solo il tempo potrà dirci se si tratta di una splendida evoluzione o se, come sempre quando c’è un profondo cambiamento, si è perso qualcosa.
