Benvenuto!

Registrati per poter accedere a tutte le funzioni del forum. Una volta iscritto ed effettuato il login, potrai aprire nuove discussioni, rispondere a discussioni già create, inserire aggiornamenti di status, seguire amici, inviare messaggi privati e molto altro ancora.

Chiudi
RPG Italia è sbarcata su LiberaPay!

Ospite, se vuoi sostenerci donando anche 1€ al mese, questa è l'occasione giusta! RPG Italia non ha pubblicità e l'unica fonte di finanziamento deriva dalle donazioni.
Siate generosi!

Per aderire, diventa un donatore su LiberaPay! È una piattaforma italiana che consente grande flessibilità di pagamento!

Martha Is Dead, un ottimo horror autarchico

Discussione in 'Videogiochi' iniziata da f5f9, 21 Aprile 2022.

Condividi questa Pagina

  1. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

    Messaggi:
    20.164
    Mi piace:
    8.523


    Nel caso specifico si parla della nuova opera di LKA che ci aveva già stupito sei anni fa con “The town of light”, una dura riflessione sul disagio mentale ambientata nell’ex manicomio di Volterra, dove la protagonista ritornava dopo anni ricostruendo una terribile esperienza passata. È un’opera gronda “pietas” e un forte impegno civile.
    Questo “Martha is dead” segue con un’analoga impronta: racconta anch’esso il tentativo, da parte di una giovane donna, di mettere un qualche ordine tra i ricordi confusi e i fatti reali decifrando i pensieri, le azioni e i traumi subiti nel 1944 durante gli ultimi giorni di guerra.
    L’azione è in prima persona e si svolge in una manciata di ambienti mirabilmente resi con una maestria tecnica e grafica a livelli inconsueti per una piccola produzione indie. Il casolare toscano teatro della quasi totalità dell’azione è ricostruito con incredibile cura del dettaglio nella sua rustica e un po’ decaduta bellezza.
    Ma tutta la ricostruzione d’epoca è resa con precisione e puntigliosità: i notiziari radiofonici e i giornali restituiscono tutta la ridicola pomposità fascista, i partigiani appaiono affannati e confusionari anche se non si vedono praticamente mai, così come gli invasori nazisti che però aleggiano intorno minacciosamente, anche con le sinistre sagome delle loro flotte aeree.
    Il caos reale sullo sfondo fa da contrappunto a quello presente nella mente della protagonista (o è viceversa?).
    Tra i tanti elementi inquietanti irrompe anche prepotentemente un’antica leggenda locale ormai derubricata a favola per spaventare i bambini.
    Stranamente l’horror è stato per decenni ritenuto un “genere” di second’ordine malgrado i tanti esempi letterari e cinematografici illustri, dal teatro greco a quello elisabettiano (Shakespeare compreso), a Poe, a Hitchcock ecc..
    Eppure è indubbiamente un ottimo mezzo per investigare, con precisione chirurgica, gli strati più profondi e oscuri della mente. Paradossalmente può essere più illuminante di uno studio scientifico sulle meccaniche dell’inconscio.
    La vicenda è animata da pochi personaggi che solitamente non si vedono ma si intravedono, il ritmo della narrazione è quasi sempre lento anche se gli eventi si accavallano freneticamente, la verità è sempre sfuggente e, fino alla fine, è praticamente impossibile capire cosa è realmente avvenuto e dove veramente albergano il (poco) bene e il (tanto) male.
    Avvertenza: “Martha is dead” è un’opera ricca di mirabili trovate “sceniche” ma è anche particolarmente dura e disturbante, tanto da rendere quasi insostenibili alcuni passaggi particolarmente macabri.
    Addirittura, che nella versione Play Station, è stata applicata una stupida censura con l’eliminazione delle scene più tremende, con l’infelice risultato di rendere ancora più oscura la trama.
    Per carità: un po’ di morboso compiacimento forse si percepisce, ma nell’economia generale certi dettagli risultano coerenti, chiarificatori e quasi “necessari”.
    Insomma: “Martha is dead” è un’opera matura e di grande impatto, soprattutto emotivo. Purtroppo non è però del tutto esente da pecche.
    In primo luogo soffre un po’, come il precedente “The town of light”, di autoreferenzialità, di autocompiacimento per la propria bravura e la propria autorialità.
    In secondo luogo si sconta un po’ la meraviglia tecnico/grafica con una sproporzionata pesantezza dell’engine e con qualche fastidiosa compenetrazione: la barca, per esempio, sembra sempre piena d’acqua e può incastrarsi costringendo a ricaricare. Fortunatamente i salvataggi sono liberi in qualsiasi momento e risolvono questo e altri vari piccoli bug.
    Una perplessità: la protagonista appartiene a una famiglia ricca e colta, eppure, riferendosi alla madre usa sempre il pronome “gli”. Probabilmente è una scelta per dare un tono colloquiale e famigliare, ma può infastidire un po’.
    Gli enigmi sono praticamente assenti e questo, nel caso specifico, può essere considerato un bene visto che non interferiscono né rallentano le operazioni di scavo nelle menti e nei fatti. Ma, a un certo punto, ci si imbatte in una sottotrama, fortunatamente facoltativa, che ci obbliga a cercare e consultare un Codice Morse!
    Si tratta comunque di piccoli inconvenienti ignorabili o facilmente superabili che non inficiano per nulla l’esperienza nel suo insieme.
    E poi come non adorare degli Sviluppatori che nella presentazione scrivono:
    Un doppiaggio italiano sfacciatamente autentico. Il primo gioco indie che al lancio utilizza la lingua italiana come impostazione predefinita per un'immersione totale nella storia e nei personaggi.”?
     
    A Lupercalex e Teschioste77 piace questo messaggio.
  2. Teschioste77

    Teschioste77 Guest

    Nel mio piccolo cerco di avere un occhio di riguardo verso le poche produzioni nazionali.
    Vorrei tanto trovarmi a disposizione qualche titolo a sfondo italiano, con tematiche, miti e leggende tutte nostrane ed é più facile, credo, che possano arrivare da sh italiane.


    Di questo, ho letto articoli e ne parlano bene, purtroppo pero é un genere che non é nelle mie corde.
    In ogni caso gli auguro ogni bene, che abbiano successo.

    Ad ora sono interessato agli sviluppi di Project Galileo e keemar (conosciuto qui).
    Potrebbero essere più consoni ai miei gusti.

    Tempo fa acquistai un gioco tutto italiano simil Pirates.. purtroppo ora non ricordo il nome.
    Cmq un gioco carino, si fece giocare.
     
  3. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

    Messaggi:
    20.164
    Mi piace:
    8.523
    e allora stanne alla larga, è proprio una roba dura dura...
     
    A Teschioste77 piace questo elemento.
  4. Mesenzio

    Mesenzio Contemptor Deum Editore

    Messaggi:
    11.910
    Mi piace:
    3.178

     
    A Teschioste77 e f5f9 piace questo messaggio.
  5. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

    Messaggi:
    20.164
    Mi piace:
    8.523
    bravo Mese!
    Aurelia ce l'ho da tanto ma Milanoir non lo conoscevo!
    dovremmo proprio aprire un 3ad relativo ai nostri giochini autarchici
     
    A Teschioste77 piace questo elemento.
  6. Teschioste77

    Teschioste77 Guest

    Aurelia comprato e giocato.
    Milanoir lo conosco ma non l'ho preso per ora, se ricordo bene é a scorrimento orizzontale, un tipo di gioco che non mi attira più (stesso motivo per cui non ho acquistato il gioco di Bud& Hill nonostante sono 2 mie personalissime icone), bella l' idea del richiamo ai film polizieschi anni 70, quelli del genere Napoli violenta, Torino nera ect..

    Grazie cmq per le info Mesenzio

    Concordo anch'io
     
  7. Mesenzio

    Mesenzio Contemptor Deum Editore

    Messaggi:
    11.910
    Mi piace:
    3.178
    No, è un po' diverso, ha la visuale dall'alto e si spara con il mouse. Ammetto però di averlo mollato ad un boss per frustrazione :emoji_blush:
    Slaps&Beans è uno dei pochissimi progetti che supportai su Kickstarter, ma non l'ho ancora giocato.
     
  8. Teschioste77

    Teschioste77 Guest

    Allora mi sa che ricordo male :) ma c'era un motivo che non mi convinse