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La review di Mosè Viero

Discussione in 'The Elder Scrolls V: Skyrim' iniziata da Antojskar, 26 Dicembre 2011.

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  1. Antojskar

    Antojskar Gatto da Guardia Ex staff

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    Mosè Viero, noto recensore di RPG e collaboratore di GMC, ha pubblicato una review di Skyrim nel suo blog, assegnando una valutazione di 5/5 e definendolo come un'interpretazione totale, curatissima e sfaccettata.
     
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  2. golgoth

    golgoth Il tuttofare Amministratore

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    A quanto pare non siamo i soli critici ad avere apprezzato il titolo :D

    Sarebbe interessante sentire l'opinione di chi invece non ha amato il titolo TES.

    Avanti, non siate timidi!
     
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  3. fede21

    fede21 Ex staff

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    Vi sono state molte recensioni positive per quanto riguardo Skyrim, degno seguito degli ultimi TES, ma dal mio punto di vista non così eccelso... Bethesda non ha fatto altro che darci un prodotto si valido, divertente, vario, solido, ma come al solito scarso per quanto riguarda la profondità. La main quest piatta, per non parlare delle missioni secondarie. Bethesda dovrebbe lavorare di più su questa componente che non può di certo competere con i prodotti BioWare. E poi dire che Skyrim ha introdotto vere e proprie novità e alquanto assurdo.
     
  4. the stranger

    the stranger Livello 1

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    Sì, è vero,la main quest non è tanto profonda, però TES ha delle intricate, complesse e profonde leggende che rendono il gioco ancora più vasto, poi in questo capitolo gli elfi alti non tollerano Talos, così che ci sono a Skyrim, dove si celebra di più il culto di Talos, una guerra tra Impero (conquistato dai Thalmor più o meno) e I Manto Della Tempesta. Quindi alla fine non è così piatto il gioco. Poi devono ancora uscire i DLC corposi, quindi io aspetto e poi critico. (Non è un'offesa)
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 26 Dicembre 2011
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  5. Demo89

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    Bo com'è giusto che sia ognuno ha la sua opinione e merita di essere rispettata ma sinceramente io non riesco a capire come si faccia a dire che Skyrim è "immersivo"...E' forse il gioco con meno caratterizzazione del protagonista che io abbia mai giocato: stupendo per molti punti di vista (in primis l'amtiente) ma veramente pessimo dal punto di vista GdR. E' vero che poi Skyrim ha qualche caratterizzazione a livello di ambientazione ma niente di veramente innovativo e che ti faccia coinvolgere a pieno dato che ogni minima situazione da sviluppare va a farsi benedire con delle quest da gioco dell'Oca
     
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  6. the stranger

    the stranger Livello 1

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    Basta che guardi in diversi punti di vista.
     
  7. OldXephir

    OldXephir Livello 1

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    Trovo questa recensione alquanto azzeccata, nonchè perfetta nel descrivere le diverse "problematiche" che affliggono il gioco base (e che si spera possano essere colmate, via via, dalle future mod).

    E' un fatto curioso che, nonostante la miriade di difetti elencati, il recensore gli abbia assegnato un secco 5 su 5, ponendo nelle considerazioni finali le sue motivazioni sul perchè del punteggio massimo, ma allo stesso tempo mettendo in secondo piano quasi tutte le critiche fatte lungo il corso della recensione!

    Personalmente, sono abbastanza soddisfatto di Skyrim, ho esposto varie volte la mia opinione sul gioco e ora non tornerò a ripetermi... ma, per farla breve, penso che il lavoro svolto da Bethesda sia tutto fuorchè vicino dall'essere perfetto! Si tratta di un titolo affetto da tanti problemi insiti nelle meccaniche di gioco, e da una certa monotonia di fondo da imputare alle missioni generate casualmente e alla "scarsa" profondità delle gilde o fazioni disponibili (componente di gioco importante nelle passate edizioni dei TES).

    Non mi trovo molto d'accordo su quello che ribadisce da diverse settimane Demo89, ovvero la scarsa immedesimazione nel mondo di gioco!

    Nel gioco viene concessa una grandissima libertà espressiva, che da al giocatore la possibilità d'interpretare il personaggio come meglio crede! Tra l'altro è la stessa caratteristica di tutti gli altri TES, ripresa anche stavolta, ma resa più uniforme grazie al fatto che non esistono le classi! Si diventa ciò che si vuol essere, ma certamente sta nel giocatore la coerenza nel rispettare i propri "paletti" che, a differenza di altri giochi, non sono imposti dagli sviluppatori... ma sono imposti da noi stessi giocatori! E' in tutto ciò è richiesta una grande capacità interpretativa... sottovalutata dai più solo per abitudini differenti, almeno secondo il mio punto di vista!

    Poi, parlare di scarsa qualità dei dialoghi e dimenticarsi del lore e di tutto ciò che c'è dietro a questo titolo mi sembra assurdo! I TES non sono dei titoli story-driven, perciò non richiedono una trama caratterizzante e dei dialoghi di chissà quale caratura... si tratta di una tipologia di giochi spesso definita come world-driven, caratterizzati dalla presenza di un mondo da esplorare con un LORE (nel caso dei TES va proprio scritto in stampatello) più o meno approfondito a fare da contorno, e una trama da non considerare come fondamentale per l'esperienza di gioco!

    Questi sono tutti elementi che nulla hanno a che vedere con altri titoli da voi elencati e con la loro profondità testuale o le miriadi di scelte a disposizione nei dialoghi! E' un gioco diverso dai classici Baldur's Gate a cui molti fanno riferimento, o al più recente DAO, bisogna perciò paragonarlo alla sua categoria, e fare i confronti opportuni.

    Sono comunque d'accordo con chiunque dica che la Bethesda avrebbe potuto "osare" di più con Skyrim, e che si sia persa in sciocchezze per certi versi! Molti elementi della formula base dei TES sono andati persi, ne sono stati integrati altri, anche se non nella maniera più consona... però trovo che il risultato sia più positivo che negativo e, nel complesso, la Bethesda si merita tutto il successo ottenuto!

    Ultima cosa: i TES vanno giocati in un certo modo per essere goduti a pieno, se non ci si riesce ad immedesimarsi nel proprio personaggio... temo che si stia sbagliando approccio, o semplicemente, in altri casi, si abbia scelto un gioco inadatto! :D Tutto ciò, chiaramente, IMHO!
     
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  8. akkressor

    akkressor Livello 1

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    ammazza oh, che papiro che ha scritto (e che non ho letto...).

    Qualcuno dovrebbe dirgli che le recensioni non dovrebbero essere cosi lunghe e quando c'è tanto testo sarebbe gradito che dopo il punto si andasse a capo con uno spazio, se no il lettore di turno diventa strabico.

    Imho se un gioco ha dei difetti non gli si dà il voto massimo, per non parlare dei bug.
     
  9. Y a z

    Y a z My only fear of death is coming back reincarnated

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    Ecco hai detto tutto. :D
     
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  10. Demo89

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    Non quoto per non allungare troppo il Reply, ovviamente le mie impressioni ed opinioni sono mie e altrettanto ovviamente possono o non possono essere condivise. E' vero che tutto sta a noi giocatori, personalmente il mio primo (e fin'ora unico PG) è stato un assassino furtivo che ho giocato come tale (cercando anche di impormi un allineamento sul neutrale) ma non son riuscito ad immedesimarmici e spiegherò anche il perchè. Nelle quest non si ha scelta una via è ed una rimane e allora come posso interpretare il mio allineamento? L'unica possibilità che ho trovato è stata unirmi alla confraternita immaginandomi di arrivare ai miei obbiettivi fregandomene o meno della lecità dei mezzi che usavo (quindi gli omicidi), per il resto penso (forse a causa anche delle mie abitudini e del mio "background da giocatore") che l'allineamento, e quindi anche parte della personalità del mio PG, venga fuori nei dialoghi. Posso immedesimarmi nel mio PG fino ad un certo punto, ed è un punto che per me non è sufficiente, perchè si, ho un ambient di tutto rispetto, con le sue storie, le sue politiche ecc ma comunque sia questo contribuisce a dare una posizione al mio PG nel mondo ma non, passatemi la massima, a far sentire al mondo della mia presenza; almeno non come io mi sarei aspettato o comunque come sarebbe dovuto essere almeno alle soglie del 2012 (e qui entra in gioco la possibilità che avrebbe avuto la SH di osare di più).

    Rischio, anzi sicuramente lo sono dato che comuque il thread in oggetto prende in considerazione argomenti già sviluppati, di diventare ripetitivo ma con questo titolo Skyrim necessita di troppa fantasia. Noi, con i nostri PG, conquistiamo gilde e posizioni, il che potrebbe veramente darci una posizione e contribuire all'immersività del titolo, ma purtroppo sono state gestite male.

    Reputo lo sviluppo delle gilde (e delle quest in generale) assai troppo veloce per permettere di rendersi conto degli obiettivi che si raggiungono e quindi si può passare dall'essere lo spazzino del giardino all'arcimago di turno senza assaporare il gusto del sudarsi la posizione. Qui rientra il gioco il discorso del "skyrim necessita di troppa fantasia"; perchè si, un GdR è composto in gran parte dalla fantasia ma qui parliamo comunque di un titolo videoludico in cui gran parte dei "viaggi mentali da smanettoni fantasy" possono essere sopperiti dal supporto video che secondo me è carente, obbiettivamente parlando, chi si è sentito veramente appagato e ha potuto dire "dopo tanto sbattimento finalmente adesso sono arrivato"? Io personalmente no, per i motivi sopracitati.

    Per rispondere sempre a OldXephir, voglio dire che, immersività e capacità interpretativa non riguardano (sempre ovviamente per il mio punto di vista) assolutamente le classi, tu affermi che:

    Nel gioco viene concessa una grandissima libertà espressiva, che da al giocatore la possibilità d'interpretare il personaggio come meglio crede! Tra l'altro è la stessa caratteristica di tutti gli altri TES, ripresa anche stavolta, ma resa più uniforme grazie al fatto che non esistono le classi! Si diventa ciò che si vuol essere, ma certamente sta nel giocatore la coerenza nel rispettare i propri "paletti" che, a differenza di altri giochi, non sono imposti dagli sviluppatori.

    Sinceramente, non per sminuire la tua opinione ci mancherebbe, ma non capisco come possa io interpretare il mio PG (e con interpretare io penso a "il mio PG ha queste ccaratteristiche fisiche e comportamentali e di conseguenza gioco cosi") se la sua personalità non viene espressa e non può risaltare. Se io, nei dialoghi, ho queste possibilità:

    -Risposta per proseguire la quest

    -Risposta per chiedere altre cose in merito alla quest

    -Esci

    Come faccio io cosi a interpretare il mio PG? Tu sai se il tuo PG è stupido o erudito? No, puoi solo immaginartelo, lo sai tu, non il mondo che ti circonda. Il tuo PG è malvagio? Lo sai te e per dimostrarlo al mondo hai 2 scelte: unirti alle gilde illecite, rubare e assassinare a random. Non puoi tradire, mentire, soggiogare o ricattare.

    Vero il discorso del LORE, ok, perfetto, imponente e come ho sempre detto ben strutturato ma, sempre opinione personale, non sufficiente se lasciato li e tirato in ballo nei libri infossati in qualche dungeon. Si vero è che andare li e trovare un libro che ti spiega questo o quel perchè è bello ma un gioco di ruolo non può basarsi solo sull'esplorazione. La trama in Skyrim (e nei vari TES) non è tutto, sarebbe stupido pensare che senza una buona trama non si ha un bel gioco (nel caso dei TES) ma, sempre secondo me, non si può dirottare il discorso trama scarsa al "Skrim è un TES e nei TES la trama non importa, vai a esplorarti il buco più nascosto di Skyrim per godere del titolo", perchè anche in Skyrim la trama funziona esattamente come in ogni altro gioco, cioè costruisce il tuo PG (qui in TES con un'unica possibilità di direzione) e quindi rientra anche nella caratterizzazione del tuo pg e quindi nella famosa interpretazione e immersività. Comunque sia con una cosa mi trovo d'accordo, ovvero che mi sa che questo titolo non è ciò che fa per me, almeno fin'ora, è un peccato perchè i paesaggi e il mondo sono stupendi e mi spiace in un certo senso che una base cosi bella non mi sappia offrire di più. La sua bella parte di delusione viene anche dal fatto che, si ho un mondo da esplorare estremamente vasto, ma se comunque ho una scarsissima possibilità e di morire e di incontrare cose nuove mi passa anche la voglia di esplorarmi tutto, tanto so che più che Draug, banditi e gli altri 4 mostri non ne incontro.
     
  11. fede21

    fede21 Ex staff

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    Condivido in parte entrambi i punti di vista sia quello di Demo che quello di OldXephir. Se da un lato capisco che il giocatore debba avere una certa fantasia nei titoli Tes e che essa desumi una interpretazione adeguata dall'altro Skyrim, come del resto la serie Tes in generale, manca di quel contatto umano che vi è in The Witcher. Lo so che i titoli non possono eessere paragonati dal punto di vista stilistico perchè uno è un story-driven l'atro open world, ma se pensate bene skyrim mancadi piccole cose come il poter influenzare l'economia cittadina, scalare le gerarchie sociali (lo so che nel gioco è possibile diventar capo di gilde ma sono al quanto ridicole) , il poter costruirsi una casa, una famiglia, tutte piccole cose che renderebbero il mondo di Skyrim davvero intrigante. Non voglio tornare sulle quest perchè per chi gioca agli RPG come me da quando era piccola sa bene che c'è di molto meglio...
     
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  12. Demo89

    Demo89 Livello 1

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    Esatto anche questo, mancano tante piccole cose ma la cosa fondamentale che manca secondo me è proprio la caratterizzazione a livello caratteriale del PG che qui in Skyrim non è altro che una bamboletta che va di qua e di là con la stessa personalità di un automa servizievole.
     
  13. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

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    nei tes la pesonalità del personaggio deve crearla il giocatore
     
  14. Demo89

    Demo89 Livello 1

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    Forse non mi hai capito, io ho scritto che mi immagino il PG e me lo gioco in base a quello che ho pensato, ma salvo le estremizzazioni (sono malvagio e vado in una gilda malvagia, sono ladro e borseggio anche i topi) come fa a venir fuori la personalità del mio PG se non ha possibilità di interazioni che permettano di esternare al mondo la sua personalità?
     
  15. Quasar

    Quasar Livello 1

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    Semplicemente Skyrim vuole osare troppo e buttare quante più cose nel pentolone...

    non potranno uscire storie e narrazioni alla bioware, come neppure la ceratterizzazione dei personaggi e le tematiche della Cd projeckt.

    Purtroppo se si vuole un gioco immenso come questo bisogna scendre a compromessi; magari avrebbe le peculiarità delle Sh sopracitate ed implementate. allora si sarebbe L'Rpg definitivo... mah nada!
     
  16. lamascherariposta

    lamascherariposta Livello 1

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    Ciao a tutti!

    Ringrazio i mod per aver iniziato questa discussione linkando la mia recensione, e ringrazio anche tutti coloro che l'hanno letta e commentata.

    Molti si sono lamentati della formattazione, che rende ardua la lettura: sappiate che stiamo lavorando per risolvere il problema :)

    Non mi dilungo molto, anche perché mi sono dilungato a sufficienza nella recensione stessa e in altri articoli del mio sito. Secondo me la serie TES è destinata a rimanere al centro di un dibattito serrato tra gli appassionati almeno finché il suo stile non verrà fatto proprio da altre software house. Il fatto che il suo approccio sia sostanzialmente 'unico' trasforma i GdR che ne fanno parte una sorta di eresia agli occhi di tanti fruitori, abituati a titoli in cui l'elemento attraverso cui si esplica l'interpretazione è il comparto di scelte 'morali' reciprocamente escludenti. È chiaro che se si cerca questo elemento in un gioco TES si rimane per forza delusi, come anche se si cerca una trama forte o una profonda caratterizzazione dei personaggi. Secondo me però la domanda che tutti dovrebbero farsi è: l'interpretazione digitale può esplicarsi *solo* attraverso la scelta morale? O è lecito provare altre strade? La serie TES è un'altra strada. Può piacere o meno, ma credo vada dato atto ai suoi autori di avere avuto e di avere tuttora il coraggio di 'osare'. Poi naturalmente ciascuno è libero di apprezzare o meno i risultati di questa audacia: da questo punto di vista credo che tutto dipenda semplicemente dalla sensibilità del singolo giocatore.

    Mosè
     
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  17. Demo89

    Demo89 Livello 1

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    Veramente io però non riesco a capire come faccia ad interpretare il mio personaggio in Skyrim, ne posso solo interpretare il lato fisico (stili di combattimento, scelta delle classi, che anche se ci viene detto che son state tolte alla fine si creano comunque), ma per me resta un'interpretazione sufficiente emolto poco esauriente.
     
  18. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

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    straquoto mosè (il cui blog seguo da anni e col quale ho già avuto modo di dibattere in altre sedi)

    considero l'approccio di bethesda addirittura "eversivo" sia per il citato modo di intendere il ruolo che per il sistema di creazione del personaggio, per quello di crescita e perfino per la presenza nei giochi di "elfi bassi e grassi"

    ecc. ecc.

    è un sistema che va capito

    altrimenti si leggono cantonate estreme del tipo: "il protagonista di skyrim manca di carisma" :D
     
  19. lamascherariposta

    lamascherariposta Livello 1

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    Lo interpreti in forza di due istanze:

    1) Scegli quali missioni risolvere e quali non risolvere. Le missioni, nei giochi TES, non vanno risolte per forza, perché la loro risoluzione non comporta il guadagno di punti esperienza (che non esistono). All'inizio della partita scegli che tipo di personaggio interpretare, e in base al suo carattere rifiuti le missioni oppure le accetti. Anche se l'osceno diario di Skyrim può far pensare il contrario, giocare a un TES con l'obiettivo di 'finirlo' è il modo migliore per rovinarselo.

    2) Sfrutti le enormi possibilità che ti dà la simulazione rispetto all'astrazione. Nei giochi TES, il tuo personaggio può compiere anche gesti apparentemente comuni e insignificanti, come: dormire, cambiarsi d'abito in base al contesto, passeggiare, collezionare libri, arredare una casa. Questo proietta ogni sessione di gioco con un TES in una dimensione completamente differente da quella narrativamente tesa che è presente in ogni altro titolo, e va vissuta con spirito altrettanto differente. Nei giochi TES, ogni azione determina il personaggio che stai interpretando, non solamente il suo comportamento nell'ambito di una sceneggiatura predeterminata. È una dimensione più simile a quella della vita reale: nessuno di noi deve continuamente decidere sulla vita o sulla morte di altre persone, eppure ciascuno di noi ha un carattere, e tale carattere è dato precisamente da come ci comportiamo in ogni circostanza che la vita ci mette davanti, incluse le più banali e ordinarie.

    Mosè
     
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  20. Quasar

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    sono anni che ti seguo! se un grande!

    facci visita più spesso ora che sei iscritto... sarei molto interessato a seguire i tuoi punti di discussione! :D