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Risen: Capitolo 2 – I Signori Maledetti 2016-11-27T11:24:05+01:00
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    I Signori Maledetti

    Risen: Capitolo 2 – I Signori Maledetti

Teoricamente Leon potremmo incontrarlo in qualunque momento, anche nel primo capitolo, e ci affiderebbe comunque la sua missione.

Certo che portarla a conclusione già nel primo capitolo sarebbe una bella sfida, nulla ce lo impedisce, noi però l’affronteremo più o meno all’inizio del secondo capitolo poiché ci serve ulteriore esperienza da poter spendere come meglio crediamo, se specializzarci in qualche arma preferita o nella magia, a noi la scelta, in ogni caso questa missione incrementerà notevolmente il nostro livello ancora un po’ bassino per ciò che ci attende dopo, ovvero anche l’incontro dei primi dungeon.

I Signori Maledetti

I Signori Maledetti

Quindi procediamo a cercare questi anelli di cui Leon ci ha parlato: sono sei in tutto e uno ce lo ha consegnato Leon.
Se proveniamo dalla missione di Patty, dove cerchiamo il tesoro di Barba d’argento, trovando infine anche un disco di cristallo per l’Inquisitore, allora siamo già passati attraverso due delle cinque rovine.
Nelle prime rovine che incontriamo a Ovest, le stesse dove Romanov aveva incarcerato Patty, troveremo il primo anello in possesso a un signore degli scheletri. Non fatevi scappare l’occasione di visitare la cima della torre, fonte di ottime ricompense che spiegherò nel dettaglio in un articolo dedicato, segnato sulla mappa come “luogo d’interesse”.

Le prossime rovine a Ovest, luogo in cui abbiamo trovato il tesoro di Barba d’argento, è il prossimo luogo da perlustrare in cerca di un altro signore degli scheletri per l’altro anello.
Come dicevo, se proveniamo dalla missione di Patty, potremmo aver deciso di farci aiutare da Vasili a combattere contro tutti gli scheletri di entrambe le rovine. Oltretutto Vasili ci seguirà anche verso la costa, altro luogo d’interesse qui segnalato, dovrete prendere la stradina sottostante per arrivare al mare: questa zona è fitta di animalacci: lupi neri e affamati, vermi putridi, avvoltoi e ratti, tutti in gruppi molto numerosi. In questa spiaggia troviamo una barca, dove recuperare cose molto utili, e più a est della barca un baule, dove trovare un pezzo di una spada che farà partire anche un’altra missione che tratterò a parte.

Ora andiamo verso Est, verso la torre segnalata sulla mappa allegata, ai piedi del monastero, per arrivare qui dobbiamo necessariamente passare per il ponticello di legno sotto la fattoria dei novizi di Tristan, che attraversa una palude infestata da falene, in questa palude c’è un altro luogo d’interesse, ovvero una grotta all’estremità della palude dentro la quale due Ghoul ad attendervi ed un bottino prezioso nel baule. Continuiamo poi per la strada che conduce da Leon, superarla e procedere verso quella casa che si intravede, posizionata tra Leon e la torre in rovina nostro obiettivo. Qui attenzione poiché è luogo di gnomi e sono numerosi, anche questa è una zona abbastanza popolata, non solo da gnomi ovviamente, e infine la torre, dove però, in questo caso, saremo da soli a dover affrontare, a meno che non abbiamo già acquisito da qualche parte una pergamena evoca scheletro. Facciamo piazza pulita di tutti gli scheletri e recuperiamo il terzo anello.

Il quarto lo troviamo nella torre a sud, quindi torniamo indietro ed addentriamoci in campo minato… cioè, in zona ancora inesplorata, ma anche abbastanza minata poiché in questa particolare zona vivono anche due bestie delle ceneri, pericolosissime se siete da soli. Non dovrete però affrontarle per forza per arrivare alle rovine, sappiate solo che ci sono, poi sta a voi decidere se farle o meno. Come dicevo non è obbligatorio e se decidete di affrontarle non avendo ancora abbastanza forza e salute sarebbe opportuno avere un aiuto con voi, magari Fred, lo scheletro evocato. Sappiate anche che queste bestie passano attraverso lo scudo, quindi niente vi salverà.
In questa torre però ci sono anche degli gnomi proprio vicino agli scheletri, se ne colpite uno qualsiasi dalla distanza vi attaccheranno tutti, cercate di far fuori prima gli gnomi se potete. una volta che vi siete liberati di tutti quelli all’esterno rimarranno solo due scheletri, uno a guardia dell’ingresso della torre e il signore degli scheletri all’interno, che uscirà appena attaccherete quello di guardia.
In questa zona c’è poi da sottolineare ancora un luogo di interesse, ma vi servirà almeno una pergamena di levitazione, due se non vorrete poi rifarvi tutta la strada.
Nella mappa allegata vedete il pallino giallo posizionato su alcuni monti, se infatti salirete sulla torre o anche solo da vicino al baule, fuori dalle rovine, vedrete che al di la c’è un piccolo spiazzo dove si intravede qualcosa che assomiglia ad una tomba, con una pergamena di levitazione potreste voler andare fin li e prendervi la runa, preziosa, di rapidità e altre cosucce utili, come dicevo con un’altra pergamena di levitazione potreste poi tornare dov’eravate, in alternativa usare una pietra di teletrasporto.

Ora ci manca l’ultimo anello.
Per raggiungere l’ultimo anello dobbiamo necessariamente passare attraverso la grotta, nel punto rosso. E’ zona abbastanza densa di pericolosità, sia per arrivarci che una volta all’interno, infatti qui all’interno troveremo dapprima alcuni scheletri a guardia di un tempio sotterraneo, è qui, in questo tempio sotterraneo che troveremo il portatore dell’anello, o meglio, il Dominatore, colui che dovremmo uccidere “uccidi Patroscon il dominatore” perché trovare i soli anelli non sarà sufficiente così come non sarà sufficiente uccidere solo Patroscon senza aver trovato tutti gli anelli, quindi è una cosa da fare e, visto che siamo qui, facciamola.
Entriamo e, sicuramente, vi verranno addosso tutti e cinque o sei quali sono; per non dover soccombere troppe volte il mio consiglio è quello di rimanere nel corridio, stretto quanto basta per poterne affrontare uno alla volta, massimo due. Patroscon non è tanto diverso dagli scheletri guerrieri, attenti a quelli coi bastoni o con spadone che, se vi prendono vi dimezzano la salute in un colpo, ma anche quelli senza armatura e con una misera falce al seguito sono pericolosi, provare per credere.

Bene! ora abbiamo ucciso Patroscon e possiamo procedere, quindi saliamo ed addentriamoci definitivamente nella grotta, attenti però! qui ci sono circa quattro Ghoul, se non ve la sentite di combatterli ora, visto che in questa zona non avrete neppure l’opportunità di riposare, il mio consiglio è: fuggire a gambe levate. Avete una pergamena della rapidità? Usatela ora, è il momento giusto e non fermatevi e non voltatevi neppure dopo che sarete usciti perché fuori ce n’è un altro, quindi correte a più non posso evitanto tutto e tutti, avrete tempo per tornare indietro. fiuuuu, l’abbiamo scampata. Se non avete una rapidità con voi, bhe, è dura, molto dura uscirne.

Una volta dall’altra parte intravediamo un fuoco da campo, qui Henrik vi dirà che sta cercando un Gyrger: un mostro un animalaccio una leggenda insomma “La leggenda del Gyrger“, ma può avere fondamenta valide quindi non resta che fidarsi, oltretutto lui ci seguirà, ehm… no… non dalla parte dei Ghoul, se ci stavate pensando, ma solo nella zona attraverso il ponte davanti a lui. Anche qui posti per dormire non ne troverete, e se si sta facendo notte vi conviene rimanere li ed aspettare che faccia giorno, al di la c’è un bel casino di roba, ultile, ma soprattutto roba pericolosa.
Procediamo, appena al di la del ponte un gruppo di gnomi, non saranno un grande problema; fate conto che questa zona è come un’isola a se stante, inizia nel ponte e finisce alle rovine, non ci sono ulteriori uscite quindi prendetevi il tempo che vi serve per perlustrarla tutta, Henrik di tanto in tanto vi fermerà dicendovi dove secondo lui è meglio andare o non andare, non dategli retta, guardate dappertutto lui qui vi seguirà ovunque.
In sostanza in questa zona troviamo: una bestia delle ceneri, un orco, parecchi gnomi, sia prima di arrivare alle rovine sia all’interno delle rovine, e, ovviamente, il Gyrger più animalacci vari. Una volta all’interno delle rovine (dopo aver fatto piazza pulita degli gnomi, a proposito, ormai dovreste essere a buon punto con la raccolta degli attrezzi per Walter) prendiamo a sinistra, Henrik ci dirà che il Gyrger non è li, secondo lui… secondo noi se non c’è il Gyrger c’è l’anello, quindi scendiamo e andiamo a prenderlo.
Ora possiamo andare a prendere anche il Gyrger, che si trova sempre li alle rovine, altre scale in discesa. Altri gnomi anche, molti bauli chiusi, qui troverete anche un paio di pergamene per aprirli e se non ne avete altre con voi e non avete sufficiente abilità a scasso vi conviene tornarci quando potrete aprirli perché sono ottimi, davvero ottimi, in pratica troviamo ben due rune qua. Per la precisione: Scassinare e evoca scheletro. In un baule troviamo anche la punta di un’altra spada fonte di altra missione a se stante.
Sorpresa, una volta ucciso il Gyrger all’interno del suo baule troveremo anche il Disco di cristallo rubato dagli gnomi, e così abbiamo trovato il terzo. Non è stato semplicissimo arrivare fin qui ma ne è davvero valsa la pena.

Qui termina l’avventura dei Signori maledetti, per avere la ricompensa tornate da Leon.
Noi ci vediamo ai prossimi dischi di cristallo.

P.S.
se avete con voi Fred e volete usare una pietra di teletrasporto, lui non vi seguirà, ma potreste chiedergli di attendervi li. Sempre su Fred, se ha poca salute, salvate veloce e ricaricate veloce, la sua salute sarà di nuovo al massimo.

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Mi piace fare quello che mi pare e piace