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  • Gli RPG dell’E3 2017: una fiera sottotono per i videogiochi di ruolo?

Gli RPG dell’E3 2017: una fiera sottotono per i videogiochi di ruolo?

Nel corso degli anni l’E3, il principale evento annuale del mondo videoludico, ha subito trasformazioni di diverso tipo. La progressiva apertura al pubblico, i leak ormai immancabili e la presenza sempre più scarsa di annunci di spessore hanno ridimensionato la fiera di Los Angeles, che sembra aver perso in parte quell’impatto che era la sua caratteristica più rappresentativa.

L’E3 2017 si è posta come la conferma di questa tendenza, soprattutto in ambito di RPG. La conferenza Sony, per quanto quasi priva di annunci di rilievo, ha mostrato esclusive eccellenti (grazie soprattutto agli inarrestabili Naughty Dog, a Quantic Dream e al ritorno dei Santa Monica) e la conferenza Microsoft ha finalmente presentato Xbox One X. Dal canto loro, Bethesda e Ubisoft hanno puntato sugli attesissimi sequel di titoli e saghe di successo (Wolfenstein e The Evil Within per la prima, Assassin’s Creed e Beyond Good & Evil per la seconda). Di RPG, però, si è visto poco, e di quel poco che è stato mostrato solo una piccola parte è salita anche sul palco delle conferenze.

Vediamo quali sono stati i titoli più promettenti, le presenze più significative e anche i grandi assenti che continuano imperterriti a non farsi vedere.

ANTHEM: IL FUTURO È ONLINE?

Bisogna ammettere che l’action-RPG di maggior importanza dell’E3 2017 è più un MMORPG, dove la componente online avrà un ruolo fondamentale. Si tratta, come è ormai è risaputo, dell’ultima fatica di BioWare, quel misterioso “Progetto Dylan” in sviluppo da diversi anni. Dopo le prime manifestazioni di diffidenza che hanno accompagnato Dragon Age: Inquisition e l’accoglienza tutt’altro che calorosa ricevuta da Mass Effect: Andromeda, BioWare si rilancia con una nuova IP più simile strutturalmente a Star Wars: The Old Republic.

Anthem, ambientato in un open-world post-apocalittico, fa delle exosuit la sua principale caratteristica di gameplay. Utilizzate dai personaggi per avventurarsi nella terra primordiale che fa da teatro alle vicende, le Javelin sono personalizzabili e possono essere impiegate non solo per combattere, ma anche per volare, saltare e arrampicarsi.

Anthem- BioWareDal punto di vista narrativo, Anthem promette scelte morali e percorsi multipli in grado di modificare la storia e soprattutto il mondo di gioco, ma il cardine dell’esperienza resta la componente online. Il mondo di gioco è infatti un mondo condiviso che permette una cooperativa fino a 4 giocatori e, per quanto gli sviluppatori abbiano dichiarato che sia possibile completare il titolo anche in solitaria, è evidente che la via privilegiata è quella del multiplayer. Questo tipo di struttura rappresenta inevitabilmente un rischio per quanto riguarda la qualità delle missioni e la profondità della trama, che già non parte da presupposti originalissimi.

Indipendentemente dai gusti personali, Anthem è l’ultima incarnazione di una tendenza verso il multiplayer sempre più marcata. A molti – e non a torto – è apparso come l’evoluzione di Mass Effect: Andromeda, visto addirittura come un banco di prova per le meccaniche della nuova IP. Sempre in occasione dell’E3 si è parlato della maggiore importanza che gli elementi RPG rivestiranno in Destiny 2, il sequel del titolo Bungie che ha molti punti in comune con Anthem: è in arrivo un’era di action-RPG online? Il successo (o l’insuccesso) del gioco di BioWare potrebbe avere un peso notevole nella risposta.

ARIA DI MEDIOEVO

Di impostazione più classica sono i due interessantissimi titoli che rappresentano forse il punto più alto di quest’E3 in ambito strettamente ruolistico. Si tratta naturalmente di Mount & Blade II: Bannerlord di TaleWorlds e di Kingdom Come: Deliverance di Warhorse. Entrambi si caratterizzano per un’ambientazione medievale realistica: il primo è ambientato durante il declino dell’immaginario impero di Calradia (situazione affine alla caduta dell’impero romano), mentre la storia del secondo si sviluppa in un vero momento storico, la guerra in Boemia dopo la morte dell’imperatore del Sacro Romano Impero Carlo IV.

Kingdom Come: Deliverance avrà una storia più definita, anche a causa del personaggio predefinito, il figlio di un fabbro desideroso di vendicare la morte della sua famiglia e la distruzione del suo villaggio. Mount & Blade II: Bannerlord offrirà più libertà e si focalizzerà sulle diverse fazioni, che corrispondono alle regioni del nord, del sud e dell’est dell’impero calradico. Tutti e due i progetti si distinguono per la cura riservata ad armi e armature, varie, realistiche e storicamente accurate. Se il trailer dell’E3 del titolo di Warhorse ha rivelato nuovi dettagli sulla trama, i video di gameplay presentati da TaleWorlds alla fiera mostrano i diversi stili di combattimento e grandi battaglie campali, con la promessa di scontri epici dall’intramontabile fascino medievale.

RITORNO AI CLASSICI

Per quanto riguarda i C-RPG, il grande protagonista dell’E3 – nonché l’unico, a dire il vero – è stato Pillars of Eternity II: Deadfire. Forte di una campagna di raccolta fondi dallo straordinario successo, il titolo di Obsidian si è mostrato con un primo e ricchissimo trailer ufficiale. Rispetto all’acclamato primo capitolo, Deadfire introduce una nave dotata di equipaggio, aggiunge nuovi personaggi e informazioni sul mondo di gioco e vanta un miglioramento della grafica, della visuale isometrica e del sistema di combattimento.

I prossimi tempi saranno certamente interessanti per i ruolisti più puri, dal momento che sta procedendo anche lo sviluppo di Divinity Original Sin II, l’attesissimo sequel del gioco che ha riportato alla ribalta gli RPG isometrici.

ATMOSFERE HORROR

Tra gli RPG più significativi dell’E3 non si possono citare due titoli del tutto nuovi: Vampyr, sviluppato da Dontnod, e Call of Cthulhu, in lavorazione presso Cyanide. Diversissimi in quanto a finalità, ispirazione e stile di gioco, sono accomunati dall’atmosfera dark e da una storia dai toni oscuri. Vampyr è un action-RPG in cui il giocatore interpreta Jonathan Reid, medico diventato vampiro nella Londra del 1918. Le scelte morali saranno strettamente legate al gameplay, perché ogni decisione va a modificare il mondo di gioco e la tendenza a preservare la propria umanità o ad abbandonarsi alla sete di sangue si riflette sulle abilità e sul sistema di combattimento.

Call of Cthulhu è tratto ovviamente dall’opera di H.P. Lovecraft e mira a trasporre in ambito videoludico le atmosfere inquietanti dell’autore. Il protagonista è l’investigatore privato Edward Pierce, la cui mente rappresenta la peculiarità del gioco: man mano che si avvicina al Grande Sognatore, inizia a precipitare nella follia, finché anche il giocatore non riuscirà più a distinguere la realtà dall’illusione.

GLI RPG DEL SOL LEVANTE

Molto più ricca è la presenza dei videogiochi di ruolo che provengono dal Giappone. Square Enix ha partecipato all’E3 2017 con un triplo appuntamento. Da una parte, c’è il nuovo DLC di Final Fantasy XV, intitolato Episode Prompto. Il cambio di personaggio, diverso dal Noctis del gioco base e dal Gladio della precedente espansione, porta una serie di variazioni al gameplay, oltre che una storia nuova di zecca legata alle origini del protagonista. Dall’altra, ha fatto la sua apparizione  Final Fantasy XII: The Zodiac Age, edizione rimasterizzata e ampliata del dodicesimo capitolo della serie. Infine, si è visto di sfuggita anche Kingdom Hearts III, con Sora pronto ad una nuova avventura.

Durante la conferenza Sony è stato invece mostrato Ni No Kuni II: Il Destino di un Regno, che mette il giocatore nei panni di Evan, giovane re che cerca di riconquistare il suo regno perduto. I punti di forza del gioco saranno lo storytelling, un particolarissimo stile artistico e il combattimento in tempo reale, che potrà contare sull’aiuto di un piccolo esercito di Higgledies.

Un altro annuncio notevole arriva invece da Nintendo, che ha confermato l’uscita di Xenoblade Chronicles 2 per questo Natale. Il gioco, che va ad arricchire la line-up di Switch, è ambientato in nuovo mondo e racconterà la storia di nuovi personaggi. Inoltre, si distaccherà da Xenoblade Chronicles X e sarà più simile al primo capitolo della serie.

CHI NON MUORE SI RIVEDE: VR E PORTING

Bethesda ha dedicato una buona metà della sua conferenza all’annuncio dei porting dei suoi titoli di punta: il sempreverde The Elder Scrolls V: Skyrim e Fallout 4. Entrambi i giochi arriveranno in una versione per la realtà virtuale, mentre la Special Edition di Skyrim approderà anche su Nintendo Switch. A dire il vero, siamo certi che i fan avrebbero preferito vedere le decantate nuove IP di Bethesda o un primo assaggio di The Elder Scrolls VI invece che l’ennesima rivisitazione di un titolo ormai vecchio di sei anni. Ma adesso anche i possessori di Switch potranno fare una capatina a Skyrim.

LA DIFFUSIONE DEGLI IBRIDI

Horizon Zero Dawn

Se gli RPG puri stanno diventando rari, molti elementi da gioco di ruolo si stanno integrando con strutture tipicamente action-adventure. Caratteristiche da RPG saranno infatti presenti in La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra, sia per quanto riguarda le abilità del protagonista sia in relazione al Nemesis System, migliorato rispetto al predecessore e ora applicato anche agli alleati di Talion. Sarà inoltre possibile equipaggiare diverse armi e armature, ognuna con parametri e bonus specifici.

Alcuni elementi ruolistici compaiono anche in Horizon: Zero Dawn, soprattutto per quanto concerne l’equipaggiamento e i dialoghi. Proprio all’E3 2017 è stata annunciata un’espansione per il titolo Guerrilla, intitolata The Frozen Lands.

L’espressione “action-RPG” è stata poi usata per descrivere Assassin’s Creed: Origins, il nuovo capitolo della famosa serie Ubisoft che porta così tante innovazioni da sembrare quasi un reboot. Il vastissimo mondo open-world, il sistema di combattimento rinnovato e la maggiore profondità in termini di abilità ed equipaggiamento sembrano accomunare il nuovo Assassin’s Creed a titoli come Skyrim e The Witcher 3. Tra l’altro, per il protagonista Bayek saranno disponibili tre specializzazioni (guerriero, assassino e arciere) che andranno a influire pesantemente sullo stile di combattimento.

COMPARSE, GRANDI ASSENTI E PROSPETTIVE FUTURE

Tra gli altri RPG che hanno fatto brevi apparizioni durante l’E3 ci sono ELEX, il nuovo lavoro di Piranha Bytes, e South Park: Scontri Di-Retti, sequel del dissacrante titolo che aveva suscitato scalpore forse più per la censura che per i temi trattati. Quasi nulla, se non a porte chiuse, per Greedfall, il nuovo RPG di Spiders, e Werewolf: The Apocalypse, secondo gioco sviluppato da Cyanide.

dragon_age_E3_2017Ma il vero grande assente è Dragon Age 4, che tra indizi di Mark Darrah e indiscrezioni di Alexis Kennedy sembra ormai più che certo. Forse era ancora troppo presto per mostrare un trailer: in fondo il repentino annuncio di Mass Effect: Andromeda, seguito da mesi e mesi di silenzio, non si è dimostrato una carta vincente. E proprio l’ultimo Mass Effect potrebbe essere una delle ragioni per cui BioWare ha deciso di attendere. La tiepida accoglienza del gioco, che ha portato allo smantellamento dello studio di Montreal e al temporaneo congelamento della serie, potrebbe aver convinto BioWare a prendersi più tempo in modo da non ripetere un simile insuccesso. Inoltre la software house ha già presentato Anthem durante la fiera, ed è probabile che per un po’ di tempo mantenga i riflettori fissi sulla sua nuova IP.

Cyberpunk 2077Altro grande nome che non si è fatto vedere è Cyberpunk 2077, l’attesissimo RPG fantascientifico di CD Projekt RED. Alla luce della qualità di The Witcher 3: Wild Hunt, il talento del team polacco è fuori discussione: è quindi naturale che le aspettative siano altissime. Tuttavia, CD Projekt aveva già annunciato che il 2017 sarebbe stato dedicato esclusivamente a Gwent: The Witcher Card Game e che Cyberpunk sarebbe stato presentato non molto prima dell’uscita. L’unica possibilità che rimane è l’attesa.

L’E3 2017, dunque, non è stata povera in quanto al numero dei titoli presenti, ma in quanto a contenuti e novità. Per la stragrande maggioranza, i giochi presentati erano già stati annunciati in precedenza, mentre Bethesda ha continuato a concentrarsi sul VR e sull’onnipresente Skyrim. Si tratta di un problema che ha afflitto l’intera fiera, ma che ha avuto le ripercussioni più significative proprio in abito RPG. Gli annunci futuri riusciranno a invertire la rotta? L’appuntamento è per l’anno prossimo.

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2017-07-10T00:55:22+02:00

Autore:

Lettrice incallita, serie TV-dipendente e videogiocatrice instancabile, è appassionata di fantasy e fantascienza sin da quando era solo una piccola padawan inesperta. Amante di Action-Adventure e soprattutto di RPG, predilige giocare su PC ma ha ceduto all’acquisto di una PS4 perché adora le esclusive Sony. Tra i suoi RPG preferiti: Dragon Age, Mass Effect e The Witcher.

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