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Recensione di ATOM RPG 2021-04-08T19:24:46+02:00

Tutto cominciò, forse, con Mad Max, l’adrenalinico film del 1979 con Mel Gibson. Nove anni dopo quel tipo di scenario post apocalittico fu adottato da Brian Fargo per Wasteland, una pietra miliare nella storia dei Giochi di Ruolo che però oggi può sembrarci tecnicamente troppo arretrato e difficilmente digeribile anche nella benemerita versione rimasterizzata del 2013.
Ma la stella polare degli RPG post apocalittici restano i primi due Fallout, firmati rispettivamente da Interplay (1997) e da Black Isle (1998), veri e propri oggetti di culto in tutto il mondo e ancora molto frequentati, anche dai giocatori più giovani, per la loro sempre sorprendente modernità.
Sulla via di Fallout è rimasto folgorato anche un talentuoso team dell’Est (costituito da sviluppatori russi, ucraini, polacchi, e lettoni) che, dopo una fortunata campagna su Kickstarter, è riuscito a realizzare un RPG rigorosamente old school ma realizzato con tanta maestria da farci spesso dimenticare la sua origine squisitamente indie.
Atom RPG non è una semplice imitazione dei primi Fallot, è un omaggio “adorante” che non fa nulla per celare il modello di riferimento, ma si sforza di farlo evolvere in qualcosa di leggermente diverso.
I principali stilemi del genere sono tutti rigorosamente rispettati: visuale isometrica, combattimenti a turni, party, mappe, inventario, diario, ciclo giorno/notte, schermate di dialogo affidate a finestre testuali con l’avatar dei vari personaggi (come era d’uso negli anni ’90), risposte multiple, interfaccia non comodissima ecc…

Nelle affollate aree urbane il livello dei dettagli è eccellente

Atom RPG è un gioco estremamente arduo

L’altra caratteristica saliente di Atom RPG è che si tratta di un gioco estremamente arduo anche a livello “facile” come era uso alla fine dello scorso millennio.
In assenza di un manuale e con uno pseudo diario estremamente conciso è necessario scoprire tutto da soli facendo un ricorso spasmodico alle funzioni di salvataggio/caricamento rapidi visto che è assai raro ottenere gli sviluppi desiderati al primo approccio.
È altamente consigliabile munirsi fin dall’inizio di carta e penna: molti interminabili nomi in russo non ci risulteranno certamente facili da ricordare e certi PNG quest giver hanno la pessima abitudine di gironzolare fino a diventare difficilmente rintracciabili.
La scelta del personaggio avviene nella prima schermata in cui può essere scelto l’avatar.

La scheda del personaggio all’inizio del gioco

Quindi si potranno incrementare le Caratteristiche ma la scelta è estremamente dura in quanto nel resto del gioco non potranno essere più modificate salvo che temporaneamente, indossando particolari capi o assumendo certe droghe foriere però di effetti collaterali incontrollabili.
Le Abilità, invece, cresceranno accumulando Punti Esperienza con la risoluzione di quest, combattimenti, scoperte, crafting.
Possono anche essere scelte due Particolarità che saranno di fondamentale importanza per lo stile che vorremo adottare nel gioco.
Il problema (o il grande pregio) è che è assolutamente impossibile massimizzare il personaggio, anche se si sfruttano massivamente i continui incontri casuali.
Quindi, per esempio, l’uso di molte armi sarà sempre e comunque precluso in caso di valori insufficienti di Destrezza o di Forza, con la conseguenza che certi scontri risulteranno veramente difficili da superare.
All’inizio si potrà pensare che certe abilità siano trascurabili, ma in seguito incapperemo in situazioni nelle quali risulteranno indispensabili anche quelle che avevamo deciso di ignorare.

All’inizio il nostro eroe ha un’aria veramente da sfigato (non che in seguito….)

In un determinato punto del gioco è fortunatamente possibile riassegnare i punti abilità, ma a un costo talmente stratosferico da essere costretti a praticare forsennatamente la ricerca di possibili merci da rivendere e auto maledicendoci se non avremo ancora sviluppato adeguatamente l’abilità del Baratto.
Il risultato migliore di molte situazioni e di molti dialoghi (anche fondamentali) dipende dai valori di alcune Caratteristiche e/o Abilità, quindi il fallimento è sempre in agguato.
Alcuni scontri possono essere evitati o almeno un po’ facilitati se, nel dialogo preventivo, si dispone di sufficienti Forza o Oratoria o Intelligenza o Personalità o Attenzione o…..

Riusciremo a circuire questa bella guerriera? (spoiler: no)

Le varianti nell’esito dei dialoghi sono spesso multiple e può capitare di inimicarsi qualche personaggio perdendo addirittura importanti serie di quest o pregiudicando il finale migliore della main.
A questo proposito, in rete si trovano alcuni walkthrough che credono di elencare tutti gli sviluppi e tutti i finali possibili: non è così visto che perfino chi scrive ha trovato molte altre varianti.
Probabilmente l’unico modo per guadagnare il finale migliore è sfruttando il (vergognoso) ricorso ai trucchi. Ma, anche così facendo, si manifesta un’altra volta il sadismo degli sviluppatori: non solo non è prevista l’invincibilità, ma con una patch è stata resa inerte la console (anche se un haker ha poi trovato il modo di sbloccarla).
Dal punto di vista tecnico/grafico, dicevamo, il gioco è particolarmente ben fatto, le animazioni sono sorprendentemente ineccepibili, gli ambienti molto vari, dettagliati e correttamente straccioni. Gli edifici in superficie sono tutti esplorabili o lo diventano dopo aver superato certi scogli nella main. I dungeon sono soprattutto aggrovigliate strutture sotterranee brulicanti di pericoli ed enigmi ambientali non sempre di facile soluzione.
Spesso, per aprire porte o casseforti non forzabili, bisogna ingegnarsi per trovare i codici nascosti in angoli impossibili.
Ottime le musiche e i suoni ambientali.
La presenza della main si manifesta lentamente, anche perché i suoi primi obiettivi, fin da subito già presenti nel Diario, sono temporaneamente impossibili da raggiungere, sia perché implicano combattimenti troppo ostici per un personaggio non abbastanza sviluppato, sia perché certi luoghi diventano raggiungibili e visitabili solo dopo determinati eventi.
L’interfaccia e la navigazione tra i menu non sono certo tra le più immediate visto che i pulsanti sono dispersi nei vari angoli della schermata, ma presto si riesce a prendere dimestichezza.
Dicevamo che niente viene spiegato: chi scrive ha scoperto solo dopo qualche ora che tenendo premuto il pulsante sinistro del mouse su un contenitore si apre un menù radiale che consente di tentare lo scassinamento.

L’assenza di un manuale si fa davvero sentire

Dovremo studiare minuziosamente l’efficienza delle armi e individuare i proiettili giusti. Certe situazioni ci costringeranno a ricorrere agli effetti temporanei di improbabili medicine e/o di droghe. Purtroppo i successivi effetti collaterali potranno essere risolti solo con antidoti (sempre se già trovati e posti in inventario) anch’essi forieri di altre problematiche. Finiremo spesso per dover ricorrere al salatissimo aiuto dei soli due medici presenti in tutto il vasto territorio. Il backtracking trionferà.
Anche certi oggetti e capi d’abbigliamento possono influire sulle statistiche con risultati raramente solo positivi: certi elmi, per esempio, aumentano la protezione della testa ma diminuiscono la schivata e la destrezza.
L’inventario è abbastanza gestibile ma, per quasi tutto il gioco, dovremo fare i conti con una pletora di elementi e una capacità di carico limitata. È giusto, ma ben presto ci troveremo un buon numero di oggetti apparentemente inutili ma che potrebbero diventare indispensabili per portare a buon fine qualche incarico balordo. Quindi qualsiasi cosa venderemo o lasceremo a terra ci provocherà angoscia.
In un RPG così rigoroso non illudetevi di trovare il viaggio rapido. Si dovrà camminare per ore (sulla grande mappa generale) incorrendo in una pletora di sanguinosi incontri più o meno casuali.

Le aree di gioco sono molto grandi

Però, da un certo momento in poi, incontreremo degli autotrasportatori che, dietro lautissimo compenso, ci porteranno in determinati luoghi. C’è anche una sub (che può facilmente sfuggire ed è piuttosto ardua) che ci consentirà di impossessarci di una lussuosa limousine argentea dalle sinuose e aerodinamiche forme anni ’40. Ma consuma molto e la benzina è assurdamente rara, costosa e pesante nell’inventario. Inoltre dovremo rimetterla a nuovo e non sarà un’impresa facile né priva di imprevedibili pericoli.

Bella e sinuosa, ma quanto mi costi?

La main fa il suo dovere ed è piuttosto ben congegnata anche se non raggiunge le altezze di quelle dei Fallout originali.
Generalmente alto il livello delle numerosissime sub, spesso assai originali e intrise di amabile crudeltà. Dovremo, per esempio, circuire un PNG per portarlo in un luogo comodo per ucciderlo o, in un un’altra circostanza, sacrificare un animale innocente. Ma spesso, purtroppo a posteriori, scopriremo che esistevano soluzioni alternative.

Avremo, naturalmente, a che fare con una pletora di psicolabili abbruttiti dalla catastrofe nucleare.

Tutti sono stati abilmente caratterizzati con sintetici tratti.
Rispetto ai Fallout saranno più numerosi quelli tendenzialmente amichevoli e non pregiudizialmente ostili, anche se basta una risposta impropria per scatenare per sempre il loro rancore e quello di intere categorie della popolazione. Capita di scoprire che qualche NPC si rifiuta di prenderci in considerazione solo perché, secondo lui, siamo troppo scarsi in certe Caratteristiche o Abilità. O perché, molte ore di gioco prima, abbiamo dato una risposta poco consona a qualche altro NPC.
Minor peso hanno invece robot e mutanti anche se non mancano le zone fin troppo infestate.

Certe orde sono proprio esagerate, i Punti Azione invece non bastano mai

Molto più importanti, invece, sono i seguaci. Oltre all’inevitabile cane (tipo Io sono Leggenda e Fallout 4), sono reclutabili anche altri bizzarri personaggi che risulteranno decisivi sia nello svolgimento della trama che nella maggior parte degli scontri. Purtroppo il loro comportamento può solo essere impostato a priori discutendo delle “Tattiche”.

Naturalmente i membri della squadra avversaria sono sempre più forti e numerosi di quelli della mia.

Nel corso degli scontri si muoveranno autonomamente riuscendo fin troppo spesso a farsi ammazzare anche se li avremo adeguatamente attrezzati e gli avremo imposto un comportamento prudente. Talvolta, invece, capita che rimangano impalati senza intervenire . Effettivamente la loro IA è forse l’aspetto meno riuscito del gioco. A chi scrive è capitato di doverli “parcheggiare” temporaneamente all’ingresso di un difficilissimo bunker sotterraneo, tanto zeppo di nemici da rendere consigliabile di adottare l’approccio furtivo. Purtroppo gli sciocchi si facevano sempre sgamare e ammazzare.
In compenso intervengono spesso brillantemente e puntualmente durante certi dialoghi con altri PNG. A volte si scopre che già conoscevano l’interlocutore, ci consigliano l’atteggiamento da assumere, approvano o contestano le nostre domande e risposte.

Atom RPG è un gioco duro, complesso, punitivo e che offre una sfida estrema a chi avrà il coraggio di affrontarlo.

Ma diventa subito appassionate e intrigante, tanto da costringere il giocatore a cercare affannosamente qualche espediente per risolvere le situazioni apparentemente impossibili. Ma, soprattutto, gronda ruolismo da ogni pixel come non si vedeva da anni in una misura così massiccia.
Tra i tanti suoi pregi spicca l’equilibrato mix tra disperazione e sarcasmo. L’impronta politicamente scorretta riecheggia quella mitica dei primi Fallout, solo che qui gli strali non sono diretti al cinico e crudele sistema capitalistico, ma all’ingenua fede religiosa nel comunismo più retrivo.

Sarà la quella vera la salma di Vladimir Il’ič Ul’janov? (Lenin)

Dobbiamo infine ringraziare i temerari del T.I.G.E.R. Team che hanno portato a compimento l’impresa impossibile di tradurre una quantità così folle di testo. Si sono addirittura spinti a doppiare, con una voce adeguatamente profonda e baritonale, l’ending del gioco in cui si narrano le conseguenze derivanti dalle nostre azioni in game.

Finalmente un giusto riconoscimento nei titoli di coda

IL VERDETTO

8.5
A CHI POTREBBE PIACERE?
A chi rimpiange gli RPG duri& puri e cerca una sfida impossibile.
PRO
  • Arduo e punitivo, una vera sfida
  • Realizzazione tecnica eccellente
  • Una quantità di ruolo che non si vedeva da anni
  • Script di assoluta eccellenza
CONTRO
  • Punitivo al punto di apparire sbilanciato
  • Interfaccia vecchio stile non comodissima
  • Troppe variabili, pericolo di emicrania
  • Dialoghi assai verbosi e inevitabili

DATI DEL GIOCO

Piattaforme: Windows

Sviluppatore: AtomTeam

Distributore: AtomTeam

Data di uscita: 19/12/2018

Sito Ufficiale

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PEGI: ND

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