Todd Howard parla di Starfield durante un’intervista a multiplayer.it. Rassicurando i fan, conferma che il nuovo titolo avrà lo stile riconoscibile dei giochi Bethesda, nonostante si tratti di un progetto completamente nuovo.

Nonostante l’ambientazione sci-fi e l’essere la prima nuova IP Bethesda da decenni, rimarranno validi lo stile e la filosofia dei precedenti titoli della software house. Sarà quindi effettivamente un TES nello spazio?

Chi lamenta una certa stanchezza della formula Bethesda verrà forse rassicurato dalle parole sempre di Todd Howard rilasciate a VentureBeat durante il Gamelab di Barcellona, a commento sempre di Starfield ma anche Fallout 76 e The Elder Scrolls VI.

“Rischiare è una necessità per chi sviluppa videogiochi. Dal suo punto di vista di creativo, non osare è la cosa peggiore che uno studio possa decidere di fare.”

“L’idea è di continuare ad essere ambiziosi. Giocare su un terreno sicuro è la cosa peggiore che si possa fare”. “The Elder Scrolls III: Morrowind è stato difficile. All’epoca fu la nostra prima volta su console. Se non fosse andato bene probabilmente l’azienda sarebbe uscita dal mercato”.

“Anche The Elder Scrolls IV: Oblivion fu molto complesso. Spingemmo al limite la tecnologia. Mi piace quella battuta del film Shakespeare in Love: ‘come andrà a finire? Non lo so, ma lo fa sempre'”