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Recensione Kasumi's Stolen Memory 2016-12-29T16:53:25+01:00
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    Recensione Kasumi's Stolen Memory

Kasumi e Shepard.

Kasumi e Shepard.

Il primo DLC a pagamento per Mass Effect 2 di una certa rilevanza mantiene inalterato lo spirito e la qualità riscontrata nel resto del gioco, proponendo un’esperienza che non si discosta molto da quanto visto nelle missioni della campagna principale.

Le novità introdotte sono il nuovo personaggio, Kasumi appunto, ed una nuova mitragliatrice. L’alta qualità di dialoghi e sceneggiatura mantiene l’alto livello delle produzioni BioWare per quanto lo sviluppo della storia sia pressoché lineare e non particolarmente innovativo, ma la trama scorre bene, anche data la scarsa durata del DLC.

La prima parte dell’avventura è quella che maggiormente si discosta da quanto visto nella main quest, proponendo uno Shepard nelle vesti di novello James Bond, con tanto di abito scuro e ricco ricevimento in un lussuosa villa.  In questa sezione l’uso delle armi è limitato ad un paio di rapidi scontri a fuoco, dove faremo conoscenza con le abilità della nostra nuova compagna.

Un inedito Shepard in abito da sera.

Un inedito Shepard in abito da sera.

Kasumi che disattiva una telecamera durante l'infiltrazione.

Kasumi che disattiva una telecamera durante l’infiltrazione.

Kasumi è una ladra professionista, e come tale il suo personaggio si configura principalmente come stealth, potendo rendersi invisibile e colpire gli avversari alle spalle, provocando notevoli danni.

Tutto questo tuttavia, non è una libera scelta del giocatore, che può decidere se risolvere la situazione a cannonate oppure con l’astuzia e la discrezione, ma si tratta di un percorso obbligato, per quanto siano presenti alcune trovate intriganti che lo rendono affatto noioso, ma in linea di massima la cosa si risolve interagendo con oggetti predeterminati e con i dialoghi ai quali siamo abituati, peraltro senza grandi cambiamenti in base alle risposte.

Le seconda parte ci offre invece sparatorie in quantità, rese abbastanza ostiche dalla presenza della sola Kasumi nel team, ma niente che scada nella frustrazione.

la cosa si risolve interagendo con oggetti predeterminati e con i dialoghi ai quali siamo abituati, peraltro senza grandi cambiamenti in base alle risposte.

Ma perché il cattivo di turno è sempre amante delle arti, mentre l'Eroe un rozzo soldato?

Ma perché il cattivo di turno è sempre amante delle arti, mentre l’Eroe un rozzo soldato?

In fin dei conti, una nuova missione ed un nuovo personaggio che si integrano alla perfezione nell’universo e nella storia di Mass Effect 2 pur senza presentare grandi innovazioni, ma offrendo gli stessi alti standard a cui ci ha abituati il gioco originale, unica pecca la durata, davvero breve, nell’ordine di 3 o 4 ore al massimo, ma vista anche in relazione al prezzo contenuto non è poi così grave, per quanto l’impressione che si tratti di un contenuto che avrebbe dovuto essere presente fin dall’inizio ma aggiunto solo in seguito ed a pagamento è difficile a sparire.

Giocatore sin dai tempi in cui a stupire era la grafica di Alone in the Dark, tra un videogioco e l’altro si occupa delle recensioni su RPG Italia. Quando non gioca per piacere trova il modo di farlo per lavoro, insegnando storia del design con Assassin’s Creed II e cercando scuse accademiche per usare videogiochi un po’ ovunque, dagli ospedali alle università.