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Recensione Kaku: Ancient Seal 2023-09-01T14:00:16+02:00
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    Kaku Ancient Seal

    Recensione Kaku: Ancient Seal

Kaku: Ancient Seal è un GDR fantasy open world che grazie al suo fascino preistorico riesce a conquistare il cuore di molti giocatori. Il titolo sviluppato da Bingobell, studio indipendente cinese, propone una formula che funziona e che riesce a divertire.

Nel gioco vestiremo i panni di Kaku, un semplice ragazzo abituato a vivere nelle lande selvagge e a procurarsi il cibo cacciando. Ben presto però, gli eventi lo travolgeranno, mettendolo al centro di un’importante missione, quella di salvare l’intero reame.

Kaku Ancient Seal

La nostra avventura comincia con l’inseguimento di un porcellino, causa di numerosi guai, il cui svolgimento ci porterà ad incrociare le strade con un anziano. Ahimè, le cose non andranno per il meglio, dal momento che ci riveleremo una sorta di calamità per il vecchio e perderemo le tracce del porcellino.

L’unica soluzione per rimediare è quella di cercare di farsi perdonare svolgendo qualche incarico per aiutarlo, ed è quello che accade. Conclusi questi compiti, il porcellino si fa di nuovo vivo ed inseguendolo ci conduce in un antico tempio. La curiosità e il desiderio di catturare l’animale prenderanno la meglio, spingendoci ad esplorarlo.

Persino l’anziano, bramando il sapere, sceglierà di seguirci e la sua saggezza si rivelerà fondamentale per scoprire la storia dietro le numerose iscrizioni presenti sui muri. Quando finalmente raggiungiamo il porcellino, ci imbatteremo casualmente in un antico guardiano.

Dopo uno scontro avvincente, il guardiano si dimostra amichevole e ci rivela la verità sul mondo che ci circonda. Dove una volta regnava la pace, ora non c’è altro che caos. L’antica divinità Saga che tempo fa diede alla luce questo regno, sfruttando il potere primordiale dei quattro elementi, ormai non c’è più. Una dura battaglia con un’entità oscura lo costrinse all’esilio, lasciando i quattro regni elementali nelle mani di questo potente nemico.

L’unico modo per riportare il regno all’antico splendore e riportare l’equilibrio è recuperare le antiche anime dei quattro elementi, ossia le uniche entità in grado di donare nuovamente forza a Saga e consentire il suo ritorno.

Dopo questo entusiasmante prologo, ci addentriamo completamente nel mondo di Kaku: Ancient Seal e la nostra avventura ha finalmente inizio.

Prendere familiarità con i controlli è piuttosto semplice, che sia da tastiera o da controller, anche se alcuni abbinamenti di tasti lasciano un po’ perplessi dal momento che si discostano dai canoni standard. Nulla di troppo grave comunque, dato che è possibile modificare i tasti a proprio piacimento.

Quello che si fa subito notare è l’immediatezza con cui si entra in azione e la rapidità in corsa del personaggio, la cui animazione è piuttosto sorprendente visto che gattona (uno stile decisamente primitivo e che si addice al personaggio).

Kaku avrà a disposizione un’arma ad una mano ed uno scudo e sarà possibile dare luogo a diverse combo, anche legando gli usi di entrambe le cose. Quelle che tristemente non sono presenti nel gioco, sono le armi a due mani, che avrebbero dato una profondità maggiore al gameplay e anche la possibilità di giocare con un proprio stile.

D’altro canto, il gioco offre la possibilità di usare una fionda con tanto di pietre classiche o elementali (di fuoco, velenose o di gelo).

Inoltre, sono presenti varie armi, scudi, copricapo, armature e collane tra cui scegliere, seppur in numero limitato. Ogni oggetto fornisce un bonus al personaggio ed influenza superficialmente il gioco.

Oltre a questo, Kaku potrà sbloccare numerose abilità presenti in un albero diviso in quattro sezioni: una per l’arma ad una mano, una per lo scudo, una per la fionda ed infine una per il nostro compagno d’avventure.

Arrivati a questo punto vi starete chiedendo chi sia questo compagno, ma la risposta sicuramente non è quella che vi aspetterete. Ebbene, il famoso porcellino che aveva devastato la nostra vita e che era corso nel tempio, in quell’occasione cade vittima di una magia che gli dona poteri magici.

Da essere “preda” diventa il nostro compagno d’avventure. Kaku sarà sempre affiancato dal porcellino volante, che grazie alle sue abilità magiche è capace di farci passare inosservati davanti ai nemici tramite il camuffamento e soprattutto è in grado di fornirci un prezioso aiuto per la risoluzione degli enigmi.

Saranno infatti presenti enigmi ambientali che richiederanno l’uso dell’ingegno e delle abilità magiche, e otterremo come ricompensa oggetti importanti come equipaggiamento o utili a potenziare la salute o la stamina del personaggio.

Potenziarsi e migliorare il proprio set di equipaggiamento è quantomeno fondamentale per l’avanzamento nel gioco. Non solo per poter sconfiggere i classici nemici, ma anzitutto per affrontare le battaglie con i boss. Il gioco non ci renderà la vita facile e servirà molto impegno per superare certi traguardi.

Per quanto riguarda invece l’aspetto puramente visivo, l’atmosfera e i paesaggi sono estremamente coinvolgenti e caratterizzati dal tipo di elemento con cui abbiamo a che fare: vento, fuoco, acqua e terra.

I nostri occhi potranno ammirare enormi distese di prato, deserti roventi, montagne innevate e ricche paludi. Il passaggio da un ambiente ad un altro è sensazionale.

Una cosa, tuttavia, lascia perplessi. Al giorno d’oggi siamo abituati alla completa libertà in questo tipo di giochi e non ci aspetteremmo mai un limite tecnico, se vogliamo definirlo così. Ma di cosa si tratta? Una questione banale, quanto importante: Kaku non sa nuotare.

Nelle zone piene di laghi, fiumi e paludi, dovremo costantemente monitorare il terreno su cui ci troviamo, perché può bastare anche un semplice fosso all’interno dell’acqua per condurre il nostro personaggio alla morte.

Il personaggio non cercherà nemmeno di nuotare per salvarsi, né tantomeno il gioco ci offrirà alcuni secondi per rimediare alla cosa: si andrà dritti alla schermata di game over e dovremo ricaricare un salvataggio.

Fortunatamente esistono zone prive di acqua e che ci concederanno un certo “relax” da questo punto di vista.

Quello che arricchisce ancora più le ambientazioni è la presenza di funghi, zucche e altri ortaggi, oltre che minerali di vario tipo. Tutti elementi utili per il crafting, che però risulta abbastanza limitato.

Ciò nonostante il mondo è vasto e la quantità di contenuti è decisamente importante, superando decisamente le 30 ore di gioco. Va inoltre specificato che si tratta di un gioco ancora in Accesso Anticipato, ciò significa che il prodotto finale potrebbe migliorare sotto numerosi punti di vista, che si tratti di nuovi contenuti, nuovi miglioramenti grafici o perfezionamento del gameplay.

IL VERDETTO

8.5
A CHI POTREBBE PIACERE?
Agli amanti delle ambientazioni preistoriche e a chi vorrebbe trascorrere numerose ore di divertimento.
PRO
  • Ambientazioni favolose
  • Boss fights impegnative
  • Mondo vasto
  • Tante ore di contenuti
CONTRO
  • Crafting limitato
  • Il personaggio non sa nuotare
  • Traduzione italiana non all'altezza

DATI DEL GIOCO

Piattaforme: Windows, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One

Sviluppatore: BINGOBELL

Distributore: BINGOBELL

Data di uscita: 04/05/2023

PEGI: ND

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Videogiocatore sin dalla tenera età, ho sviluppato un interesse particolare per gli RPG. Sono sempre alla ricerca di nuove avventure da vivere e di enormi boss da affrontare. Adoro tantissimo esplorare i mondi di gioco, in particolar modo ho avuto la premura di esplorare a fondo ogni angolo sperduto di Skyrim (capolavoro a mio avviso) che è solo uno dei tanti giochi che compongono una serie stupenda, la serie The Elder Scrolls!