Primo maggio 2002: una Bethesda che non ha più nulla da perdere, ormai sull’orlo della bancarotta dopo i clamorosi flop di An Elder Scrolls Legend: Battlespire e The Elder Scrolls Adventures: Redguard, rilascia sul mercato quello che sarebbe divenuto uno dei CRPG più influenti e rivoluzionari della storia, The Elder Scrolls III: Morrowind.
C’è culto e culto
Ora, nel corso della storia videoludica, molti titoli hanno trasceso il loro periodo storico di rilascio per divenire dei veri e propri fenomeni di culto. Titoli che molti giocatori in tutto al mondo, anche a distanza di decenni, continuano a giocare, a moddare, a (ri)scoprire.
Si pensi ad esempio a gemme intramontabili, che ancora oggi hanno una folta schiera di seguaci nel sottobosco dell’internet, come: Vampire: The Masquerade – Bloodlines, S.T.A.L.K.E.R. – Shadow of Chernobyl, Gothic 2, Fallout: New Vegas, Minecraft, GTA V, Skyrim, Half-Life, i Doom classici e molti, molti altri.
I Doom classici dei primi anni ’90 sono un fulgido esempio di titoli intramontabili. Ancora oggi continuano a spuntare, quasi ogni giorno, nuovi livelli creati dai fan.
Eppure, sembrerebbe esserci qualcosa in più nel terzo capitolo della saga The Elder Scrolls. Qualcosa di estremamente profondo, radicato nel fascino della sua lore, nella suggestività del suo world building, nelle sfaccettature più nascoste della sua narrazione silenziosa. Dalla misteriosofia impenetrabile delle 36 Lezioni di Vivec agli incubi dei Dormienti; dal terrore della rinascita di un’antica Casata estinta ad una malattia divina scagliata da un signore oscuro pluri-millenario che vive nei recessi di un colossale vulcano; dalle sontuose musiche di Jeremy Soule all’assenza di indicatori sullo schermo. Morrowind ha ispirato ed ispira tutt’oggi. Pietra miliare nell’evoluzione di questo medium.
Ma il vero cuore pulsante di Morrowind, ciò che continua a tenerlo in vita (e più in salute che mai) è quell’intera subcultura del modding che da oltre 20 anni è al tempo stesso un mezzo potentissimo di condivisione e una fucina di creatività collettiva.
Tamriel Rebuilt: uno sforzo lungo più di 20 anni
Tamriel Rebuilt (abbreviato, TR) è forse l’emblema più evidente di questo mondo del modding di TES III. Una gigantesca mod, in sviluppo da oltre 20 anni, che si propone di aggiungere l’intera terraferma della provincia di Morrowind intorno all’originale isola di Vvardenfell. Qui su RPG Italia ne abbiamo già parlato approfonditamente in passato, se volete ulteriori informazioni vi rimandiamo a questo nostro pregresso articolo.
Uno dei numerosissimi scorci della mod, il cui mondo di gioco è immenso.
Oggi, primo maggio 2025, nell’anniversario del 23° anno dalla pubblicazione di Morrowind, esce Grasping Fortune: la più recente, grande e ambiziosa espansione di Tamriel Rebuilt mai realizzata, che aggiunge un’ulteriore fetta di territorio, grande quanto circa metà Vvardenfell, nel sud della provincia.
Tra le numerose aggiunte: la metropoli Hlaalu di Narsis, la seconda città più grande di Morrowind, più grande di ogni altra città vista in TES III, e le città Hlaalu di Hlerynhul, Othmura, Sadrathim e Shipal-Sharai.
Narsis in particolare, con i suoi 1100 PNG e la sua struttura urbana gargantuesca, è di fatto la più grande città realizzata a mano mai creata in una mod o gioco TES.
Uno scorcio di Narsis, la capitale Hlaalu, una vera e propria metropoli.
Con quest’ultima espansione, Morrowind diventa dunque più grande che mai. L’intera terraferma aggiunta ad oggi da Tamriel Rebuilt consta infatti di un territorio immenso: nettamente più grande sia della Vvardenfell contenuta nel gioco base originale, sia dell’intera Cyrodiil esplorabile in TES IV: Oblivion.
Evidenziato in bianco: l’enorme territorio, completo di contenuti, aggiunto ad oggi da Tamriel Rebuilt.
Come se tutto ciò non bastasse: i dungeon sono centinaia; i PNG sono migliaia; il numero totale di quest si aggira intorno alle 900.
E scusate se è poco.
Che dire? Morrowind è veramente un gioco immortale.
E voi? Vorreste capire come installare Tamriel Rebuilt o altre mod per Morrowind senza beccarvi un’emicrania? Siete impazienti di scoprire come godere al meglio, oggigiorno, di questo titolo? Allora non esitate a commentare nel forum, dove troverete diversi utenti esperti nel settore che sapranno aiutarvi nelle questioni più tecniche.
Ma attenti: perché il mondo del modding su Morrowind è la Tana del Bianconiglio dei videogiochi. Una volta entrati, potreste non uscirne più. Noi vi abbiamo avvisati.
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