Bellissimi i video grazie MOB

 

Ho provato sia la mod di Baan Malur che quella su Vvanderfell. Si tratta di un rapido test, giusto per vedere come giravano (sono entrambe mod abbastanza corpose), quindi dico solo alcune impressioni iniziali.

Anzitutto confermo: Baan Malur ha una marea di NPC che fanno diverse cose e vanno in giro parlando tra loro. La città non è ovviamente sul modello della Baan Malur di TR, e si vede che 200 anni sono passati modificando la struttura degli edifici, anche se resta comunque la forma semicircolare. Ho notato anche un certo "labirintismo", nel senso che spesso le strade si biforcano in stradine più piccole che vanno in mezzo alle case e agli edifici su più livelli e può capitare letteralmente di perdersi e di non sapere esattamente dove ci si trova.

Un aspetto interessante, che merita di essere esplorato ulteriormente, è la presenza delle "ambasciate" delle diverse casate di Morrowind (Telvanni, Indoril, Dres, Sadras - no, gli Hlaalu non esistono più all'epoca), oltre ovviamente alla sede del governo Redoran (ricordiamo che dopo la guerra con gli Argoniani e lo sfacelo di Morrowind causato dall'Anno Rosso i Redoran sono diventati la casata dominante e Baan Malur è effettivamente la capitale di Morrowind).

Ora, a parte Baan Malur (e altre località vicine che devo ancora controllare), si tratta di una mod in sviluppo, non certamente finita, e apprezzo enormemente il coraggio e la volontà di pubblicarla nello stato attuale. Poi ci sono delle mod collegate, o anche degli addon, che dipendono dalla mod principale, e Vvanderfell è una di queste.

E parliamo un attimo di Vvanderfell. Da Baan Malur non ci si arriva direttamente (credo siano due worldspace differenti, se ho capito), ma c'è una barca sulla costa a sud della città, con dei contrabbandieri piuttosto coriacei che vanno eliminati per poterla usare. Con la barca si arriva a Hla Oad, a nord di Seyda Neen e vicino al fiume Odai, che porta a Balmora. Già dall'inizio l'impressione è che Vvanderfell, nonostante le distruzioni (che ci sono e si vedono), sia molto più verde e "rinata" rispetto sia a Solstheim che a Baan Malur. Però la mod è in una fase molto meno avanzata. Sì, le città ci sono (Balmora è molto bella), ma non ci sono NPC e non ho ancora trovato un interno.

La mappa di Vvanderfell è letteralmente costellata di markers di città, rovine, tutto. Girarla tutta sarà un'impresa, ma l'operazione "nostalgia" potrebbe meritare.

Insomma, si tratta di un lavoro in sviluppo, ma le premesse sembrano interessanti. Tra l'altro c'è l'addon su Silgrad che mi interessa particolarmente, visto che riprende sostanzialmente la vecchissima espansione di "Silgrad Tower" che originariamente era nata insieme a Tamriel Rebuilt.

Ora vorrei fare una riflessione stimolata dall'aver visto entrambe queste mod. E inizio con una doverosa datazione cronologica di alcuni eventi fondamentali nel lore dei TES.

• Terza era, anno 427 - La storia di Morrowind (il gioco)
• Terza era, anno 433 - La storia di Oblivion
• Quarta era, anno 5 - L'Anno Rosso di Morrowind, con la caduta di Baar Dau, la distruzione della città di Vivec, l'eruzione della Montagna Rossa, la distruzione di una gran parte di Vvanderfell ma anche della terraferma di Morrowind, l'invasione degli Argoniani con la distruzione di Mournhold
  
• Quarta era, anni 171-175 - La Grande Guerra contro il Dominio e i Thalmor
• Quarta era, anno 201 - La storia di Skyrim

Ora, mi chiedo: ha un senso storico da parte di Bethesda presentare Solstheim come se l'Anno Rosso fosse appena accaduto e la devastazione fosse attuale, quando sono passati quasi 200 anni? Non è decisamente più realistico in senso storico presentare una realtà come quella di Vvanderfell di questa mod, cioè sì, rovine, certo sfacelo e disastro, ma anche una volontà di risorgere, di ricostruire, di rinascere?

Che senso ha tutta quella cenere a Solstheim (e anche a Baan Malur, in effetti), dopo 200 anni dall'eruzione? Che senso ha il pennacchio sulla Montagna Rossa (che da Baan Malur è di una bellezza imponente, lo ammetto), dopo 200 anni?

Siamo mai stati sulle pendici del Vesuvio o dell'Etna? Abbiamo visto la devastazione o la ricostruzione?

Solo una mia riflessione ("parere"), ma mi convince molto di più questa mod su Vvanderfell, peraltro ancora all'inizio, dell'idea originale di Bethesda, in cui la cultura Dunmer risulta spezzata e distrutta per sempre, e i Dunmer sono tutti dei poveracci sfollati che in 200 anni non hanno saputo ricostruire nulla della loro terra.

Altro che "operazione nostalgia". Io direi "ricostruzione e rinascita".

 

Come il nome stesso suggerisce, Summerset Isle è una mod che si propone di aggiungere l’intera provincia patria degli Altmer nel quinto capitolo della celebre saga di Bethesda. Qui non parliamo di una mera costruzione estetica fine a sé stessa, ma di quello che a tutti gli effetti può essere considerato un vero e proprio gioco completo amatoriale.
Summerset Isle infatti è un’opera fatta e finita, che nulla avrebbe da invidiare ai più grossi DLC sfornati da Bethesda nel corso della sua storia (e i giocatori più navigati sapranno che questo è tutto dire!).

Coste lussureggianti, costellate da esotiche palme e rovine degli Sload: questa mod è una ventata di aria fresca rispetto alle note montagne di Skyrim.

Un po’ di numeri. Sì, per comprendere quanta carne ci sia sul fuoco di questa espansione non ufficiale, le iperboli si sprecano. Per cui, ci limiteremo ora a mostrare dati quantitativi, che crediamo non abbiano bisogno di essere commentati.
Summerset Isle, nella sua interezza, offre:

• Più di 200 ore di gioco
• 176 quest
• Più di 800 PNG, completamente doppiati (ovviamente in inglese)
• Circa 30’000 linee di dialogo
• 137 dungeon fatti a mano
• e tanto, tanto altro.

Vi basta? No, allora sappiate che tutto questo lavoro encomiabile, frutto squisitamente di passione non retribuita e amore per il franchise, è stato realizzato interamente da un singolo individuo, nel corso di un decennio di instancabile operosità.

Gli edifici sono decisamente “alieni”, rispetto alla rustiche case dei Nord alle quali siamo abituati in TES V.

Per concludere, Summerset Isle rappresenta una grandissima lettera d’amore alla serie, un vero e proprio The Elder Scrolls inedito, frutto di passione e talento. Vale sicuramente la pena di provarlo, sebbene non ne esista una traduzione italiana.

 

Nessuna speranza? Se la traduzione fosse possibile questa mod è, date le dimensioni, un gioco a parte come Enderal avendo Skyrim in libreria o una mod che quindi non potrò installare nel tuo pacchetto?

 

La aggiungerò nella nuova versione del pacchetto, che farò più in là. Forse questa estate.
Tuttavia per la traduzione non posso farci nulla (è troppo grande da tradurre), quindi resterà in inglese.
Al max potrei provare a chiedere a qualche mio amico traduttore se fosse possibile farne una traduzione automatica di massa. Ovviamente non sarebbe una traduzione all'altezza, ma forse sarebbe comunque sufficiente per chi proprio l'inglese non lo mastica.

 

Peccato, grazie comunque...

 

stica

 

Qui trovate l'articolo in home: https://www.rpgitalia.net/skyrim/163222-mod-sottovalutate-di-skyrim-summerset-isle/

 

Spettacolo, per me ingiocabile senza traduzione...