Robert Bridenbecker di Blizzard risponde, durante un’intervista rilasciata a MTV, alle polemiche sorte dopo l’annuncio che Diablo III richiederà una connessione permanente per giocare.
Bridenbecker si dice “sorpreso” dalla reazione della community. Pare che la decisione non abbia nulla a che vedere con DRM o con la pirateria, ma principalmente sia stata presa per evitare trucchi o l’hacking da parte di chi si cimenterà con le modalità multiplayer, fenomeni che possono nascere già dalla creazione di personaggi nella modalità single player. Da qui la necessità di memorizzare i personaggi creati sui server della Blizzard anche per le partite in singolo.
Trovate la traduzione delle parti salienti dell’intervista su Multiplayer.it.