Il ritorno di una saga storica nel panorama videoludico è sempre un evento carico di aspettative, soprattutto se si parla di una delle serie strategiche più amate dai fan del genere stealth-tattico in tempo reale: Commandos. Dopo un silenzio durato anni, Commandos: Origins arriva con l’ambizioso intento di raccontare la nascita della storica squadra, portandoci nelle prime missioni che hanno cementato il loro legame durante la Seconda Guerra Mondiale.
Ma dietro l’apparenza nostalgica e le buone intenzioni, questo nuovo capitolo si rivela un prodotto altalenante, diviso tra idee promettenti ed una realizzazione che fatica a reggere sia dal punto di vista tecnico che ludico.
Un ritorno tattico… solo in parte
La campagna di Commandos: Origins è organizzata in missioni dalla complessità crescente. Le prime fungono da introduzione per i nuovi giocatori, mentre le successive iniziano a mostrare un level design più articolato. Il ritmo si mantiene solido fino alla fine e la longevità complessiva è buona, anche grazie alla presenza di obiettivi secondari. Tuttavia, questi obiettivi risultano del tutto scollegati dalla trama, riducendosi a sfide opzionali che servono solo ad allungare la durata della missione. Il loro completamento non ha alcun impatto né sugli eventi né sullo sviluppo dei personaggi, ad eccezione di qualcuno.
Anche il design delle missioni, purtroppo, soffre di una certa rigidità. Sebbene si tratti di mappe visivamente ampie e teoricamente ricche di alternative, nella pratica le possibilità per procedere sono quasi sempre limitate a una o due opzioni. Questo va a minare profondamente uno degli aspetti più affascinanti della serie originale: la libertà tattica. Dove prima era possibile affrontare una situazione in modi radicalmente diversi, sfruttando l’ambiente, travestimenti o approcci non convenzionali, ora ci si trova spesso costretti a seguire un’unica via “giusta”, quasi guidata.
Una narrazione funzionale ma non memorabile
L’aspetto narrativo di Commandos: Origins riesce, almeno in parte, a salvare la faccia. Senza strafare o ambire a grandi svolte drammatiche, il gioco costruisce una struttura narrativa solida, con dialoghi in missione ben scritti che permettono di percepire l’evoluzione dei rapporti tra i membri della squadra. Questa componente, pur nella sua semplicità, funziona: ci si sente effettivamente parte di una formazione che sta nascendo e crescendo, e si intravedono i legami che porteranno poi agli eventi dei capitoli classici.
Un motore tecnico instabile
Dal punto di vista tecnico, Commandos: Origins si dimostra purtroppo instabile e poco ottimizzato. Nei livelli più grandi si registrano frequenti cali di framerate, anche su configurazioni di fascia alta, e scatti fastidiosi che rendono difficoltosa anche l’esecuzione delle azioni più basilari. La situazione peggiora con i crash: troppo frequenti e spesso imprevedibili, obbligano il giocatore a riavviare il gioco e compromettono seriamente la continuità dell’esperienza.
A rendere la situazione ancora più frustrante c’è un’IA poco interattiva. Il cono visivo dei nemici cambia quando si carica una partita, generando confusione e rendendo inutili strategie basate su precedenti osservazioni. Inoltre, i coni visivi spesso non riflettono la realtà, portando i nemici a notare movimenti che sulla carta non dovrebbero vedere, o al contrario ad ignorare evidenti minacce.
Gameplay semplificato: accessibile ma privo di spessore
Una delle critiche più pesanti mosse al gioco riguarda la semplificazione del gameplay rispetto ai suoi predecessori. Non è più presente un sistema di inventario: i commando non raccolgono oggetti, non si possono depredare i nemici, né esplorare gli ambienti in cerca di attrezzature, chiavi o risorse utili. Gli armadietti, le casse e i mobili interattivi sono scomparsi, così come elementi strategici fondamentali come i campi minati o la possibilità di utilizzare l’esplorazione subacquea.
Questa scelta rende il gioco più accessibile, ma elimina gran parte della profondità tattica che aveva reso iconica la serie. La varietà e l’imprevedibilità delle missioni si riducono, lasciando spazio ad un’esperienza più lineare, meno flessibile e, in ultima analisi, meno coinvolgente.
Una base narrativa c’è, ma il gameplay non regge
In definitiva, Commandos: Origins mostra di avere buone intenzioni e qualche spunto riuscito, soprattutto a livello narrativo. La caratterizzazione del team, la buona progressione delle missioni e la possibilità di rivedere i protagonisti classici in una nuova luce rappresentano i punti di forza del gioco.
Tuttavia, tutti questi aspetti positivi vengono soffocati da una realizzazione tecnica deludente e da un gameplay privo di ambizione, che rinuncia a quella complessità che aveva definito il cuore della serie. A ciò si aggiunge un level design rigido, in cui la mancanza di libertà decisionale riduce il coinvolgimento del giocatore a mero esecutore di una sequenza predefinita.
Conclusione
Commandos: Origins aveva tutte le carte in regola per rilanciare un brand amato e farlo conoscere anche alle nuove generazioni. Purtroppo, il prodotto finale è un compromesso debole, che sceglie la strada della semplificazione e della prudenza anziché osare. La narrativa è funzionale e alcune missioni riescono a regalare brividi tattici, ma il peso delle mancanze, tecniche e ludiche, è troppo grande per essere ignorato.
Il risultato è un gioco che potrebbe attrarre i fan per pura nostalgia, ma che rischia di deluderli profondamente. E per i neofiti, rappresenta un’introduzione poco brillante ad un universo che un tempo brillava per originalità e profondità strategica.
IL VERDETTO
- Buona longevità complessiva
- Progressione delle missioni interessante
- Dialoghi e narrazione che rafforzano il legame tra i personaggi
- Ritorno di ambientazioni e atmosfere classiche
- Calo di FPS e frequenti crash
- IA incoerente
- Gameplay estremamente semplificato
- Obiettivi facoltativi senza impatto narrativo
- Livelli con percorsi troppo rigidi
DATI DEL GIOCO
Piattaforme: Windows, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X
Sviluppatore: Claymore Game Studios
Distributore: Kalypso Media
Data di uscita: 09/04/2025
PEGI: 16+
GIUDIZIO LETTORI
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