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Cancel culture e politicamente corretto renderanno il prossimo GTA spazzatura!

Discussione in 'Videogiochi' iniziata da Varil, 20 Aprile 2022.

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  1. Shaun

    Shaun Livello 1

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    Economicamente non potrà reggere per molto questa situazione.
    Abbiamo già visto come al cinema importanti brand abbiano fatto dei flop clamorosi.
    Netflix ha perso 200 mila abbonati e se non correggeranno un minimo il tiro a breve seguiranno a ruota anche le altre piattaforme.
    Per i videogiochi il discorso è un po' diverso visto che essendo considerati (ancora oggi) un passatempo per ragazzini, i titoli per adulti purtroppo sono sempre stati una minoranza, quindi si sente meno l'atmosfera oppressiva.
    Certo la censura retroattiva è preoccupante.

    In ambito sociale invece credo che ne avremo ancora per molto. Il clima di terrore e di autocensura torna utile a chi comanda, ma prima o poi ci sarà un rifiuto generalizzato che porterà ad un imbarbarimento della società.

    Marx ha avuto il merito di restituire dignità ai lavoratori e di risvegliare la coscienza di classe, ma era un sognatore.
    Il marxismo non ha mai funzionato non perchè non applicato correttamente bensì perchè poggiava su basi fittizie.

    Il concetto di classe, all'interno dell'odierna società "liquida", si potrebbe anche accantonare, ma non quello di lotta.
     
    Ultima modifica: 22 Aprile 2022
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  2. f a b i o

    f a b i o Healer

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    mi puoi chiarire l'ultimo rigo?
    Più imbarbarita di così. Anche grazie a censure, ipocrisie e falsi modelli
     
  3. Varil

    Varil Galactic Guy

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    Secondo me intendeva che questo clima di oppressione e terrorismo psicologico (censure, cancel culture, isolamento per chi va contro il politically correct) porterà alla fine ad una polarizzazione estrema a livello politico con conflitti anche violenti e anarchia per le strade :D
     
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  4. Shaun

    Shaun Livello 1

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    Anarchia è un parola grossa ma in generale sì, è quello che intendevo.
    Appena si aprirà uno spiraglio di rivolta gli "oppressi" se la prenderanno con i "protetti" (ma non con i veri aguzzini) e così via, in un ciclo perpetuo che va avanti da sempre.
     
    Ultima modifica: 22 Aprile 2022
  5. Mesenzio

    Mesenzio Contemptor Deum Editore

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    Ho avuto anch'io la stessa impressione. Almeno in CoD potevi fare la missione senza sparare a nessuno.
    Sono d'accordo e lo trovo particolarmente importante in giochi che hanno pretese di realismo. I CoD senza sangue e budella sono eccellenti strumenti di propaganda, come la stragrande maggioranza dei film di guerra d'altra parte, che ovviamente edulcora molto la realtà, altrimenti chi ci andrebbe a farsi sbrindellare?
    E come in tutte le arti (quelle vere ovviamente, non l'arte contemporanea), si può avere una sublimazione di violenza ed orrore senza che sia "pornografica" ma pur sempre truce e veritiera.
    [​IMG]
    Riguardo alla violenza, ormai lo studio di Oxford di qualche anno fa dovrebbe aver messo un coperchio sulla questione.
    E di che? Che ti sia venuto in mente di collegare le due questioni è solo naturale.
    Altroché, è controllatissima. Il sopracitato Marx non a caso già ne parlava.
    Mica tanto per l'età, ormai la media è sopra i 30 anni. Penso ci sia solo più resistenza da parte dei giocatori, ed inoltre il mercato è più globale, ci sono sempre i giapponesi ad esempio, mentre il cinema è molto più centralizzato (e comunque compagnie come Netflix campano di fondi pubblici, possono anche non essere profittevoli).
     
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  6. Maurilliano

    Maurilliano Sopravvissuto LiberaPay Supporter

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    a parere mio, il problema non è l'autocensura (o censura)...
    è vero il detto: temo di più la stupidità della malvagità
    perchè la malvagità, l'avidità...sono concetti semplici da elaborare, da decodificare
    mentre la stupidità....non sai da dove parte e non sai neanche se e quando ti colpirà, e come ti coinvolgerà
    l'infodemia è lo specchio del livello di stupidità raggiunto dalla nostra società
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  7. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

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    ti rifiuti di ammetterlo ma ti garantisco che oggi escono ancora prodotti eccellenti e non ancora del tutto piegati al politicamente corretto (per adesso, per lo meno :emoji_thinking:)
    dici? questo specifico fenomeno secondo me è nato come strumento per andare al potere (negli USA) da parte di chi non comandava (al solito, Orwell aveva visto giusto)
    e probabilmente si beccheranno un bell'effetto boomerang o meglio: lo spero
    e tra le sue origini c'è certamente anche il ramo tossico del femminismo più militante
    lo penso anch'io, tutti gli estremismi e tutte le dittature delle minoranze finiscono per portare guai (e anche seri)
    già, pensare che fino a pochi anni fa eravamo la settima potenza del mondo fa assai male (e malgrado le piccole dimensioni siamo stati anche in posizioni ancora migliori)
     
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  8. Mesenzio

    Mesenzio Contemptor Deum Editore

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    Sì, per fortuna. Nonostante la pressione delle grandi case, per fortuna la produzione e distribuzione di giochi può essere ancora relativamente indipendente. Alla fine, tecnicamente, chiunque può scaricare l'Unreal Engine, creare qualcosa e buttarlo su Steam. Lo stesso non si può dire per i film. Anche i libri per fortuna riescono ancora ad arrabattarsi.
    Al contrario, sono strumenti studiati per distruggere i movimenti originali femministi, ma anche quelli di sinistra, omosessuali, ecc.
    Una potenza non lo siamo più dalla fine della seconda guerra mondiale. Se intendi economica, siamo pur sempre tra le prime dieci nazioni del mondo per prodotto interno lordo, che non sono comunque noccioline.
     
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  9. Varil

    Varil Galactic Guy

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    Economicamente eravamo un grande potenza fino a prima dell’introduzione dell’euro per come la vedo io. Oggi l’economia fa prosperare solo i potentissimi e fagocita tutte le piccole e medie realtà. Avviare un’attività al giorno d’oggi è un suicidio, 20 anni era fa un’opportunità di guadagno.
    Per quanto riguarda il gaming, escluso il mercato console, su PC non contiamo più nulla, le localizzazioni italiane ormai non sono più considerate al pari di quelle francesi, tedesche e spagnole come invece era in passato.
    Che delusione.
     
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  10. Maurilliano

    Maurilliano Sopravvissuto LiberaPay Supporter

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    MI SEMBRA UN PO' ESAGERATA QUESTA COSA
    • :emoji_confused: ho capito Mauri, ma perchè urli?
    :emoji_blush: ho spinto inavvertitamente il caps-lock (sorry)
    grazie ai traduttori automatici che fanno il grosso del lavoro, oggi è sufficiente una 'revisione'
    per cui se non c'è la localizzazione italiana, il motivo è: o il linguaggio è particolarmente ricercato, sofisticato...
    oppure semplicemente politico: politico economico o 'politico' e basta
    il 51°stato americano, il più riottoso, ribelle, insofferente, refrattario, è soggetto a politiche di obbedienza e disciplinazione
    questa è la mappa del mondo
    418uNT-8pML._AC_SX425_.jpg
    l'Italia è alla giusta distanza tra USA, Russia, Asia e MO
    ed è normale che subisca pressioni politiche, culturali, diplomatiche, economiche, atte a veicolarla dalla loro parte
    c'è una lotta per il dominio del mondo
    non è una cosa di oggi, il tentativo di assoggettare l'Italia con l'inglesizzazione, un sistematico stupro della lingua italiana
    ma a parere mio non dovresti lamentartene, i vg è un medium perlopiù in mano agli stati uniti
    o ti accontenti di quello che passa il convento, oppure studi l'inglese. Fine
    parere
     
  11. alaris

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    Mi accontento...alla mia età non ne ho più voglia
     
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  12. Varil

    Varil Galactic Guy

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    Io l'inglese lo so e anche molto bene. Difatti ormai guardo le serie TV in inglese (con sottotitoli anch'essi in inglese, per capire meglio): questo più che altro perchè ormai inorridisco alle opere di adattamento che fanno per tutta la roba che arriva dall'estero, snaturando completamente le frasi, nonchè i titoli delle opere, più spesso che non.
    Ma allo stesso tempo mi rifiuto di giocare un videogame come un rpg isometrico complesso e stratificato in inglese. Un videogioco non è una fruizione passiva, richiede molta più concentrazione di un film o una serie TV. Per quanto io sappia l'inglese, non è la mia lingua madre e non lo capirò mai bene come capisco l'italiano e non mi godrei tutte le sfumature e in generale la scorrevolezza dei contenuti. Per cui, se la traduzione è fatta bene (anche questa cosa purtroppo è rara) preferisco giocare in italiano. E in generale mi dà fastidio pagare un publisher che non ha voluto investire in Italia.
     
    Ultima modifica: 24 Aprile 2022
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  13. alaris

    alaris Supporter

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    Cento mi piace!!!!!
     
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  14. Maurilliano

    Maurilliano Sopravvissuto LiberaPay Supporter

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    beh, come abbiamo già detto: nel cinema doppiano anche b-movie, film orridi a basso budget, che in fin dei conti quanto possono incassare?
    il biglietto costa una decina di euro
    difficile credere che un publisher (chessò tipo bethesda, con alle spalle un colosso come microsoft) non abbia sufficiente ricarico su un prodotto che vende a 60 e 70euro (poi dei dlc neanche ne parlo)
    è evidente che abbiano un diverso criterio d'orientamento
    parere
     
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  15. Varil

    Varil Galactic Guy

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    Uhm no, è diverso. Nel cinema non sono le case cinematografiche a ingaggiare gli studi di doppiaggio esteri ma sono le stesse case del doppiaggio a pagare per la licenza del prodotto e a quel punto si “appropriano” dell’opera e la rivendono in italiano e incassano il 100% dei biglietti venduti nei cinema italiani. Stessa cosa vale per i libri, fumetti ecc.
    il videogioco è l’unico medium a fare eccezione per quanto ne so.
     
  16. Maurilliano

    Maurilliano Sopravvissuto LiberaPay Supporter

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    se fosse come dici, sarebbe spiegato il perchè ci siano molti meno doppiaggi in altre lingue dei vg, rispetto ai film
    manca un attore
    in quanto potrebbe essere minore l'esigenza di un autore o publisher di doppiare il suo gioco per altri mercati
    e certamente meno della società 'intermediaria' che potrebbe guadagnare sfruttando il proprio
    un po' come faceva FX Interactive con Spagna e Italia
    quindi il problema sarebbe l'adolescenza del mercato videoludico
    anche se continuo a non spiegarmi il perchè, alcuni publisher che hanno sedi in Italia non lo facciano (ubisoft, microsoft)
    EA non ha sede in Italia, in europa c'è solo quella tedesca, ma non credo manchino mai localizzazioni e doppiaggi in francese
    in ogni caso questo ci rimanda alla conclusione di cui sopra: o studi l'inglese...o ti accontenti di quello che passa la casanza
    io sono abbastanza tranquillo, in quanto la stragrande maggioranza di vg che escono non mi interessano
    quindi nella migliore o peggiore delle ipotesi, c'è reciprocità
    parere
     
    Ultima modifica: 25 Aprile 2022
  17. f5f9

    f5f9 si sta stirando Ex staff

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    :emoji_thinking:
    ovviamente parlavo da un punto di vista economico, produttivo e (scusate la parola) culturale
    fino a poco tempo fa erano di più le mode che imponevamo noi che quelle che subivamo
    già, ma poi "ce l'ha detto l'europa"
    ma io penso che i primi sintomi del declino abbiano avuto origine qualche anno prima, per l'esattezza con mani pulite
    sì, lo so, sembra paradossale, ma è innegabile che sulle attività produttive si è creata una plumbea cappa di terrore che le ha indebolite
    è pazzesco! se penso che i miei più ardenti sogni giovanili erano la sconfitta della corruzione e un mondo senza frontiere mi viene da piangere
    l'abbiamo voluta la globalizzazione? e adesso pedaliamo
    che poi era inevitabile, ma il problema vero è che non siamo stai capaci a gestirla (o non abbiamo voluto)
    è una conseguenza del nostro declino, ormai è tardi anche perché, invece di imparare un po' di presunzione dai galli/crucchi, passiamo il tempo ad autoaccusarci e sminuirci
    già, e noi ci preoccupiamo sempre di essere alla base della catena alimentare (se non lo facciamo passiamo per fascisti, sovranisti e maniaci dell'autarchia)
    sante parole: in italia il giro d'affari dei vg è di quasi 2 mld e mezzo con crescita di quasi il 20% all'anno e ci sono 16 milioni di videogiocatori, ma noi, che siamo furbetti, continuiamo a comprare in vg in inglese fornendo alibi ai publisher
    già, ma il "criterio di orientamento" è in gran parte colpa del nostro infantile candore (e di autolesionismo)
     
  18. alaris

    alaris Supporter

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    Parole che condivido...per quanto mi riguarda con il retrogaming, i mod, giochi ancora da iniziare ecc. ho giochi per altri tre o quattro anni. Gli unici giochi che comprerei al dayone, requisiti permettendo, sono BG3, i giochi Rpg di Beth e dei Piranha Bytes.
     
    Ultima modifica: 26 Aprile 2022
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  19. Varil

    Varil Galactic Guy

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    Anche io ne ho ancora per diversi anni col mio backlog enorme. Devo solo trovare il coraggio di iniziarlo xD
     
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  20. Varil

    Varil Galactic Guy

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    Quanto li odio :D
    Ma in realtà, a dire le cose veramente come stanno, semplicemente li invidio. Sono Paesi che funzionano, o quantomeno funzionano molto meglio dell'Italia. E la colpa anche in questo caso è della classe dirigente del Paese da 20-30 anni a questa parte. Ma anche quella... non piove certo dal cielo. Qualcuno li avrà eletti. Quindi, forse, forse...
    è il popolo a fare schifo.
     
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