L’avete letta la recensione di Mass Effect: Andromeda del nostro Matteum Primo? No? Allora andate a leggerla qui e fateci sapere se siete d’accordo. O no. O se ci state ancora giocando. O se state giocando a qualcos’altro.

Mesenzio: e sono di nuovo a giocare a The Witcher 3. Devo solo finire Blood & Wine e poi potrò vantarmi di aver giocato tutto il giocabile dello Strigo. Strano come nonostante apprezzi enormemente The Witcher 3 riesca a giocarlo solo dopo qualche pausa, anche il gioco principale non riuscii a finirlo tutto di seguito e dovetti giocarlo in due parti. Nonostante questo, 85 ore e nessun tempo perso a collezionare equipaggiamento o livellare, solo quest e storia, un traguardo raggiunto da pochi.

golgoth: poco tempo per videogiocare questa settimana, purtroppo. Nonostante questo, sono riuscito a dedicare un paio d’ore a Final Fantasy XIII, che continua a perplimermi, ma per ora vado coraggiosamente avanti. Nel frattempo, grazie ai consigli di Mesenzio, ho installato Freespace 2 e la miriade di mod che sono stati creati in questi anni: che sia la volta buona per un ritorno agli space sim, tipologia di gioco che adoravo da bambino?

Matteum Primo: dopo essermi svuotato dei molteplici pensieri su Mass Effect: Andromeda attraverso la stesura della recensione, ora ho una sorta di vuoto. Quel tipo di vuoto quando giochi per decine di ore a uno stesso videogame, lo finisci e poi non sai più che fare. Vorresti andare avanti con quest’ultimo, ma è ancora in quella fase embrionale senza il minimo DLC e quindi questo weekend mi troverò a vagare per qualche decina di minuti da un gioco all’altra presente nella mia rubrica digitale…

Darth Vader: questa settimana ho deciso di accantonare per un po’ Ember per dedicarmi ad altro. Spinto da un po’ di nostalgia infatti, ho deciso di rigiocare a Return to Castle Wolfenstein, uno sparatutto che ha segnato la mia infanzia e che, in questi giorni, mi sta regalando ancora emozioni. Tra guerra, morte, resurrezione ed occulto, il nostro destino pende continuamente sulla bilancia.

f5f9: la mia intenzione era indirizzata a una full immersion in Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, in realtà ho potuto giocare pochissimo. Però sono rimasto letteralmente folgorato dall’incredibile prologo: un film (non molto) interattivo di fattura più che eccelsa e di tali densità e intensità da costringermi a mettere più volte in pausa per riprendere fiato. Il gioco vero e proprio è poi molto più “tradizionale” e con ritmi umani. La realizzazione tecnica è a livelli mai visti, ma per esprimere un giudizio aspetto di aver fatto più di una missioncina.

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