L’uso massiccio dei Mech di sicurezza è stata la risposta più comune tra le agenzie attive nella comunità galattica a seguito dell’assalto alla
insoddisfatte.
Uno dopo l’altro, gli operatori del settore iniziarono a investire pesantemente nello sviluppo e nella produzione di robot di sicurezza automatizzati.
Il modello standard di Mech di sicurezza è dotato di un’intelligenza virtuale estremamente limitata, in grado di compiere solo precise azioni programmate: sorvegliare un’area, avviare un programma di riconoscimento per bloccare gli accessi non autorizzati o azionare una serie di ordini e avvertimenti vocali pre-registrati.
Di fronte ad avversari armati, i Mech ricorrono immediatamente alle armi letali antiuomo per neutralizzare la minaccia e, nel caso la situazione degeneri rapidamente, i Mech potrebbero non utilizzare gli avvertimenti vocali prima di aprire il fuoco.
In genere questi automi vengono suddivisi in due categorie: leggeri e pesanti.
I Mech leggeri hanno dimensioni molto variabili ma sono accomunati dalle dita opponibili che ne aumentano la versatilità (si avvicinano alla manualità delle specie organiche più evolute); i Mech pesanti, al contrario, dispongono di un armamento pesante integrato direttamente negli arti meccanici.
Tra i Mech leggeri si distinguono i Cani-Mech, automi quadrupedi provvisti di sensori anti-contrabbando e in grado di aprire il fuoco in caso di resistenza
all’arresto.
L’impiego dei Mech è tutt’ora limitato a compiti di sicurezza, in quanto la loro IV non è in grado di gestire un’operazioni militare vera e propria.
Il loro utilizzo è ormai diffuso e accettato in gran parte della galassia ma non sono mancati gravi incidenti: pur non essendo pericolosi come un’IA ribelle, i mech sono stati protagonisti di gravi danni al personale organico a causa di malfunzionamenti (in realtà molto rari e spesso riguardanti un singolo modello) o sabotaggi attraverso la modifica delle loro routine di comportamento.