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Deus Ex Human Revolution: Detroit -seconda parte 2016-11-27T11:24:00+01:00
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    Deus Ex Human Revolution

    Deus Ex Human Revolution: Detroit -seconda parte

Oltre la cortina di fumo

Eliza Cassan voleva dire a Jensen tutto ciò che sapeva dei rapimenti, ma “qualcuno” non intende permetterglielo. E questo qualcuno è risultato essere Fedorova, un altro membro della squadra di mercenari. Jensen riesce a ucciderla dopo un letale e silenzioso combattimento: Eliza può quindi rivelargli alcune verità. Primo, la giornalista più famosa del mondo è, in realtà, un’intelligenza artificiale. Secondo, David Sarif sa più di quello che vuole lasciar credere. Terzo, Jensen dovrà ancora vedersela con gli estremisti.

Trovare Isaias Sandoval

Al nostro ritorno a Detroit Malik ci farà atterrare nel tetto del nostro appartamento, in quanto le industrie Sarif sono prese d’assedio dal Fronte Umanitario e tutta la città è in preda a disordini e rivolte. Ci attenderà un Faccia a faccia con Sarif nel nostro appartamento, ma nonostante le nostre insistenze per metterlo alle strette e farci dire ciò che ci ha tenuto nascosto, le sue motivazioni sembrano, ancora una volta, legittime e sincere. Ci consegnerà un pass che ci consentirà di entrare al centro congressi, dove Taggard sta tenendo un comizio, e noi dovremo convincerlo a rivelarci dove si nasconde il suo fidato braccio destro, Isaias Sandoval, responsabile del rapimento e dell’assassinio di tanti scienziati.  Pritchard d’altro canto non crede che Taggard ci tenga a sputtanarsi pubblicamente, quindi ci dirà di rivolgere le nostre attenzioni al suo ufficio qualora le cose non andassero come prevediamo.

Facciamo una premessa: l’incontro con Taggard è parte di un achievement, oltre a questo prenderemo anche 1000 PE per essere riusciti a convincerlo e possiamo così evitare di infilarci nel suo ufficio di nascosto ed affrontare così i suoi numerosi mastini da guardia. Ma se l’esplorazione e la sfida ci intrigano, guadagnando anche parecchi PE in più, e non vogliamo perdere l’achievement, il modo migliore è salvare prima di entrare nel salone delle conferenze, affrontare Taggard, il quale lo si può convincere in modi diversi anche senza l’ausilio dell’Amplificatore Sociale, prendere l’achievement e poi ricaricare per fare di testa nostra.
Per convincere Taggard dovremo: Sviarlo e poi Screditarlo per tre volte consecutive, oppure, Affrontarlo per quattro volte consecutive, e probabilmente anche in altri modi. In questo modo l’achievement è preso insieme a 1000 PE. Taggard ci darà il via libera per accedere al dietro le quinte, rivelarci poi il nascondiglio di Isaias insieme ad altri dettagli, tipo che Zeke Sanders è il fratello di Isaias Sandoval, e infine, uscendo, recuperare in tutta tranquillità l’ebook, prezioso, dal comodino davanti al divano dove sono sedute due guardie del corpo.
In alternativa, come dicevamo, possiamo ricaricare dopo aver preso l’achievement e procedere in questo modo:
NON andare da Taggard per niente, recarci subito nel suo ufficio passando per il condotto dei bagni del secondo piano, la porta a fianco alla guardia del corpo posizionata proprio sotto una telecamera e vicino a una porta bloccata e transennata, arrivare nel punto che ci farà scendere proprio all’interno dell’ufficio di Taggard.

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Qui siamo al sicuro ma evitiamo rumori. Guardiamoci attorno e noteremo diverse cose: Una cassa di legno vicino ad un muro fragile, due terminali. In un terminale acquisiremo il nascondiglio di Isaias Sandoval, completando anche la missione e prendendo: 750 PE per aver concluso la missione, 500 PE perché non ci ha visto nessuno, 250PE perché non abbiamo fatto scattare nessun allarme. Ora ci mancano i 200PE per l’ebook di Darrow, più tutti i PE che riusciremo a recuperare per uscire di li. Dall’altro terminale possiamo fare piazza pulita delle due uniche telecamere, fastidiose (ce n’è anche una terza ma per ora non ci interessa). Uscendo, piano, da questa stanza vedremo il divano rosso, con sedute due guardie che stanno guardando la tv (quindi impossibile stenderle col doppio colpo, o in qualunque altra maniera se non vogliamo allertare i sistemi) e di fronte il comodino con l’ebook. Spaccare il muro dell’ufficio farà scattare immediatamente gli allarmi, anche questa via è da escludere, ma la cassa è li di certo per un motivo.
Prendiamola e posizioniamola grosso modo in centro stanza, in modo che possiamo passarci intorno in tutti i lati, poi togliamo la camminata, se l’avevamo messa, e facciamo semplicemente qualche passo in direzione della porta, uno dei due seduti sarà insospettito dal rumore e verrà a controllare. La nostra cassa ci sarà d’aiuto per poterlo stendere silenziosamente, e poi è il turno dell’altro per il quale non avremo più problemi. Prendiamo l’ebook da 200 PE. Ora possiamo uscire agevolmente in quanto quasi tutti gli altri li presenti, se stiamo in stealth, non si accorgeranno di noi, se poi volete stenderne qualche altro potrete farlo.
Rechiamoci ora al punto segnalato sulla mappa per l’appartamento di Isaias Sandoval, al nostro ingresso nel palazzo vedremo subito due triangolini grigi nella mini mappa, e se li seguiamo vedremo che sono della Setta Purista e sono armati. Scenderanno da basso e non daranno fastidio, ma possiamo seguirli e stenderli. Al piano più alto c’è invece l’appartamento, subito all’interno un uomo cadavere con, in mano, un goloso kit praxis. Attenzione! E’ una trappola, se lo prendiamo scatterà. Avviciniamoci invece alla porta e apriamola, all’interno il nostro “vecchio amico” Zeke che ci stava tenendo un’imboscata imbracciando il suo fucile a pompa. Stendiamolo e solo allora prendiamo il kit dal cadavere. Ora potremo spaccare la parete della stanza di Zeke, allarmando i due sottostanti ma non partirà nessun allarme, oppure, togliere le scatole dalla parete dell’interrutore luce per scoprire una leva, la quale aprirà una parete nascosta che rivela delle scale. Scegliamo la strada che preferiamo per scendere, ormai sappiamo che sotto ce ne sono due, e con un minimo di accortezza possiamo stenderli entrambi senza che ci vedano (Prima di scendere diamo anche uno sguardo al quadro alla parete, nasconde una cassaforte (5463)). Infiliamoci ora dentro il grande container aperto il quale nasconde una botola e una scala, che ci condurrà alle fogne, nascondiglio della Setta Purista.

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Queste fogne sono disseminate di individui armati, mine sparse, e barriere laser, personalmente ne ho stesi solo un paio durante il mio tragitto per il condotto, gli altri tre li ho lasciati li. Ora arriviamo alla porta del nascondiglio di Sandoval. Partirà un filmato, dopo il quale Isaias è intenzionato a suicidarsi. Starà a noi convincerlo a non farlo (guadagnando così anche l’achievement).
(Certo è che, per poterlo convincere dovremo dirgli delle cose veramente carine, stonate per gli atti da lui commessi, e davvero inappropriate… considerazioni personali)
Per convicerlo a non farlo dovremo Ispirarlo per tre volte consecutive, e lui depositerà l’arma.
Uscendo da questo nascondiglio troveremo una parete fragile, all’interno un potenziamento di “capienza munizioni” per arma.
Da Sandoval abbiamo scoperto che l’impianto GPS innestato negli scienziati rapiti non è stato possibile rimuoverli, è solo stata cambiata la frequenza per poter non essere rintracciati. Rechiamoci quindi sul tetto del nostro appartamento dove malik ci sta aspettando per portarci in sede a Detroit.
Se dovete fare qualcosa, vendere o comperare, questa è la vostra ultima occasione, e anticipo che sarebbe proprio opportuno farlo, soprattutto se state conducendo il gioco per ottenere l’achievement di non uccidere nessuno. Ricordo che alla LIMB potrete comperare i barattoli energetici, oltre ai kit praxis. E il benzinaio vende ancora delle granate shock oltre a qualche EMP.

Missioni secondarie – seconda parte – luogo: Detroit

Legami dimenticati

– Pritchard. Voglio che assegni una squadra di sorveglianza a un appartamento di Brooklyn Court, finché non trovo una soluzione più definitiva. Il nome della donna è Walthers. Michelle Walthers.
– Protezione? Ma che ti prende, Jensen… Chi è questa donna?
– E’ una… di famiglia. Ma è vulnerabile. Ti spiegherò dopo. Tu fallo per me, per favore. E non dire niente a Sarif. Posso fidarmi di te, Pritchard?
– Cazzo, Jensen. Va bene, va bene. Lo farò. Però mi auguro che ci sia una buona ragione.
– C’è, te lo assicuro. Quando ci vediamo ti spiego tutto, ora però devo andare al lavoro. Ah, Pritchard… Grazie.

Questa missione si innescherà se abbiamo completato, così come descritto, la missione “Sospetti di cospirazione” dataci sempre da Pritchard nella Detroit della prima parte.
Al nostro ritorno da Montreal Pritchard ci dirà che, non contento di quanto affermato da Sarif in quell’occasione, ha indagato per conto suo scovando il detective assunto da Sarif, potremo cercarlo e porgli le nostre domande direttamente.
Il condominio dove troveremo Kevorkian è lo stesso di dove abbiamo affrontato i Baller per conto di Jenny Alexander, a far la guardia a Kevorkian troveremo un “uomo in nero” che stenderemo con facilità poiché è di spalle, a questo punto troveremo Kevorkian riverso a terra e in fin di vita, inizieremo a fargli delle domande ma lui non ci risponderà se non lo riforniamo di morfina per calmare i dolori e che troveremo propio dietro la porta, all’esterno di dove si trova lui. A questo punto ci farà delle rivelazioni, intervallate da un ulteriore dose di morfina, fino al punto in cui, quando ormai ci ha detto tutto ciò che ci serve sapere per proseguire nell’indagine, vorrà da noi un po’ di misericordia e chiederà una dose letale. Potremmo aver compassione e dargliela, ma questo inficerà i nostri sforzi di non voler uccidere nessuno per tutto il corso della partita, d’altro canto, è solo accontentandolo che riusciremo a strappare l’achievement dedicato. L’unico modo per soddisfarle entrambe è quello di salvare prima del dialogo, accontentarlo e ottenere così l’achievement, e ricaricare rifacendo tutta la procedura e questa volta però, lo lasceremo in vita (morirà poi da solo poco dopo).  All’uscita ci ritroveremo con il punto segnato sulla mappa di un centro di stoccaggio e la combinazione di una cassaforte.
Dovremo ora passare attraverso il cunicolo dietro il benzinaio che collega la zona della Limb con la zona del Distretto di polizia, sbucheremo proprio nei pressi del centro di stoccaggio, a sbarrarci l’ultimo pezzo di via c’è un grande bidone della spazzatura, oltre questo vediamo due altri posti per nasconderci, un piccolo cubo di cemento e una transenna messa di sbieco, appena ci nasconderemo dietro la transenna partirà il dialogo tra l’uomo in nero e un interlocuotre telefonico, poi ne vediamo altri due , vicini, poco oltre, e infine c’è un quarto all’interno del centro di stoccaggio. L’unico problema qui possiamo averlo solo dal tizio al telefono, che appena terminerà la comunicazione si andrà a sistemare vicino a un bidone della spazzatura e poco dopo verrà verso la nostra direzione per posizionarsi proprio vicino al cubo di cemento, per non muoversi più. Solo che rimanendo dove siamo ci vedrà, se ci nascondiamo dietro il cubo di cemento ci vedrà ugualmente. L’unico modo  è, ovviamente, ricaricare se ciò avviene e sfruttare quel bidone della spazzatura che abbiamo dovuto spostare per accedere al posto e utilizzarlo in modo appropriato come copertura. L’alternativa è quella di colpirlo velocemente appena si posiziona dopo aver finito la telefonata, i due li a fianco non ci vedranno, ma dovremmo essere veloci.
Poi entriamo all’interno dello stoccaggio e colpire quello che ci da le spalle, aprire la cassaforte (4062) e prelevare le foto. Dal terminale leggere invece tutte e 5 le email per avere l’indizio successivo che ci condurrà da Michelle.
Qui scopriremo dei frammenti del nostro passato, ma senza avere ancora delle certezze assolute. Facciamo i bravi ragazzi e lasciamo che Michelle tenga i soldi dei nostri “compleanni”. La successiva comunicazione con Pritchard chiuderà questa missione.

Distruggi il sistema

Dannazione. Senti, sta succedendo qualcosa di grosso e ho paura di non farcela. Ti ricordi quel Banger, Jacob White? L’hai incastato un paio di volte. Mi è arrivata la notizia che ha messo le mani su degli esplosivi militari. Qul pezzo di merda ha una bomba, Adam!

Quando usciremo dalla sala conferenze, dopo aver portato a termine la prima parte della missione “trovare Isaias Sandoval”, un ex collega di Jensen ci bloccherà per chiederci aiuto a trovare un ex galeotto e una potenziale bomba. Accettando l’incarico verremo nadati in tre possibili zone calde: la metro, il vicolo dietro il distretto, e le fogne. Il punto esatto sono le fogne, ma se vogliamo avere altri 200 PE andiamo prima anche alla metro e al retro del distretto. Dal retro del distretto c’è anche il tombino che ci condurrà alle fogne. Qui attenzione, la zona è altamente minata e, in prossimità delle torrette, ben tre, ci sarà anche il nostro uomo. Prima di arrivare a lui potremmo voler disinnescare e le bombe, camminandoci accanto e disinnescarle con il tasto “E”, ma anche le torrette dal terminale, che si trova in zona libera da possibili individuazioni nemiche. Ora sbarazzarci di Jacob White non sarà un problema, dietro di lui si trova la bomba, a cui serve un codice, che noi non possediamo e quindi dovremo hackerare, per disinnescarla.

Questa parte (della bomba) fa capo anche ad un achievement, e, sono sincera, se non avessi sbirciato in giro non ci sarei mai arrivata da sola (e si però che con un buon fiuto, alla S.H., ci si sarebbe potuti arrivare in quanto ci sono molti oggetti informatici, hardware, che all’acquisto hanno impostata una password di default, che, guarda caso, è proprio quella che dovremmo inserire per avere l’achievement, indovinate un po’… “0000”.
E sì, semplice, ma complicato! Ovviamente potete anche hackerarla soltanto, non scoppierà, solo non avrete preso l’achievement.
Torniamo da Nicky per concludere la missione.

Autore:

Mi piace fare quello che mi pare e piace