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Le origini dei Giochi di Ruolo occidentali 2016-11-27T11:25:01+01:00

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La cover di Chainmail

 I Giochi di Ruolo come li conosciamo oggi hanno origine da “Dungeons & Dragons”, ma forse vale ancora la pena di menzionare il precedente “Chainmail” (letteralmente “Cotta di Maglia”), pubblicato nel 1971. Si trattava di un regolamento per un wargame tridimensionale in cui, però, irrompeva per la prima volta tutta la “paccottiglia” fantasy  (incantesimi, armi magiche, creature fantastiche ecc.) e che sfruttava la nascente popolarità del “Signore degli Anelli” Tolkeniano. Possiamo trovare anche influenze ed echi delle opere di Burroughs (non tanto per la saga di Tarzan quanto per gli altri romanzi sci-fi-fantasy) e di Howard (le saghe di Kull, Conan, Salomon Kane).

La cover della prima edizione di D&D

Dungeons & Dragons (D&D) fu creato da Gary Gygax e Dave Arneson (autore anche di “Blackmoor”) e la prima edizione fu pubblicata nel 1974. Possiamo dire che si tratta del primo, vero Gioco di Ruolo, anche se, sulla copertina della prima edizione amatoriale, campeggiava ancora la scritta “Wargame”.

Ma fin da subito tutti gli stilemi del Gioco di Ruolo erano definiti: si creava il personaggio definendone le principali caratteristiche (intelligenza, agilità, forza ecc.) e l’orientamento (buono, neutrale, malvagio).

 

Gary Gygax.

In estrema sintesi: la partita è guidata dal Dungeon Master che svolge funzioni di creazione e arbitraggio. Il gioco consiste nel condurre un gruppo di eroi (il “party”) nelle profondità di oscuri sotterranei (dungeons) in cerca di straordinari tesori e mostri terrificanti (Dragons). Il Master, in pratica, dirige completamente il gioco ed è il garante della sua riuscita. Durante la partita comunicherà verbalmente le caratteristiche dell’ambiente in cui si svolge l’avventura. I giocatori devono scegliere uno dei personaggi messi a disposizione dal gioco (o crearne uno su misura) il quale, in seguito,  si muoverà nell’ambiente creato dal Master: questi avrà anche il compito di sviluppare l’azione e creare storie.

Il giocatore è munito di carta e penna e di un foglio con le caratteristiche più importanti del personaggio. La vicenda evolverà a seconda delle istruzioni del Master e delle azioni dei giocatori. Il tutto, naturalmente, deve seguire rigorosamente il Regolamento D&D. Si fa uso di un dado ogni volta che si deve stabilire il successo di un’azione (per esempio un combattimento o il lancio di un incantesimo). Al termine dell’avventura, i sopravvissuti torneranno in superficie recando con sé i tesori accumulati che gli consentiranno di acquistare l’equipaggiamento che li agevolerà nelle future imprese.