GOG.com ha modificato la sua politica sui rimborsi dei giochi: ora sarà possibile comprare un titolo, giocarlo per 30 giorni (senza alcun limite di tempo) - ripeto, per 30 giorni! - e chiedere un rimborso.
Questa cosa è assolutamente consumer-friendly e devo dire che da utente la apprezzo tantissimo. Non mi stanco di ripetere il mio mantra da qualche annetto a questa parte: "se il gioco è su GOG, compralo su GOG!", ed è assolutamente cosa buona e giusta, non per una questione meramente di apprezzamento nei confronti delle loro pratiche pro-cliente e pro-gamer in generale (il mancato uso avido di microtransazioni, l'assenza degli stupidi contenuti bonus se pre-ordini un titolo, ecc ecc, parlo ovviamente di CD Projekt, che possiede GOG per chi non lo sapesse) ma semplicemente perché in termini pratici ci sono una marea di vantaggi ad acquistare su GOG: dal fatto che i giochi sono DRM-free, alla preservazioni di vecchie glorie del videogame con compatibilità con nuovi sistemi operativi, un paradiso del retrogaming, i Goodies (manuali e altro materiale cartaceo spesso scansionato dagli stessi giochi retail originali: per uno come me che AMA la preservazione, questo è un patrimonio), i giochi che vengono mantenuti aggiornati nel tempo (perfino con unofficial patches e qualche piccola mod in alcuni casi), e ora questa bomba sui rimborsi.

Ma il punto che volevo sollevare è un altro. Certo, io la considero uan cosa ottima, ma osservandola sotto un'altra prospettiva, mi chiedo se non possa portare gravi effetti collaterali. E se gli utenti abusassero di questo sistema, praticamente finendo i giochi in 30 giorni e chiedendo i rimborsi? E se tutto ciò nuocesse alle case di sviluppo? E se dunque le case di sviluppo optassero per queste motivi a non mettere i propri giochi su GOG? Certo, pare di capire che CD Projekt abbia specificato che se le richieste di rimborso dovessero essere eccessive da parte di determinati acquirenti, e se dunque dovesse serpeggiare il seme della mala fede in essi, a quel punto quegli stessi utenti abusatori si vedrebbero negati ulteriori rimborsi, ma è così semplice?
Certo, GOG si fida dei propri utenti e, a giudicare dalla maggior parte, essi sono consumatori consapevoli per quello che posso dire, e credo che in pochi decideranno di approfittarsene, ma l'ondata potrebbe portare nuovi "stupidi acquirenti" sullo store.
Insomma, non saprei. La vedo come un'arma a doppio taglio.
Da un lato strizza più di un occhio ai clienti, ma dall'altro, io, da software house, avrei non pochi dubbi sui possibili risvolti di questa policy.
E voi, cosa ne pensate?