Ma come? È la cosa che mi è piaciuta di più in quel gioco. Uno dei modi migliori per rendere unica l'esplorazione, in pratica è come se ti stai veramente orientando leggendo una mappa, e non aprendo Google Maps che è un'altra cosa.

Purtroppo il combattimento di Outward è molto macchinoso e limitato. Spero che se in futuro abbiano intenzione di rilasciare un nuovo titolo si concentrino soprattutto su questo aspetto.
La cosa che non sono mai riuscito a sopportare è che spesso è impossibile evitare di essere colpiti, dato che spesso i nemici oltre a fare pesanti danni arrecano pure status negativi o malattie.
Comunque se fai fatica ad affrontare determinati mostri faccia a faccia ti consiglio di creare più trappole possibili e di non viaggiare mai senza qualche straccio incantato a portata di mano per fare danno elementale con le armi.
Le trappole non sono assolutamente da sottovalutare. Costruirle richiede materiali semplici e facilmente reperibili come legno e ferro e in certi casi fanno la differenza. Nemici come il Wendigo non li affrontavo mai da solo senza aver preparato un'area piena di trappole dove attirarlo e farlo crepare.
Alla fine è un survival vero e proprio e devi cercare di usare un po' tutto quello che ti capita a tiro.

 

Concordo...mollato ai tempi per questa sua caratteristica, peccato in quanto mi era anche piaciuto ma è troppo frustrante per una serie di motivi combact, sopravvivenza, mappa vuota e molto dispersiva.

 

Proprio ieri sera ho terminato il gioco e le espansioni. Tutta la run in coop con la mia compagna (che nel suo storico da videogiocatrice ha a malapena supermario) che dire, un diamante grezzo (ma proprio grezzo e sozzo) che ci è piaciuto da morire. Lei si è fatta la maghetta e da buon cavaliere ho cercato in tutti i modi di salvarla sempre (mi sono sentito un pazzo a fargli giocare 'sto titolo che nemmeno sapeva tenere in mano il pad). Alla fine come dicevo, con non poche difficoltà e imprecazioni, siamo giunti al termine del viaggio. Un viaggio per l'appunto magnifico ed indimenticabile. Si sa nulla di un outward 2? Magari più rifinito?

 

Però, direi che ti sei cimentato in un'impresa niente male. Outward oltre ad essere grezzo fino in fondo non è neanche guidato né proprio intuitivo nelle meccaniche. Riuscire a farlo giocatore alla tua ragazza che è una neofita deve essere stata una bella impresa ma posso immaginare quanto vi siate divertiti. Io una mezza partita l'avevo fatta con mio fratello e dividere lo schermo in due come si faceva anni fa è stata una bella esperienza, un po' per la nostalgia ma sicuramente anche per quello che offre il gioco.
Tanto grezzo fino a essere un po' sozzo, mi hai tolto le parole di bocca. Eppure è una formula quella proposta da questi quattro gatti canadesi che ha il suo perché.
Un nuovo modo di giocare un survival con qualche spruzzo di GDR e di action.
Ho amato molto l'esplorazione e le mappe addirittura senza segnalini, dove per orientarsi bisognava usare una mappa come si farebbe realmente trovando punti di riferimento nell'ambiente.
Una ventata di freschezza e di originalità che sicuramente solo questi team piccoli e sconosciuti riescono a tirare fuori.
E poi un'altra cosa che mi ha colpito... le musiche, bellissime.

Su un eventuale secondo titolo non ho informazioni purtroppo. Non credo il gioco abbia venduto male, però ultimamente si sono concentrati solo sul rilascio di DLC e hanno avuto un riscontro tiepido da parte dei giocatori, come del resto lo ha avuto il gioco base all'uscita.
Spero davvero che riusciranno a perfezionare la formula. Se annunciano Outward 2 sicuramente lo seguirò con interesse.

 

Concordo pienamente metallo ma ti dirò. Non riesco a farla giocare ad altro. Ho provato altri generi o anche altri action-rpg che potevamo giocare in 2 ma niente, lei vuole giocare solo ad outward, si è completamente innamorata ed addirittura alcune volte tirava qualche frase "di ruolo". Come "dopo tutta questa camminata il mio personaggio è esausto e non vede l'ora di gettarsi sul letto". Non potevo crederci XD
Sì l'esplorazione senza indicatori di dove sei l'ho adorata alla follia, eravamo continuamente lì a cercare dei punti da riconoscere per capire dove eravamo finiti.
Davvero una bellissima esperienza. E parlo da feticista del single player

 

Giocato da solo ma troppo, troppo frustrante per i miei gusti. Affascina anche a me e ogni tanto ci riprovo per poi lasciarlo sempre.

 

Si immagino che da solo rasenti l'impossibile. A meno di non essere dei mostri a giocare.

 

Non farle provare un TES o probabilmente inizierete a fare la lotta a chi tocca giocare e a chi no.
Se le è piaciuto anche come survival potreste provare Don't Starve Togheter che mi pare si può giocare in splitscreen ma non ne sono sicuro.
Io lo giocai in LAN e anche in quel caso c'era da divertirsi parecchio ma non è neanche lontanamente simile a Outward. È un puro survival con visuale isometrica ma con meccaniche veramente interessanti e ben fatte e un lato artistico ben riuscito. Difficile non apprezzarlo.

L'esplorazione "analogica" sommata alla libertà e alle meccaniche da survival hanno fatto centro secondo me. Fossi in loro punterei molto su quegli aspetti. Sui punti ruolistici come la crescita del personaggio, le quest e le fazioni invece hanno toppato e mi è dispiaciuto perché credevo avessero un ruolo più importante nel gameplay. Anche il combattimento e alcune meccaniche prendono un po' spunto dai soulslike ma non si avvicinano minimamente neanche come imitazioni.
Hanno molto su cui lavorare, ma comunque hanno mostrato alcune idee davvero originali..

È decisamente hardcore e bisogna abituarsi a sbattere il muso contro le difficoltà. I nemici vanno studiati, i combattimenti vanno preparati con infusi, pozioni e trappole. Devi tenere conto degli status tipici da survival coem sete, fame, stanchezza e pure tenere pronti rimedi contro malattie, status negativi vari e protezioni contro le intemperie.
Il fatto che sia un gioco praticamente unico nel suo genere non aiuta ma in realtà è una cosa da apprezzare una volta capite le meccaniche.

In due è sicuramente più facile. Io lo giocai a metà con mio fratello in momento dove avevamo parecchio tempo libero entrambi, poi in un secondo momento lo ricominciai e proseguii da solo fino alla fine.
In realtà se sfrutti per bene il crafting e i vari strumenti che il gioco ti offre diventa si rompe tutto e diventa fin troppo semplice.
Con qualche pezzo di metallo e bastoncino di legno puoi creare trappole che da sole fanno fuori anche i nemici più ostici e con infusi e pozioni fai danni assurdi.
Io per esempio ad un certo punto le trappole non le usavo più altrimenti potevo andare avanti solo con quelle.
Però non ho avuto il coraggio di fare il mago per via del dimezzamento di stamina e salute.

 

Condivido il pensiero di Alaris.

Comprato all'uscita, sapevo che era un gioco un po' troppo basato sulla sopravvivenza per i miei gusti, ma mi attirava.. mi stava piacendo, poi ha prevalso la frustrazione.

É stato un po' come per Elex.
Entrambi sono giochi che hanno un lato che fa per me, che mi piace e che mi fa andare avanti.. ma che ad un certo punto si "rompe" qualcosa e non ho più ne voglia né forza di continuarli.

Cmq apprezzo molto quelle piccole case che provano a tirar fuori qualcosa di diverso o cmq che si impegnano per creare giochi che in genere le grandi sh evitano di investirci soldi, ecco perché quando posso li premio acquistandoli pur non essendone convintissimo.

Come esempi posso citare hands of fate2, blackguard2..
2 giochi che reputo belli ma che non mi hanno spinto a portarli a termine..

 

No dai molto più frustrante Outward...per Elex non parlerei di frustrazione, difficile ma non frustrante...parere

 

idem per me
e anch'io non avevo affatto trovato che Elex sia frustrante...è proprio vero che "la difficoltà nei Vg è un'opinione"

 

Yes!

 

Direi che la frustrazione è una cosa parecchio soggettiva.
Se non scatta quella molla che fa provare soddisfazione nel giocare un gioco allora alla fine il discorso va a finire sempre lì.
Io trovo frustranti le cutscene da 10 minuti nei videogiochi per esempio.
Outward fa poco per farsi amare e lascia il giocatore completamente inerme nelle fasi iniziali ma con un po' di impegno e imparate le meccaniche si lascia apprezzare nonostante sia da ogni punto di vista un gioco che si pone modesti obiettivi.

 

Anche io, meglio le schede finali di Pathfinder

 

a volte sì, ma dipende....

 

A me negli rpg non piacciono proprio le cutscene. Mi estraniano dal mio personaggio. Anzi io preferisco addirittura che il mio personaggio non sia doppiato affatto. Sono io con la mia voce che devo doppiare il mio pg, solo così riesco davvero ad immedesimarmi. Tant'è che per me un difetto grosso di fallout 4 fu proprio l'aver inserito la voce al nostro pg, incrocio le dita che non sarà lo stesso per Starfield ma ci credo poco

 

Yes! Anche io preferisco il mio pg senza voce riesco a immedesimarmi di più
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Soprattutto negli rpg...parere

 

ma per curiosità, come si gestisce in co-op la situazione ogni qualvolta lo sventurato protagonista si ritrovi catapultato dalla parte opposta della mappa con a malapena le vesti?

 

Non succede, per questo in coop il gioco è più semplice. Se uno dei 2 muore l'altro può rianimarlo (seppur quest'ultimo si risveglia con pesanti limiti). Se invece si muore entrambi si viene catapultati lontano sempre insieme. Non ci si divide mai. Non avrei potuto giocarlo con la morosa non videogiocatrice altrimenti