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Hermaeus Mora 2016-11-27T11:24:20+01:00

La sfera di Hermaeus (o Hoermius o Hormaius o Herma) è la divinazione delle maree del destino, la lettura del passato e del futuro, l’interpretazione delle stelle e del cielo. Nel suo dominio troviamo i tesori del sapere e della memoria.

Il suo nome più antico è Herma-Mora che corrisponde a un Antico Demone di Atmora, il mitico continente settentrionale da cui provennero i primi Nords. Si dice che Herma-Mora cercò di convincerli a diventare Aldmers ma il loro mitico capo Ysgramor sventò il complotto.

Nei miti Nedic (ricordiamo che i Nedics sono i progenitori dei Nords) è conosciuto come “Woodland Men”, ossia colui che cattura gli abitanti dei villaggi che si sono persi nei boschi. Nella lingua Elfica “Mora” significa “legno”, “bosco” o “albero”.

E’ chiamato anche il “Demone della Conoscenza” e pare sia coinvolto nelle origini del culto della Morag Tong, ma forse si tratta solo di un “riflesso” dell’altro Principe/Principessa Daedrico/a Mephala (il più smaccatamente ermafrodita).

Il regno di Hermaeus Mora si chiama “Apocrypha” e vi si trova tutta la conoscenza proibita e/o dimenticata. Si tratta di una biblioteca infinita, con scaffali che si estendono in ogni direzione, con enormi pile su pile di testi. Nel vuoto svolazza un numero infinito di pagine che sembrano portate da un misterioso vento mistico non percepibile. Tutti i libri hanno una copertina nera senza titolo. Frotte di spiriti si aggirano tra le pile e attraverso i libri, impegnati in misteriose ricerche.

La data di convocazione dei Hermaeus Mora è il cinque del primo seme ed è assai più difficile da convocare di tutti gli altri Principi Daedrici. Il suo Santuario in Cyrodiil si trova in un’area difficile da trovare nei Monti Jerall e possono accedervi solo i mortali più meritevoli.

Hermaeus Mora è sempre associato al mitico “Oghma Infinium”, un tomo di potere in grado di aumentare immediatamente gli attributi dell’Eroe.

Era stato scritto da Xarxes, lo scriba di Auri-El (la versione Elifca di Akatosh) cui Hermaeus Mora aveva concesso la sua conoscenza (ricordiamo che la stessa sapienza era stata usata anche da Mehrunes Dagon per il famoso “Mysterium Xarxes” che abbiamo avuto modo di manipolare in “TES IV: Oblivion). Il nome del tomo deriva da quello di Oghma, la moglie di Xarxes, cui era dedicato. Il libro, dicevamo, trasforma praticamente in un semi-dio chi lo legge e poi sparisce dall’inventario. Le tre sezioni principali del tomo sono: The Paths of Steel, Shadow e Spirit (Sentieri d’Acciaio, Ombra e Spirito).

Troviamo il Tomo già nel primo gioco della saga (The Elder Scrolls: Arena) in cui il Campione Eterno ne entra in possesso nei tempi del “Simulacro Imperiale” (ve ne abbiamo parlato sia nell’articolo su Barenziah che in quello sulla Terza Era). Non è chiaro se il tomo viene ritrovato in Skyrim o Elsweyr.

L’Oghma Infinium in “TES II: Daggerfall”

 

L’eroe di Daggerfall venne convocato da Hermaeus Mora che gli chiese di eliminare alcuni nobiluomini che l’avevano offeso. Eseguito il compito poté usufruire dei vantaggi del magico tomo.

Hermaeus Mora in “TES II: Daggerfall”

Ai tempi della Crisi di Oblivion, dopo che il Campione di Cyrodiil ha completato tutte le missioni degli altri Principi Daedrici, viene convocato e gli viene chiesto di raccogliere un’anima per ogni tipo di razza senziente, dopo di che potrà usufruire della lettura del leggendario Tomo.

L’Oghma Infinium in “TES IV: Oblivion”

Hermaeus Mora in “TES IV: Oblivion”

L’Eroe di Skyrim potrà ascoltare la voce di Hermaeus Mora proveniente da un abisso…

Hermaeus Mora in “TES V: Skyrim

Inoltre, nell’espansione “Dragonborn”, giocherà un ruolo molto importante (e, ultimo ma non ultimo, sarà possibile esplorare il suo Piano dell’Oblivion).

Apocrypha, il suggestivo Piano dell'Oblivion di Hermaeus Mora.

Apocrypha, il suggestivo Piano dell’Oblivion di Hermaeus Mora.

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