il secondo te lo consiglio, è il gioco che più mi ha dato la sensazione alla fine che ogni scelta fatta durante tutta la campagna abbia avuto un impatto sulla storia

Spoiler

infatti è l'unico gioco dove tutti quelli che hai aiutato poi alla fine vengono ad aiutarti nello scontro finale, cosa logica nella realtà ma che spesso nei giochi non si vede per motivi di game design troppo statici

 

grassie delle info

 

e così ho finito anche:
A Memoir Blue

Esperienza non breve ma fulminea, il gioco dura meno di un’ora ma è intriso di poesia.
La storia (poetica), narra di una giovane campionessa di nuoto (depressa e poetica) che in un poetico sogno, sprofonda nei ricordi del poetico rapporto con la made (anche lei depressa e poetica).
La poetica fanciulla, quindi, si trova a nuotare in un poetico mare che potrebbe essere la poetica proiezione di un poetico liquido amniotico. Lì le si presentano visioni e ricordi poetici: una poetica cameretta, il poetico podio sul quale le è stata conferita una poetica medaglia, una poetica giostra, un poetico vaporetto, un poetico fondo del mare nel quale nuotano poetiche pescioline con al seguito la loro poetica prole ecc..
Il tutto (pensate un po’) molto poeticamente malinconico.
Carino, grafica e sonoro poeticamente piacevoli ma, soprattutto, molto
POETICO!

N.B.: fortemente consigliato a chi ama (guarda un po’) la poesia e a chi, disgustato dalla propria natura di maschio tossico, desiderasse darsi una spruzzata di fluidità (naturalmente poetica ).

 

Oggi ho finito di giocare a... Rune Factory 4 - Special.



Pregevole remaster di Rune Factory 4, gioco per Nintendo 3DS che ha trovato nuova vita sulle console odierne e PC. Branchia fantasy della famosa serie di farming Bokujō Monogatari, meglio conosciuta in occidente come Harvest Moon, e più recentemente Story of Seasons (la serie ha perso il nome occidentale nel 2014 o giù di lì) è un delizioso mix action jrpg e farming.

Nei panni di Frey o Lest (personaggio selezionabile maschile o femminile, nome cambiabile) ci troviamo a precipitare nella pacifica e pittoresca cittadina di Selphia (letteralmente) dopo aver perso la memoria. Qui il Drago a capo della comunità (sì, con scaglie e tutto) ci mette al lavoro nei campi, e a picchiare mostri.

Tra un festival e l'altro, si coltiva, si forgia, si cucina, si partecipa alle storie degli abitanti di Selphia, e si scoprono segreti e attraversa Dungeon, magari accompagnati dai mostri che abbiamo addomesticato nelle nostre scorribande, o abitanti del luogo.
E, soprattutto, si porta avanti la storia: risolvere il mistero del l'apparizione di mostri che una volta sconfitti si trasformano in umani senza memoria come noi, sarà solo il primo atto della nostra storia.
Il secondo ci porterà a sventare i piani dell'impero vicino in piena espansione militare, ed il terzo (che è principalmente una battaglia con l'RNG, il peggior villain del gioco) ad immergerci nelle profondità del Dungeon più arduo del gioco.

E tra un'avventura e l'altra possiamo rilassarci e coltivare la terra per ottenere i migliori ortaggi, gestire un negozio, conoscere gente, trovare l'anima gemella e metter su famiglia, come da tradizione del genere farming sim.

Le attività secondarie rendono il gioco molto longevo, ma anche le texture aggiornate non possono nascondere le origini 3DS del titolo. I modelli sono rozzi, ma compensano i ritratti, svecchiati in HD in stile anime che sono adorabili e hanno diverse posizioni ed espressioni, in perfetto stile Visual Novel, oltre agli intermezzi animati, molti dei quali aggiunti, soprattutto con i partner.
Il doppiaggio è solo parziale, in giapponese e inglese. Purtroppo non è presente il testo italiano, e seppur molto semplice, è necessaria la padronanza dell'inglese per giocarlo.

Ho giocato Rune Factory 4 Special anni dopo aver giocato la versione 3DS, ed ha mantenuto tutto il suo charme, e mio malgrado (perché è comunque un capitolo di tutto rispetto, Level design a parte) lo metto parecchie spanne sopra a Rune Factory 5, che risente di tutti i problemi del passaggio al 3D e scrittura non proprio brillante. Speriamo per il prossimo capitolo, già annunciato ma che è ancora in fase di produzione.
Se avete voglia di un'avventura Action jrpg con un/a protagonista adorabile a sarcastica, (si perché Frey/Lest parlano e non sono pg silenziosi) con momenti toccanti e buoni sentimenti, Rune Factory 4 Special è caldamente consigliato.

 

ecco: questo l'ho trovato su steam ma, naturalmente, manca l'italiano

 

Ho finito: Four Last Things

Finalmente il grande @Godran65 ci permette, con la sua traduzione, di godere di un gioco di rara “impertinenza” e scevro da contaminazioni woke.
Si tratta di un’Avventura Grafica ideata e prodotta da un singolo autore, Lo scozzese Joe Richardson, che ha avuto l’idea di usare scenografie e personaggi di grandi capolavori del Rinascimento, soprattutto fiammingo, animandoli e mescolandoli al servizio di una storia beffarda e decisamente scorretta.
Precipitiamo in ambienti abilmente costruiti fondendo particolari di quadri più o meno famosi di Bosch, Bruegel, Cranach ed epigoni e animandoli con “attori” presi magari da altri quadri.
Nel folgorante inizio, per esempio, i protagonista sogna un Paradiso Terrestre derivato dalla pala sinistra del “Giardino delle Delizie” di Bosch in cui si muovono un Adamo e un’Eva di Cranach.
Per quanto riguarda la trama anticiperemo solo che il nostro omino verrà “costretto” dalla burocrazia ecclesiastica a compiere i sette peccati capitali. Nel corso del gioco conosceremo il perché, il come e le conseguenze.
La faccia da perdente del nostro (tutt’altro che) eroe è modellata su quello del ritratto di tal Mathias Mulich a opera di Jacob Van Utrecht. Troveremo l’originale in una straordinaria galleria d’arte che racchiude anche molti degli altri quadri usati nel gioco.

Si tratta soprattutto di tele del Rinascimento fiammingo tra le quali, incongruamente, è presente una tela di Carpaccio e una copia di scuola leonardesca della “Leda col cigno”. Ma troveremo anacronisticamente anche la Maya di Goya nelle due famose versioni.
Analoghi anacronismi irrompono anche nelle musiche di accompagnamento, dove brani di Palestrina e Monteverdi si alternano ad altri di Faurè e Vivaldi. Naturalmente in questo trionfo di ironia e autoironia l’autore non ha niente di cui farsi perdonare.
Four Last Things è certamente un gioco “colto” come si può dedurre già dal titolo che deriva da quello di un‘opera di Hieronymus Bosch: “I sette peccati capitali e le ultime quattro cose” custodita nel museo del Prado. Malgrado l’enormità dei contenuti si tratta di un’opera ingiustamente meno nota di altre del sommo autore in quanto la sua qualità tecnica ha indotto la critica a pensare che la realizzazione sia stata fatta principalmente dalla bottega. È quasi certo comunque che la tavola fu completata dopo la morte del Maestro.


Strutturalmente la rappresentazione è assai bizzarra: al centro c’è un enorme occhio (di Dio?) con Gesù nella pupilla e l’iride divisa in sette spicchi in cui sono rappresentati i peccati capitali. Secondo un’antica ipotesi ormai caduta, in origine il dipinto nasceva come piano per un tavolo rotondo ma, durante la realizzazione, si decise fortunatamente di farlo diventare una decorazione da parete aggiungendo altri quattro tondi rappresentanti le “ultime quattro cose”, ossia: “La Morte del Peccatore”, “Il Giudizio universale”, l’Inferno” e il “Paradiso”.
Nel gioco tutta questa “spiritualità alta” finisce travolta da un’irriverenza goliardica che non guarda in faccia nessuno. Si percepisce immediatamente, infatti, che Richardson ha formato il suo senso dell’umorismo sui film anarcoidi dei Monty Python (per esempio “Brian di Nazareth” e “Il senso della vita”).
Il gameplay è molto semplice e segue la tradizione delle Avventure Grafiche storiche. Col mouse possiamo richiamare l’inventario e, posizionando il puntatore nei punti salienti, si aprono tre possibilità: “esaminare”, “parlare” e “manipolare”.
Gli enigmi sono abbastanza logici ma talvolta non semplicissimi da decifrare. D’altra parte l’Autore stesso, in alcuni dialoghi, dichiara platealmente il suo amore per “Monkey Island”.
Benissimo ha quindi fatto il nostro @Godran65 ad allegare alla traduzione dei suggerimenti. Chi scrive, per esempio, si era piantato perché non aveva intuito che, in un determinato caso, si doveva posizionare il protagonista in una certa posizione e lasciarlo fermo per mezzo minuto!
Il gioco è piuttosto breve, conoscendo la soluzione potrebbe essere completato in meno di un’ora, ma se non si ricorre ad aiuti i tempi si dilatano di molto.
In definitiva: “Four Last Things” è un piccolo gioco ma può vantare un’ assoluta originalità (merce rarissima nei nostri tempi).
Caldamente consigliabile a tutti coloro che amano l’arte e non si scandalizzano davanti al più caustico spirito trasgressivo.

 

Torno in questo topic per dedicare qualche parola a Dragon's dogma dark arisen.
Terminato un'ora fa, quindi sto parlando "a caldo". (...e secondo i miei gusti personali ^_^ )

La prima che mi viene in mente: Confusionario, come pochi altri, ovviamente tra quelli che ho visto io .

La seconda: un CS che in generale mi è risultato davvero ben fatto e molto divertente*
anzi la sensazione principale che ho avuto è che il gioco consistesse "solo e soltanto" nel far fuori i mostri
e tutto il resto sia "la scusa" per menare. Praticamente poteva essere
tranquillamente un picchia-duro o un H&S che non mi sarei quasi accorta della differenza...
*(Tranne nei boss relativi alle missioni... )

Se sulla seconda parola non ho nulla da aggiungere, mi sembra giusto spiegare un po' meglio la prima.
Perché confusionario?
Ovviamente perché di tante cose non si capisce (Per lo meno io ho avuto serie difficoltà!) una mazza...
Prima tra tutte il crafting: ma un libro delle ricette pareva brutto?
Ecco: magari anche un vero diario che tenesse conto delle missioni secondarie non sarebbe stata una cattiva idea...
Rapporto coi vari personaggi? Inesistente o comunque decisamente male (molto male) elaborato,
due missioni in croce, due regalini e diventavi al volo il loro "eroe". XD
...e anche li comunque non è stato semplice capire a che livello di stima arrivavi con ciascuno di loro...
fino a quando non arrivava al massimo, dove gli appariva un aura violetta attorno mentre ci parlavi.
(Aura che tra l'altro a me, che sono più vecchietta, ricordava i vecchi spot per sensibilizzare sull'aids... fate voi. )

Altra cosa che non si capiva: la tempistica delle missioni: non c'era assolutamente verso di capire entro quali tempi
della main mission dovevi completare le diverse side quest. (E infatti ne ho fallite 2, anche se di una mi fregava poco)
L'unica sola volta in cui ti viene detta sta cosa è all'inizio, quando sei alle prese con le prime missioni di GranSoren
dopo di ché il buio più totale... O_O

Altra grossa delusione: la versione da pc che è stata il classico porting da console fatto coi piedi e probabilmente mai testato
(o testato male) con tastiera e mouse.
Camera che nei combattimenti "scriptati" (come quello del Grifone alla Torre della Luna ) faceva un po' quel che voleva
e certe combinazioni di tasti a limite dell'impossibile da premere a raffica (Esempio A e D) per liberarsi dalle prese dei nemici...
..che immagino fossero l'equivalette delle due levette sotto ai controller...

Delusa anche dal fatto che non ci fossero i "Salvataggi liberi" su più slot, ma il gioco caricava praticamente sempre l'ultimo salvataggio registrato, che se ero fortunata era quello "scelto" (Parola grossa) da me, altrimenti pescava da checkpoint...
Tempi di caricamento dei menù imbarazzanti, e io l'ho giocato su pc abbastanza potente... non oso immaginare su macchine meno prestanti. meheh

Al momento in cui scrivo ho fatto fuori il grosso drago e...

Spoiler

...mi ritrovo il mondo in malora... But why ?!!!? wtf ... quindi la domanda è: quindi a cosa serviva fare tutto sto bel casino?
Mi sono anche ritrovata a dover salvare Selene che consideravo giusto un'amica e non la persona a cui invece ho dato
l'anello del legame... ecchecavvolo! Tanto valeva non metterlo un oggetto del genere ! 0_o
Ora so (dai vari articoli letti) che se vado dal Duca lo trovo impazzito e cerca di farmi fuori e se lo asfalto io, poi mi considerano un traditore e mi tocca piombarmi in un altro schifo di mondo (abisso) per fare altre missioni di cui al momento ho zero voglia!
...e praticamente non esiste una scelta finale "bella/giusta" manco dopo l'abisso ...

Grafica gradevole (...anche se ci ho messo su un po' di mod per rinfrescarla)
Sonoro bello e coinvolgente soprattutto negli scontri coi pezzi grossi.
Molto belle anche le animazioni dove ti puoi letteralmente arrampicare su di loro per colpirli al meglio.

Sulla parte "open world e alti personaggi" invece velo pietoso: si intravvedono tante belle idee, ma nessuna che sia stata sviluppata almeno con la sufficienza. ( Peccato perché moltissimi personaggi meritavano un vero approfondimento. )
Da quel punto di vista molto, ma davvero molto meglio i lavori della Bethesda.

Non so se lo riprendo in mano a breve, magari se mi dovesse venir voglia di menare mostri senza pensarci troppo...

In conclusione: per me è al massimo un 7 e 1/2, a voler essere molto generosa

Il fatto è che non mi riesce di inquadrarlo bene in nessun genere preciso e ciò, per dirla alla Deadpool, mi lascia confusa.
Alla fine non è né carne né pesce ... "sa solo quello che non è" (cit) :*

 

Di Dragon's Dogma, a parte il combat ben fatto, mi è rimasto impresso positivamente soprattutto il girovagare di notte. Cavoli, se non ci si armava di una torcia (che era consumabile se ben ricordo) veramente si rischiava poi di non vedere ad un palmo dal naso, tra l'altro con bestie ben più feroci che girovagavano rispetto alla loro controparte diurna. Lo ricorderò sempre come il primo e unico vg che in generale mi ha fatto percepire una reale "differenza" tra giorno e notte. Non era malaccio neanche il sistema delle pedine.

 

Concordo e concordo anche con i lati positivi citati da @Lupercalex
Tutto sommato un titolo carino niente di più, piacevole da giocare ma non da rigiocare per quanto mi riguarda.

 

io l'avevo cominciato quando avevo l'xbotolo 360
poi quest'ultimo tirò improvvisamente e imprevedibilmente le cuoia e 'sto gioco non l'ho mai ricomprato per pc, anche se adesso te lo tirano dietro...il fatto è che proprio non riusciva a prendermi...

 

Io ho provato due volte a finirlo, ma niente. Peccato perchè alcune meccaniche sono interessanti ed è uno spreco che nessun altro gioco le abbia riprese e magari perfezionate. Mi riferisco soprattutto alle pedine: poter scegliere tra svariati tipi di combattenti da portarsi appresso a seconda delle esigenze è sicuramente un punto di forza.
Fra l'altro di tanto in tanto danno anche suggerimenti utili su come eliminare un determinato tipo di nemico o su dove trovare determinate risorse.
Molto gradita la possibilità data dal gioco di potersi arrampicare sui muri per esplorare le città anche dall'alto.
Ci si può anche arrampicare sui mostri, anche se, passato l'effetto novità, diventa ben presto una meccanica abbastanza ripetitiva.
Crafting più croce che delizia.
Allora, è bello il fatto che venga data la possibilità di crearsi da sé pozioni, frecce, bombe e chi più ne ha più ne metta, però devi fornimi un "ricettario" organico ed ordinato altrimenti è un disastro raccapezzarsi fra decine di formule.
E fin qui vabbè, ci sarei anche potuto passar sopra.
Purtroppo non riesco a passar sopra ad un mondo di gioco desolante e vuoto come pochi altri, ad una narrazione tutt'altro che incalzante e alla totale assenza di personaggi carismatici con cui legare o empatizzare.

Le notti le ricordo come un incubo. Bello il fatto che le notti siano effettivamente notti, ma anche con le torce se ti trovi per strada è praticamente impossiblile proseguire il viaggio, visto che i nemici ci vedono benissimo ma tu non vedi una mazza.
Era così insensato prevedere la possibilità di accamparsi per la notte?

 

Tu pensa che neanche mi ricordavo della meccanica dell'accampamento; l'ho giocato veramente tanti anni fa. Però per quanto riguarda la notte non le ricordo così impossibili da "giocare". C'era forse un modo di fare scorta di materiali combustibili per alimentare la torcia mi sembra;, o qualche skill "illuminante" dei nostri compagni. Però ripeto, ho poca memoria a riguardo.

 

già, e aspettiamo con ansia il secondo

L'open world era bellissimo e vario

 

Oggi ho finito di giocare a…

Birushana – rising flower of Genpei.



Visual novel otome che mescola fatti storici ad elementi fantasy. Presa negli sconti natalizi e finita dopo una pausa dal genere.

Ambientato verso la fine del 1200 in Giappone, quindici anni dopo la guerra tra il clan Genji e Heike, che ha visto i Genji avere la peggio e lasciati gli eredi in rovina. La nostra protagonista, Shanao, è la più giovane dei due ultimi eredi del clan, ed ha vissuto nelle vicinanze di Kyoto in un tempio buddista sul monte Kurama, nascondendo di essere una donna e allenandosi come samurai assieme all’amico di sempre Shungen.

Tutto va a scatafascio quando il rampollo più giovane del clan Heike, Noritsune Taira decide di sfidare a duello Shanao. Al rifiuto della nostra protagonista di rischiare un incidente diplomatico (o meglio: dare una scusa per terminare l’ultimo Genji in circolazione agli Heike) Noritsune la convince ad una sfida: catturare Benkei Musashibo, il monaco guerriero che di notte aggredisce i samurai di Kyoto e ne ruba le spade.

A seconda delle nostre scelte, Shanao si troverà a dover fuggire rocambolescamente da Kyoto, attirando l’attenzione oltre che di Noritsune, anche del criptico ed inquietante Tomomori Taira, ma acquisendo come alleato il gigante buono (che però picchia come un fabbro) Benkei oltre all’onnipresente Shungen.

A questo punto Shanao nel suo peregrinare raccoglierà un gruppo di alleati e sarà costretta suo malgrado ad essere coinvolta in un nuovo conflitto fra Heike e Genji per aiutare il fratello Yoritomo Minamoto, liberato dall'esilio dall’Imperatore in persona per fermare lo strapotere degli Heike.
Le battaglie sono un susseguirsi di morte, paura e dolore, e Shanao si troverà, col nuovo nome di Yoshitsune Kuro Minamoto (cambiabile in parte) in prima fila nelle battaglie, cercando di tenere nascosta la propria identità femminile e un altro più oscuro segreto…


La mia prima impressione è stata quella che Birushana fosse un “figlio” di Hakuoki (otome in ambientazione storica, protagonista mascherata da uomo, una sottotrama soprannaturale) ma a parte il reparto effetti sonori (davvero zia Otomate due spicci per un nuovo suono di spade che si incrociano e soldati che corrono si potrebbero anche investire) ma Birushana ha decisamente una sua personalità, sia nello stile grafico che nella scrittura.

A partire dalla protagonista: Shanao è una iena: picchia come un fabbro ferraio e affetta come un salumiere, sia con la spada che con la lingua, unico peccato che non sia doppiata, altrimenti fantastica protagonista. Lo stile grafico del gioco quasi ripudia i colori pastello ma non i particolari ed i contrasti, molte le animazioni, un labiale perfettamente sincronizzato, e musiche sempre azzeccate per ogni momento, così come la recitazione dei doppiatori.

Le opzioni romantiche sono cinque + quattro minori (brevi storie sbloccabili con personaggi che non hanno una loro route, e che ho preferito anche di più di alcuni dei principali…) alcune meglio sviluppate di altre, ma tutte a modo loro interessanti. Ci sono parecchi finali, ma uno solo positivo per route , con un’abbondanza di bad endings (e alcuni sono traumatici, anche se dopo Olympia Soiree sono acqua fresca).

Una particolarità del gioco è che accrescere l’affetto con i ragazzuoli non è l’unica statistica da tenere a mente: le scelte di Shanao ne influenzano statistiche come gentilezza, saggezza, forza, e la combinazione di queste possono essere decisive per avere un finale drammatico o felice.


Birushana è un’ottima Visual Novel, con una storia intrigante elegantemente impacchettata in una confezione volutamente un po’ retro’ e personaggi veramente ben scritti. E seppur guerre e violenza sono il fulcro di buona parte della storia, il gioco non si crogiola nel dramma, (tradotto: non mi toglie la voglia di vivere come Hakuoki) e non si incatena così tanto ai fatti storici da restarne azzoppato.

Spero che Idea Factory annunci il porting del fan disk, ma che mi eviti certi erroracci di battitura qua e là, dove personaggi sono erroneamente chiamati al femminile e vice versa (e non solo Shanao) oltre ad alcune goffaggini con titoli e nomi giapponesi.

Finora non sono previsti porting PC del gioco, che è esclusiva Nintendo Switch.

 

@f5f9 Per curiosità: Kentucky route zero alla fine l'hai giocato o è ancora nella tua eterna wishlist? A me è piaciuto molto e stavo meditando di scriverci una mini-rece prossimamente.

 

no, continua a ispirarmi molto ma non l'ho ancora scaricato (tra l'altro mi pare di possederlo già ma non ricordo su che piattaforma
e, a proposito di AG, pensa che ho installati sia full throttle remastered che moebius - empire rising (sono sempre stato innamorato di Jane ), ma non viene mai il momento di lanciarli....

 

Full Throttle! I giorni felici della mia infanzia...
Moebius lo ricordo carino ma al di sotto degli standard della Jensen: la trama ha delle fondamenta poco solide e anche il comparto tecnico non brilla troppo. E' ok ma non ti aspettare un avventura al livello di Gabriel Knight perché altrimenti resterai deluso. Se non erro Moebius per Jane fu un progetto di ripiego: lei voleva realizzare un sequel di Gray Matter ma i backers su kickstarter gli risposero picche.

 

quelle sono inarrivabili!
(inciso: non mi risulta che Jane abbia fatto causa per plagio a dan brown)

 

Pillars of eternity