Il tempo che viviamo ci ha ormai abituati a considerare diverse forme di realtà e dimensioni: siamo costantemente connessi, effettuiamo molteplici operazioni a metà strada tra la realtà fisica e l’universo digitale ed esploriamo mondi nuovi o comunque a noi sconosciuti grazie alle possibilità offerte dal metaverso. Tutto questo ha cambiato il modo in cui percepiamo la vita quotidiana e ha investito in modo significativo anche il settore dell’intrattenimento. Sistemi grafici sempre più performanti, partite disponibili in streaming e avversari sparsi in tutto il mondo grazie alla Rete e alla tecnologia 5G: le stesse console oggi hanno una veste molto diversa e il più delle volte sono integrate negli smartphone. D’altra parte l’industria informatica è già da tempo al lavoro su device pensati proprio per l’online gaming e realizzati con processori super veloci, display in HD e sistemi di storage sempre più capienti. Questo settore, passato attraverso mutamenti significativi che hanno in parte seguito la vita produttiva e culturale, guarda ora all’enorme potenziale rappresentato dalla realtà virtuale. Non è un caso che l’ultima novità sul fronte del gaming sia la proposta di soluzioni ludiche totalmente immersive: l’oggetto del desiderio dei gamer, infatti, è il visore VR, in grado di proiettare chi lo indossa in mondi simulati molto vividi e dettagliati. Una dimensione, quella creata dalla in chiave digitale, che permette al giocatore di spostarsi in un ambiente totalmente concepito in 3D e di entrare in contatto con gli oggetti circostanti.
Ma come siamo arrivati a scenari così avveniristici? Scopriamolo insieme.
Dal Virtual Boy Nintendo all’Oculus Rift DK1
Le prime prove tecniche di gioco in realtà virtuale hanno preso avvio tra gli anni ’80 e ’90: è questa l’epoca in cui vede la luce il Virtual Boy della Nintendo. Per avere soluzioni tecnologicamente più soddisfacenti, tuttavia, bisogna andare avanti di almeno un paio di decenni, quando debuttano sul mercato visori decisamente più funzionali, i primi davvero in grado di generare mondi virtuali estremamente realistici. E’ il 2013: grazie alla startup Oculus VR di Palmer Luckey vede la luce l’Oculus Rift DK1. Questo prodotto, tuttavia, è ancora un prototipo per sviluppatori e addetti ai lavori, gli unici in possesso dei computer necessari al suo funzionamento. Rappresenta però un primo significativo passo avanti verso un futuro neanche troppo lontano: offre la possibilità di immergersi completamente e di esperire una realtà simulata ricca di dettagli in cui è già possibile cambiare la visuale attraverso uno spostamento della testa. L’Oculus Rift DK1 ha rappresentato, dunque, un primo banco di prova verso la commercializzazione di quei visori che nel breve volgere di qualche anno hanno raggiunto un’utenza più generalista, come ad esempio il Rift DK2: messo a punto tra il 2014 e il 2016, questo prodotto ha contribuito al lancio dell’Oculus Rift CV1, il primo visore espressamente concepito in chiave commerciale.
Il gioco virtuale approda su console
Insieme al Rift CV1 è stato messo in commercio Vive, il visore creato da Valve in collaborazione con HTC. In questo caso la realtà virtuale fa un grosso passo avanti e regala al mondo il concetto di room scale: questa soluzione fa sì che il giocatore possa muovere gambe e braccia nell’ambiente virtuale vivendo un’esperienza di gioco davvero inedita.
Vive e Rift CV 1 sono le formule più potenti sul mercato, ma richiedono ancora macchine estremamente performanti e spazi di gioco molto grandi, a questo va poi aggiunto che hanno ancora un prezzo di vendita ancora piuttosto elevato. Esistono in ogni caso validissime alternative per regalarsi l’emozione del VR gaming senza spendere cifre da capogiro: PlayStation VR, ad esempio, è il visore concepito per PlayStation 4 o 4 Pro che rende fruibile tutto il bello della realtà virtuale attraverso la propria console domestica.
Quando il casinò è in VR…
Le nuove opportunità che il VR gaming offre agli appassionati di intrattenimento digitale sono molteplici e includono anche una gamma di soluzioni innovative e accattivanti pensate per le piattaforme certificate per il gioco online. Tra queste, anche le più impensabili, come i siti per giocare alle slot machine. Questo porta ad un fiorire di soluzioni sempre più immersive e realistiche che, per esempio, simulano gli ambienti del casinò fisico: ogni gamer ha così l’opportunità di muoversi a 360 gradi in un set tridimensionale e giocare la propria partita accompagnato da effetti visivi e sonori che aggiungono realismo all’intera esperienza. Ma non solo: i giochi da casinò in VR permettono agli iscritti di interfacciarsi con il dealer e con gli altri utenti, il tutto praticamente in tempo reale e con esiti sorprendenti.
Il gioco online è proiettato verso una dimensione nuova e si muove a una velocità sorprendente: l’ultima e più affascinante frontiera ha introdotto l’intero settore nell’universo della realtà virtuale. Grazie a nuovi visori eccezionalmente performanti i software di gioco, più che mai innovativi e accattivanti, regalano agli appassionati un’esperienza ludica incredibile.
Commenta
You must be logged in to post a comment.