-Buona parte di quanto scritto qui è tratto da:

https:// colonel-killa-bee.tumblr.com/post/69194871525/stormcloak-bible-part-4-is-ulfric-a-power-hungry

Salve a tutti!

Leggendo questo articolo

https://www.rpgitalia.net/articoli-skyrim/le-leggende-di-tamriel/ulfric-manto-della-tempesta/

mi sono imbattuto nel capitolo "l'Orso di Markarth" con il quale sono decisamente in disaccordo. Di seguito vi spiegherò perché:

L'Orso di Markarth è un libro propagandistico, in quanto mistifica e non dice svariati dettagli, decisamente significativi.

Ulfric fu chiamato dall'Impero per liberare Markarth, ce lo dice Igmund, lo jarl filo-imperiale. Nel libro cio' non è specificato e anzi, dice nientemeno che fu Ulfric a presentarsi dal nulla.

Citando Igmund:

Attenzione: Igmund non dice che fu Ulfric a richiedere il ripristino del culto di Talos, ma fu l'Impero stesso a proporglielo! Ancor prima della battaglia!


Ulfric dunque non si presentò di sua iniziativa, e il libro parla di presunti crimini di guerra e torture commessi contro gli abitanti quando nessuno in città ne fa menzione, neppure lo jarl che non avrebbe problemi a screditare Ulfric.

Citando il libro:

Non mi pare che le donne a Markarth menzionino torture o altro, neppure l'anziana Bothela (l'alchimista).

Altra citazione:

Una vera strage, quindi. Ma com'è che in città nessuno ne parla?
Sul serio, uno sterminio vero e proprio senza nessuno (neppure un anziano) a ricordarlo? E proprio chiunque, pure Nepos il Naso avrebbe giurato fedeltà ai nord? Ne dubito.
Anzi, l'argentiere Endon sembra smentire anche questa parte di per se già poco credibile, visto che sostiene che la sua famiglia vive a Markarth da generazioni.
Ora, ragionandoci su...perché Ulfric avrebbe dovuto ammazzare tutta 'sta gente? Il suo guadagno dov'è? La sua stessa milizia nord avrebbe acconsentito a uccidere altri nord?
Non c'è nessun motivo logico dietro questa presunta tragedia, che sarebbe stata commessa da uno addestrato fin da giovane dai Barbagrigia, che certamente non gli hanno insegnato nulla di simile.
In più, gli imperiali dovrebbero sostenere con convinzione questa storia, per ovvi motivi. Ma nessuno lo fa, semplicemente perché non fu commessa alcuna barbarie.
Tra l'altro Ulfric all'epoca non aveva alcun potere politico per permettersi di fare qualcosa di simile, dato che suo padre era ancora jarl di Windhelm (muore durante la sua prigionia).

Ora, effettivamente qualcuno che cita i nord c'è: Braig, il Rinnegato nella miniera di Cidhna, che fu spedito in cella dopo che l'Impero ritornò a Markarth. Sua figlia venne giustiziata ma dallo jarl, che a quel tempo era il padre di Igmund. Anche qua Ulfric e i suoi non vengono citati. E non potrebbe avere alcun collegamento con chi è stato spedito in prigione, visto che quelli che si trovano la dentro vennero ingabbiati dal padre di Igmund e dai Sangue Argento.
Che poi Ulfric dovettero arrestarlo per la faccenda del culto di Talos, nessuno parla mai di crimini di guerra.
Sempre a proposito di Braig, il suo dialogo è molto interessante e sembra smentire in toto la presunta strage. Leggiamo le parti che ci interessano:

Come possiamo notare, qua si parla chiaramente dello jarl a emettere le sentenze. Ma non è questo il punto: l'incidente di Markarth avviene nel 176 della 4° Era, e gli eventi di Skyrim si svolgono nel 201. Se costei avrebbe compiuto 23 anni vuol dire che venne giustiziata (e Braig condannato) nel (o dopo) il 178, 2 anni dopo la rivolta e l'intervento di Ulfric. Solo che il 178 è l'anno in cui i Thalmor scoprirono la violazione del culto, e il successivo arresto di Ulfric. Il libro dice testualmente che Ulfric fece uccidere chiunque non si schierò con lui subito dopo la rivolta, nord inclusi.

Anche il giornale di Thonar Sangue Argento ci interessa, in quanto dice che:

Ancora una volta è menzionato il padre di Igmund, non Ulfric.

Veniamo ora ai motivi meno importanti: l'autore di questo libro è un imperiale, lo stesso che ha scritto "I pazzi del Reach", dove non disdegna di dipingere i Rinnegati come dei poveri vessati. Altra sua citazione dal libro:

Insomma, a momenti questo qua è pure contento della cacciata del suo Impero...

In conclusione, possiamo affermare con una certa sicurezza che il libro racconta una marea di fesserie. Con questo non dico che magari qualche innocente non sia morto, sarà successo, ma qua si parla di una strage volontaria che non trova alcuna conferma.

Ne approfitto per dire anche che i Thalmor non c'entrano nulla con quanto successo, dato che fu l'Impero a chiamare Ulfric (omettendo questo particolare è facile pensare che vi fossero loro dietro) e per ben 2 anni il culto venne praticato in città, in barba al concordato. Logicamente se fosse stato tutto orchestrato da loro avrebbero agito subito senza permettere la proliferazione del culto di Talos, che mirano a sradicare completamente.

Grazie a chi leggerà.