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“Mafia: Definitive Edition” il remake di una grandissima opera teatrale

Discussione in 'Videogiochi' iniziata da f5f9, 5 Ottobre 2020.

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  1. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

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    Quando, nel 2002 uscì il “Mafia: The City of Lost Heaven”, fu subito scandalo: Un politico (mi pare un senatore di AN) se ne uscì con un’interrogazione parlamentare per denunciare la pessima influenza che tale videogioco avrebbe esercitato sui teneri virgulti.
    State ridendo? Fate male perché aveva assolutamente ragione!
    È lo stesso meccanismo che si verificava con la trilogia del Padrino di Coppola/Puzo, i nostri antieroi compiono tutte le possibili nefandezze: rubano, uccidono, stuprano, sfasciano teste, ricattano, esercitano il contrabbando, spacciano, si tradiscono e ammazzano tra loro ecc.
    Eppure, inspiegabilmente, scatta un qualcosa che ci fa empatizzare con loro. Dietro la scorza da cinici e prepotenti trapela a volte una profonda malinconia e il rimpianto per una vita qualsiasi purché lontana dalla violenza.
    Il nome della città è platealmente indicativo, laggiù va evitato qualsiasi gesto di umanità visto che, tra quei meccanismi perversi, potrebbe portare a conseguenze fatali.
    Odio, avidità, opportunismo, tradimenti finiscono per sembrare ordinati dal Fato.
    Sarà anche perché la società in cui i nostri anti eroi sono cresciuti è marcia e violenta già di suo, che malgrado l’inizio del progresso tecnologico vige sempre la legge del più forte del selvaggio West. Sappiamo anche che gli immigrati italiani erano considerati più o meno alla stregua degli schiavi negri e quindi, nell’800, venivano ghettizzati e sfruttati come bestie da soma.
    E così via.
    Sarà infine perché oggi nella nostra vita reale i personaggi di spessore sono estinti, mentre questi terribili giganti esibiscono personalità e complessità caratteriali estreme. Il male esercita sempre un suo fascino (ma, IMHO, meglio se resta confinato nella fiction).
    Per la trilogia del Padrino la critica più avveduta se ne uscì con arditi ma centrati accostamenti a Shakespeare. In effetti il Bardo, se vivesse oggi, troverebbe proprio in quell’ambiente il teatro ideale per le sue storie disperate e sanguinarie.
    E quel parallelo vale anche per il videogioco. Naturalmente non dirò niente della storia e sconsiglio addirittura di guardare i trailer, ma posso garantire che la struttura narrativa è geometricamente perfetta e non troppo telefonata, i continui colpi di teatro e il susseguirsi serrato degli eventi tiene incollati allo schermo con la bava alla bocca.
    Questo remake spazza via gli aspetti più “primitivi” del gameplay dell’originale, ma per masochisti e/o nostalgici c’è una modalità “classica” che ne riproduce tutti i tratti punitivi. Comunque, anche a livello “normale”, non sono poche le sequenze trial & error che mi sono ritrovato a tentare più volte, anche per la sadica e continua carenza di munizioni e per i finissimi sensi da gatto degli avversari.
    Dopo questa esperienza odio le bottiglie Molotov.
    L’andamento è rigidamente story driven (no, non c’è traccia di ruolo) ma non si maturano mai i sintomi dell’asfissia visto che Lost Heaven si può liberamente girare in lungo e in largo a bordo delle fiammanti limousine che si acquisiscono nel corso del gioco.
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    È anche possibile valersi di veicoli ben più modesti, tipo taxi sgangherati o caffettiere ansimanti.
    La storia si articola su venti capitoli, che io chiamerei più propriamente “atti”, ed è la copia carbone di quella del gioco originale.
    Per fortuna! Non era migliorabile.
    Però hanno ampliato e approfondito alcuni dialoghi per approfondire le varie personalità e meglio giustificarne azioni e reazioni e hanno, forse giustamente, eliminato l’unica scena d’amore troppo scontata.
    Hanno anche ridotto le percorrenze obbligatorie in auto e aggiunto ogni possibile tipo di segnale per indicare le mete. Un episodio è stato pesantemente tagliato per eliminare l’unico enigma presente nel gioco e relativo a un complicato scambio ferroviario.
    La città è riprodotta con cura maniacale e l’atmosfera anni ’30 è restituita con una precisione miracolosa. Gli ambienti sono tutti realizzati perfettamente e senza sbavature. Eccezionali i dettagli della città: la lieve foschia in fondo ai corsi più lunghi, grattacieli, i cantieri, i chiusini, i riflessi sull’asfalto bagnato, le strisce delle frenate, le insegne al neon, gli strilloni che parlano delle nostre ultime imprese, gli arredi urbani ecc..
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    Nota: le notti sono veramente nere, per ottenere il massimo rendimento della grafica col mio sistema ho messo al minimo la luminosità, tanto ho verificato che, comunque, nelle zone buie si finisce quasi sempre per avanzare alla cieca e facendo un ricorso spasmodico alla minimappa.
    L’unico aspetto che mi ha ferito gli occhi sono molti vestiti e, talvolta, le animazioni fisiche e facciali.
    I personaggi sembrano quasi sempre coperti da tele di sacco mollicce, le braccia, invece di essere costituite da braccio e avambraccio, a volte sembrano una semplice appendice curva che collega la spalla alla mano. Nutro analoghe perplessità nei confronti delle facce: anche se i dettagli sono estremamente spinti, curati pelo per pelo, poro per poro, impurità della pelle comprese, se la recitazione è molto caricata e convenzionalmente gesticolante, mi resta un po’ la sensazione di vedere delle “marionette”.
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    Vabbè, dettagli.
    Musiche: eccellenti, magniloquenti come quelle che Hermann scriveva per Hitchcock e che caricano ulteriormente la tensione. Radio un po’ sottotono rispetto agli altri due episodi, forse anche per la scelta (obbligata dai problemi di diritti?) di usare solo brani strumentali.
    Voci: se guardate un po’ in rete, troverete esplosioni di rabbia sicule per il doppiaggio italiano, soprattutto per quello, estremamente caricato, di Paulie. Francamente è una critica che non condivido: reputo altamente probabile che gente nata negli Usa o lì giunta in tenera età non parli un dialetto forbito come un catanese che non si è mai allontanato dal paese natio.
    Inoltre Paulie è uno psicopatico con una faccia che sembra quella del pupazzo di un ventriloquo, è volutamente una caricatura vivente.
    Non so quanto il mio giudizio così entusiasta possa essere obiettivo, visto che sono un fanatico dei decenni che vanno dagli anni ’20 ai ’60. Subisco anche una profonda fascinazione per i noir e i film di gangster d’epoca e quelle auto barocche e fin troppo scintillanti, coi loro fari cattivi e ottusi come gli occhi di un troll sono il mio oscuro oggetto del desiderio.
    Sta di fatto che questo remake mi ha emotivamente coinvolto quanto l’originale e non era impresa facile.
    Infine: incredibilmente il gioco è stato lanciato a un prezzo estremamente “popolare”, ben al di sotto della media dei tripla A di analoga caratura.
     
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  2. Vitbull88

    Vitbull88 Scienziato pazzo

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    Mannaggia, io sto gioco lo so a memoria (ho finito l'originale una miriade di volte), ma ora mi fai venire voglia di prenderlo XD
     
  3. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

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    buongustaio!
     
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  4. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

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    continuo con la mia campagna pubblicitaria per questa meraviglia
    tra gli entusiasti ci sono anche i recensori di stampa e corsera:
    https://www.lastampa.it/tecnologia/...-per-riscoprire-un-gran-videogioco-1.39386107
    https://www.corriere.it/tecnologia/...na-f98dd66c-fe68-11ea-a30b-35e0d3e9db56.shtml
    (se non riuscite a leggerli ditemelo che li copio)
    altre cose IMHO interessanti:
    analisi dei dettagli curatissimi (ma occhio che è un po' spoileroso):
    e confronto tra vecchia e nuova versione:
    da cui si desumono le ragioni per cui nel 2002 (tanti eoni fa) ci sembrava un miracolo grafico
     
  5. Vitbull88

    Vitbull88 Scienziato pazzo

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    Wow addirittura sulla stampa generalista? È un miracolo! XD io sostengo la tua campagna. Mafia è un gioco che ogni appassionato dovrebbe almeno provare. Poi, de gustibus non disputandum est
     
  6. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

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    nel caso specifico i gusti non c'entrano, è uno dei rarissimi casi in cui dire che "la qualità è assurdamente alta" è "oggettivo"
    d'altra parte, ripeto, in tanti anni non ho mai trovato qualcuno che non abbia adorato il gioco originale
    le uniche lagnanze che ho letto su questo remake riguardano la mancanza dell'officina di bertone e altre cosette così
    (tra l'altro corre voce che sarà reintrodotta con un dlc gratuito)
    più i soliti che frignano perché non ci sono i fucili laser e si fanno troppe cose oltre a sparare....
     
  7. Vitbull88

    Vitbull88 Scienziato pazzo

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    NOOOOO era il mio personaggio preferito XD