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Enderal. Emozioni, impressioni, pensieri, riflessioni.

Discussione in 'Skyrim: Mod & Tweaks' iniziata da MOB2, 28 Marzo 2018.

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  1. MOB2

    MOB2 Profetessa Skaragg

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    QUESTA DISCUSSIONE CONTIENE SPOILER

    Inizio qui una discussione appositamente dedicata a chi, una volta vissuta almeno per una volta l'intera esperienza di questo gioco, che a mio parere è un capolavoro assoluto, desideri scambiare le proprie impressioni, le riflessioni che il gioco ha stimolato, i sentimenti e le sensazioni che ha provato nei vari momenti in cui si è trovato a dover compiere delle scelte, a volte estremamente sofferte. Questo non è da me inteso come un thread di tipo "tecnico", dove discutere dei problemi di installazione, della traduzione, o di altri aspetti tecnici del gioco; per tutto questo c'è già una discussione dedicata, dove è possibile chiedere consigli o dare suggerimenti. Qui, invece, mi piacerebbe essenzialmente scambiare con voi ciò che ho vissuto durante questa intensissima esperienza, e sarei molto felice se anche voi provaste il desiderio di condividere ciò che vi ha colpito maggiormente.

    Ovviamente, considerato l'argomento di cui mi accingo a parlare, ho dovuto necessariamente segnalare all'inizio la presenza di "SPOILER", in quanto qui mi riferirò a esperienze e momenti che possono spaziare dalle prime fasi del gioco fino al finale compreso. Perciò, consiglio caldamente chi non ha ancora finito il gioco di non proseguire oltre nella lettura, onde evitare di trovare delle rivelazioni fondamentali tra queste righe, che in qualche modo possano rovinargli non tanto la sorpresa, quanto l'intensità con cui dovrebbe vivere questa esperienza.

    Come primo post di questa discussione, inizio con un'esperienza che tutti coloro che hanno finito il gioco hanno necessariamente vissuto, e la presento per come l'ho vissuta io nei panni della profetessa, e di una profetessa decisamente dall'animo forte e dai sentimenti "estremi". Tra l'altro, questo è stato uno dei miei primi post "emozionali" su Reddit, e l'unico che mi ricordi in cui la profetessa si esprime in prima persona. In seguito ho compreso il perché del successivo utilizzo della terza persona: questo è stato per me il momento più intenso, forte, emozionalmente devastante della mia intera esperienza, e mi ci è voluto molto tempo per "elaborarlo" psicologicamente, considerato che molto di ciò che segue ha dei collegamenti con la mia vita reale. Uno dei sistemi che mi hanno aiutato è stato proprio quello di passare alla terza persona, aggiungendo un personaggio narrante, una specie di "Jespar/Calia", per intenderci (in realtà, una via di mezzo tra i due).

    Mi scuso per alcune asprezze e volgarità nel linguaggio, ma assicuro che nulla di ciò che ho scritto è gratuito, non motivato, inessenziale.


    UNA VISIONE A DUNEVILLE


    Dopo essermi occupata della sepoltura di Rineo, non riuscivo a partire. Trovai un cavallo selvaggio e continuai a cavalcare lungo la spiaggia, guardando ogni tanto la fiamma della pira che bruciava. Cavalcai per il villaggio in rovina; non più quel posto meraviglioso e risplendente alla luce del sole. Solo ruderi, l'ululato del vento, cadaveri decomposti e putrefatti. Un profondo vuoto dentro di me.

    Poi – un flusso di pensieri.


    - La pietra. Devo portarla ad Ark.

    - Non me ne frega niente. Affanculo la maledetta pietra!

    - Calia mi sta aspettando.

    - Già, povera Calia, un'altra bambina ferita. Ma non posso andare da lei adesso. Ho troppa amarezza nel cuore. Lei avrà bisogno di conforto, avrà bisogno della mia forza. Ora non ho più forza.

    - Ora voglio solo morire... Stare insieme col mio Rineo, col mio piccolo bambino, il sole della mia vita...

    - Questo è solo un fottuto mondo di merda, un deserto senz'anima. Non ho più un posto dove stare, qui.

    - Ho perso il mio bambino meraviglioso. Era così bella la sua anima; era una luce splendente che pervadeva tutto il suo corpo menomato.

    - Non posso andarmene. Non posso più andarmene. Voglio restare qui...

    - Duneville. È più vicina di Ark.

    - Già, ricordo. Mi piaceva la grotta, le canzoni del bardo che risuonavano tutto intorno. Là perfino il silenzio non è mai vuoto. È denso, pieno di significato.

    - E poi, sarò vicina. Potrò tornare qui...


    Quindi raggiunsi Duneville con una cavalcata senza soste. Mi precipitai dentro la grotta.

    Il silenzio! Un silenzio pieno di suoni, pieno di voci. Pieno di vita. Il bardo stava cantando qualcosa che non riuscivo a riconoscere, ma io sapevo quello che volevo sentire. Passai attraverso il brusio incessante delle persone che vagavano intorno, attraverso i rutti degli ubriachi nella taverna e mi rivolsi al bardo.

    - "Che canzone ti piacerebbe ascoltare?"

    Una sola. Ora posso ascoltare una sola canzone.

    - "Il Cielo d'Inverno."


    Quando il bardo iniziò a cantare, salii al piano di sopra, per restare lontana dai rutti e dal chiacchiericcio incessante. Quando sei nella grotta di Duneville, riesci a sentire meglio una canzone se sei lontana. Risuona tutta intorno a te; penso che ciò aggiunga un senso di magia a una canzone.


    "Due anime divise dai fili del tempo."


    - Basta. Basta.

    - Non posso. Non ce la faccio ad andare avanti.

    - Non posso sopportare... questo... dolore.

    - Non più.

    - Il mio sole si è spento... il mio piccolo bambino... la mia vita... il mio amore.

    - La mia vita... la mia sola ragione per vivere.

    - Sono sola.

    - Sola. Sola.

    - Basta.


    Improvvisamente, ebbi una visione. Beh, non una grande visione, i Supremi, o qualche altra stronzata simile. Una piccola visione. Veramente minuscola.

    Ah, non seccatemi. Sono la Profetessa, giusto? Quindi non potete decidere che tipo di visioni posso avere. Non sono al vostro servizio con le mie visioni; non sono al servizio di nessuno. È chiaro?


    "Ero nella mia piccola casa, nel quartiere del Mercato di Ark. Il camino acceso illuminava tutto intorno. Nella camera da letto c'era Rineo, il vero Rineo. Il mio piccolo tesoro. Al lato del letto c'erano Calia e Jespar, insieme, che guardavano il mio piccolo ragazzo, che dormiva tranquillo. Calia stava cantando, con una voce molto delicata. Riconobbi che cantava "Il Cielo d'Inverno". Non avevo mai sentito prima come potesse essere dolce, gentile, graziosa la voce di Calia.

    Jespar era al suo fianco, silenzioso. Ma alla seconda strofa della canzone, Calia smise di cantare, e iniziò Jespar. Ero stupefatta ascoltando quale tenerezza potesse avere la sua voce; dimenticai quasi dove mi trovavo.

    Alla terza strofa, iniziarono a cantare tutti e due, insieme, dolcemente. Allora guardai i loro volti, e scorsi un minuscolo punto di luce in profondità dentro i loro occhi. Una luce che risplendeva dai loro occhi, rischiarando tutta la stanza. A confronto di questa, la luce del caminetto non era altro che tenebra. Un po' alla volta, tutta la casa venne riempita da questa luce, e alla fine riuscii a vedere Calia e Jespar solo come due forme di luce.

    Allora rivolsi lo sguardo al mio piccolo bambino che giaceva nel letto, e vidi che anche lui era diventato solo una luce. Una risplendente, gioiosa, amante, completa forma di luce."


    "Due anime riunite dai fili del tempo."


    ryneuspaintingfemale.jpg


    P.S.: allego due file a questa visione, che pur essendo stati concepiti in periodi diversi, mi sembrano assai collegati ad essa, e possono aiutare a rendere a livello "multimediale" la profondità di ciò che ho provato. Il primo è il file audio della canzone "Il Cielo d'Inverno" cantata a due voci alternate, esattamente come è descritta nella visione. Il secondo è un video ("A Vision in Duneville") che in qualche modo cerca di rendere le sensazioni e le impressioni descritte nell'intero racconto che precede; nella seconda parte, non avendo nel gioco nulla che potesse rendere visivamente ciò che ho scritto, ho dovuto optare per delle schermate bianche con le parole della visione (in inglese) sovraimpresse, procedendo di pari passo con la canzone e con il racconto. Lo so, è ben lontano dall'essere perfetto come video, ma ho sentito che dovevo cercare in qualche modo di rendere qualcosa che si avvicinasse a quello che ho scritto.

    P.S.2: questo video è finito su Youtube, dopo innumerevoli ripensamenti e dubbi, come "messaggio d'amore" per Enderal e "gesto di gratitudine" verso la SureAI


     
    Ultima modifica: 24 Luglio 2022
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  2. MOB2

    MOB2 Profetessa Skaragg

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    Mi sembra giusto completare questo primo post con l'unica cosa che mi sembra gli manchi ancora: il testo della canzone "Il Cielo d'Inverno".

    Per me questa canzone è stata molto importante, e mi ha accompagnato spesso durante il mio viaggio a Enderal, ma quando ho vissuto fino all'estremo la storia di Rineo, ho sentito che queste parole mi stavano dicendo qualcosa di molto più importante e profondo, che erano in qualche modo una chiave di lettura che mi offriva una nuova prospettiva, che mi apriva a una visione nuova. Sì, credo proprio che le parole e la musica di questa canzone siano state determinanti nell'ispirarmi la Visione a Duneville, e quindi non posso che provare una gratitudine immensa per Nicolas Lietzau, che ha scritto il testo, e Frank Bartholomai, che insieme a Nicolas ha composto la musica (oltre a Lara e Jip, che l'hanno cantata).

    Qui trovate il testo in inglese.

    La traduzione italiana è mia, e perdonate se è un po' alla buona e non particolarmente ritmica; anche qui ho cercato soprattutto di rendere il senso di attesa, di "speranza oltre ogni speranza", oltre lo spazio e il tempo, oltre la vita e la morte.


    La canzone del Cielo d'Inverno


    Erano cento uomini
    quando partirono alla guerra
    sotto la loro bandiera, in terre straniere lontane.
    Lui le disse addio,
    un amore ancor giovane e verde;
    lei pensava di tornare presto ancora tra le sue braccia.

    Lui le disse: "Aspetta che ritorni sano e salvo.
    Credi alla mia promessa e non ti scoraggiare.
    Quando il chiaro di luna arrosserà il mare
    torneremo tutti vincitori."

    Marciarono, le bandiere blu svettanti al cielo,
    e le lacrime le scendevano dagli occhi.
    Ma lei pensava: "Devo solo continuare a crederci
    e il tempo lo riporterà da me sano e salvo."


    Quando la rossa luna getta la sua luce
    il suo spirito viaggia nella notte
    per le foreste, sulle ali del vento
    fino alla vecchia collina.
    Là lei è inginocchiata alla sua tomba
    dove un tempo nacque il loro amore
    e lui le accarezza il volto
    ma lei non sente il suo abbraccio.

    Scuro e rosso splende il cielo d'inverno
    due anime separate dai fili del tempo.



    I giorni diventarono settimane
    una luna seguì l'altra
    ma nulla giunse dai campi di battaglia.
    I mesi diventarono anni
    la pace regnava ormai ovunque
    delle fosse vuote furono scavate sotto il cielo.

    Mai lei dubitò del suo ultimo giuramento.
    Ogni notte usciva fuori al gelo,
    camminava per la foresta, saliva la collina
    dove un tempo gli aveva giurato amore.

    E sempre, quando l'estate diceva addio
    e la luna rosso-sangue cadeva dal cielo,
    il suo spirito saliva dalla polvere e dalle ossa dimenticate
    cercando ciò che aveva perso troppo presto.


    Quando la rossa luna getta la sua luce
    il suo spirito viaggia nella notte
    per le foreste, sulle ali del vento
    fino alla vecchia collina.
    Là lei si inginocchia davanti alla sua tomba
    dove un tempo nacque il loro amore
    e lui le accarezza il volto
    ma lei non sente il suo abbraccio.

    Scuro e rosso splende il cielo d'inverno
    due anime separate dai fili del tempo.



    Passarono decadi; i suoi capelli ormai cinerei e sottili;
    i regni caddero; le guerre e i morti, dimenticati.
    Quando camminava per la strada, dicevano che era dannata,
    una vittima del passato, ormai andato e imputridito.

    Ma lei non si curava delle loro parole;
    quando giungeva la notte pregava per il suo ritorno.
    Ogni autunno, quando i venti gelidi infestavano la terra,
    sperava di stringere ancora una volta la sua mano.

    E quando il suo ultimo tramonto si avvicinò
    restò ferma, dimenticata nella notte,
    il bagliore della luna splendente sul suo volto,
    e ancora aspettava, mentre la sua vita svaniva.


    Quando la rossa luna getta la sua luce
    il suo spirito attraversa la notte
    e le foreste, sulle ali del vento
    fino alla vecchia collina.
    Là lei è inginocchiata alla sua tomba
    dove un tempo nacque il loro amore
    e quando chiude gli occhi
    un raggio di luce squarcia il cielo.

    E la sua pelle diventa polvere
    e l'anima esce dal suo guscio
    e lo raggiunge nel cielo
    due forme ormai libere dal dolore e dal tempo.

    E i venti li portano via
    per i boschi, sopra gli alberi ondeggianti
    e lei prende la sua mano
    e infine trovano la pace.


    Scuro e rosso splende il cielo d'inverno
    due anime separate dai fili del tempo.


    Scuro e rosso splendeva il cielo d'inverno
    due anime riunite dai fili del tempo.

     
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  3. MOB2

    MOB2 Profetessa Skaragg

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    Una volta finite le missioni delle Pietre Nere (e versate molte, molte lacrime), ho sentito il desiderio di fare qualcosa per ricordare la storia di Rineo. La storia di un bambino i cui soli desideri erano di godere la vita, di provare empatia per gli altri, di avere una famiglia, una vera famiglia in cui "nessuno viene abbandonato – o dimenticato" (ricordo questa frase in Lilo & Stitch, quando Lilo spiega a Stitch il significato del termine "Ohana", cioè "famiglia").

    La storia di un bambino come molte altre persone che ci capita di incontrare in momenti inaspettati della nostra vita. Persone che, invece di essere amate e accettate come sono, continuano a ricevere odio, indifferenza, sfiducia, derisioni, isolamento, e finiscono per trovarsi in una solitudine devastante che spesso non possono sopportare e che, talvolta, li spinge fino al limite di causare la propria morte o (e penso che sia sostanzialmente lo stesso) li fa cadere nella tentazione del potere e della manipolazione, che solo apparentemente li fa sentire meglio, ma che in realtà li lascia vuoti dentro, e ancora più soli.

    Sì, ho incontrato persone come Rineo. Molte volte, in realtà; di rado fisicamente deformi, più spesso psicologicamente o spiritualmente ferite, sanguinanti, che urlavano il loro dolore, ricevendo in cambio solo silenzio e indifferenza. Conosco anche per esperienza personale (ma forse molti di noi potrebbero dire che è qualcosa di abbastanza comune), come ti senti quando sei un bambino con dei problemi fisici che ti fanno apparire diverso dagli altri e come tale vieni giudicato e trattato. Certamente, giudicare qualcuno dalla sua apparenza è molto inquietante (e direi anche superficiale), benché forse sia radicato nella nostra natura umana (direi piuttosto nella "parte animale" della nostra natura umana).

    Se osserviamo le storie, i giochi, i film per i bambini, per la maggior parte sembrano avere una visuale veramente manichea, in cui il cattivo è sempre anche il più brutto, mentre il buono è sempre il più bello; e questa visuale è molto statica, nel senso che non c'è nessuna analisi profonda che possa spiegare cosa sta dietro le scelte sia del cattivo che del buono. Ma i bambini di solito non si preoccupano delle motivazioni e di ciò che sta in profondità nelle persone; desiderano solo un mondo in bianco e nero, con l'eroe che vince sempre facilmente e il cattivo che viene sempre disprezzato e sconfitto, il male viene estirpato dal mondo e tutti finiscono a vivere felici e contenti.
    Ora, penso che una delle cose più importanti della crescita sia scoprire che nel mondo c'è un caleidoscopio composto da infinite sfumature di infiniti colori, che spesso cambiano, e forse quel "cattivo" ha qualcosa di veramente buono e meraviglioso dentro di sé, ma la vita (e gli altri, forse anche i "buoni") non gli hanno dato ancora l'opportunità di manifestarla. Perciò, crescendo, bisognerebbe imparare a non giudicare mai nessuno dalle apparenze esteriori, ma a cercare quello che c'è veramente in profondità nelle persone.

    Un giorno ho incontrato un uomo, quando ero bambino. In realtà l'ho incontrato due volte, e la seconda volta molti anni dopo. Penso che avesse qualcosa tipo il LES (detto "lupus eritematoso sistemico") in uno stadio avanzato, ma ai miei occhi di bambino appariva come un lebbroso. La prima volta fui istintivamente inorridito, e semplicemente fuggii. La seconda volta, molti anni dopo come ho detto, provai qualcosa di molto differente. Iniziai stranamente a sentire un'anima dentro quell'uomo, con sofferenze, desideri, speranze, delusioni, paure; sentii dentro di lui un'incredibilie sete di amore, desiderio di essere accettato, di empatia, di amicizia, che non usciva fuori perché egli temeva la gente, tutta la gente, molto di più di quanto io temessi lui la prima volta che l'avevo visto.
    Quindi, non so, forse fu la mia personale "donna velata" dentro di me, ma mi trovai a sorridergli, a salutarlo, a stringergli la mano, a guardarlo negli occhi, sentendo un forte desiderio di confortarlo. Non so esattamente che cosa accadde, ma penso che quel giorno imparai qualcosa di più sulla natura umana e sul cuore umano.

    Quanto al "mondo dei sogni" di Rineo, sono convinto che i mondi di sogno siano molto importanti, anche (ma non solo) per la salute interiore delle persone. So però che ci sono anche molte utopie negative (penso a 1984 di Orwell, o al Mondo Nuovo di Huxley tra le altre), in cui il sogno si trasforma in un incubo; perciò penso che sia molto importante che le persone possano usare la propria immaginazione e creatività per costruire mondi migliori, piuttosto che peggiori (in questo momento mi ricordo alcuni momenti topici della Storia Infinita di Michael Ende, in cui il mondo di Fantasia sta crollando perché le persone hanno preferito il Nulla piuttosto che credere nel potere dell'immaginazione).

    Il problema del sogno di Rineo, di cui lui stesso è divenuto consapevole, è che nel suo mondo immaginario nessuno è veramente libero, nessuno lo ama spontaneamente, nessuno veramente si preoccupa per lui con la sua volontà libera. In altre parole, nel mondo di Rineo ci sono solo delle marionette, non persone reali che lo amano liberamente (Rineo stesso riconosce che quando gioca con gli altri bambini, sta realmente giocando solo con se stesso).
    Ora, penso che sarebbe utile porre una distinzione e chiamare i sogni di Rineo come desideri, desideri profondi, radicati molto in profondità nella sua anima. Desideri che l'asprezza della vita e delle persone che lo circondano hanno sempre disatteso. Ma ad un certo momento accade qualcosa: la Pietra Nera gli rivela (solo parzialmente) la verità dicendogli che può realizzare il suo desiderio e vivere una vita migliore se sceglierà di rifugiarsi solo in se stesso e nel suo sogno. La vita migliore di cui sta parlando la pietra è una vita in cui solo Rineo è una persona vera, reale, e tutti gli altri sono solo un riflesso della sua personalità; perciò, ogni necessità di una vera interazione con gli altri è completamente annullata, assente.

    Rineo raggiunge la piena consapevolezza di questo quando incontra la profetessa, che non subisce l'influsso del potere della pietra che annulla la libera volontà e la coscienza delle persone. Per la prima volta (almeno fin dalla morte del suo padre adottivo), Rineo incontra una persona che lo ama liberamente e veramente, che si preoccupa davvero per lui. Quindi, comprende che i suoi desideri profondi non sono il sogno che la pietra gli ha fatto realizzare, ed ora per la prima volta sa ciò che vuole davvero: una persona che possa amarlo con la sua libera volontà. Dapprima, egli immagina che una persona simile possa vivere anche nel suo sogno; ma non c'è spazio per la libertà in un sogno simile. Esiste una profonda incompatibilità tra un mondo di marionette e un mondo, magari duro e aspro, ma con una persona che lo ama liberamente (e magari anche altre persone; penso alla possibile reazione di Calia o Jespar, vedendo Rineo nella sua forma reale: siamo sicuri che scapperebbero rifiutando di avere a che fare con lui? Davvero?). Perciò, l'unica scelta che può connettere i desideri profondi di Rineo con una persona che lo ama liberamente, non può che essere quella di separare i suoi desideri dal suo "sogno", lasciandosi indietro quest'ultimo e cercando di realizzare i suoi desideri, ad ogni costo.

    Tempo fa dialogai su queste tematiche con Nicolas su Reddit, manifestandogli il mio desiderio di un DLC dedicato, che potesse rendere possibile la realizzazione di questi desideri, nonostante l'aspro mondo circostante e tutto ciò che ne derivava. E qui emerge la questione relativa al problema della famiglia nei giochi di ruolo. Ero molto contento quando Bethesda pubblicò il DLC Heartfires; pensavo che finalmente avrei potuto sperimentare una vita familiare nel gioco, potendo anche adottare un bambino. Ma quello che mi creò il maggiore disappunto, fu vedere come fosse facile adottare un bambino, e come fosse rilassata e pacifica la vita familiare nel mondo di Skyrim, con tutte le persone amichevolmente a tua disposizione, pronte ad aiutarti nei tuoi problemi familiari, visto che so bene per mia personale esperienza come in realtà sia proprio il contrario, e tu debba affrontare un sacco di complicazioni, ostacoli, opposizioni, con molte persone per nulla amichevoli che pensano solo a giudicarti, oppure del tutto indifferenti (anche molti cosiddetti "amici"), e così via.

    Quindi, se posso avere un sogno ("Alles beginnt mit den Träumen", viene detto all'inizio del gioco, vero?), sto sognando un lontano DLC in cui alla profetessa sia possibile soddisfare l'ultimo desiderio di Rineo, ma non come lo sognava lui, bensì adottandolo veramente nella sua apparenza reale, portandolo alla sua casa di Ark (o dovunque sia la sua casa), e vivendo insieme con lui una vita durissima contro un mondo aspro, lottando sempre contro la disperazione, cercando sempre di costruire una famiglia, ma anche sempre con questa immagine (il quadro di Rineo) radicata in entrambi i loro cuori, piuttosto che vivere in un mondo dove tutti gli esseri continuino a ripetere "ti amo" senza fine, con una strana voce senz'anima.

    Per finire, poiché penso che (come mi è capitato di dire spesso in passato su Reddit) se un gioco di ruolo dovesse avere anche un solo scopo, non riesco a pensare ad uno più importante di questo: "spingerci più in profondità dentro la vita, facendoci sentire uniti alle sofferenze, alle speranze e alle lotte delle persone, e costringerci a cercare, attraverso le scelte che dobbiamo compiere, per prova ed errore, il vero significato della vita", devo ancora una volta ringraziare profondamente i SureAI per questo gioco duro e meraviglioso, in cui il cuore umano è davvero messo alla prova e costretto a trovare il vero significato di cosa vuol dire essere umani.

    Ryneus_drawing.jpg
     
    Ultima modifica: 31 Marzo 2018
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  4. Argenti

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    Mi piacerebbe capire il senso di quello che hai scritto ma non avendo ancora giocato ad Enderal...capisci che...
    Cmq ottimo lavoro.
     
  5. Darth Vader

    Darth Vader Colui che tutto vede Amministratore

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    Ma c'è scritto che contiene spoiler! Quindi si intende che chiunque legga questo thread abbia giocato Enderal :emoji_joy::emoji_joy::emoji_joy:
     
    Ultima modifica: 4 Aprile 2018
  6. Argenti

    Argenti Supporter

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    ma tanto non ho capito una ceppa lo stesso :p
    Ora che lo giocherò sarà tutto dimenticato.
     
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  7. MOB2

    MOB2 Profetessa Skaragg

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    Mi dispiace averti spoilerato, @Argenti , nonostante avessi premesso che questa discussione avrebbe contenuto spoiler relativi a tutto il gioco, fino al finale. Comunque sì, hai ragione, finché certe cose non le vivi personalmente, non ne comprendi pienamente il senso, e te lo dico io che, fresco di Enderal in inglese appena installato, mi leggevo su Reddit tutti i "Major Spoilers", e non capivo tutte quelle facce lunghe, quelle lacrime, gente che dopo certi episodi doveva farsi una pausa di qualche giorno... postavo pure roba del genere, per capirci:

    02.jpg

    con tanto di titolo: "Dopo tutto, questo gioco non è poi così deprimente. Ti puoi pure divertire..."

    Tranquillo, quindi, dimentica tutto e gioca sereno... forse qualcosa riaffiorerà più avanti, o forse no, ma l'importante e che tu possa vivere la tua esperienza unica nel mondo di Enderal (come del resto è accaduto a me) :)
     
    Ultima modifica: 4 Aprile 2018
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  8. MOB2

    MOB2 Profetessa Skaragg

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    Vorrei aggiungere oggi un altro piccolo dettaglio che getta qualche luce in più sulla genesi del video sulla visione a Duneville che ho allegato al primo post di questa discussione. Con questo e altri piccoli post ho iniziato, qualche tempo dopo la "visione", la difficile e dolorosa (ma necessaria) separazione tra me e la profetessa, non certamente col desiderio di negare quello che ho provato quando sono diventato "sostanzialmente" lei, ma nel tentativo di rielaborare l'esperienza vissuta in modo da poterla rivivere con un maggiore distacco. Il che, considerato quanto questa storia sia impregnata della mia vita reale, non è stato per nulla facile.

    Viene quindi introdotta un'altra persona, una voce narrante, di un personaggio molto vicino a lei, ma comunque distinto. Io l'ho pensato un po' come una via di mezzo tra Calia e Jespar, nello stesso tempo in piena sintonia con la sofferenza di lei, ma anche desideroso di aggiungere una certa qual lievità nel discorso. E qui cominciano alcuni esperimenti, come un certo straniamento, un vago "understatement", un fare quasi l'occhiolino a chi legge e a chi gioca.

    Può non piacere questa nuova vena, me ne rendo perfettamente conto. Può sembrare stonata rispetto al precedente "Sturm und Drang", ma per quanto mi riguarda, mi è successo qualcosa di molto importante: mi sono ricordato che, nonostante ami parecchio i lati oscuri della vita e sia un deciso esploratore dell'oscurità (e di ciò che la anima e la muove) anche nei giochi, il motivo che mi ha sempre guidato non è cercare l'oscurità per se stessa, ma cercare i piccoli punti di luce che si trovano sparsi dentro di essa, e metterli il più possibile in risalto. Ecco perché un video, che originariamente si concludeva nella più assoluta disperazione, ha dovuto essere completato e concluso in ben altro modo, con i mezzi che avevo a disposizione. E, come leggerete, la spinta verso questa conclusione mi è giunta proprio da lei, dalla profetessa. Il che significa che, in fondo, io e lei non siamo davvero molto diversi.


    UNA VISIONE A DUNEVILLE (RICORDI)


    È accaduto questa mattina. La Profetessa mi ha guardato, fissandomi negli occhi, con il suo tipico sguardo dolce e gentile che è abituata a usare quando sta per chiedermi qualcosa che richieda un sacco di lavoro.

    "Caro... potresti farmi un grande favore?"
    "Se possibile, purché non siano coinvolti degli Strappaossa."
    "Oh, no... è una cosa davvero semplice. So che puoi farla.
    "Va bene, dimmi."
    "Il video che hai fatto su Rineo... ho avuto una visione in quei momenti."
    "Sì, lo so. Quindi, vorresti che aggiungessi la visione al video?"
    "In qualche modo; mi farebbe piacere."
    "Ma tu hai avuto la visione fuori dal gioco, quindi non ho potuto prenderne delle immagini."
    "Hai ragione, ma pensi che sia davvero impossibile inserirla in qualche modo nel video?"
    "Che cosa era solita dire Calia in tali situazioni? 'Kirash'?"
    " :) "
    "Bene, ci proverò, e vedrò quello che posso fare."
    "Ti ringrazio tanto, sapevo che potevo fidarmi di te."


    In effetti, la Profetessa aveva ragione: dopo un po' di tempo mi sono reso conto che il video di Rineo che avevo creato non era completo, senza la visione successiva che lei aveva avuto a Duneville, perciò mi sono rimesso un po' al lavoro.

    Quanto alle immagini mancanti, ho dovuto accontentarmi di creare delle schermate bianche con il testo della visione inserito.

    Per la musica, ho aggiunto la versione alternata del "Cielo d'Inverno" che avevo rielaborato tempo fa.

    Ammetto di non essere pienamente soddisfatto del risultato, poiché la lunghezza del testo e della musica erano differenti, perciò ho dovuto aggiungere qua e là alcuni frame bianchi per cercare di farli coincidere. Ma non ho potuto aggiungere dell'altro testo alla visione, poiché la Profetessa mi ha detto che quello per lei è stato un momento fisso nel tempo, e ciò che ha scritto al riguardo era tutto quello che aveva bisogno di dire.

    Quindi, spero che perdonerete i molti difetti di questo video, e lo prenderete solo come un altro messaggio d'amore per Enderal, e anche un gesto di gratitudine agli sviluppatori di questo gioco meraviglioso.
     
    Ultima modifica: 24 Luglio 2022
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  9. Chantalion

    Chantalion Cavaliere Nero - Traduttore

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    Bellissimo video.
     
  10. MOB2

    MOB2 Profetessa Skaragg

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    UN MOMENTO DI LUCIDITA'

    Dopo la tragedia di Rineo, la Profetessa era ansiosa di andare avanti, e lo ero anch'io. Lei voleva ancora essere utile, in qualche modo, per aiutare a salvare il genere umano, ma ora aveva fretta.

    Per essere onesti, avevo già letto un sacco di spoiler, perciò sapevo dove l'intera storia sarebbe andata a finire, ma non ebbi il coraggio di dirglielo. Quindi creai un ultimo vero salvataggio nel momento in cui la Profetessa avrebbe dovuto consegnare le Pietre Nere a Merrayil: il nostro ultimo salvataggio.

    Poi, fu solo tutta una corsa verso il finale (esattamente quello che non mi è mai piaciuto). Lei sembrava avere una visione chiara di ciò che ci si aspettava che facesse; dall'inizio di questa corsa in poi, parlammo molto poco. Conoscendola bene, ero consapevole che non avrebbe avuto nessun'altra possibile scelta che una sola.

    Mostrare e provare con la sua vita e la sua morte che non era stata per nulla una marionetta nelle mani dei Supremi, anche se le speranze erano così piccole, quasi invisibili. Ciò che aveva importanza per lei, ciò per cui si preoccupava davvero, era dimostrare che l'umanità, certamente imperfetta e piena di errori e debolezze, ha dentro se stessa un minuscolo punto di luce, che è in grado di crescere e di muovere le persone, cambiando le loro menti, i loro cuori, le loro anime.

    "La Storia non ci insegna nulla", ricordo che era Sting a cantarlo, e la continua ripetizione dei cicli sembrava confermarlo. Ma ciò che poteva diventare una fonte di speranza, era il fatto che questo ciclo sarebbe stato in qualche modo differente. Non fino al punto da evitare la Purificazione, ma diverso nel messaggio diffuso a tutta l'umanità. Differente nel fatto che, questa volta, l'umanità non è stata annientata, ma ha invece ricevuto un dono, forse il dono più importante che abbia mai ricevuto.

    Il dono della consapevolezza di sé; la conoscenza precisa che la vera minaccia, il vero nemico, il vero male, è radicato dentro di noi. Tutti noi abbiamo un solo nemico, e non abbiamo bisogno di andare lontano da noi stessi per trovarlo. Quindi, grazie anche al sacrificio di Enderal (e agli sviluppatori di questo gioco immensamente grande e meraviglioso), ora il popolo di Vyn (e anche del nostro mondo) ha questa consapevolezza, e con essa la vera possibilità di cambiare il mondo, cominciando dall'interno di ognuno.

    Ho sempre pensato che sia molto importante guardare dentro l'Abisso per vedere la luce. Non ho mai cercato la luce all'aria aperta; sono convinto che ciò che fa veramente la differenza sono i minuscoli, quasi invisibili punti di luce nell'oscurità. L'oscurità pensa che queste luci siano irrilevanti, poiché sono così piccole, disperse, apparentemente sopraffatte dalla notte tutto intorno. Ma l'oscurità si sbaglia. Questi punti di luce sono i veri semi della luce infinita che è radicata dentro noi stessi. La scelta di lasciarli crescere, di lasciarli espandersi, di permettere che risplendano tutto intorno, dentro e fuori di noi, è completamente, assolutamente nostra (del popolo di Vyn, come anche del popolo del nostro mondo).

    Terminerò questo post lungo e forse noioso (sono incorreggibile, lo so) con le ultime parole pronunciate nel gioco, che onestamente hanno ispirato le mie riflessioni; quindi, per favore, per una volta, non prendetevela con me: prendetevela invece con Calia o Jespar :)



    "Un grande filosofo disse una volta che ogni cambiamento inizia con un momento di lucidità. In questi momenti si apre un velo, che normalmente avvolge tutte le verità sgradite di cui siamo consapevoli, ma che abbiamo sepolto profondamente dentro di noi, dove non possiamo vederle. Ed è solo in questi momenti che siamo in grado di prendere una decisione. La decisione di agire, o di lasciare che il momento passi, finché il velo si chiuda ancora e noi restiamo ancora schiavi delle nostre abitudini.

    Non credo nelle rivoluzioni. Sono troppo semplici, troppo impetuose, e troppo spesso finiscono coll'avere il risultato opposto di quanto auspicato. Ma nemmeno sono un cinico che ha perso tutta la sua fede nel mondo. Il cambiamento è possibile; ma non verrà come un grosso botto, ma piuttosto come un lungo cammino, in cui dovremo costantemente affrontare degli ostacoli... che possiamo scegliere di superare, o davanti ai quali possiamo decidere di voltarci e tornare indietro, ad essere ciò che eravamo.

    Il sacrificio di colei che verrà ricordata come la Profetessa è la prova che ho ragione. Sì, qualcuno potrebbe vedere la caduta di Enderal come il trionfo dei Supremi... ma non è così.

    Non è stato né quello, né un trionfo per l'umanità. Ciò che ci è stato concesso, è stato un momento di lucidità. La possibilità di cominciare il nostro cammino attraverso un sentiero lungo e roccioso. I Supremi esistono, perché crediamo in loro.

    Noi, col nostro "ego", conferiamo loro il potere, e più ascoltiamo le loro parole, più li odiamo, e più loro diventano potenti. In effetti, il Faro, questa antica macchina di origine sconosciuta, può distruggerci, ma può anche liberarci dai Supremi.

    Se lo usiamo nel modo giusto. Si dice che gli Arazaleani abbiano le conoscenze per iniziare a costruire un secondo Faro, e la conoscenza che, questa volta, siamo consapevoli della sua natura, mi dà la speranza che la donna che ho amato non sia morta invano.

    E che possiamo continuare a camminare."
     
    Ultima modifica: 9 Maggio 2018
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  11. MOB2

    MOB2 Profetessa Skaragg

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    ELFRIEDE

    Non so come avvenne esattamente. Stavo rimuginando nella mia mente qualcosa di complicato sul "Guardiano Nero & co.", ed ero così assorto che quasi non la sentii arrivare.

    Un leggero fruscìo, un improvviso cambiamento della luce nella stanza.
    Alzai gli occhi, e lei era lì, davanti a me.

    Ci trovammo entrambi a sbottare, a metà tra la sorpresa e la speranza:
    • "Ancora?!?"
    • "Un'altra volta?!?"
    Pensai che quella Donna Velata dovesse aver avuto qualcosa a che fare con questo, riportando la Profetessa al nostro ultimo salvataggio prima della corsa verso il finale.
    • "Stavo sognando Thalgard."
    • "Eh...?"
    • "Ondate senza fine di Nati dal Sole che infuriavano intorno a me."
    • "Interessante..."
    • "Forse è tempo di farci qualche piccola missione senza troppi problemi."
    • "Io stavo pensando ai molteplici e vari significati del finale..."
    • "Avrai tutto il tempo per quello. Ora ho bisogno di un po' di roba leggera."
    Quindi, decidemmo di andarcene in giro, cercando qualcosa di carino da fare. La Costa del Sole risplendeva nei suoi vari colori e luci, come sempre.
    • "Che ne dici di fare qualche missione secondaria?"
    • "Già, potrebbe andare."
    • "Non abbiamo mai fatto la caccia alle taglie..."
    Decidemmo di cominciare da Riverville. A parte la storia della moglie del Sindaco e un po' di shopping, là non avevamo ancora fatto nulla. Perciò, andammo un po' in giro a caccia di taglie, e quasi per caso venimmo a trovarci vicino a un ponte di pietra che conduceva a una piccola isola con una rovina. Sulla spiaggia, una donna era addormentata, e doveva sognare qualcosa di terribile, perché stava gridando. La svegliammo, e ascoltammo la sua triste storia, sulla sua amata Elfriede, che era scomparsa dentro la rovina, forse preda di un vatyr che viveva là dentro. La donna sembrava così disperata, che decidemmo immediatamente di aiutarla a ritrovare e salvare la sua piccola amica.

    Dopo 90 ore di gioco (oltre 100, se contiamo la corsa finale), non posso davvero dire che si trattò di un duro scontro; il povero vatyr andò giù al primo colpo senza neanche rendersi conto di cosa stava succedendo. Ma la Profetessa era ansiosa di salvare la piccola Elfriede, per portarla sana e salva dalla sua amica. Così, entrammo nella rovina, e picchiammo su una piccola cassa che si trovava lì dentro.

    E un momento dopo, Elfriede uscì.
    La sua amica era così sollevata, così felice!


    Gettai lo sguardo su Elfriede.

    Poi sulla sua amica piena di gioia.

    Infine, diedi un'occhiata alla Profetessa.



    Lei mi stava guardando. Poi guardò la donna. Poi Elfriede.


    E sorrise.



    P.S.: È così divertente il fatto che sia riuscito a trovare Elfriede solo dopo 90 ore di gioco; è una piccola storia così deliziosa, una specie di "isola-oasi" nell'oceano in tempesta di Enderal. Mi ricorda un po' la storia di Waltraud, a Nehrim. Un'altra storia d'amore ;)
     
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  12. MOB2

    MOB2 Profetessa Skaragg

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    A dicembre del 2016 ho postato su questo forum qualcosa che, ovviamente, immagino sia passato inosservato, visto che all'epoca Enderal era da poco stato pubblicato nella versione in inglese. Ovviamente non c'è problema, ma considerata la passione e le forti emozioni che ho vissuto in quel periodo, mi sembra giusto ripubblicare qui almeno la parte iniziale di quel post, che è la più "emotiva" e aggiunge qualche dettaglio informativo in più sulla relazione che si è stabilita tra me e la Profetessa. In fondo al post inserisco anche il link al post intero che avevo pubblicato.

    KELTYZAR

    Nota (06.12.2016): Questa mod era stata da me creata, come scritto sotto, per aprire una via ai livelli inferiori del castello di Keltyzar. Dopo l'ultima patch, l'ultimo livello inferiore è stato riutilizzato dagli sviluppatori per altri scopi, modificandone l'ID (il che rende impossibile l'accesso proprio al livello che per me era il più importante e caratteristico). Ero tentato di collegare il nuovo ID ai livelli superiori, ma ho pensato che, in fondo, ho ottenuto esattamente quello che mi auguravo: la SureAI ha continuato a sviluppare questo gioco meraviglioso, implementando nuovi contenuti.

    Pensavo di chiedere la cancellazione di questo post, come inutile, visti gli sviluppi, ma credo che possa comunque essere interessante come testimonianza dell'entusiasmo e della passione che questo gioco ha risvegliato in me (come penso succederà a molti).

    Mi scuso per aver occupato così tanto spazio e vi ringrazio per la pazienza.

    =========================================================

    Così, la Profetessa si è innamorata del Posto del Riposo di Keltyzar.

    • "Hm... scusami..."
    • "Sì... perché così gentile?"
    • "Lo sai... non mi piacciono molto i comandi da console."
    • "Non afferro quello che vuoi dire."
    • "Senti, è bello qui... non è vero?"
    • "Sì, è un luogo dove puoi riposare. Specialmente la tua anima."
    • "Hai colto il punto. Ma come posso davvero riposare, se ogni volta che voglio venire qui devo chiederti di digitare sulla console.... che cosa digiti? Cock... qualcosa?"
    • "Ok, adesso sei decisamente chiara, come al solito :) Immagino tu voglia una via aperta per entrare."
    • "Sei così sveglio, qualche volta."
    • "Ma gli sviluppatori hanno contrassegnato due livelli come "DA CANCELLARE". Immagino che non fossero troppo soddisfatti."
    • "Sì, ma non hanno contrassegnato così il Posto del Riposo. Puoi intuire che lo considerassero in qualche modo utilizzabile, magari in futuro."
    • "Forse, ma io non sono un vero modder, lo sai. Il mio tag personale su Reddit è *Enderal noob*."
    • "E' così carino, ma io so che puoi fare qualcosa riguardo a questo. Non mi aspetto che tu crei un capolavoro di modding; vorrei solo poter andare in quel posto, semplicemente camminando..."
    • "Hm... con un po' di salti, forse è possibile."
    • "Certo, un po' di salti."
    • "Veramente, parecchi salti."
    • "Mi piace saltare."
    • "E va bene. Ma ti prego di non lamentarti se ti capita di cadere nel vuoto."
    • "Non mi lamenterò. Promesso."

    Quello che mi è piaciuto immensamente nel mio lungo viaggio in Enderal, è stata la fortissima immersione nell'ambiente, nella storia, nelle relazioni con i personaggi (con molti personaggi). Più di una volta è capitato di fermarmi a riflettere, a meditare. La dura legge dello spoiler mi impedisce di parlare qui delle innumerevoli volte che mi sono sentito personalmente toccato in profondità dalle esperienze mie o delle persone a cui ero vicino.

    Tra le altre cose, mi capitava anche di desiderare di apportare qualche cambiamento, qualche piccola modifica (per esempio la musica, che, intendiamoci, è eccezionale, un capolavoro assoluto; ma a volte, sentivo il desiderio di aggiungere un brano, che sentivo particolarmente adatto al luogo).

    Il caso del castello di Keltyzar è molto particolare. In breve, si tratta di una fortezza in rovina verso il centro della mappa, situata nella Vallata Oscura. Nel gioco "vanilla" è agibile solo il livello base, ma frequentando il SubReddit dedicato a Enderal (che consiglierei veramente a tutti, peccato che sia solo in inglese), ho letto un giorno che un tale aveva scoperto via console che c'erano altri livelli, anche se erano bloccati. Addirittura, due livelli erano contrassegnati come "da cancellare", come se fossero stati considerati non meritevoli di essere implementati. La cosa mi ha molto incuriosito, e mi sono dato all'esplorazione massiva dei suddetti livelli. Sotto i due "da cancellare", ho scoperto un altro livello, denominato "Resting Place", di cui io (e la Profetessa) ci siamo letteralmente innamorati.

    Spinto dall'assoluta necessità (e dall'incitamento della suddetta Profetessa, che tra l'altro ha un caratterino...), ho riesumato le mie minimali esperienze di modding (prevalentemente su Morrowind, con pochi interventi marginali su Oblivion, Nehrim e Skyrim) e mi sono messo al lavoro, senza aspettarmi gran che.

    Invece, sono riuscito ad aprire la via verso i livelli inferiori, fino al "Posto del Riposo". Ecco la ragione di questa minuscola mod, di cui ho tradotto quel poco che si poteva tradurre, e che metto a vostra disposizione qui, come segno di ringraziamento per la SureAI e come invito per tutti a conoscere e approfondire il più possibile l'immensità di questo gioco meraviglioso (considerando che è stato creato da una piccola squadra di volontari con i mezzi e il tempo libero di cui potevano disporre, ma certamente con un'estrema motivazione e un'incredibile attenzione per i contenuti e per i dettagli di ogni tipo).

    Alcune immagini giusto per capire a cosa mi riferisco:

    Keltyzar09 (Resting Place).jpg

    Keltyzar12 (Resting Place).jpg

    Keltyzar14 (Resting Place).jpg

    Keltyzar15 (Resting Place).jpg

    Keltyzar19 (Resting Place).jpg
    P.S. (07.01.2017): aspettando il DLC, la Profetessa era davvero molto eccitata; così dopo un po' di tempo ho pensato di creare un video utilizzando le immagini che avevamo preso l'ultima volta che siamo riusciti a goderci questa piccola mod. Ovviamente, la musica è decisamente in tema, sia riguardo a Enderal che relativamente al riposo... Non è che un piccolo video (1920x1080, file avi, 59 Mb), certo; ma ci ho messo moltissimo amore in esso.


    P.S. 2: dopo tanto pensarci su, il video è finito su Youtube:



    P.S. 3: il link del mio post originale è: Keltyzar fix (ex-mod per Enderal)
     
    Ultima modifica: 28 Giugno 2019
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  13. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

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    immagini meravigliose
    sia sempre gloria a sureai (e anche un pochino a bethesda)
     
  14. MOB2

    MOB2 Profetessa Skaragg

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    Ma certo, anche Bethesda ha dei meriti innegabili, anche solo per aver creato una splendida saga come TES, che in un modo o nell'altro è entrata nell'immaginario di moltissime persone. Poi, credo ci sia anche un problema generazionale, nel senso che io, che ho conosciuto la saga a partire da Morrowind, pur avendo apprezzato abbastanza anche Oblivion e Skyrim, ho sentito Morrowind come un gioco assolutamente unico e speciale, ma conosco anche altre persone che erano letteralmente innamorate di Daggerfall, e ovviamente le nuove generazioni si esaltano con Skyrim.

    Mi capita talvolta di arrivare alla commozione quando qualcuno, che proviene dall'esperienza di Skyrim, prova il desiderio di scoprire quello che c'era prima e si avvicina a Morrowind, magari timidamente.

    Prima o poi posterò una riflessione che ho fatto in passato sui percorsi in un certo senso "divergenti" che Bethesda e SureAI hanno intrapreso, ma oggi penso di restare più sul generale, e quindi pubblico un piccolo intervento, scritto prima di finire il gioco la prima volta, in cui però traspare qualcosa di fondamentale che ho vissuto durante l'esperienza di Enderal.


    ENDERAL (STORY-DRIVEN) vs. SKYRIM (OPEN WORLD)


    Penso che molti di noi abbiano giocato Skyrim assaporando soprattutto la libertà quasi illimitata di andare ovunque e la possibilità di cambiare tutto come piaceva a noi (con e senza mod, o usando la console, o degli script). Personalmente, ammetto di non aver seguito la main quest per molto tempo, sentendomi estremamente annoiato, così ho finito per giocare sostanzialmente un altro gioco. Ho trovato qualche casa che mi piacesse, alcune mod davvero grandiose (sia sul combattimento che su altro), e mi sono seduto nel mio posto del riposo (o di lettura, allenamento, combattimento, crafting, dipendendo dal mio stato d'animo del momento), disinteressandomi completamente del Sangue di Drago, della guerra, dei draghi, della solita sporca politica intorno a me (ho fatto un'eccezione per i Thalmor, che sono diventati i miei bersagli preferiti per l'allenamento).

    Ciononostante, non ero soddisfatto, ed ero sul punto di lasciar perdere l'intero gioco.

    Qualche tempo fa, ho rigiocato l'intera trilogia di Mass Effect e ho sentito ancora un profondo, personale, intimo collegamento con molti personaggi, che ho visto come persone reali, con cui empatizzare, soffrire, divertirsi, godere, sopportare, combattere, vivere e morire. Così, il desiderio di vivere empaticamente e pericolosamente con uno scopo veramente forte è rinato in me.

    Mi ricordo che quando giocavo a Nehrim ho avuto la stessa sensazione, e così ero molto eccitato aspettando che uscisse Enderal, e posso dire che questa magia si è realizzata ancora completamente (non ho ancora finito il gioco, ma il mio stile di gioco è più del genere "assapora profondamente ogni momento che vivi", piuttosto che "corri verso il finale". Quindi, per esempio, mi sto assaporando alcuni momenti in questo modo, creando un video di ogni scena, scrivendomi ogni singola linea di dialogo... sì, lo ammetto, può sembrare un po' estremo, ma non per me).

    Qual'è la fonte, l'origine di questi sentimenti? L'ambiente e la musica straordinariamente meravigliosa? Certamente questi aspetti hanno una parte notevole in ciò. Ma penso che non sia abbastanza. Anche Skyrim ha qualche musica e dei paesaggi meravigliosi (benché non ogni 5 minuti come Enderal :) ). Penso che in Enderal ci sia qualcos'altro che faccia la differenza.

    La storia. Una storia vera, forte, profonda, intima, con delle persone vere, forti, profonde, umane; una storia che coinvolge le loro sofferenze, speranze, pene, dolori, colpe, prove. Ora, per esempio, sto vivendo insieme con Calia la sua sofferenza personale come se fosse la mia sofferenza (dopo aver parlato con lei, ho pianto, sì, e mi sono seduto con lei in silenzio per un lungo tempo nella notte).

    20160903012939_1.jpg

    Quindi penso, come ho scritto una volta, che "se molti di noi sono abituati alla libertà di Skyrim, sono convinto che in Enderal si renda necessario un modo differente di pensare (e di agire), più vicino alla storia e meno "andando ovunque come desideriamo"."
    E, aggiungerei, "più in profondità dentro la storia, più vicino alle persone (non ai "personaggi", non agli "NPC") che sono intorno a noi".

    Come nella vita reale, ciò significa che la nostra libertà non è per nulla assoluta, perché è necessario porle dei limiti, se vogliamo interagire profondamente con le altre persone fino a raggiungere le loro anime.
     
    Ultima modifica: 23 Maggio 2018
  15. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

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    è che, dopo morrowind, beth si è messa a fare buone trame solo nelle espansioni (cfr. shveing isles), gli altri che si cimentano nei mondi aperti riescono quasi sempre a fare di peggio
    quindi trovare un open world così strutturalmente e narrativamente robusto come enderal è un'esperienza particolarmente scioccante
     
  16. MOB2

    MOB2 Profetessa Skaragg

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    CATARSI (ricordi)


    Non parlai mai del finale con la Profetessa, da quando tornò dopo che la Donna Velata la fece risorgere. Speravo davvero che non ne avesse alcun ricordo; quindi non le chiesi mai nulla.

    Accadde improvvisamente la scorsa notte, quando stavamo bazzicando vicino ad Agnod. Avevamo trovato un villaggio abbandonato di minatori, con la solita schifezza, tipo scheletri e mostri giganti, e il nostro amico Orbaya aveva davvero fatto un lavoro egregio.
    • "Tutto come al solito, non trovi?"
    • "Certo. Cambi posto, e trovi la stessa merda."
    Improvvisamente, si fermò, come se un lampo le avesse attraversato la mente. Un brivido freddo iniziò a scorrermi lungo la schiena, vedendo il suo volto oscurarsi, con gli occhi che guardavano lontano, fissi nel vuoto.
    • "Che c... ?"
    • "..."
    • "Che cosa ti succede?"
    • "Io... io... ricordo..."
    • "Ricordi...? Cosa ricordi?"
    • "Il Faro. La... Purificazione."
    • "La Purificazione? Ma io pensavo che tu non ricordassi nulla. Non ne hai mai parlato da quando sei tornata."
    • "Credevo che fosse solo un incubo. Uno dei molti che avevo di solito."
    • "In effetti, come Profetessa hai avuto molti sogni e visioni."
    • "Sì, ma questo è diverso. È... la 'mia' Purificazione."
    • "Immagino che tu non abbia voglia di parlarne."
    • "Per nulla. Ricordo solo l'espressione triste di Calia quando ci siamo abbracciate per l'ultima volta."
    • "Che cosa pensi di fare, allora?"
    • "Adesso? Nulla. Continuerò a gironzolare, eliminando la schifezza e cercando di salvare le persone, se possibile."
    • "È un mondo durissimo, lo so."
    • "È un fottuto mondo senz'anima, caro. È più freddo dentro che fuori. Un vero deserto umano."
    • "Pensi che potresti fare la differenza in qualche modo?"
    • "Penso che 'noi' possiamo fare la differenza, davvero. Chiunque può farla. Io sono solo una persona normale con una triste storia. Ognuno ha una storia, con le sue debolezze e i suoi punti di forza. Ognuno ha un 'fuoco' dentro, in qualche modo ben nascosto dietro il vuoto che riempie le nostre anime."
    • "Stavo leggendo qualcosa riguardo a un fuoco, qualche tempo fa."
    • "Certo, lo so. Il Macellaio. 'Segui il fuoco'."
    • "Che cosa pensi di ciò?"
    • "Non lo so con certezza. Immagino che seguire il fuoco che è dentro di noi sia l'unica cosa che rende la nostra vita degna di essere vissuta."
    • "Forse potresti avere ragione. E... riguardo alla Purificazione?"
    • "Non lo so, ancora. Ma credo che se il fuoco mi porterà là, dovrò seguirlo fino alla fine, qualunque essa sia."
    Dopo queste parole, continuammo a parlare di altri argomenti meno importanti, mentre cercavo di distrarla da questi pensieri così tristi. Non mi parlò più di questo in seguito, ma da allora continuai ad avere questo pensiero che roteava nella mia mente, e non potei più riposare. Alla fine, tornai a guardare le immagini della sua Purificazione. Alcune erano molto dure e spaventose, ma sentii qualcosa di "catartico" nel farne un video.

    Quindi, ecco il video, se non avete problemi a vivere ancora la Purificazione.


    P.S.: anche questo video alla fine è finito su Youtube


    Catharsis 04.jpg

    Catharsis 01.jpg
     
    Ultima modifica: 23 Luglio 2022
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  17. MOB2

    MOB2 Profetessa Skaragg

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    Bene, arrivati a questo punto, si potrebbe forse pensare che non ci sia più molto da dire, che non ci siano altri spunti su cui riflettere.
    Personalmente, io non lo credo. Per comprendere e assaporare pienamente l'immensità di un gioco come Enderal, penso sia importante scendere nei suoi minimi dettagli, e devo dire che Nicolas mi ha molto aiutato a cogliere alcuni spunti che, certamente presenti nel gioco e nel dialogo, avrebbero potuto restare, come dire, sommersi dalla marea di eventi, più o meno concitati, che hanno portato al finale.

    Un piccolo esempio, per capirci. In molti hanno notato una certa somiglianza tra la storia di Enderal e quella di Mass Effect 3, giungendo fino a creare dei parallelismi tra i vari personaggi e le tematiche dei due giochi. Ricordo che Nicolas un giorno ha raccontato che, quando è stato pubblicato Mass Effect 3, ha detto divertito ai suoi compagni di SureAI: "ora tutti diranno che abbiamo copiato" (mentre invece la struttura della storia di Enderal era già stata creata sei mesi prima dell'uscita di Mass Effect 3).

    In realtà, tra i due giochi esistono delle differenze sostanziali. In Mass Effect 3 le tematiche principali sono relative al conflitto tra sintetici e organici, alla sopravvivenza, ai conflitti interrazziali (non riesco a cancellare in me il ricordo della profonda delusione che ho provato quando è uscito il DLC "Leviathan", a mio parere eccezionale per la trama e l'atmosfera fino quasi al finale, il quale avrebbe potuto portare l'intero gioco ad altezze e profondità inimmaginabili, ma che purtroppo alla fine è ricaduto sulla solita questione "sintetici contro organici", come se fosse veramente quello il problema fondamentale dell'esistenza).

    In Enderal, invece, per diretta ammissione di Nicolas, le tematiche principali sono i "demoni interiori dell'umanità", la volontà libera, la perdita, l'umanità che è destinata ad autodistruggersi a causa delle sue caratteristiche negative (l'ego, l'avidità, la brama del potere). I Supremi, a differenza dei Razziatori, non agiscono direttamente e attivamente per distruggere l'umanità, ma semplicemente la spingono a compiere da se stessa la propria autodistruzione, facendo appunto leva sulle negatività presenti in essa.

    E qui mi viene voglia di postare un video di una canzone di Indila, che ho trovato decisamente "in tema", anche se potrebbe sembrare apparentemente fuori contesto. Il testo, come sempre, ho cercato di tradurlo personalmente, anche se col francese non me la cavo gran che (qui sarebbe gradito qualche aiuto).

    Termino confessando che la mia gratitudine verso Lara, per avermi fatto conoscere Indila, è immensa.


    Noi siamo la guerra
    Noi siamo la guerra
    Noi siamo la guerra
    Noi siamo la guerra

    Più vado avanti e più so
    Che tu sei là, tu, mio ego
    Me ne devo andare
    Sento che sto impazzendo
    Oggi ti scrivo
    Sto bruciando tutto quello che mi dici
    Maledetto, vomito tutto ciò che brilla
    La guerra continua

    Siamo lontani, lontani dal giardino dell'Eden
    Realtà eterna
    Libera, liberiamoci da noi stessi
    Che ne hai fatto della verità?
    Spezzate, spezzate, spezzate tutto l'odio
    Vivere libera, non affrontare altri che me stessa
    La sola battaglia in cui credo
    È contro di me, me, me, me, me

    Libera il tuo spirito
    Ascolta il mondo che canta
    Perché passare la vita
    Correndo dietro un'ombra
    Solo una pallida copia
    Una voce che ti trascina
    E poco a poco
    Si prende il tuo ossigeno

    Noi siamo la guerra
    La guerra in noi stessi
    Voglio vedere, voglio vedere
    Voglio vedere la luce
    Libera te stesso

    È, è, è, è, l'ego, l'ego, l'ego, l'ego, l'ego [x4]

    Siamo lontani, lontani dal giardino dell'Eden
    Tra gioia e fatalità
    Libera, liberiamoci da noi stessi
    Perché soffrire quando si può amarsi?
    Spezzate, spezzate, spezzate tutte le catene
    Vivere libera e non essere altro che me stessa
    La sola battaglia in cui credo
    È contro me, me, me, me, me

    Libera il tuo spirito
    Ascolta il mondo che canta
    Perché passare la vita
    Correndo dietro un'ombra
    Solo una pallida copia
    Una voce che ti trascina
    E poco a poco
    Si prende il tuo ossigeno

    Noi siamo la guerra
    La guerra in noi stessi
    Voglio vedere, voglio vedere
    Voglio vedere la luce
    Libera te stesso

    È, è, è, è, l'ego, l'ego, l'ego, l'ego, l'ego [x4]

    Lìberati​
     
    Ultima modifica: 27 Maggio 2018
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  18. MOB2

    MOB2 Profetessa Skaragg

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    Ok, lo ammetto. Quello che segue è un wot :p

    Una premessa che mi sembra necessaria: in quanto segue, non c'è assolutamente nessuna intenzione polemica o critica verso chi abbia scelto un finale anziché l'altro. Io personalmente ho vissuto profondamente entrambi i finali (e attendo con pazienza di vivere il famigerato "terzo" finale segreto che arriverà con il DLC). Quanto segue è solo ed esclusivamente il risultato delle mie personali riflessioni, e come è accaduto su Reddit, quando le ho postate in inglese, sono dispostissimo a discuterle, e perfino a cambiare opinione se mi convincessi del contrario.

    LA VERA SCELTA IN ENDERAL

    Ho raggiunto il culmine della sofferenza con la storia di Rineo, molto prima del finale, così non ho potuto fare a meno di correre verso la fine, anche se con un profondo desiderio di fare la differenza.

    Parlando francamente, inizialmente ho scelto il sacrificio, con le stesse motivazioni che avevo giocando a Mass Effect e scegliendo la Distruzione: interrompere il ciclo e cercare di salvare ciò che potevo del mondo. In seguito, ho provato anche il finale nella Città Stellare, ma non ho provato nessuna gioia, ovviamente in relazione ai miei sentimenti e motivazioni personali, né ho scorto un modo qualunque per interrompere il ciclo, quindi ho cercato di scavare più a fondo per trovare una spiegazione meno emotiva a ciò.

    I titoli dei capitoli finali sono stati un indizio per la mia riflessione, così ho cercato di connetterli ad un possibile significato dei rispettivi finali. Lo so, forse è solo la mia opinione, ma penso che se gli sviluppatori hanno scelto quei titoli, forse intendevano dare ai finali qualche significato loro correlato. Forse no, ovviamente, dato che so bene come "Il Mondo Nuovo" viene comunemente collegato ad un nuovo inizio, anche se chiunque ha la possibilità di leggere il libro dallo stesso nome comprende un significato totalmente differente (perfino l'originale testo di Shakespeare è ironico).

    Dopo aver giocato per diverso tempo e aver sperimentato entrambi i finali, sono sempre più convinto che in Enderal noi abbiamo la possibilità di una vera scelta, non di una scelta illusoria e solo apparente. Certo, è una scelta nella sofferenza, in mezzo all'Armageddon, se volete. Ma noi possiamo davvero scegliere, in base a quello che riteniamo essere il meglio per noi o il meglio per l'umanità.

    Iniziamo con una riflessione sui titoli dei due capitoli finali. Catarsi e Il Mondo Nuovo.


    In greco significa "purificazione". I Supremi intendono la purificazione semplicemente come lo spazzare via tutta l'umanità, come se essa fosse il male da eliminare dal mondo. Per i Supremi, un mondo purificato è un mondo senza umanità.

    Ma per l'umanità, può il termine "purificazione" avere un significato diverso? Penso che la scelta del termine greco di purificazione potrebbe darci qualche indizio. Nella tragedia greca, la catarsi è l'effetto finale del dramma, una specie di purificazione dalle emozioni e dalle passioni, specie da quelle eccessive, che sono spesso all'origine di ogni male nella vita umana. È una specie di nuova consapevolezza, una profonda conoscenza dei punti di debolezza e di forza dentro noi stessi. Forse, per il genere umano la catarsi significa purificazione dalle sue peggiori caratteristiche, come l'arroganza, l'orgoglio, l'odio, l'intolleranza, l'avidità, l'invidia, e così via. Se l'umanità potesse liberarsi di queste caratteristiche, penso che allora i Supremi diventerebbero senza potere, e senza più significato.

    Ma ciò comporta un prezzo, come nella vita reale. Un prezzo molto alto. Il sacrificio di colui/colei che ha compreso il vero significato di questa prova (poiché io credo che l'intero gioco di Enderal non sia null'altro che una prova). Il sacrificio del Profeta/della Profetessa, per fermare la falsa purificazione dei Supremi, consentendo la vera purificazione dell'umanità, cioè l'opportunità di compiere nuove, diverse scelte, in base alla nuova consapevolezza acquisita.


    È un romanzo di Aldous Huxley, penso che sia uno delle più importanti storie "distopiche", in cui il mondo è governato in un modo illusoriamente pacifico, ma una cosa è assolutamente assente: la libertà di scelta. L'umanità è più simile a un gregge di bestie, suddivise in caste (alfa, beta, gamma, ecc.), condizionata fin dalla nascita (ipnopedia), e le è permesso solo di provare piacere consumando una droga allucinogena (il soma), e attraverso il sesso occasionale.

    Cosa non è permesso: la libera scelta, il pensiero critico, l'azione e l'iniziativa individuale. E anche l'amore. Nel Mondo Nuovo, l'amore non ha altro significato che l'attrazione fisica per qualcosa, non per le persone. Puoi amare un vestito, un gioiello, un paio di stivali. Amare una persona è solo fonte di scherno e di risa.

    Questo sembra essere il mondo che il Guardiano Nero ritiene il migliore di tutti i mondi possibili. Sembra la sua scelta definitiva, ed è ciò che cerca di convincerci a scegliere. Oh, egli riesce a descrivere questo mondo in modo assai accattivante e affascinante.
    Ma. C'è un ma.

    Il Guardiano Nero si rivela decisamente come un "villain", non c'è alcun dubbio. Egli non è il salvatore dell'umanità, e non vuole neppure esserlo. Un villain non vuole salvare nessun altro all'infuori di se stesso, e desidera ottenere le maggiori possibilità di fare ciò che vuole, sempre, per governare da solo il mondo intero, per diventare un dio. Ed io penso che dovremmo valutare e considerare le parole e le scelte di un villain a partire dal fatto che lui è, appunto, un villain.

    Quindi, se facciamo nostra la scelta del Guardiano Nero, finiamo per scegliere un mondo illusorio (e questo sì che è un mondo da favola), con la conseguenza che l'intera umanità viene spazzata via senza la possibilità di migliorare, imparando dai propri errori, e acquistando una nuova consapevolezza.

    Certo, possiamo vivere per sempre con la persona che amiamo (è controverso se anche lui/lei vivranno per sempre), ma, tirando le somme, abbiamo scelto il meglio per noi, non il meglio per l'umanità. Abbiamo perso l'opportunità che ci offriva questa prova, abbiamo sprecato quest'unica possibilità di aiutare l'umanità a crescere, andando oltre i propri errori e le proprie debolezze.

    È davvero una scelta difficile? Senza dubbio. Ma credo che è proprio nelle situazioni più tragiche e apparentemente disperate che vediamo la vera forza dentro di noi, che cosa ci muove veramente, e che cosa è davvero importante per noi. Comprendo molto bene come ci sentiamo alla fine di questo gioco terribilmente estremo e meraviglioso, ma sinceramente non posso fare a meno di amarlo definitivamente.

    Sono assolutamente convinto che Enderal sia un gioco che si riferisce a tutta l'umanità, anche se è vero il fatto che il ruolo posto sulle spalle del protagonista è cruciale. Nessuno nel gioco possiede la verità; tutti parlano di possibilità, ipotesi, teorie (se applicassi il ragionamento scientifico, la spiegazione relativa ai Supremi e a come agiscono sarebbe, essendo tolleranti, una strana, bizzarra, curiosa teoria senza una sola prova reale; perfino Merrayil parla per ipotesi, non conoscendo quasi nulla).

    Il mondo di Enderal sembra parecchio simile al nostro, con un pensiero prevalentemente relativistico; se nessuna scelta importa veramente, se il mio personale coinvolgimento non cambia veramente nulla di importante, se non ci sono scelte giuste e sbagliate, ciò che alla fine conta realmente è solo il mio stare bene, senza preoccuparmi degli altri. Più o meno, è ciò che dice Jespar all'inizio del gioco (ma stranamente cambia qualcuna delle sue opinioni dopo l'incontro con Adila e la resurrezione ad opera della Donna Velata).

    Tutto accadrà comunque, indipendentemente dalla nostra scelta? Tutto cosa? Lo sterminio dell'intera umanità, o il sacrificio di una parte di essa per salvare l'altra parte? Il Profeta che vivrà per sempre in un universo vuoto (chi può assicurare che la vita umana risorgerà ancora? Le rovine delle civiltà antiche sono una prova sufficiente che all'umanità verrà donata un'altra possibilità?), o un'umanità profondamente ferita con la possibilità di pensare alle vere cause delle proprie ferite? Qual è veramente il miglior risultato?
    Calia stessa, quando il protagonista le chiede che cosa fare, dice due cose:
    • Per il bene dell'umanità, distruggi il Faro,
    • ma se pensassi a me stessa, vorrei fare un'altra scelta.
    Quindi, la scelta è del protagonista, definitamente.

    Certamente, in un mondo relativistico non c'è nessuna garanzia che il sacrificio di Enderal cambierebbe qualcosa; lo sterminio di un intero continente potrebbe essere visto come maggiori risorse, benessere, egoismo, per i sopravvissuti, quindi più guerre, più odio, invidia, e alla fine un'altra purificazione. Ma fissiamo per un attimo la nostra attenzione alle parole di Jespar/Calia alla fine di Catarsi: "Ciò che ci è stato concesso, è un momento di lucidità." Certo, dipende dalla volontà dell'umanità di scegliere ciò che possa garantire non solo la sopravvivenza, ma una crescita, un miglioramento. Se l'umanità penserà davvero a ciò che è accaduto a Enderal, avrà la possibilità di evitare totalmente un'altra purificazione, non fornendo ai Supremi la materia con cui essi possano lavorare.

    Non è solo un gioco. Non è solo Vyn.

    È la vita. La nostra vita. Il nostro mondo.​

    NOTA: un flash nella notte, scusate :)
    Due domande per chiunque voglia rispondere:
    • Perché chiamare "Catarsi" (cioè Purificazione) la scelta in cui fermiamo la Purificazione, distruggendo il Faro?
    • Perché chiamare "Il Mondo Nuovo" la scelta di fuggire nella Città Stellare, lasciando che la Purificazione avvenga?
     
    Ultima modifica: 28 Maggio 2018
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  19. MOB2

    MOB2 Profetessa Skaragg

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    I COMPAGNI IN ENDERAL

    In realtà, approfondendo ulteriormente alcuni aspetti del gioco, sono gradatamente giunto alla conclusione che le relazioni stabilitesi con i compagni siano state fondamentali anche nello spingere a delle riflessioni che hanno portato a scegliere un finale piuttosto che un altro. Questo aspetto, estremamente sottile, è stato da me scoperto quasi per caso, dialogando su Reddit proprio in risposta a dei commenti relativi al problema della scelta, e devo ammettere che sono rimasto inizialmente sbalordito dalla profondità nella scrittura dei personaggi principali.

    Anzitutto, una breve premessa. In Enderal, i compagni sono essenzialmente due, anche se talvolta ci possono essere anche altri personaggi con cui interagire, in genere in riferimento a delle specifiche missioni. I due compagni principali, Jespar e Calia, sono approfonditi in modo estremamente dettagliato, con delle personalità talmente caratterizzate che possiamo tranquillamente pensare a loro come a due persone umane reali. E come tali, non sono per nulla dei compagni in stile Skyrim, tipo “ti seguo ovunque tu vada”. Durante le missioni, mi è capitato spesso di gironzolare un po', come faccio abitualmente in Skyrim, e mi sono sentito dire più volte cose del genere: “vedo che te ne stai andando a spasso... bene, ti aspetterò qui”.

    Hanno i loro impegni, la loro vita, e non sono affatto disponibili in ogni momento. In genere, sono associati al giocatore per lo più nello svolgimento della missione principale, ma, come in Mass Effect, ognuno di essi ha anche delle proprie missioni, lo svolgimento delle quali è fondamentale per approfondire il rapporto personale con loro. Quindi potremmo dire che, dopo la missione principale, le più importanti missioni sono quelle relative ai compagni, che ci permettono di conoscere a fondo il loro passato, di stabilire dei legami profondi di amicizia e, procedendo con una gradualità che mi è sembrata molto realistica (con la possibilità di errori e arretramenti), anche di giungere ad una relazione affettiva di coppia.

    Dopo aver finito il gioco per la prima volta, stavo pensando a dei post specifici su ogni singolo personaggio principale del gioco, almeno quelli che sentivo importanti per me, ma poiché ho una vita come tutti, e una vita piuttosto occupata, a tutt'oggi non sono per nulla riuscito a farlo. Ho trascritto tutte le singole parole del dialogo con il Guardiano Nero, ma per ora penso sia abbastanza cogliere alcuni episodi, alcuni frammenti della mia vita in Enderal, per condividere la mia esperienza personale.

    Durante tutto il gioco, almeno fino a quando fu possibile, desiderai essere molto vicino sia a Jespar che a Calia. Voglio dire, non ero specificamente interessato a “flirtare” con loro, ma quello che volevo davvero, quello che era molto importante per me, era di avere per loro una vera, intima amicizia. Essi avevano personalità differenti, ed io (come giocatore) mi sentivo molto più vicino a Calia, vedendo in lei alcuni tratti distintivi molto importanti per me, come una vita in qualche modo agitata con una forza interiore malvagia, il desiderio di conoscere l'origine di questa forza e di imparare a dominarla, una speciale sensibilità, e così via.

    Mi sentivo però in qualche modo altrettanto vicino a Jespar, perché mi ricordava la mia gioventù, quando ero come lui: apparentemente incurante di chiunque, sentendomi forte da me stesso, non avendo bisogno di aiuto da alcuno, contando solo sulle mie capacità, avendo solo me stesso come [vero] amico, non fidandomi di nessuno. Sospettavo che Jespar non fosse solo questo, ma egli aveva una corazza piuttosto solida che nascondeva molto bene le sue fragilità; tuttavia, procedendo nel gioco, il vero Jespar uscì fuori.

    Il suo senso di colpa per aver abbandonato nel pericolo la sua amica e compagna quando vennero attaccati dai banditi, la sua incapacità di avere una relazione in qualche modo decente con sua sorella, il suo comprensibile disorientamento quando venne resuscitato dalla Donna Velata.

    Dopo la sua resurrezione, lo trovai nel bordello della Città Sotterranea, ma non gli pagai le prostitute come mi aveva chiesto (il denaro è così prezioso a Enderal, non puoi neppure divertirti un po', per colpa dell'Ambrosia o dei maledetti libri ;) ). Mi confrontai invece con lui, cercando di manifestargli la mia vera amicizia, preoccupata per lui. Come risultato, si teletrasportò via mandandomi letteralmente a quel paese; ma io lo compresi, penso anzi che fu proprio quello il momento in cui diventammo veramente grandi amici (del resto, sono convinto che può anche succedere che un vero amico ti mandi talvolta a quel paese, ma questo non toglie che l'amicizia possa essere vera e profonda).

    Dopo quell'episodio, Calia mi fece la memorabile domanda circa la mia relazione con Jespar, ed io le risposi: "solo amici", ma questo per me non significava soltanto che desideravo stare definitivamente con lei, ma anche che volevo avere una vera, intima, profonda amicizia con Jespar.

    Più avanti nel gioco, parlai ancora con lui, trovandolo molto meno risoluto e sicuro di sé nelle sue opinioni, molto più preoccupato per la faccenda della Purificazione e il destino delle persone intorno a lui. Quindi, quando lo vidi morente nel cortile del Tempio del Sole prima di distruggere il Faro, sentii veramente un dolore atroce.

    Riguardo a Calia, la sentivo molto più sensibile e preoccupata riguardo alle missioni finali, e quando la incontrai per l'ultima volta, prima di andare al Tempio, le chiesi che cosa fosse secondo lei la cosa migliore da fare. Sentii nella sua voce e nelle sue parole che era sinceramente preoccupata per le persone (non per l'umanità, genericamente, ma per le persone, le singole persone come me e lei), anche se ammise che, se avesse pensato solo a se stessa, avrebbe preferito un altro finale. Ma ribadì e sottolineò l'importanza di fare la cosa giusta per tutte le persone. Perciò io, che stavo morendo dentro, la baciai e andai al mio destino.

    Dopo aver ricevuto alcuni spunti e suggerimenti, ho fatto qualche ricerca, ed ora posso confermare che SureAI ha fatto un lavoro meraviglioso non solo riguardo al gioco in sé, ma anche in relazione ai personaggi. Qualche tempo fa, come ho detto, ho trascritto tutto il dialogo del Guardiano Nero per il mio studio e analisi personali, ma successivamente sono andato oltre, e ho trascritto anche tutti i dialoghi successivi a quella scena, sia con Calia che con Jespar, fino alla decisione finale, e ho visto che una sottile differenza di atteggiamento esiste effettivamente tra i due compagni.

    Ho notato anche che c'è molto di più del semplice dialogo nella relazione con i compagni. L'espressione del volto, il tono della voce, alcuni movimenti quasi impercettibili degli occhi... un'atmosfera, direi un'aura...

    Nessun dubbio che la maggior parte dei giocatori possa innamorarsi inesorabilmente di uno o dell'altra, in base alla propria personalità.

    A questo punto, sono estremamente convinto che almeno qualcuno dei SureAI abbia compiuto degli studi di filosofia e/o psicologia, ed abbia realizzato un lavoro incredibilmente sottile in relazione sia a Calia che a Jespar. Ammesso che un giocatore non decida di restare fermo su una personalità precedentemente scelta, esiste una possibilità che si finisca insieme al compagno che ci assomiglia maggiormente. Personaggi sensibili e idealistici potrebbero finire quasi certamente con Calia, avendo la conversazione finale centrata sul valore del sacrificio, mentre personaggi più pragmatici e pessimisti potrebbero più facilmente mettersi con Jespar, e scambiarsi alla fine opinioni sull'importanza della fuga, per cominciare una nuova vita. Ovviamente, è possibile anche la scelta opposta, ma in tale caso, Calia manifesterebbe un certo disagio di fronte alla scelta della fuga, e Jespar esporrebbe il suo scetticismo di fronte al sacrificio.

    Immagino che questo possa spiegare praticamente la gran parte delle reazioni dei giocatori, in base alle varie scelte con compagni differenti in situazioni diverse (sia che esista o meno una relazione affettiva). In effetti, la conversazione con Calia è più centrata sul sacrificio e sulla necessità di salvare il maggior numero possibile di persone, mentre con Jespar il dialogo è più indirizzato verso il bisogno di salvare noi stessi per avere un nuovo inizio. Perfino nel caso che ci sia o meno una relazione affettiva, ci sono delle sfumature nell'espressione di entrambi.

    Non ho parole, veramente: meraviglioso... sorprendente... una vera opera d'arte.
     
    Ultima modifica: 31 Maggio 2018
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  20. MOB2

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    Bene, ragazzi, mi rendo perfettamente conto che questa "discussione" sta diventando piuttosto densa, e mi scuso con i miei due o tre lettori, ma volevo semplicemente ringraziarvi tutti per avermi permesso di manifestare qui quello che ho provato e le riflessioni che ho fatto giocando a questa meraviglia dell'universo... e visto che il buon @f5f9 parla - giustamente - di "sbrodolamenti" ;), a conferma di quanto scritto sopra riguardo alla molteplice diversità dei compagni e dei loro dialoghi, volevo postare un frammento del "tomazzo" della scena del Guardiano Nero e degli ultimi dialoghi, che sto traducendo dall'originale inglese: più specificamente, la parte dei dialoghi dei compagni al momento della scelta. Considerando le varie risposte, direi che per sentirle tutte bisognerebbe giocare almeno quattro volte, e questo significa che siamo di fronte a un vero, immenso Gioco di Ruolo con una Storia e con delle Persone con cui interagire.

    La traduzione l'ho fatta al momento, quindi potrebbe non essere identica a quella che è stata pubblicata per il gioco, ma spero che comunque risulti evidente quanto ho detto sopra.


    Che cosa, adesso? (dopo il combattimento col Guardiano Nero)

    Calia
    Suppongo di sì. Quindi... Che cosa, adesso? La tua decisione... è definitiva?

    Jespar
    Heh... Immagino di sì. Quindi... Che cosa, adesso? La tua decisione... è definitiva?
    • Non lo so. Tu cosa faresti?
    Calia
    Che cosa farei? Io... non lo so, Sa'Ira. Solo il pensare a una domanda come questa è così... strano.
    Ma se fossi al tuo posto... non penso che potrei semplicemente fuggire. Voglio dire, guardala come vuoi, ma il fatto che ci possa essere una possibilità di salvare almeno qualcuna di queste persone distruggendo il Faro...
    Non cogliere questa opportunità significherebbe condannarne a morte milioni.

    (Relazione affettiva=SI')
    Ma questa è la mia parte razionale. Puoi immaginare che cosa mi dice l'altra voce. Non voglio perderti.

    (Relazione affettiva=NO)
    Ma tuttavia – indipendentemente da quello che deciderai, lo accetterò. Ti accompagnerò nella Città Stellare, o cercherò di sfuggire all'esplosione.

    Jespar
    Oh, naturalmente – chi meglio di un filantropo come me può rispondere a questa domanda? Ma se insisti.
    Penso che il Guardiano Nero avesse ragione, in fondo. Sacrificarsi... sarebbe inutile
    . Anche se io riuscissi in qualche modo a sfuggire all'esplosione del Faro...
    Come sappiamo che quelle altre persone in cui Arantheal ripone così tanta fiducia mi crederebbero? L'hai detto anche tu: La gente vuole essere ingannata, è questo che rende così forti i Supremi.
    Ma creare un mondo nuovo... Per quanto bizzarro suoni tutto questo, penso che sarebbe la nostra possibilità migliore.

    (Relazione affettiva=SI')
    Ma comunque, immagino che non dovresti ascoltarmi. Probabilmente la sola ragione per cui dico questo è perché non voglio perderti. A differenza di te, io non vivrei così a lungo da vedere questa nuova "umanità", ma tuttavia... sarebbe comunque qualcosa.
    Qualcosa di prezioso.

    (Relazione affettiva=NO)
    Ma comunque... È una tua decisione. Se fuggiremo, non vivrò così a lungo da vedere questa nuova "umanità".
    • Pensi che potresti farcela ad evitare il raggio dell'esplosione se distruggo il Faro? Per dire agli altri la verità sul Ciclo?
    Calia
    Io... non lo so. Ma c'è un passaggio segreto che porta al Quartiere Meridionale. Se riesco a raggiungere il Myrad là, potrei riuscire a fuggire verso una delle isole. Potrebbe funzionare, ma non ne sono sicura.

    Jespar
    Io... non lo so. Ma c'è un passaggio segreto che porta al Quartiere Meridionale.
    Se riesco a raggiungere il Myrad là, potrei farcela a fuggire verso una delle isole. Penso di potercela fare... In qualche modo.


    La scelta della distruzione

    >> Non posso permettere che l'umanità venga distrutta. Devo fermare la Purificazione, anche se questo significa la mia morte. I sopravvissuti fermeranno i Supremi.

    Calia
    (Relazione affettiva=SI')
    Sì... Devono farlo.
    Allora dovrei lasciare questo posto, prima che sia troppo tardi... Questo bruciore sta peggiorando ogni minuto. Qyra è abbastanza vicina da raggiungere col Myrad... Forse la regina Dorata mi ascolterà. Poi, il resto dipenderà da loro.
    Le cose sarebbero state diverse senza di te, Sa'Ira. Non ti dimenticherò.

    (Relazione affettiva=NO)
    Sì... Lo faranno. Devono farlo.
    Allora dovrei lasciare questo posto, prima che sia troppo tardi... Questo bruciore sta peggiorando ogni minuto. Qyra è abbastanza vicina da raggiungere col Myrad... Forse la regina Dorata mi ascolterà. Poi, il resto dipenderà da loro.
    Noi onoreremo il tuo sacrificio, Sa'Ira... Non verrai dimenticata. Lo prometto.

    Jespar
    (Relazione affettiva=SI')
    Hm. Sei sempre stata un'idealista, non è vero? Speriamo solo che vorranno ascoltare come pensi tu.
    Allora suppongo di dover cominciare a cercare una via d'uscita adesso, non è vero? (parlando tra sé, distrattamente, non ha ancora afferrato la situazione) Qyra potrebbe essere un buon posto dove cominciare... Forse la Regina Dorata mi ascolterà.
    Ti amo, lo sai? Spero che di tutto questo ne valga la pena. Lo spero davvero.

    (Relazione affettiva=NO)
    Hm. Spero che tu abbia ragione. Lo spero davvero.
    Allora suppongo di dover cominciare a cercare una via d'uscita adesso, non è vero? (parlando tra sé, distrattamente, non ha ancora afferrato la situazione) Qyra potrebbe essere un buon posto dove cominciare... Forse la Regina Dorata mi ascolterà.
    È stato un piacere. Addio.
    • Mi dispiace. Per tutto questo.
    Calia/Jespar
    Fai quello che devi.


    La scelta della fuga

    >> Il Guardiano Nero aveva ragione, dobbiamo fuggire. Anche se riuscissi a salvare quelli che non sono già morti, essi ripeterebbero comunque il nostro destino.

    Calia
    (Relazione affettiva=SI')
    Capisco. Allora, tra poche ore, noi due saremo i soli sopravvissuti dell'umanità. Mi sembra così irreale.
    Devi preparare le capsule di salvataggio. Aspetterò il tuo segnale... Perciò dobbiamo muoverci in fretta. Anche qui sotto, questo bruciore peggiora ogni minuto. Non posso immaginare come sarà vicino al Faro.
    Fai attenzione, Sa'Ira. Non possiamo permetterci nessun errore.

    (Relazione affettiva=NO)
    Capisco. Allora, tra poche ore, noi due saremo i soli sopravvissuti dell'umanità. Cavolo, mi sembra così irreale.
    Devi preparare le capsule di salvataggio. Aspetterò il tuo segnale... Perciò dobbiamo muoverci in fretta. Anche qui sotto, questo bruciore peggiora ogni minuto. Non posso immaginare come sarà vicino al Faro.
    Fai attenzione, Sa'Ira. Non possiamo permetterci nessun errore.

    Jespar
    (Relazione affettiva=SI')
    Sì...
    Allora, tra poche ore, noi due saremo i soli sopravvissuti dell'umanità. Cavolo, mi sembra così irreale.
    Devi preparare le capsule di salvataggio. Aspetterò il tuo segnale... Perciò dobbiamo muoverci in fretta. Anche qui sotto, questo bruciore peggiora ogni minuto. Non posso immaginare come sarà vicino al Faro. Adesso va', prima che sia troppo tardi. E fai attenzione.

    (Relazione affettiva=NO)
    Sì...
    Allora, tra poche ore, noi due saremo i soli sopravvissuti dell'umanità. Cavolo, mi sembra così irreale.
    Devi preparare le capsule di salvataggio. Aspetterò il tuo segnale... Adesso va', prima che sia troppo tardi. E fai attenzione.
     
    Ultima modifica: 2 Giugno 2018
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