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Discussione in 'Lo scannatoio' iniziata da Maurilliano, 16 Marzo 2020.

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  1. baarzo

    baarzo Supporter

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    tanti fattori, popolazione, attività lavorative, idioti, Gallera....
     
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  2. Seret

    Seret Livello 1

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  3. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

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  4. Ivo Shandor

    Ivo Shandor Livello 1

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    Recentemente ho fatto una visita medica in una azienda per un lavoro a termine di operatore ecologico porta a porta.
    L'azienda in questione ha un dottore esterno che ha misurato la febbre, fatto esami del sangue e auscultato cuore e polmoni ai dipendenti stagionali.
    Con mia sorpresa non è stato fatto il tampone per il virus a nessuno di noi, che siamo poco più di una ventina.
    Gli esami del sangue possono scoprire l'esistenza del virus?
    L'azienda ha fatto dei test a campione sui dipendenti fissi per la ricerca del virus , l'esito è stato negativo.
    Perchè a loro hanno fatto il tampone e a noi stagionali no?
    Non ci sono regole che stabiliscano se un nuovo assunto deve fare questo test?
    L'azienda è molto attenta alla sicurezza, ogni volta che ci sono dei stagionali in arrivo, questi devono prima fare un corso sulla sicurezza dei mezzi, sul codice della strada, norme antiicendio e via così.
    Ora, nel cantiere dove vado a lavorare, ci sono circa 50-60 dipendenti.
    Vanno a cambiarsi, prendono il mezzo che gli serve e vanno via.
    Con l'emergenza del virus, sono stati rivisti gli accessi al cantiere, dividendo il personale al mattino e al pomeriggio in due turni aggiuntivi.
    Però ci sono anche le docce per chi vuole lavarsi in cantiere invece che a casa.
    Quindi un fattore di rischio virus c'è.
    Oltre a questo, quando si lavora o si è in coppia, o da soli.
    Ma il lavoro può essere sia in città che in campagna, in luoghi dimenticati da dio o affollati.
    Mi è capitato molte volte di avere gente che mi passa accanto mentre lavoro, perchè sta facendo la passeggiata.
    O avere gente che viene a rompere i maroni perchè ha delle richieste assurde da farmi.
    In tutti questi casi sono molto pìù a rischio di quei fortunatelli che possono lavorare a casa e sparlare degli altri.
    Se io vado in azienda e dopo 2 settimane qualcuno muore, scoprono che sono un portatore, chi è diretto responsabile?
    Il dottore? L'azienda? Già in questo caso i colleghi fanno senza dubbio una caccia alle streghe.
    Nel caso inverso, vado al lavoro, dopo 2 settimane mi becco il virus, chi devo ringraziare?
    Il dottore? I colleghi? L'azienda?
    C'è qualche cosa di etico o legale a riguardo dei contagi avvenuti come neo assunti?
    Quando andrò al lavoro, resto fuori 8h al giorno per 6 giorni, con qualche domenica nel contratto. A ferragosto, ad esempio, è previsto che lavori.
    E il contatto con le persone c'è, quindi non sono isolato e la mascherina è obbligatoria sul lavoro.
    Non mi sento molto sicuro però.
     
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  5. alaris

    alaris Supporter

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    Domande più che lecite ma personalmente non so risponderti non ho competenze in materia... spero che qualcuno riesca a darti qualche consiglio.
     
  6. golgoth

    golgoth Il tuttofare Amministratore

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    Se il problema è una eventuale infezione da Covid contratta durante il lavoro, non vedo a cosa possa servire un tampone effettuato in fase di visita pre-assuntiva.
     
  7. Ivo Shandor

    Ivo Shandor Livello 1

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    Avevo specificato i due casi nel messaggio sopra: se sono io a portare l'infezione o a subirla.
    L'azienda da una parte tutela solo i dipendenti stabili con il test; dall'altra, l'azienda non tutela chi viene da fuori a lavorare.
    Se con il test ai fissi è stato accertato che non c'è infezione, non c'è la stessa certezza nei confronti di chi viene assunto temporaneamente...
    Questa leggerezza da parte dell'azienda non la capisco, fare le cose a metà in questo caso è dannoso.
    In entrambi i casi ci sono conseguenze penali se ci scappa il morto?
     
  8. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

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    c'entrerà anche il fatto che i tamponi ci sono, i reagenti mancano
     
  9. Maurilliano

    Maurilliano Sopravvissuto LiberaPay Supporter

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    ammalarsi di covid-19 è l'equivalente di essere colpiti da un fulmine per strada.....non fai causa al comune
    al massimo prevedo per i sanitari, una sorta di indennità di missione
    per quelli deceduti, un risarcimento che tralaltro dovrebbe essere già previsto nel loro contratto, per situazioni di questo tipo
    per tutti gli altri: denuncie, omississ, esposti, eccetera
    prevedo un mega pacchetto: amnistia + indulto + sanatorie varie elargite a piene mani
    cosa che non è neanche così strana,
    è un po' come fare causa allo stato in tempo di guerra, perchè si è stati bombardati dalle forze nemiche
     
  10. -R-

    -R- Livello 1

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    Il tampone è un’istantanea.
    Non è un patentino di buona salute.

    Sarai tamponato se sarai sintomatico o se risulti essere un contatto di un sintomatico, i tracciamenti ora si fanno.

    Contatti sporadici, con distanze di sicurezza, maschere, all’aperto, riduce drasticamente la tua possibilità di contrarre il virus.

    Luoghi chiusi, con contatti prolungati, molte persone, sono ottimi per il virus.

    È più facile che ti ammali andando a una messa o ad una cena a casa di amici, che rispondendo alle domande di una persona per strada
     
    Ultima modifica: 25 Maggio 2020
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  11. golgoth

    golgoth Il tuttofare Amministratore

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    Il fatto che tu sia un malato asintomatico non vuol dire che il morto abbia preso l'infezione da te. Se il datore di lavoro ha fornito DPI e tutte le dovute (e corrette) istruzioni su come lavorare le cose sono due: o ha contratto la malattia per una tua negligenza (ma è sostanzialmente impossibile da dimostrare), oppure l'ha contratta al di fuori dell'ambito lavorativo.

    Come sopra: se ti sono stati forniti DPI e istruzioni corrette e ti sei attenuto a tutti gli obblighi imposti è quasi impossibile che tu possa aver preso l'infezione lavorando.
     
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  12. baarzo

    baarzo Supporter

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    Comunque in caso la responsabilità sarebbe del datore di lavoro
     
  13. golgoth

    golgoth Il tuttofare Amministratore

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    La responsabilità è del datore di lavoro solo se non ha rispettato le norme relative, non è che basta aver contratto il Covid in occasione di lavoro perché la colpa sia del datore.
     
  14. Maurilliano

    Maurilliano Sopravvissuto LiberaPay Supporter

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    non saprei @baarzo , ma mi sembra abbastanza complicata la cosa
    l'unica forma di garantismo, sei tu
    a meno di non essere un sanitario, costretto dalla mansione che svolgi, al contatto con l'utenza
    in linea di massima, ognuno è responsabile per se stesso...in un senso e nell'altro
     
    Ultima modifica: 26 Maggio 2020
  15. baarzo

    baarzo Supporter

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    no no è il datore di lavoro, infatti ci sono state anche delle proteste al riguardo perchè comunque non hanno gli strumenti per avere la certezza che tu lavoratore sia negativo. Comunque se il datore ti da i giusti dispositivi DPI e tu li usi a cazzum è kmq colpa del datore di lavoro o delle persone preposte alla sicurezza
     
  16. Maurilliano

    Maurilliano Sopravvissuto LiberaPay Supporter

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    :emoji_grinning: art.1 - l'italia è una repubblica fondata sul sangue dei datori di lavoro
    se io prendo una chiave inglese dall'officina, e ammazzo il barista o il collega, non credo sia responsabilità del principale
    la legge italiana si applica nello stesso modo, anche se sei in una proprietà privata
    se fai una rapina, non dai la colpa al comune, dicendo che non c'erano le persone preposte alla sicurezza a dissuaderti
    voglio dire
     
  17. baarzo

    baarzo Supporter

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    No, ma se mi cade una chiave inglese in testa e me la spacco perché non avevo il caschetto anche se il mio datore di lavoro me lo aveva fornito è colpa sua, non ti sto dicendo che è giusto ma è così. Comunque la colpa non la prende il datore di lavoro ma una figura che mi pare si chiami preposto alla sicurezza, non ricordo bene, che è la penultima ruota del carro nell'azienda.

    La sicurezza in una azienda è strutturata a piramide con vertice il titolare (vedi caso Tissen), ma con un escamotage burocratico le responsabilità se le prende quella seconda figura che non mi ricordo come si chiama
     
  18. -R-

    -R- Livello 1

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    News:

    Il prof.Arnaldo Caruso, presidente della società italiana di virologia e responsabile della microbiologia degli Spedali Civili, ha iniziato a rilevare/isolare varianti del Sars-Cov-2 più deboli. Lui stesso dice che deve approfondire gli studi e che la notizia ha poco valore, ma è una speranza ( fai una googolata).

    La realizzazione di una nuova struttura/sezione/ala del Civile dedicata solo ai pazienti Covid ( scala4=160 posti letto), è in stallo.
    Sindacato infermieri e ordine dei medici sono contrari a una struttura Covid interna all'ospedale, preferirebbero una struttura esterna/padiglione esterno ( scala4 è un nodo "trafficato" si trova tra le cucine, la mensa, la farmacia e gli ambulatori di cardiologia)
    La direzione sanitaria sostiene che una struttura esterna completamente slegata non è sostenibile economicamente( bisognerebbe ricreare strutture specialistiche apposite: rianimazione, dialisi, ecc.. ).
    Un nuovo padiglione ( interno all'ospedale, ma fisicamente staccato) invece non garantirebbe lo stesso numero di posti letto, la direzione a scala4 ci assicurerebbe percorsi puliti, percorsi Covid e una radiologia dedicata
    La struttura rimarrebbe poi a disposizione per future emergenze. Entrambe le argomentazioni sono valide. Speriamo che si decida alla svelta.

    I pazienti Covid ricoverati al Civile sono attualmente 140 (non so dirvi quanti in terapia intensiva), vi ricordo che il nostro picco massimo è stato di 950, molti reparti sono ancora "intrappolati" e il nostro centro trapianti è ancora in stand-by.
     
    Ultima modifica: 27 Maggio 2020
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  19. alaris

    alaris Supporter

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    Confortante la discesa delle persone in terapia intensiva ma 140 sono ancora tante
     
  20. Ivo Shandor

    Ivo Shandor Livello 1

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    Dopo alcune settimane di lavoro, nella bacheca aziendale è stato messo un avviso per il test sierologico sul corona virus.
    Il test è su base volontaria, ci sono andato venerdì scorso, sono risultato negativo, mentre due miei colleghi di lavoro no.
    Hanno fatto anche il tampone, uno è ritornato al lavoro oggi, l'altro non si è ancora visto.
    Il test aveva sulla scatola la dicitura Wuhan Tecnology.
    Mentre aspettavo l'esito, nello stesso bancone dove mi hanno prelevato il sangue c'è stata un pò di agitazione...
    L'infermiera ha chiamato una sua collega, tutte e due hanno guardato le piastrine del sangue con una certa preoccupazione.
    Insieme a me, sono venuti alcuni volontari della protezione civile della mia città, credo che uno di loro sia risultato positivo al test.