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Libri di Lore "dimenticati"

Discussione in 'The Elder Scrolls V: Skyrim' iniziata da Varil, 26 Novembre 2018.

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  1. Varil

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    Lettere di Charwich-Koniinge
    Libro II



    3 Ultimo Seme, 3E 411
    Tel Aruhn, Morrowind

    Caro amico Charwich,

    ho ricevuto la tua lettera inviatami a Sadrith Mora e datata 6 Luce del Cielo soltanto la scorsa settimana. Prima non sapevo come contattarti per aggiornarti sui miei progressi nella ricerca di Hadwaf Neithwyr, quindi ho inviato la presente tramite la donna che hai menzionato nella missiva, Lady Elysbetta Moorling di Wayrest. Spero, nel caso che tu abbia lasciato il palazzo, che possa rintracciarti per recapitarti il messaggio. E spero anche che lo riceverai più in fretta di quanto io abbia ricevuto il tuo. È essenziale sentirci al più presto per organizzare il nostro piano d'azione.

    Le mie avventure sono composte da due atti: uno, antecedente alla tua lettera e l'altro, subito successivo. Mentre tu cercavi l'elusivo possessore della Stella di Azura nella sua patria a ovest, io l'ho cercato qui dove, a quanto pare, ha invocato il principe daedra per ricevere il manufatto.

    Come te, ho avuto qualche difficoltà a trovare qualcuno che avesse mai sentito o anche solo conosciuto Neithwyr. Infatti, non molto tempo dopo la nostra separazione, quando sei partito per la Baia di Iliac, ho incontrato un individuo che era a conoscenza del luogo della cerimonia. Sono partito subito alla volta di Tel Aruhn. C'è voluto del tempo per trovare il mio contatto, perché è un sacerdote eretico chiamato Minerath. Il tempio e il Tribunale, i veri poteri di Morrowind, tendono a disapprovare il suo ordine e sebbene non abbiano ancora indetto una crociata, a quanto pare lo faranno presto. Questo rende i sacerdoti come Minerath volubili e paranoici. Gente con cui è difficile fissare un appuntamento.

    Alla fine mi è stato detto che avrebbe accettato di parlarmi al Complotto di Stucco, una piccola taverna senza neanche una camera da affittare. Al piano inferiore, c'erano molti uomini con mantello affollati attorno all'unico tavolo della taverna: mi hanno perquisito in cerca di armi. Ovviamente ne ero privo. Sai bene che prediligo altri metodi.

    Dopo avermi giudicato innocuo, una delle figure ammantate si è presentato come Minerath. L'ho pagato con l'oro promesso e gli ho domandato cosa sapeva di Hadwaf Neithwyr. Lo ricordava abbastanza bene, dicendo che dopo avere ottenuto la stella, il ragazzo voleva tornare a High Rock. Sembrava avere degli affari inconclusi sul posto, presumibilmente di natura violenta, che sarebbero stati facilitati dalla Stella di Azura. Non aveva altre informazioni e non sapevo cos'altro chiedere.

    Ci siamo separati e ho aspettato la tua lettera, sperando che avessi trovato Neithwyr e forse persino la stella. Confesso che mentre indugiavo a Morrowind senza avere tue notizie, ho cominciato a nutrire dei dubbi. Mi perdonerai per tale affermazione, ma ho iniziato a temere che ti fossi tenuto per te il manufatto. Tant'è che stavo pensando di andare personalmente a High Rock quando finalmente ho ricevuto la tua lettera.

    La storia della tua avventura nel cimitero di Giardino Grimtry e le informazioni ottenute dal custode mannaro mi hanno spinto ad avere un altro incontro con Minerath. Ed è così che ha avuto inizio il secondo atto della mia storia.

    Sono tornato al Complotto di Stucco, pensando che il sacerdote avrebbe frequentato quella zona della città, se si sentiva così a suo agio da tenere degli incontri clandestini in loco. C'è voluto un po' di tempo, ma alla fine l'ho trovato e fortunatamente era solo. Ho pronunciato il suo nome e mi ha guidato velocemente in un vicolo buio, per paura di essere scoperto da un ordinatore del tempio.

    È un evento raro e affascinante quando una vittima insiste a trascinare il suo assassino in un luogo remoto.

    Ho chiesto subito di quell'individuo che hai menzionato, il padrone misterioso di Neithwyr. Ha negato persino di averne mai sentito parlare. Stavamo ancora conversando quando ho deciso di assalirlo. Ovviamente, è rimasto totalmente di gesso. In un certo senso, questo approccio può essere più efficace di un'imboscata alle spalle. Non importa quante volte lo adotti: nessuno si aspetta mai che un interlocutore amichevole lo afferri per il collo.

    Ho premuto con forza sul mio punto preferito nella parte morbida della gola, subito sotto la cartilagine tiroidea, e ha reagito troppo lentamente sia alla mia presa sia nel suo tentativo di allontanarmi. Ha cominciato perdere coscienza, quindi gli ho sussurrato che avrei allentato un po' la stretta per farlo parlare e respirare. Ovviamente, gli ho detto anche che se avesse provato a chiamare aiuto, gli avrei spezzato il collo. Ha annuito e ho rilassato un po' i muscoli.

    Gli ho chiesto ancora di Baliasir e ha scosso la testa, insistendo che non aveva mai sentito quel nome. Per quanto spaventato, sembrava molto probabile che stesse dicendo la verità, quindi gli ho chiesto più in generale se conosceva qualcun altro che sapesse qualcosa di Hadwaf Neithwyr. Mi ha detto che durante la cerimonia era presente una donna che l'uomo ha presentato come sua sorella.

    Ho ricordato lo spezzone della tua lettera riguardo la tomba della sorella di Neithwyr, Peryra. Quando ho menzionato questo nome al sacerdote, ha annuito freneticamente ma avevo capito che l'interrogatorio era giunto al termine. Dopotutto, basta un piccolo strangolamento per cominciare ad annuire a qualsiasi domanda. Gli ho spezzato il collo e sono tornato a casa.

    Così adesso non so nuovamente come procedere. Ho svolto numerose indagini e molte di quelli che hanno incontrato Neithwyr lo ricordano con una donna. Qualcuno ricorda che sosteneva fosse sua sorella. Uno o due credevano di ricordare il nome Peryra, ma non ne erano certi. Nessuno, comunque, ha mai sentito parlare di quel tale, Baliasir.

    Se non avrò notizie di te in risposta a questa lettera in un paio di settimane, verrò a High Rock, perché è lì che la maggior parte delle persone credono che sia tornato Neithwyr. Starò qui solo il tempo necessario per vedere se posso svolgere altre indagini in solitaria a Morrowind che possano fornirci qualche indizio su come recuperare la Stella di Azura.

    Il tuo amico,

    Koniinge
     
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  3. Varil

    Varil Galactic Guy

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    Lettere di Charwich-Koniinge
    Libro III




    13 Ultimo Seme, 3E 411
    Wayrest, High Rock

    Mio caro Koniinge,

    ti prego di perdonare la pessima calligrafia di questa nota, ma la mia vita giunge al termine. Posso solo rispondere in modo dettagliato a una parte della tua lettera. Credo che Baliasir, al contrario di quanto hai sentito, sia molto reale. Se fosse stato una misera finzione dell'immaginazione di quel custode, mentre scrivo queste parole sarei ancora in salute.

    Lady Moorling ha chiamato dei guaritori, ma so che non arriveranno in tempo. Voglio solo spiegarti l'accaduto in modo che tu capisca, dopodiché tutti i miei affari in questo mondo saranno conclusi. L'unico vantaggio della mia condizione di salute è che devo essere breve, senza i miei trafiletti ornamentali su persone e luoghi. Perlomeno, so che questo lo apprezzerai.

    Tutto è iniziato quando sono arrivato a Wayrest e tramite la mia amica Lady Moorling e le conoscenze a corte sono stato presentato a Baliasir in persona. Dovevo procedere con cautela: non volevo che si accorgesse del nostro interesse per la Stella di Azura che immaginavo fosse in mano sua, consegnatagli dal suo servo Hadwaf Neithwyr. Il suo ruolo alla corte della Regina Elysana sembrava essere decorativo, come molti altri dei suoi cortigiani, e farmi notare quando abbiamo iniziato a parlare della Scuola del Misticismo è stato semplice. Molti degli altri scrocconi a palazzo potevano parlare eloquentemente delle arti magiche, ma a quanto pare, solo noi due avevamo una conoscenza profonda dell'arte.

    Molti nobili o avventurieri che non sono maghi di professione imparano uno o due incantesimi dalle utili scuole del Recupero e della Distruzione. In tutta sincerità, ho detto a Baliasir che non avevo mai imparato nulla del genere (anche se ora mi piacerebbe conoscere qualche incantesimo curativo della Scuola del Recupero), ma che avevo sviluppato qualche piccola abilità nel Misticismo. Ovviamente, non abbastanza da essere uno Psijic, ma nel campo della telecinesi, della parola chiave e della riflessione degli incantesimi ero a livello amatoriale. Si è complimentato, consentendomi di proseguire la conversazione con un altro incantesimo del Misticismo: la Trappola dell'anima.

    Gli ho detto che non sapevo nulla su quell'incantesimo, ma che ero curioso. E in modo impeccabile, sono stato in grado di sollevare l'argomento della Stella di Azura, il pozzo infinito delle anime.

    Immagina quanta eccitazione ho dovuto trattenere quando si è piegato sussurrando: "Se ti interessa, vieni al monumento di Klythic a ovest della città domani notte".

    Alla fine non sono riuscito a dormire. L'unica cosa a cui potevo pensare era come ottenere la stella quando me l'avrebbe mostrata. Sapevo così poco di Baliasir, del suo passato e dei suoi poteri, ma l'opportunità era troppo grande per perderla. Comunque, ammetto che confidavo nel tuo arrivo, come avevi minacciato di fare nella lettera: se non altro avrei avuto una persona forte ad aiutarmi nell'impresa.

    Mentre scrivo, le energie mi abbandonano, quindi devo limitarmi ai fatti principali. La notte successiva sono andato alla cripta e Baliasir mi ha condotto attraverso il labirinto verso il sepolcro dove teneva la stella. Parlavamo del più e del meno e, come dici sempre, sembrava il momento perfetto per un'imboscata. Ho preso la stella, sfoderando la spada a una velocità sorprendente.

    Lui si è girato verso di me e improvvisamente mi muovevo al rallentatore. In un lampo, Baliasir ha cambiato forma rivelando la sua vera essenza: né uomo né elfo, ma un daedra. Un colossale signore daedra che si è ripreso la stella sbeffeggiando la mia spada mentre colpiva la sua pelle impenetrabile.

    Sapevo di non avere speranze e mi sono lanciato verso il corridoio. Un lampo blu di energia mi ha attraversato, scagliato dagli artigli di Baliasir. Ho subito percepito la morte. Avrebbe potuto sconfiggermi con mille incantesimi, ma ne ha scelto uno per farmi coricare e soffrire, mentre lui rideva. Se non altro, non gli ho concesso quel piacere.

    Dopo essere stato colpito, era troppo tardi per me per lanciare un controincantesimo del Misticismo, per rimuovere la magicka, rifletterla o assorbirla, ma sapevo ancora come teletrasportarmi, ciò che i mistici definiscono come un richiamo, in qualsiasi posto in cui avessi lasciato in precedenza un'ancora spirituale. Confesso che al momento non ricordavo dove fosse: forse a Bhoriane quando ero giunto alla Baia di Iliac o a Kambria o al Giardino Grimtry dove avevo incontrato il custode o al palazzo della mia padrona di casa a Wayrest. Speravo solo che l'ultima volta non l'avessi impostata quando ero ancora con te a Morrowind: a quanto pare, se la distanza è troppo, c'è il rischio di perdersi tra le dimensioni. Ciò nonostante, meglio tentare piuttosto che diventare il giocattolo di Baliasir.

    Ho lanciato l'incantesimo e mi sono trovato di nuovo sulla porta del palazzo di Lady Moorling. Essere fuori dalla cripta e lontano dal daedra era un sollievo, anche se ovviamente sarebbe stato meglio lanciare un'ancora vicino a una Gilda dei Maghi o a un tempio provvisto di un guaritore. Comunque, sapendo che ero troppo debole per camminare a lungo, ho bussato alla porta e sono stato trasportato in questo letto, dove scrivo questa lettera.

    Mentre scrivo queste parole, la cara Elysbetta, Lady Moorling, è entrata piangente e frenetica, per dirmi che i guaritori sarebbero ginti in pochi mnuti. Ma quando arriverano saro morto. So che quete sono le mie utime parole. Caro amico, sta' lontano da queso posto maledeto.

    Il tuo amico,

    Charwich
     
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  4. Varil

    Varil Galactic Guy

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    Lettere di Charwich-Koniinge
    Libro IV




    8 Luce dell'Alba, 3E 412
    Amiglith, Isola di Summurset

    Mio buon amico, Lord Gemyn,

    Dovete perdonarmi per non avervi accolto personalmente a palazzo, ma purtroppo un impegno inevitabile e tragico mi ha trattenuto. Ho lasciato il cancello e la porta d'ingresso aperti, e se state leggendo questa lettera dovete essere riuscito ad arrivare almeno all'anticamera del salone orientale. Forse avete già visitato la tenuta e ammirato alcune delle sue bellezze prima di arrivare qui: le sette fontane di marmo e porfido, il laghetto, i vari boschi, i colonnati e il quinconce. Non credo siate già arrivato alle sale del secondo piano e all'ala occidentale, perché sareste dovuto passare prima da questa stanza e avreste preso questa lettera. Ma credetemi, sono splendidamente arredate con magnifiche balaustre, intricate scalinate e camere da letto degne di accogliervi.

    Il prezzo di questa proprietà è esorbitante, certo, ma uno come voi che vuole solo il meglio non può rinunciarci. Come avrete senza dubbio notato entrando, ci sono diversi edifici più piccoli che potrebbero essere dedicati alle guardie. So quanto tenete alla sicurezza.

    Sono un uomo molto avido, e non avrei desiderato altro che accogliervi qui oggi, farvi visitare la proprietà, essere ossequioso e intascare una bella fetta della percentuale del costo di vendita di questo luogo meraviglioso che, sono certo, avreste acquistato. Il problema che ha causato la mia imperdonabile assenza si è presentato poco dopo il mio arrivo qui, quando volevo accertarmi che la tenuta fosse pronta a ricevere la vostra visita. Un uomo di nome Koniinge mi ha colto di sorpresa e mi ha afferrato per la gola. Tappandomi naso e bocca con la mano sinistra e stritolandomi con la destra, ha schiacciato il punto soffice al di sotto della cartilagine tiroidea strangolandomi in pochi ma dolorosi minuti.

    Al momento sono sepolto sotto un mucchio di foglie nel parterre settentrionale, vicino alla splendida rappresentazione scultorea della trasformazione di Trinimac. Non passerà molto che mi trovino: qualcuno di certo noterà la mia assenza alla banca. Koniinge poteva seppellirmi meglio, ma voleva essere pronto per l'arrivo del suo vecchio compagno, Charwich.

    Forse una parte di voi pensa che sia meglio smettere di leggere, Lord Gemyn. State osservando l'anticamera ma non vedete che porte. Quella grande, che avete usato per entrare qui dai giardini, adesso è chiusa, e dal momento che non conoscete bene l'edificio vi consiglierei di non scappare per un corridoio che potrebbe facilmente farvi ritrovare in un vicolo cieco. No. Molto meglio continuare a leggere e vedere dove voglio andare a parare.

    Sembra che Koniinge fosse in combutta con il suo amico Charwich per cercare di recuperare la Stella di Azura. Avevano scoperto che era nelle mani di un tale Hadwaf Neithwyr, un uomo che aveva addirittura evocato la Principessa daedrica Azura in persona per averla. Dal momento che Neithwyr veniva da High Rock, Charwich andò a cercarlo lì, mentre il suo compagno lo cercò a Morrowind. Avrebbero comunicato attraverso lettere inviate tramite corrieri.

    Nella prima lettera, Charwich diceva di aver scoperto che Neithwyr aveva un misterioso protettore di nome Baliasir, e che l'aveva appreso in un cimitero grazie alla lapide di Peryra, la sorella di Neithwyr, e a un custode lupo mannaro. Koniinge rispose che non era riuscito a trovare nulla su Baliasir, ma che secondo lui Neithwyr era tornato a High Rock con Peryra dopo aver preso la Stella. Charwich scrisse la sua ultima lettera sul letto di morte, poiché era stato ferito nello scontro con Baliasir che a quanto pare era un potente signore daedrico.

    Koniinge, in lutto per il suo amico, attraversò l'Impero fino a Wayrest per porgere le sue condoglianze a Lady Moorling, la donna presso la quale aveva vissuto Charwich. Dopo essersi informato, Koniinge scoprì che la nobile aveva lasciato la città piuttosto all'improvviso. Aveva avuto un ospite di nome Charwich, che era morto, ma nessuno ne aveva visto il corpo. Di sicuro nessun guaritore aveva visitato la sua casa il 13 dell'Ultimo Seme dello scorso anno. E a Wayrest, come a Tel Aruhn, nessuno aveva mai sentito nominare Baliasir.

    Il povero Koniinge all'improvviso non sapeva più cosa pensare. Ricostruì il percorso del suo defunto compagno attraverso Boriane e i giardini di Grimtry, ma scoprì che la cripta di famiglia dei Neithwyr era altrove, in un villaggio nella baronia di Dwynnen. C'era davvero un lupo mannaro come custode, per fortuna in forma umana in quel momento. Interrogato (con la tecnica dello strangolamento alternato) raccontò a Koniinge la storia che aveva riferito a Charwich molti mesi prima.

    Hadwaf e Peryra Neithwyr erano tornati a Dwynnen per sistemare alcuni affari. Dal momento che la Stella per funzionare ha bisogno di spiriti potenti, pensarono di cominciare catturando lo spirito del lupo mannaro del cimitero di famiglia. Purtroppo per loro l'impresa si rivelò al di là della loro portata. Quando il povero custode al mattino riacquistò la sua forma umana, si ritrovò sdraiato accanto ai corpi dilaniati dei fratelli Neithwyr. Afflitto e spaventato, trasportò i cadaveri e tutto ciò che avevano con loro all'interno della cripta. Quando arrivò Charwich erano ancora lì, insieme alla Stella di Azura.

    Koniinge capì. Le lettere che aveva ricevuto da Charwich contenevano bugie per tenerlo lontano. Certamente con l'aiuto di Lady Moorling, la sua nuova compagna, aveva architettato una serie di falsità, compresa quella della sua stessa morte, per spingere Koniinge ad abbandonare la ricerca della Stella. Una brutta offesa al sacro valore dell'amicizia, che andava corretta immediatamente.

    Koniinge impiegò quasi sei mesi per trovare il suo vecchio compagno. Charwich e Lady Moorling avevano utilizzato il potere della Stella per diventare ricchi e potenti. Assunsero diverse identità nei loro viaggi attraverso High Rock e Skyrim, e poi giù fino a Valenwood e all'Isola di Summurset. Lungo la strada, naturalmente, la Stella sparì come fanno sempre i manufatti daedrici. La coppia era ancora molto ricca, ma purtroppo il loro amore entrò in crisi. Quando giunsero ad Alinor, si separarono.

    È facile credere che nei loro mesi insieme Charwich deve aver parlato di Koniinge a Lady Moorling. È bello pensare alla coppia di innamorati che ride delle storie che gli avevano raccontato sul mitico e pericoloso Baliasir. Tuttavia Charwich non deve aver fornito alla sua vecchia amante una descrizione fisica accurata, perché quando Lady Moorling (che aveva assunto il nome di contessa Zyliana) incontrò Koniinge non aveva idea di chi fosse. Dev'essere stata una sorpresa per lei quando lui iniziò a strangolarla e le chiese informazioni sul suo vecchio compagno.

    Prima di morire disse a Koniinge il nuovo nome e il nuovo titolo che Charwich aveva assunto, e dove stesse cercando un nuovo palazzo. Gli raccontò anche di me. Viste tutte le peripezie degli ultimi mesi, non fu difficile scoprire quale palazzo Charwich intendesse acquistare e quando fosse stato fissato l'appuntamento. Koniinge non doveva fare altro che arrivare prima, eliminarmi, e aspettare.

    E così termina la nostra triste storia. Conto di incontrarvi presto di persona.

    Cordialmente,

    Syrix Goinithi,
    Un tempo agente immobiliare

    P.S.: Charwich, adesso girati. Oppure non farlo. A te la scelta. Il tuo amico, Koniinge.
     
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