L'uscita di Risen 3: Titan Lords è ormai previsto per il 29 Agosto su PC, PS3 e Xbox 360. E il distributore italiano Koch Media ha dato modo a IGN di giocare ad una mappa limitata.

La demo è limitata ad una sola parte dell'isola di Taranis, ed è ambientata già a gioco inoltrato, con il protagonista accompagnato dal fantasma dell'Inquisitore Mendoza, che non sarà però controllabile, pur aiutando nei combattimenti.

Nonostante le limitazioni della demo, esplorazione, forzieri, combattimenti e dialoghi con NPC non mancano, così come le quest, che sono numerose, seppure alcune limitate a causa della mappa incompleta della demo.

L'impressione è però che i Piranha Byte non si siano allontanati troppo dallo stile di Risen 2: Dark Waters, gioco non brillante, nonostante l'ambientazione piratesca piuttosto inusuale per il genere. L'ambientazione di Titan Lords è infatti molto simile, con spiagge, porti, foreste e grotte, e anche i mostri si differiscono poco dal capitolo precedente, da cui sono ripresi anche le piante da raccogliere, gli oggetti sparsi per le case, il minigioco delle serrature, così come alcuni elementi letteralmente riciclati da Risen 2.

tutto ciò da, a primo impatto, l'impressione di giocare ad un'espansione di Dark Waters invece che ad un nuovo capitolo della saga.

Graficamente Risen 3 si presenta più curato dei suoi predecessori, con una gradevole resa delle piante, paesaggi più che godibili, e un design dei mostri ben realizzato.

Non si può dire altrettanto delle cut-scene, dove le espressioni dei PNG sono appena abbozzate e i modelli poligonali poco rifiniti.

I problemi maggiori che però ritornano da Risen 2 sono però il sistema di combattimento e l'intelligenza artificiale.

I combattimenti sono affidati al tempismo di attacchi, parate e capriole, con ben poca varietà nonostante l'arsenale più che vario di armi da fuoco e da mischia. La visuale causa qualche problema, così come il lock automatico quando in presenza di numerosi nemici, che accorrono anche quando molto distanti dal protagonista, spesso "abbandonato a sé stesso" da Mendoza, che tenderà ad ignorare con una certa frequenza i combattimenti.

L'intelligenza artificiale non è stata rivista dal predente capitolo, e capita che i PNG, dopo essere stati attaccati, se si scappa e si ritorna dopo poco nella stessa zona, non reagiranno alla ricomparsa del loro aggressore. L'impressione è un ruolismo penalizzato e poco profondo, dato che non appariranno conseguenze per le azioni commesse dal protagonista. I personaggi neutrali, in più, non potranno mai essere uccise del tutto.

Le attività appaiono comunque molte, dal crafting, all'apprendere abilità da NPG, addestrare scimmie al furto, o distillare alcolici, che però sono per la maggior parte riprese da Raisen 2, e le specializzazioni e abilità da apprendere numerose.