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La diffusione delle IA: una nuova piaga?

Discussione in 'Hardware & Software' iniziata da Varil, 10 Giugno 2023.

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  1. Varil

    Varil Galactic Guy

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    E lo stesso vale per i politici
     
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  2. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

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    mica tanto, ormai è tutta roba pop
    e perché non dovrebbero? comunque mi sembrano molto credibili (ed è per questo che citavo proprio hal 9000)
    intanto darei i link ad alcuni articoli che trovo abbastanza interessanti
    (scusate se non posto video, preferisco la lettura per una serie di ragioni che sarebbe troppo lunga da raccontare :emoji_blush:)
    https://www.corriere.it/tecnologia/...-485c-4c9c-adae-4418efc41xlk.shtml?refresh_ce

    https://www.corriere.it/tecnologia/...-6b88-4851-a554-7c7ce10b4xlk.shtml?refresh_ce

    https://www.ilgiornale.it/news/attu...onsigli-aumentare-concentrazione-2496857.html

    quest'ultimo spero proprio che sia veritiero (quando parla dei vg :emoji_grin:)
     
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  3. Alice 0.8

    Alice 0.8 Livello 1

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    Su questo sarò sempre con te e tra l'altro molti video (non tutti, per carità) fanno perdere un sacco di tempo inutile: spiegoni di oltre mezz'ora per esprimere cose che a scriverle prenderebbero meno di due pagine.
    Ora l'idea delle IA che si ribellano ai loro creatori sarà pure suggestiva e ci hanno costruito attorno tanta bella fantascienza ma a me pare una cavolata. Se una macchina non ha una coscienza e dunque nemmeno una volontà autonoma (il che è assodato) come potrebbe mai tradire gli scopi della sua programmazione? Temere ciò serve solo a mistificare queste tecnologie attribuendogli poteri magici.
    Se sottoponi le IA a dilemmi morali queste ti risponderanno unicamente in base alla bussola etica codificata dagli sviluppatori del software (cioè quasi sempre utilitarismo) e mai perché sono in grado di riflettere e formarsi un opinione propria su tali dilemmi. Mancano proprio le premesse affinché possano autodeterminarsi, quindi si tratta di un problema falso e fuorviante.
     
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  4. Argenti

    Argenti Supporter

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    E invece potrebbe accadere come teorizzò Tatsua Yoshida con Kyashan.
    Se tu programmi delle macchine per risolvere un dato problema e gli dai una certa autonomia quelle agiscono finchè non hanno risolto il problema.
    E se il problema sei tu eliminano te.
     
  5. Alice 0.8

    Alice 0.8 Livello 1

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    Ma le IA non hanno autonomia di pensiero e tantomeno intenzionalità: non stiamo parlando del negromante di Arcanum of Streamworks che giunge alla conclusione che la vita è un abominazione e decide di estirparla. Per far ciò una macchina dovrebbe sviluppare in maniera indipendente un codice etico personale, cosa impossibile perché travalica la scienza algoritmica.
    Per essere chiari un software può automatizzare dei processi ma non può sostituirsi all'uomo in compiti decisionali che richiedono a forza di cose consapevolezza e qualora lo si utilizzasse in tal senso il software potrebbe solo e unicamente replicare delle linee guida stabilite a monte dai programmatori.
    Poi anche ammettendo per assurdo che concedessero a un singolo bot il potere di gestire da sé il mondo, qualsiasi settore critico per la sicurezza, tipo il controllo delle armi nucleari, è progettato per essere altamente decentralizzato, con molteplici livelli di autorizzazione umana quindi una fantasiosa decisione folle del robot verrebbe prontamente revocata (c'è un film carino per ragazzi degli anni '80 su questo argomento intitolato Wargames).
     
    Ultima modifica: 23 Giugno 2025
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  6. Varil

    Varil Galactic Guy

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    Io non sottovaluterei così tanto l'infinita (come la definì Einstein) stupidità umana. Col passare del tempo i comfort dell'automazione, la compulsiva corsa al delegare l'intera attività umana alle macchine e l'evoluzione fuori controllo dei sistemi neurali, potrebbero causare un mix letteralmente atomico.
    Come sempre, ribadisco, ciò non implica che le IA potranno mai essere coscienti, perché non potranno. Ma (e lo ribadisco con forza) non vuol dire che non possano fare altrettanti danni, tanti quanti potrebbero farne se fossero coscienti.
     
    Ultima modifica: 23 Giugno 2025
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  7. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

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    sì, ma qui non è una questione di coscienza e/o di etica
    mi sono fatto l'idea che la cosiddetta AI sia di una stupidità raccapricciate, alla fine ripete a pappagallo quello che le è stato messo dentro, direi che il pericolo reale siano quelli che le danno credito
    e mi pare di capire che "ragiona" soprattutto sulla base di quanto gli argomenti sono diffusi e popolari...
    orrore
    quindi quanto più sente parlare di sopravvivenza (che è la prima preoccupazione di ogni essere vivente) è ovvio che applicherà meccanicamente il concetto anche a se stessa
    paura
    spero solo che (salvo che per rari casi tipo la medicina, certe ricerche scientifiche e simili) sia la solita e nefasta moda transitoria che esplode a livello globale poi si sgonfia più o meno lentamente (per intenderci come la transizione green, la globalizzazione, il woke ecc.)
    mi sembra sia l'unica possibilità di salvezza che ci resta
     
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  8. Alice 0.8

    Alice 0.8 Livello 1

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    Avrei voluto rispondervi prima ma sto male di salute, quindi scusate in anticipo se dovessi scrivere in modo poco chiaro. La sera di lunedì scorso sono finita al Pronto Soccorso e nel dimettermi mi hanno prescritto un sacco di farmaci non mutuabili che costano un botto e non posso permettermi, quindi spero di riprendermi da sola, anche perché quando le IA finalmente capiranno che il modello Alice è una minaccia per tutti voi e va eliminato ve la immaginate la delusione nell'apprendere che sarò schiattata da sola? Nessun Terminator che mi insegue mentre faccio la spesa e nemmeno nessun Bad Llama che, gasato da un potente algoritmo cabalistico, cerca di ammazzarmi nel sonno stile Freddy Krueger approfittando del fatto che ho lasciato il computer acceso durante la notte a scaricare l'ultima stagione di Black Mirror illegalmente senza abbonarmi a Netflix.
    Effe, magari fosse così... il punto è che i big corp stanno investendo un quantitativo allucinante di miliardi per rendere l'IA un infrastruttura omnipervasiva: l'hanno già integrata nei social dove si riunisce il grosso del bestiame e spesso quando compongo un numero verde la prima cosa che accade è che mi mettono in comunicazione con qualche bot imbarazzante.
    Però, come dicevo nel mio post precedente, anche se il suo uso dovesse divenire talmente capillare da configurarsi come l'effettivo pilota automatico del sistema, ciò non toglie che la direzione che l'IA andrà imprimendo nella società non sarà mai qualcosa che è stata l'IA a decidere per conto proprio ma sarà sempre ciò che i committenti avranno iscritto nel suo codice. Chi ne governa il codice farà dire ciò che vuole al suo modello di marionetta cibernetica e le soluzioni che l'IA andrà presentando saranno in realtà quelle volute dai suoi finanziatori. Quindi l'arbitrio non passerà mai nelle mani dell'automa ma verrà ulteriormente trasferito nelle mani di pochi oligarchi, potenziando il processo di omologazione assoluta verso cui spinge ogni tecnocrazia.

    Ora la fede che si ripone nell'IA per le sorti dell'avvenire secondo me non è solo frutto della propaganda di chi ha interesse a diffondere questo strumento per rafforzare la presa e il controllo sulle nostre esistenze: credo sia maturata collettivamente una sfiducia tale nell'ideale dell'uomo e del prossimo da figurarsi nell'evoluzione della macchina la nascita di un entità che, in grado di trascendere da ciò che è umano, possa innalzarci al di sopra delle nostre miserie e guidarci verso una qualche fantomatica 'salvezza'. Ciò che in realtà sta accadendo è invece il definitivo trascinarci verso un limbo immobile dove la macchina, ontologicamente incapace di raggiungere la dimensione umana, ci forzerà ad incontrarla a metà strada in una dimensione subumana dove l'immensa e misteriosa vastità della nostra natura viene ridotta a schemi computazionali, gettando fuori dalla finestra il caso, l'imprevisto, l'inatteso e lasciando dentro solo il programmatico. Completata questa transizione verso il basso che asseconda un desiderio generale di sprofondare e lasciarsi andare, gli zombi approderanno finalmente alla loro terra promessa, un luogo morto nell'azione, senza orizzonti, come una monorotaia destinata a girare in cerchio all'infinito.
     
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  9. gyj

    gyj Livello 1

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    Normalmente il corpo umano ha alte capacità di guarigione, di solito basta lasciar fare a lui. Il problema sta nel voler a tutti i costi continuare con i ritmi lavorativi e quotidiani di quando si sta bene e in forma. Alla fine l'unico medico di cui si ha necessità è il dentista. Ma è più a causa di un difetto di progettazione... "L'uomo non deve sopravvivere ai propri denti" era un qualcosa che poteva avere senso quando si schiattava a 40 anni, non ora.

    Più che incitazioni e auguri di guarigione io dico: "prenditi il tempo che ti serve". Al corpo serve quello, più che belle parole da sconosciuti.

    Seguo con attenzione quanto scrivi, ci tengo a precisarlo.
     
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  10. Varil

    Varil Galactic Guy

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    Mi permetto di dissentire. Il corpo umano (e in generale qualunque materia organica) è tutto fuorché perfezione. Ho sempre odiato la retorica vuota della "macchina perfetta" del corpo. È palese che sia tutto fuorché perfetta.
    Certo, uno potrebbe obiettare che la vita è già un autentico miracolo, visto che cerca disperatamente (e invano) di contrastare l'onnipotente e onnipervasiva entropia dell'universo, ma alla fine perde sempre, lentamente, giorno dopo giorno.
    L'invecchiamento è già praticamente una lentissima pre-decomposizione ineluttabile.
    Proprio per questo, nonostante un organismo biologico sia fisicamente un sistema anti-entropico (almeno fino alla giovinezza), non vi è paradossalmente nulla che sia più emblematico e dimostrativo dell'entropia in questo cosmo, di un essere vivente.
    E dopo queste mie consuete parole pregne di buon umore e ottimismo, faccio anch'io ad @Alice 0.8 auguri di pronta guarigione
     
    Ultima modifica: 27 Giugno 2025
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  11. baarzo

    baarzo Supporter

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    Questo è vero (ma anche no) se l'aspettativa di vita sono i 30anni, se si auspica a qualche anno in più bisogna usare (non abusare) le medicine che vengono prescritte.

    @Alice 0.8 buona guarigione, spero che tu riesca in qualche modo a prendere i farmaci e che guarisca in fretta
     
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  12. alaris

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    Auguro anche io una veloce guarigione a Alice...pensa che personalmente, ho un'altra età e con un sacco di guai fisici, prendo da una decina di anni otto pastiglie al giorno e per adesso sono ancora qui a giocare a Skyrim, sul con il morale e tanti tanti auguri di pronta guarigione:)
     
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  13. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

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    già, è così ed è la prova di una delle mie principali ragioni di depressione: la democrazia ha risolto tante cose mefitiche ma ne ha fatto emergere altrettante, dimostrando ancora una volta (anche se non ce n'era bisogno) che la cosiddetta "razza umana" non è migliore del resto del cosiddetto "creato"
    P.S.: @Alice 08 io non mi unisco agli auguri
    voi, che siete disgustosamente giovani :emoji_angry: (vergognatevi!) vi riprendete in tempi brevissimi :emoji_rage:
    non che io sia invidioso eh! :emoji_innocent:
    e aggiungo:
    https://www.corriere.it/tecnologia/...re-978c2b53-1912-4668-8c2c-046ef5ca3xlk.shtml
    e
    https://www.corriere.it/economia/in...it-432a4af7-cc10-4e7a-aba8-e56ca5206xlk.shtml
     
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  14. alaris

    alaris Supporter

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    Seeeeeee...come no....:emoji_joy: