Molti di voi ricorderanno Gothic primo Rpg del gruppo tedesco Piranha Bytes che inaugurò i cosidetti Rpg di "stampo" occidentale che tuttora toccano il vertice con il titolo The Witcher dei CDproject. Il prodotto che andrò ad analizzare è come una rissurrezione per il Team tedesco che dopo una delusione per il terzo capitolo di Gothic si vede tornare in gran forma.



1.Trama

Il protagonista di Risen è il solito senza nome come in molti titoli dei Pirnha Bytes che è naufragato su un isola vulcanica di nome Faranga e dovrà cercare di sopravvivere in un luogo che apparirà da subito ostile. Appena completato il tutorial saremo invitati a esplorare l'isola alla scoperta delle città e delle popolazioni del luogo. Verremo ben presto a conoscenza che la città principale è governata da un sorta di setta l'inquisizione che ha spodestato il governatore chiamto Don. Il motivo di questo atto è legato alla frequenza di terremoti che hanno portato alla emersione di rovine dal terreno conteneti varie ricchezze. No sto nenche a dire che gran perte della trama è incentrata sulla scelta di una o l'atra delle fazioni in gioco. Per arrivare alla fine del gioco sia scegliendo l'inquisizione o i rbelli del Don impiegheremo circa 40 ore.

2.Gameplay

Il gameplay è piuttosto simile a quello di Gothic 3, il giocatore è senza un party e deve crescere di livello accomulando punti esperienza ricavata dall'uccisoni di varie creature e questo darà modo di potenziare le varie abilità del Senza nome di Risen. Franga è piena di creature ostili che daranno vario filo da torcere ai giocatori non molto esperti. In Risen il combattimento è solo una delle sfacettatura del prodotto gran parte del tempo verrà speso anche a dialogare e a cercare il PNG che ci indica una quest o serve per completarla. Ma ora torniamo un momento sulla struttura di base del gameplay: le prime dieci, qundici ore di gioco sono dedicata all'apprendistato con le armi bianche e a quello con il varie magie in forma di pergamena o non. Una dei punti a favore di Risen secondo me è l'assenza di classi, il giocatore potra plasmare l'alter ego come vuole agendo da prima sulle tre carattestiche di base: forza, destrezza e saggezza. Le prime due dedicate al combattimento l'ultima permette invece di ottenere più mana per le magie. Finite le prime ore comincerà l'avventura vera e pura con quest un po' simili tra loro che consistono nell'esplorazione di Dungeon, città e campagne per impedire al nemico di raggiungere i suoi obbiettivi.



3. Tecnicamente parlando

Gli sviluppatori di Risen hanno sempre avuto problemi con codici di gioco e hanno causato più di una volta qualche problema ai giocatori, però questa volta non è successo. Il motore grafico si presenta leggero e scalabile e oserei dire che anche senza una configurazione da urlo riuscirete a godervelo a pieno. Però non è tutto rose e fiori con problemi di conpenetrazione dei poligoni che capiteranno ogni tanto ma non daranno fastidio per il solo fatto che ci vuole un giocatore attento per accorgersene. I paesaggi sono realizzati con cura e ogni tanto ci fermeremo a osservare il panorama questo da una senzazione di immersione nel titolo che solo con Oblivion era capitato. Il sonoro si attesta su buoni livelli con un buon inglese sottotitolato da un italiano grammaticalmente corretto e l'unica pecca e la scrittura di essi in giallo sbiadito su sfondo nero.

Verdetto

Dal mio punto di vista Risen manca per poco quel posto che gli aspetta vicino a The Witcher per la presenza di una trama di basso spessore e altrettanto del personaggio senza nome. Non dico che Risen sia un cattivo titolo anzi sarebbe meglio che uscissero più titoli di questo calibro ma è più dedicato a quelli che hanno aprrezato le due pietre miliari Gothic e Gothic 2.

Voto complessivo

8.9

voto per le varie caratteristiche:

Grafica:8

sonoro:7

Gameplay: 9

Storia: 7