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Intelligenza Virtuale (IV) 2016-11-27T11:24:34+01:00
Avina, I.V. della Cittadella.

Avina, IV della Cittadella.

Attualmente la forma più comune di sistema operativo è rappresentata dalle IV, acronimo che sta per Intelligenza Virtuale.

Una IV funge da interfaccia fra l’utente e i programmi informatici di un computer ed è generalmente realizzata in modo da potervi interagire come con un individuo senziente: l’avatar è normalmente costituito da un ologramma con le sembianze di una persona, è dotato di una voce sintetica e programmato in modo da poter simulare interazioni faccia a faccia con l’utente.

Le IV sono installate sui computer domestici, sui terminali pubblici e in quelli aziendali, svolgendo una gamma amplissima di funzioni, dalla semplice informazione turistica alla gestione della sicurezza di strutture di ricerca di alto livello. Esistono in commercio IV dalla programmazione e dagli aspetti più disparati, ne esistono persino di modellate su personaggi famosi del passato; ma esistono anche IV più semplici, specializzate su pochi ambiti molto specifici, dalla ricerca di informazioni su Extranet alla segreteria.

Sebbene siano fatte per simulare l’interazione con un essere vivente, l’illusione non è mai perfetta, e infatti è bene ricordare che una IV, per quanto offra una simulazione realistica, non è intelligente: non ha coscienza di sé e non può superare i limiti della propria programmazione, non può prendere decisioni autonome né imparare spontaneamente.

Nonostante questo, si sono verificati casi di IV “impazzite”, il cui comportamento è sfuggito al controllo, portandole addirittura ad agire strategicamente e a danneggiare persone, pur di evitare la disattivazione. E’ da domandarsi se una IV che ha subito questa metamorfosi sia ancora da considerarsi priva di autoconsapevolezza, se non si sia cioè avviata a trasformarsi in una IA, o intelligenza artificiale.

Creare intenzionalmente una IA è proibito, e quelle esistenti devono essere distrutte; la Galassia non ha dimenticato quanto accaduto fra

Geth.

Tuttavia, nel ricostruire la Normandy, gli ingegneri di

Cerberus installarono a bordo una IA, opportunamente vincolata, per migliorare le prestazioni della nave. Liberata in seguito a una situazione di emergenza, è entrata a pieno titolo a far parte dell’equipaggio della Normandy con il nome di IDA; al di fuori della nave, tuttavia, deve mantenere una copertura per non essere riconosciuta come IA illegale.