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Classifica Retrogaming

Discussione in 'Videogiochi' iniziata da Alice, 8 Dicembre 2016.

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  1. Alice

    Alice Livello 1

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    Comincio ad aggiornare i miei ultimi viaggi a ritroso nella storia dei videogiochi proponendovi una T-Shirt per farvi scrutare dall'alto al basso dalle persone ed essere trattati come pezzenti. Potete indossarla quando andate al mare.

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    Questa invece è il modello per protesta da indossare durante i cortei e i funerali. Avessero fatto un benedetto SP4 quei boioni della Microsoft invece di abbandonarmi... ma basta parlare di ciò.

    Broken Age:

    Tim Schafer come al solito non mi ha deluso e ha realizzato un Avventura Grafica come non se ne vedevano da tempo. Classica e divertentissima, molto artistica come a trovarsi all'interno d'un libro illustrato, in più senza mai scadere in citazionismi o incollare materiale derivativo (difetti pandemici nelle Avventure Grafiche dell'ultima decade col risultato di prodotti privi di personalità perchè troppo presi dall'emulare i classici del genere). Imperdibile per i fan delle AG della LucasArts.

    The Void:

    Particolarissimo e incatalogabile titolo degli Ice Pick Lodge, un team russo leggendario che qui da noi non conosce quasi nessuno (non voglio stare a insultare i giocatori italiani perchè tanto si commentano da soli). Gioco vario e complesso dal gameplay originalissimo con una trama catartica e affascinante che può sfociare in ben 13 finali differenti. Tra l'altro le produzioni degli Ice Pick Lodge sono le pochissime in campo ludico a vantare di una narrazione poggiata su basi filosofiche degne di tal nome che anzichè proporre un frivolo mezzo d'evasione offrono esperienze basate sulla rappresentazione di un tema conduttore che si dipana in riflessioni molto suggestive. Meno bello è stato il loro Knock-knock finanziato con kickstarter ma non per il soggetto i sè che è davvero buono ma per via del gameplay troppo ripetitivo. The Void è in inglese ma esiste una traduzione amatoriale.

    Anachronox:

    Questo risale addirittura al 2001 ma per me è stata una piacevole riscoperta. Per i tempi la grafica non era niente male (si tratta del motore grafico di Quake 2 però è spremutissimo): un avventura longeva e ben caratterizzata che scorre piacevole. Promosso.

    UnderRail

    Rpg a turni molto retrò e credo privo di traduzione italiana (io almeno non l'ho trovata): bella ambientazione anche se a molti non a torto potrebbe sembrare un Fallout dei poveri. Il sistema di combattimento è mal calibrato, scarsamente tattico e con scontri piuttosto frustranti. Non c'è nemmeno il party e quindi il vostro png si ritrova a doversi battere da solo e a incassare tutti i colpi dei nemici. In compenso lascia molta libertà all'utente e non mancano quest degne di nota. Ha una barca di difetti però ai nostalgici malgrado ciò potrebe piacere. Non sono riuscita a finirlo perchè è un tantino harcore.

    Avernum 2: Crystals souls

    Rappresenta in pieno l'antica concezione del gioco di ruolo puro e duro che è in primo luogo testo, testo e ancora testo (oltre a un sistema di combattimento a turni tattico e di spessore); la grafica e le animazioni sono un male necessario infatti risultano piuttosto spartane. E' arcaico ma profondo e stratificato; si sarebbe potuta rendere più semplice l'interfaccia e implementare qualche innovazione post anni '90 ma... QUESTA E' SPARTA! Però è solo in inglese e c'è un sacco da leggere; pure troppo. Consigliato agli rpgisti antichi e duri ma meno agli altri.

    Per ora finisco qui. Alla prossima puntata di Acqua Prata.
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 6 Luglio 2017
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  2. Mesenzio

    Mesenzio Contemptor Deum Editore

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    Mi sorprende che di Broken Age se ne sia parlato relativamente poco considerato che è di Schafer. Sono contento che sia bello perché lo comprai ma alla fine non l'ho mai giocato.

    Te dovresti lanciare una linea di case stile anni '90, sai di quelli grigio bianchi di plasticaccia. Secondo me fa il botto.
     
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  3. Alice

    Alice Livello 1

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    Quello delle Avventure Grafiche è diventato un genere troppo di nicchia però evidentemente è parso strano pure a me sopratutto perchè nessun titolo ha mai raggiunto 3,45 milioni di dollari tramite crowdfunding.

    Riguardo ai Case anni '90, ti riferivi a roba del genere?

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    Se ne avete qualcuno a casa (ma ne dubito) non li buttate perchè tolta la plasticaccia si possono riutilizzare in molti modi.

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  4. Mesenzio

    Mesenzio Contemptor Deum Editore

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    Ma sai che scherzi a parte non sarebbe una cattiva idea avere un sistema con componenti d'epoca per il retrogaming. Se non altro per preservazione storica.
     
  5. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

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    broken age fa parte del mio (tristissimo) e infinito blacklog, in effetti dovrei fargli saltare qualche posizione...
    in effetti le AG classiche sono finite un tantino in ombra, anche per la concorrenza di cose come quelle di telltale o tipo walking simulator che non richiedono fusioni neuronali...
    the void: confesso che appartengo alla categoria dei coatti che ne ha fatto un po' e poi..."devo riprovarlo quando sarò nello spirito...." :vava:
    anacronox ormai lo sanno tutti che è una pietra miliare, una di quelle robe che vengono snobbate all'uscita ma poi, prepotentemente, il loro valore abbatte i muri e le sbatte tra i famigerati "giochi di culto"
    avernum è una mia antica frustrazione...(mancanza dell'italiano)
    @Alice: approfitto del fatto che non vuoi giochi nuovi per proseguire la mia campagna pubblicitaria per outcast:
    http://store.steampowered.com/app/336610/Outcast_11/
    https://www.gog.com/game/outcast

    io sto aspettando (con la bava alla boca, il remake:

    http://store.steampowered.com/app/618970/Outcast__Second_Contact/

    ma se non si ha un hw aggiornatissimo, quello vecchio resta un gioco "definitivo"
     
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  6. Mesenzio

    Mesenzio Contemptor Deum Editore

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  7. Alice

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    Non è che non li voglio... ormai lo sapete che ho un Sempron da 1.8 Ghz e sono sempre senza soldi ma anziché rammaricarmene ho fatto dell'obsolescenza uno stile di vita e ne vado fiera.

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    Ho giocato ad Outcast e ho poco da ridire a parte le meccaniche stealth che se le potevano risparmiare. Oggi gli open world sono diventati quasi uno standard ma ai tempi era tutt'altro discorso (il più grande pioniere del genere probabilmente fu Zelda); l'intelligenza artificiale poi era all'avanguardia e superava perfino certi titoli attuali. Strano che dopo l'insuccesso pesante di Outcast Reboot su kickstarter vi sia work in progress questo remake. Non me l'aspettavo anche perchè ho maturato la convinzione che Outcast appartiene a quella categoria di giochi di cui quasi nessuno parla male eppure sono dei flop perenni.
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 8 Luglio 2017
  8. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

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    ma guarda outcast che all'uscita non fu un flop, fu solo colpa di sfortunate circostanze che il seguito abortì
    il fatto è è che i dev scontarono la propria hybris
    all'epoca eravamo abituati a roba in 2D o ad ambienti claustrofobici alla doom, la maggior parte delle macchinette non era in grado di gestire il 3D di ambienti molto ampi, qualche anno dopo, infatti, con morrowind si studiarono la nebbia perenne o le schede video sarebbe tutte fuse già dai titoli di testa
    quelli di appeal schivarono il problema usando il famoso "voxel" che consentiva di gustare panorami da simulatore di volo, ma dovettero scontare il fio presentando una grafica a pixelloni scalettati proprio quando stavano arrivando le prime schede accelerate
    con tutto ciò, i pc in grado di farlo girare erano proprio pochini...
    anni dopo, infatti, un talentuoso team di modders spagnoli tirarono fuori una patch che arrotondava i contorni e consentiva di ammirarne anche tutto lo splendore "artistico" (scusate la parola)
    così come avviene oggi per la versione 1.1 che si trova su steam, peccato che gli insulsi giovinetti odierni credono che sia un gioco "vecchio" e non si riesce a fargli capire che è ancor oggi più avanti e appassionante di tanti mediocri free roaming attuali...e se non lo si affronta non si capisce come un open world riesca a coniugare questa struttura con una trama da oscar...(oltre a tutto il resto)
    adesso vediamo se il remake riuscirà a fare un po' di luce nelle piccole menti ottenebrate, ma temo di no :no , molte implementazioni che all'epoca lasciavano a bocca aperta, ormai sono state stracopiate e diventate correnti...
     
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  9. Mesenzio

    Mesenzio Contemptor Deum Editore

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    Sí, tran l'altro fu anche un grande successo di critica. Tutte le innovazioni non passarono inosservate, ma anch'io al tempo non lo potei giocare perché mi girava malissimo anche rannicchiato in VGA... Il remake, con tutto l'amore che ho per Outcast, non mi pare un gran che. L'unica cosa sulla quale potevano veramente cambiare qualcosa era la grafica e non mi sembra che sia niente di speciale.
     
  10. f5f9

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    in effetti, per noi estimatori dell'originale non c'è niente di nuovo
    ma pensa a quei craponi che lo credono una roba obsoleta, con due lustrini magari si decidono a comprarlo
    certo non hanno i mezzi per farne una roba roboante come certi tripla A, ma interventi più pesanti avrebbero potuto forse snaturare certe atmosfere...
     
  11. Ayrin Greenflag

    Ayrin Greenflag Wizard of earth

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    Parlando di retro games non si può parlare di giochi per pc...ma amiga o c64...quindi tra i miei preferiti ci sono: buggy boy per c64, sensible world of soccer, dungeon master, eye of the beholder per amiga. Posso poi citare maniac mansion per c64 e secret of monkey island per amiga.
     
  12. Alice

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    E perché? Certo che ve ne uscite con storie...

    Bene, approfitto del tuo intervento per fare un ennesimo discorso sulla discriminazione informatica. Sarò breve perchè questa stagione mi sta uccidendo.

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    Questa è una Morgan d'epoca. Una 4/4 Flat radiator del 1947 che oggi vale 40.000 euro usata. Superava di poco i 100 kmh e oggi costa più di delle ottime auto sportive nuove. Cioè è una roba inutile ma c'è chi spende 40.000 euro per averla.

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    Questo invece è un Duron Morgan dalla potenza di quasi 1ghz (100 khm di velocità d'un auto secondo la tavola delle analogie insensate di Alice equivalgono a 1.000 mhz di velocità di calcolo di un processore). Ma anzichè essere considerato un processore d'epoca e quindi avere un valore per i collezionisti viene ritenuto inservibile, una roba che se la getti nel cestino della spazzatura questi te lo risputa fuori. Perchè ci sono due pesi e due misure quando si tratta di tecnologia informatica? Meditateci sopra. :sisi:
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 14 Luglio 2017
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  13. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

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    :asd: mi dichiaro sconfitto (credevo di essere il più vintage e quello coi gusti più vintage :asd: )

    :asd: ma quella morgan a quattro ruote è più attraente di bella hadid (si fa per dire e a proposito di vintage)
    a me provoca orgasmi multipli (avessi li sssssoldi!)
     
  14. Zapan1987

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    Ho temporaneamente abbandonato Dragon Age 2 per giocarmi un titolo Bioware un pò più vecchiotto: Jade Empire. Che ne pensate di quel gioco? Finora a me sembra bello, anche se semplificato sotto molti aspetti.
     
  15. Alice

    Alice Livello 1

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    Di essere Jade Empire è bello. Belle atmosfere, bell'ambientazione, quest divertenti... ma si tratta comunque di un capolavoro mancato perché aveva un potenziale molto maggiore. Il sistema di combattimento piscia fuori dal vaso sopratutto per via delle metamorfosi in creature e costrutti che minano di molto lo spirito di un rpg basato sulle arti marziali orientali. Le scelte etiche anzichè basarsi su criteri nuovi come avrebbero dovuto propongono una mera variante sul tema del paragon & renegade (sebbene ante-litteram) abbastanza banale e fuori luogo. Personaggi come Turbine Nero sono copiati dai film cinesi ai limiti del plagio e in generale ci sono troppe impepate di cozze con gli stereotipi della cinematografia di Hong Kong degli anni '70-80; in poche parole un oriente alla Bioware che lascia lo spazio che trova. In un sequel più coerente non c'è neppure da sperarci visto quello che è il mainstream attuale (un compromesso tra il giocatore medio zuccone e le orde di bimbiminkia). Però a mio avviso Jade Empire merita di essere riscoperto da chi non lo conosce o non ci ha mai giocato perchè ne conservo un bel ricordo.
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 16 Luglio 2017
  16. Mesenzio

    Mesenzio Contemptor Deum Editore

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    Anche a me il gioco piaceva ma non digerivo proprio il sistema di combattimento coi poteri da attivare stile MMORPG e le combo in tempo reale. Per questo non l'ho mai finito, ma per il resto non era per niente male.
     
  17. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

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    jade empire aveva cominciato a piacermi verso la fine
    all'inizio sentivo tutta la fasullagine di un prodotto "in stle" fatto negli usa "alla maniera di", un po' come un trumeau luigi XIV rifatto a cantù nel 1986....
    poi la trama ha cominciato a intrigarmi e qualche episodio a emozionarmi
    attualmente l'ho installato dopo averlo ripreso aggratise da origin, ne ho fatto un paio d'ore ma è lì a languire nell'hd soffocato da un mostruoso backlog...
     
  18. Zapan1987

    Zapan1987 Livello 1

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    Io l'ho appena finito. Non concordo sul combat system. Io l'ho trovato piacevole, vario ed impegnativo quanto basta, e pieno di stili da apprendere, anche se, come quasi sempre accade, solo pochi sono necessari per finire il gioco. Peccato per la telecamera, che in certi punti mi ha fatto incacchiare di brutto.

    La trama è anch'essa interessante, il villain è abbastanza carismatico, le quest divertenti (mi viene in mente quella in cui devi recitare e ricordarti le battute giuste, per fare un esempio) e risolvibili in vari modi, e i pg in generale mi sembrano approfonditi, anche se ho speso meno tempo a parlarci rispetto a quanto fatto in altri GDR. Di difetti per ora mi viene in mente una semplificazione a tratti eccessiva, come l'impossibilità di controllare i seguaci, o il fatto di non poterli personalizzare in modo più approfondito, per esempio nell'equipaggiamento. Inoltre mi sembrano meno caratterizzati rispetto ad altri giochi Bioware. Per il resto è un bel gioco, un GDR senza troppe pretese che riesce a intrattenere bene, imo.
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 19 Luglio 2017
  19. Alice

    Alice Livello 1

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    Il sistema di combattimento anzitutto non è bilanciato: ci sono stili molto più potenti di altri e i poteri da attivare sbilanciano ancora di più il tutto. Poi rovina l'esperienza di stare incarnando un artista marziale orientale: per fare un paragone è come se uno si guardasse un film di Chang Cheh, di King Hu oppure con Jackie Chan giovane e di botto il protagonista nel tanto atteso duello finale anzichè sconfiggere l'avversario a colpi di Kung Fu si trasforma in un drago alato, in un demone o in un golem di pietra. Che scemenza sarebbe...

    E niente, che è una roba "in stile", come la chiama f5f9, l'ho già detto prima e io ne ho ben donde di pseudocontesti orientali. E' come se a uno interessasse vedere un film sul giappone feudale e anzichè guardarsi, che so, i 47 Ronin di Mizoguchi si va a vedere l'omonimo americano con Keanu Reeves. Opere americane che tra l'altro ribadiscono da tutti i pori che della storia e della cultura asiatica non gli frega un accidente... ma allora perchè non la lasciano perdere e basta? Jade Empire avrebbe potuto essere qualcosa di molto più originale e interessante della solita fuffa fantasy con un combat system da MMORPG. Per come è stato realizzato invece è solo un buon gioco che ti lascia qualche ricordino piacevole e buonanotte.
     
    Ultima modifica da parte di un moderatore: 20 Luglio 2017
  20. Alice

    Alice Livello 1

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    Rinnovo questa gloriosa rubrica dove gli obsoleti possono far sentire la loro voce. Apriamo con l’angolo del merchandising proponendovi il nuovo saggio vincitore del premio C.O.P.S. (Computer Obsolescence Prevention Society) 2017.

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    E’ edito da Laterza al prezzo di euro 15,90.

    Non ho giocato quasi a niente negli ultimi mesi se si eccettua il ripescaggio di qualche avventura grafica. Ne seleziono tre per la cronaca.

    Secret Files: Sam Peters

    Contro ogni parere lo ritengo il miglior Secret Files di sempre per la ragione che i Deep Silver smettono per una volta di scimmiottare tristemente Broken Sword e si cimentano in un avventura sì breve, ma semplice e genuina. Per una volta non c’è nessun pietoso intrigo internazionale in cui si viene coinvolti, nessuna demenziale setta megalomane che minaccia il mondo e altre stronzate simili. Si impersona una normale giornalista che sogna di mettere abbastanza soldi da parte per comprarsi una barca a vela (e volendo alla fine nemmeno ci riesce) e parte per un servizio in una giungla africana. Esiste una traduzione amatoriale in italiano che contiene qualche piccolo refuso ma per il resto è perfettamente godibile.

    Dreamfall

    Molto diverso dal suo predecessore (The longest journey). Ha varie pecche ma anche qualità singolari. La trama ha spunti interessanti e i personaggi sono nel complesso piacevoli, non c’è nessun lieto fine, le texture sono belle e il comparto tecnico è funzionale. Di contro invece c’è che il sistema di combattimento è malriuscito: da un AG action non ci si può certo aspettare niente di che, ma qui abbiamo un intelligenza artificiale ebete dove gli avversari stanno perlopiù impalati in parata ed è facilissimo abbatterli. Tanto valeva lasciar perdere di implementare i combattimenti. La gestione della telecamera non è il massimo e non c’è alcun livello di sfida in quanto l’intero gioco è fin troppo facile. Però d’altro canto il suo scopo non è quello di offrire enigmi arzigogolati ma di coinvolgere l’utente in una sorta di racconto interattivo in modo che la trama non venga a compromessi coi processi macchinosi tipici dei videogiochi.

    Però anche qui c’è uno degli stereotipi più odiosi, ovvero la bambina… che poi sono tutte uguali! Probabilmente fu colpa del successo dei film horror asiatici che portarono a un infestazione di bimbe dai capelli corvini e la personalità d’un tombino.

    Broken Sword 5

    Ritorno di una saga che ha il pregio di essere sempre divertente anche nei suoi capitoli meno riusciti e il difetto di essere stata presa troppo a modello dando vita a un sacco di sterili imitazioni. Qui c’è un ritorno al 2d delle origini e gli appassionati del genere avranno poco di che lamentarsi.
     
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