finito OUTCAST: SECOND CONTACT
naturalmente:
la mia recensione la metto sotto spoiler perché, come mio costume, è un mattonazzo (e vi è più facile ignorarla)

Spoiler

Basta una rapida ricerca su Google per verificare quanti siano coloro che reputano Outcast il miglior vg di sempre. Eppure il gioco è rimasto un prodotto di nicchia e la stessa sorte pare stia subendo questo splendido remake. Vediamo se possiamo individuarne le ragioni.
- Nel 1999 facevano già capolino le prime schede video accelerate ma Ourcast era il trionfo dei pixelloni. Il Voxel era l’unico motore che, all’epoca, consentiva visuali così profonde ma non supportava le nuove GPU e tutto il peso gravava sul processore. Non molti potevano contare su una potenza di calcolo in grado supportare tanta magnificenza.
- Il combat è uno dei più divertenti e innovativi di sempre, però resta molto facile e accessorio, del tutto inadatto a che cerca la “sfida” e l’azione tout court. L’AI degli avversari, stupefacente nel 1999, oggi potremmo valutarla inadeguata.
- Dall’altra parte è necessario sforzare molto il cervello, il pericolo di rimanere bloccati e girare a vuoto per ore è sempre in agguato. Di questo è responsabile anche l’estrema laconicità del diario e l’assenza del manuale nella nuova edizione del gioco.
- Data la tremenda complessità della trama, allora come ora era possibile incappare in bug che bloccano irrimediabilmente la partita.
In questo momento i dev stanno alacremente lavorando al superamento dei più rischiosi e hanno lanciato tempestivamente una patch correttiva, ma molto resta ancora da fare per i problemi minori.
Eppure Outcast va comunque giocato e per ragioni altrettanto valide:
- La trama è straordinaria, per niente telefonata, ricca di clamorose sorprese e con risvolti che colpiscono al cuore.
- I dialoghi (molti) sono sempre interessanti e quasi sempre esilaranti.
- Il protagonista, Cutter Slade, è forse il più simpatico nella storia dei videogiochi. Antieroe doc, stazza e aspetto qualunque, sfigato, deluso e disincantato, nasconde una grande umanità sotto una scorza di sarcasmo e cinismo appiccicaticcio.
- Il lore resta straordinario e originalissimo. Ricco, coerente, intrigante, completo, non assomiglia a nessun altro. E’ impossibile non intenerirsi per i mansueti e ingenui Talan e neppure i nemici riescono a diventare veramente odiosi, mostri compresi.
- Visivamente era un miracolo diciotto anni fa e ancor più lo è anche il remake, non tanto per gli effettoni speciali ma per la direzione artistica estremamente ispirata.
- Infine: il sonoro resta tra i migliori nella storia dei videogiochi sia per quanto concerne i rumori ambientali che per il doppiaggio (in inglese).
Le musiche infatti sono senza dubbio le più belle di sempre, estremamente epiche ed energiche, evocative e orchestrate con maestria estrema. L’autore, quel genio assoluto di Lennie Moore, deve molto a Pokofiev ma oso dire che non è inferiore al maestro, anche perché la sua dodecafonia è assai più orecchiabile.
In definitiva:
non so se Outcast sia il miglior vg di sempre ma certamente c’è molto vicino, affrontando questa nuova edizione sarà necessario esercitare un po’ di indulgenza nei confronti dei dev che hanno costruito questa meraviglia sfidando condizioni proibitive ma che ci hanno comunque regalato una delle esperienze più avvincenti e appaganti che si possono provare davanti a uno schermo.

 

Già finito...per meglio dire già rifinito???

 

sì ci ho fatto le notti

 

Con l'ultima patch dici che si può giocare tranquillamente o è meglio aspettare la prossima?... se aspetto continuo per l'ennesima
volta Morro e passo alle espansioni.

 

e con oltre 120 elementi! (se ricordo bene 123, manco wagner ne richiede così tanti)

sì, resta qualche scemenza minore tipo:
- soldati che ti sparano senza accorgersi che tra te e loro c'è un muro o che rimangono lì beoti a lamentarsi mentre li crivelli
e similari
ma niente che possa più bloccare la partita (credo)

 

Ho finito What remain of Edith Finch. Gioco breve , ma è un capolavoro di come si dovrebbe unire gameplay e narrativa. Non a caso si è beccato l`awad come best narrative game.

Il gioco è una AG, talmente breve che dare anche una minima descrizione potrebbe rovinare l`esperienza , per questo vi consiglio di giocarlo col fattore sorpresa. Un piccolo spoiler però ve lo faccio:

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Credo che l`esperienza di Lewis Finch sia il picco massimo di questa esperienza in quanto Ian Dallas è riuscito a descrivere la follia del personaggio attraverso un doppio gameplay simultaneo e dinamico. Con doppio alter ego; il lewis della vita terrena e il lewis nella sua follia.

Veramente innovativo.

Io l`ho inserito nella lista capolavori, insieme ad Inside. e merita il prezzo pieno senza alcun dubbio per il tipo di esperienza che offre.

@Mesenzio: Se cerchi un gioco corto con una bella storia vai a colpo sicuro con questo.

 

@hyperionx
Tempo fa stavo guardando un gameplay del gioco in questione su youtube, poi ad un certo punto... insomma ho staccato subito e mi son detto: "Questo è da prendere".
Però aspetto un calo di prezzo .

 

@Shaun A mio avviso è assolutamente da prendere...al di la della longevità, è comunque una AG dove la storia è il componente principale e farlo durare tanto avrebbe poco senso. Mi riferisco al fatto che quello che aveva da raccontare lo ha raccontato in quel determinato tempo ed in maniera da oscar. Non credo si possa volere qualcosa di più da una storia...tuttavia a gente così io darei budget illimitato e carta bianca sulla creatività. Non nego che ne avrei voluto altri assaggi di WRoEF.

Reggi un piccolo spoiler? :

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Nella parte della follia di lewis per descrivere il lavoro monotono e il progredire delle sue visioni oniriche, ian dallas ti costringe col mouse a gestire il corpo fisico mentre lavori il pesce, facendo azioni meccaniche tipo prendi il pesce, tagli la testa e butti sul nastro. col w,a,s,d invece ti chiama a gestire la visione onirica della sua follia sopra lo schermo a sinistra e inzi da una visione bidimensionale per poi passare a quella 3D ed infine alla prima persona. il tutto in simultaneo. La visione consiste nell`essere diventato un alter ego di un principe che deve raggiungere la principessa in una mappa, attraverso fiumi e mari, città e castello per poi arrivare al punto di confondere i due gameplay ovvero tra realtà e follia e fargli compiere...... un genio, un innovatore vero.

 

l'avevo già adocchiato e adesso mi costringi ad anticipare l'acquisto...

 

@f5f9 se non l``hai già preso , allora ti conviene aspettare il 22 che iniziano i saldi steam. Però è un gioco che merita il premio del prezzo pieno secondo me.

 

ti credo assolutamente e il genere mi piace molto, mi intriga e mi rilassa
se ho capito bene è una cosa tipo the vanishing of ethan carter o everybody's gone to the rapture
dico bene?

 

purtroppo non posso esserti di aiuto perchè non li ho ancora giocati, quindi non saprei dire..... per farti un piccolo esempio è un po diverso da un walking simulator, perchè ha delle variazioni molto inaspettate e inusuali (questo è il bello). L`interattività delle scene è un po particolare perchè in una sessione è stato capace nel giro di 4 minuiti di narrazione, di farti impersonare: un gatto, un gufo , uno squalo e una piovra sempre nel solito contesto narrativo. e con il gameplay ha mosso la narrativa..ed effettivamente è un po difficile da descrivere se non rivoluzionario.

un frame del gameplay di lewis di cui parlavo nei posts sopra:

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ed i due gameplay li si fa in simultanea

Tra le altre cose sono rimasto pure scioccato per non aver capito subito il finale. eheheh una sorpresa a 360 gradi.....

...Annapurna Pictures....una di quelle produzioni che rimangono impresse.

 

What remain of Edith Finch è attualmente in saldo su GOG.

 

Con uno sforzo di volontà mi sono liberato in maniera estremamente sbrigativa di Rise of the Tomb Raider. Penso che sia la prima volta che mi capiti di assistere ad un reboot di un reboot.
La struttura narrativa, nonché l'ossatura del gameplay, ricalcano in maniera "inquietante" quelle del primo Tomb Raider, la differenza è che qui Lara frigna di meno e invece che in un'isola siamo nella terraferma.
Purtroppo non è una battuta: dall'incipit in cui una Lara sofferente, infreddolita e apparentemente indifesa cerca di trovare una sistemazione per la notte, alla

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scalata finale ad armi spianate verso il cattivone di turno che vuole dominare il mondo,

tutto sa di già visto.
Per carità, come gioco a sé stante non è così male, ma visto come seguito non ha molto senso.

 

Io sono arrivato al punto dove viene fatta prigioniera e scopre il tradimento...poi non ce l`ho fatta e l`ho disinstallato.

Per me si è concluso così, generandomi ore di noia mortale.

 

A me è piaciuto molto ma non l'ho finito a causa della combo "bug bloccante - sistema di salvataggio".
Sono arrivato allo scontro contro un elicottero dove eliminati tutti i nemici non accade più nulla e resto bloccato nell'area. Non avendo salvataggi intermedi dovrei rifarlo da capo. Peccato perchè mi sa che ero quasi alla fine.

 

Sì, eri quasi alla fine; sicuro di averli eliminati tutti, anche nei piani inferiori? Qualche nemico potrebbe essersi bloccato nello scenario.
l'IA non è propriamente furbissima in questo gioco