EUCOOKIELAW_BANNER_TITLE

  • Anteprima Might and Magic X Legacy

Anteprima Might and Magic X Legacy

Correva l’anno 1986 e Jon Van Caneghem, promettente game designer americano e fondatore di New World Computing, dava vita ad una delle saghe più lunghe, famose ed importanti nella storia dei GDR occidentali: Might and Magic. Tranquilli, non state per leggere una lunga e noiosa lezione di storia (che male non farebbe, ogni tanto), ma soltanto le prime impressioni che ho avuto nel provare l’Early Access di Might and Magic X Legacy, decimo capitolo della storica saga. Lo so, sono in leggero ritardo e molti di voi avranno già letto parecchie impressioni su questo Early Access, ma non potevamo mancare all’appello ed eccoci qui. Per coloro che sono vissuti sulla luna negli ultimi mesi la domanda sorge spontanea: come è nato questo decimo capitolo di una saga che era ormai morta nel 2002, dopo il pessimo Writ of Fate? La storia è abbastanza semplice ed è in qualche modo correlata al successo che Kickstarter ed il crowdfunding hanno avuto da qualche anno, un successo talmente ampio che ha cominciato a far gola anche ai grossi publisher come Ubisoft. In effetti era solo questione di tempo ed Ubisoft ha praticamente smentito anni ed anni di proclami privi di fondamento (da citare la marea di “gli Old School RPG sono morti!”), confermando che se c’è una buona fetta di utenti interessati a questo tipo di giochi (vedesi il successo di Kickstarter) allora anche i progetti più impensabili possono venire alla luce. A tal proposito circa 3 settimane fa è stato rilasciato un Early Access per questo nuovo capitolo di M&M, sviluppato da Ubisoft Paris e Limbic Entetainment (già impegnata nella realizzazione delle espansioni per Heroes VI M&M). Da accanito fan storico di questa saga (ho amato alla follia The Mandate of Heaven e tutti gli spin-off della serie di Heroes of Might and Magic) non potevo perdermi la ghiotta occasione di mettere le mani su Legacy, soprattutto dopo aver atteso un nuovo capitolo dal lontano 2002, e confesso di aver avuto non pochi dubbi sulle reali finalità di questa operazione. Dove vuole arrivare Ubisoft? Vuole davvero creare di nuovo uno spazio vitale per gli Old School RPG nel mercato mainstream? O vuole cavalcare l’onda del successo di Kickstarter per avere una fetta di torta? E se davvero vuole investirci seriamente perchè farlo con un progetto low-budget? Timore che non faccia presa sulla massa di potenziali utenti? Vediamo di rispondere a qualche dubbio insieme.

 capsule_616x353

Prima di tutto parliamo un attimo della formula “Early Access”. Si tratta di una delle ultime trovate diaboliche di Valve, che attraverso Steam ha in pratica cominciato a fare concorrenza al crowdfunding di Kickstarter e soci. Con questa formula ogni utente può decidere, previo pagamento di una certa somma di denaro, di avere accesso ad un gioco che ancora non ha concluso la fase di sviluppo finale. Per esempio, non volete aspettare la versione finale di un gioco che attendete con un hype insostenibile oppure volete dare una mano agli sviluppatori a corto di finanziamenti per terminarlo? Se è previsto l’accesso anticipato potrete sfamare la vostra voglia di testarlo all’istante, dando anche un aiuto economico ai developers e stabilendo un contatto con essi (alcuni progetti prevedono l’accesso ad un forum privato). Il tutto però, con la consapevolezza di non aspettarsi il gioco completo ma solo una parte di esso (con l’Early Access si ha comunque diritto ad una copia dell’intero gioco non appena verrà concluso lo sviluppo). Insomma, possiamo chiamarla una sorta di “provalo a tuo rischio e pericolo e dacci una mano a migliorarlo”. Might & Magic X Legacy usa questa formula e non ci sarebbe niente di strano se solo dietro non ci fosse un publisher pluri-miliardario come Ubisoft. Porsi delle domande sulla correttezza etica di una simile strategia non è l’obiettivo di questo articolo, ma una breve riflessione va fatta: Legacy esiste solo grazie alla risonanza mediatica che il boom di Kickstarter e dei vari progetti “Old School” hanno scatenato, quindi è abbastanza probabile che l’intento di Ubisoft sia quello di sottrarre utenza a questo mercato in crescita, rischiando davvero poco. Concorrenza sleale nei confronti degli indie? Non possiamo saperlo, ma possiamo invece guardare al bicchiere mezzo pieno: ci potrebbero essere risvolti molto positivi in termini di aumento del ventaglio d’offerta nel mercato mainstream, quello stesso mercato che per anni ci aveva riempito la testa di slogan pro-morte di questo tipo di giochi. La speranza è legata ad futuro in cui potremo avere a disposizione una marea di RPG “Old School” che al tempo stesso, grazie anche ai budget più corposi ai cui hanno accesso i grossi publisher, si impegneranno in un processo di modernizzare di una formula storicamente legata a concept ed aspetti del gameplay abbastanza datati.

 M&MX-002

L’accesso anticipato a M&MX ci metterà a disposizione solo il primo Atto della main quest (ce ne saranno altri 3 nella release finale), ovvero una sorta di grosso tutorial ambientato nella città di Sorpigal (i veterani della saga ricorderanno con gran piacere questo nome) e nei suoi dintorni in cui prenderemo confidenza con tutti gli aspetti basilari che il gioco offrirà. Prima di cominciare con la classica creazione del party, verremo introdotti nel mondo di Ashan da un suggestivo filmato che ci riassumerà in breve tutte le vicende accadute nello spin-off tattico Heroes VI Might & Magic. State attenti però: se non avete completato tutte le compagne dello spin-off alcune scene potrebbero spoilerarvi parte della trama. Concluso il filmato sarà il momento  di scegliere uno tra i due livelli di difficoltà (Normale e Difficile) e 3 tipologie di creazione del party (customizzato, già pronto o casuale). Nel livello di difficoltà ciò che cambierà sarà solo il numero di HP dei nemici ed il costo per acquistare o riparare l’equipaggiamento, due aspetti che seppur sembrino superficiali faranno davvero la differenza. Il passo successivo sarà quello di formare un party di 4 avventurieri (come accadeva nei precedenti 3 capitoli) scegliendo razza, classe, ritratto e skill. Le razze disponibili saranno 4 (Umani, Nani, Elfi e Orchi) e per ognuna di esse nel gioco finale avremo 3 classi selezionabili da 4 archetipi: l’archetipo “Might”, l’archetipo “Magic” ed un terzo archetipo ibrido, per un totale di 12 classi. In questa versione avremo solo 4 classi selezionabili, quindi la scelta strategica non avrà molto da offrire. Anche i ritratti per ora saranno pochi (2 femminili e 2 maschili) e dovrebbero aumentare esponenzialmente con la release finale. Passando alle skill avremo pochi punti da spendere in un set di che a prima vista mi è sembrato abbastanza diverso da quello dei capitoli precedenti, ma ugualmente interessante. Finita la fase di creazione del party saremo pronti per partire con la nostra avventura. Con gran piacere ho notato subito che il sistema di crescita è sempre legato, come nei capitoli passati, all’uso dei trainer ed a vari livelli di Rank da sbloccare per aumentare le potenzialità dei nostri eroi (aspetto che era un vero cavallo di battaglia per la saga). In pratica combattendo e completando quest guadagneremo punti esperienza e ad ogni level up potremo spendere 4 punti nei 6 attributi primari (Potenza, Magia, Percezione, Destino, Spirito e Vitalità) e 2 nelle skill (purtroppo diminuite rispetto ad alcuni capitoli precedenti), per poi sbloccare nuovi Rank (4 per ogni skill) attraverso l’addestramento a pagamento dei maestri (diciamo che sono una sorta di perk, per rendere l’idea). Con dispiacere ho dovuto dire addio agli elementi sci-fi che sin dai primi capitoli avevano sempre contraddistinto il setting di M&M. Con la nascita del mondo di Ashan il setting è diventato Fantasy puro, di quelli classici e abbastanza stereotipati, quindi niente pistole laser, astronavi o pseudo-cyborg mandati dagli Antichi per governare il mondo. Qualcuno potrebbe pensare che sia stata una scelta saggia quella di aver eliminato aspetti così bizzarri e poco consoni al Fantasy classico, ma per i fan della saga si trattava comunque di un aspetto che rendeva più originale il lore di M&M.

 M&MX-001

2016-11-27T11:34:49+01:00

Autore:

Webdesigner e grafico per hobby, troll di professione. Gli è apparso in sogno il suo unico Dio (Chris Avellone) e da quel giorno pensa di essere il suo araldo. Se ne va in giro per forum e social network a predicare il “Verbo del Sacro Ruolismo” e portare un barlume di speranza nei luoghi in cui Bioware e Bethesda hanno lasciato solo macerie.