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Il mercato videoludico più recente ci ha abituati ad un genere di giochi cooperativi di un certo calibro, i cui titoli di punta sono senza dubbio A Way Out e It Takes Two, ma senza mai offrire una ventata di novità e originalità tale da rinnovare il genere come fa We Were Here Forever.

Il gioco, quarto della serie We Were Here, offre un’esperienza senza precedenti, capace di spingere i giocatori a collaborare in un modo unico e a ragionare costantemente per poter proseguire. Le vicende narrate in questo capitolo sono a sé stanti, tuttavia è sempre meglio aver giocato i titoli precedenti per conoscere la storia dell’universo di gioco.

La seguente recensione è priva di spoiler sulla trama, per cui godetevi la lettura senza preoccuparvi.

Parola chiave: collaborazione

Le fondamenta di We Were Here Forever si basano tutte sul principio di collaborazione, sulla descrizione di ciò che ci circonda e sul ragionamento in comune. Infatti, il titolo è giocabile esclusivamente in cooperativa online, quindi niente schermo condiviso o simili.

L’unico mezzo di comunicazione presente per poter comunicare con il proprio partner è un walkie talkie, con tutte le limitazioni che presenta. Si potrà comunicare solo uno per volta, dovendo quindi necessariamente attendere che l’altro interlocutore lasci libera la linea prima di poter rispondere.

A tale riguardo, la chiarezza espositiva e una buona facoltà di linguaggio sono quanto meno essenziali per risolvere gli enigmi. Difatti, un piccolo malinteso in fase di comunicazione può condurre ad un’errata interpretazione degli enigmi e all’inevitabile fallimento nella loro risoluzione.

Il gioco, inoltre, offre un sistema di emote basilare che consente ai giocatori di salutarsi, indicare dei punti oppure di battersi a carta, sasso e forbici. Quest’ultima funzione è molto utile per quando bisogna scegliere un percorso e ci si vuole affidare alla sorte.

Rompicapo: follia o genialità?

Il mondo di We Were Here Forever è costellato dalla presenza di innumerevoli enigmi, dai più semplici ed immediati fino ad arrivare a quelli più complessi e ben congegnati.

La curva del livello di difficoltà non ha un andamento crescente, infatti il gioco offre un’alternanza costante di rompicapo, ognuno con un livello di difficoltà differente.

Il punto cruciale per risolvere la maggior parte degli enigmi sta nella coordinazione con il proprio partner, per cui non bisogna mai sottovalutare il gioco di squadra. Ci si troverà molto spesso in due luoghi differenti, per cui descrivere l’ambiente in cui ci si trova è fondamentale per capire il meccanismo che regola il rompicapo.

Un altro aspetto che va considerato è la divisione dei compiti: nella maggior parte dei casi ognuno avrà le informazioni necessarie alla risoluzione dell’enigma del proprio partner, per cui lo scambio di informazioni e il giusto tempismo sarà essenziale.

È presente, inoltre, la libertà di scelta. I giocatori, pertanto, avranno la facoltà di poter scegliere come dividersi, decidendo il proprio percorso a piacimento. Una volta intrapresa una strada infatti, ci vorrà un po’ per ritrovarsi nuovamente insieme. Per cui scegliete la vostra via con cautela!

Sotto questo aspetto il gioco non è per nulla clemente e spesso ci offrirà una divisione dei compiti praticamente ingiusta. Difatti, in alcuni casi la parte più gravosa spetterà solo a un giocatore dei due, mentre l’altro si limiterà a semplici passaggi o a comunicare.

Paesaggi fantastici, ottimizzazione meno

Durante la nostra avventura il gioco ci regalerà dei paesaggi mozzafiato, portandoci dalle profondità degli abissi fino alle cupe e gelide cripte di un cimitero. Molto spesso, infatti, durante la nostra partita ci siamo soffermati in alcuni punti panoramici per goderci il paesaggio decisamente suggestivo.

Anche gli effetti visivi e i suoni svolgono un ruolo decisivo nella creazione di un ambiente ricco di dettagli e che è capace di lasciarci a bocca aperta.

L’entusiasmo per il comparto grafico, però, è venuto meno appena abbiamo messo piede in aree tecnicamente più vaste, in seguito ad un eclatante calo di framerate.

Dal momento che il gioco è stato provato su un pc decisamente performante, si è evinto come il prodotto non sia stato sufficientemente ottimizzato per garantire un’esperienza fluida e appagante allo stesso tempo.

Conclusioni

We Were Here Forever è senza dubbio un’avventura che merita di essere giocata. La componente cooperativa online lo rende un titolo decisamente accattivante e divertente da giocare insieme ad amici o anche a perfetti sconosciuti.

Gli enigmi catturano costantemente l’attenzione del giocatore e offrono un’esperienza di gioco assolutamente senza pari, mettendo in gioco le capacità di dialogo e comprensione di entrambe le parti.

I piccoli difetti tecnici sono solamente una goccia nel mare di splendore di cui è composto il gioco.

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Autore: Marcello Brancaccio

Videogiocatore sin dalla tenera età, ho sviluppato un interesse particolare per gli RPG. Sono sempre alla ricerca di nuove avventure da vivere e di enormi boss da affrontare. Adoro tantissimo esplorare i mondi di gioco, in particolar modo ho avuto la premura di esplorare a fondo ogni angolo sperduto di Skyrim (capolavoro a mio avviso) che è solo uno dei tanti giochi che compongono una serie stupenda, la serie The Elder Scrolls!