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Recensione Mass Effect 2 2016-12-29T16:55:57+01:00
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    Recensione Mass Effect 2

Torna la saga firmata BioWare che si pone il difficile compito di diventare l’RPG ad ambientazione fantascientifica per eccellenza. Vediamo se la software house canadese è riuscita nel suo intento.

Premesse

Nel 2007 uscì il primo capitolo di Mass Effect e ricevette, fin da subito, consensi dalla critica specializzata e dai giocatori. Il titolo, però, non poteva essere considerato un capolavoro, benché fosse complesso e sfaccettato per quanto riguarda le meccaniche di gioco e la trama. Molti errori stilistici minavano un prodotto che mirava a introdurre svariate caratteristiche non appartenenti al genere RPG. Alcuni affermano che Mass Effect fosse troppo cinematografico e lo definirono come un film interattivo: io penso che questo non sia un difetto in quanto trovarsi di fronte ad un prodotto che non abbia niente da invidiare per trama e dialoghi ad un film, è una rarità. Gli sviluppatori per questo nuovo capitolo hanno deciso di intraprendere la via della semplificazione eliminando tutti gli elementi superflui che creavano un’esperienza di gioco confusionaria.

Trama

La trama ha notevoli risvolti narrativi.

La trama ha notevoli risvolti narrativi.

L’ambientazione di Mass Effect 2 non è una delle più originali ma riesce ad unire gli stereotipi fantascientifici che hanno fatto grande il genere. L’umanità, grazie a scoperte tecnologiche di una razza ormai estinta, si affaccia su un panorama politico complesso in cui altre civiltà aliene sembrano governate da una tranquillità apparente. In questo scenario muoveremo le sorti del comandante Shepard, a cui è stato concesso di entrare in un gruppo di soldati di élite chiamati Spettri. Dopo la prima avventura, che vedeva il nostro alter ego alle prese con un suo “collega ribelle” in combutta con macchine senzienti decise ad annientare ogni essere vivente della galassia; Shepard si trova a monitorare le mosse dei suoi nemici tramite la sua astronave e il suo fedele equipaggio. E’ proprio durante una di queste ricognizioni che il comandante viene attaccato da una nave sconosciuta, che riesce facilmente ad avere ragione della Normandy ed uccidere il nostro eroe. L’appassionato di fantascienza sa bene che la morte dei protagonisti tarda sempre a venire: infatti, il nostro comandante si risveglia due anni dopo in una struttura appartenente a Cerberus, un’organizzazione il cui scopo è promuovere il dominio umano nell’universo. Dopo una rocambolesca fuga tra sparatorie ad alto tasso adrenalinico, il giocatore verrà a conoscenza di una nuova minaccia che grava sull’intera galassia. Durante l’avventura faremo la conoscenza di nuovi e rincontreremo vecchi personaggi che ci faranno immergere ancora di più in questo universo targato BioWare. Mass Effect 2 mantiene la stessa componente “etica” rispetto al suo predecessore. Le scelte morali che dovremo prendere non sono mai banali e vanno a toccare argomenti spinosi per la società quali il genocidio e le discriminazioni. Gli sviluppatori hanno creato una trama forte che non è dissimile per qualità da quella del primo capitolo.

Le classi sono molte e ognuna ha le sue caratteristiche.

Le classi sono molte e ognuna ha le sue caratteristiche.

Lo sviluppo del protagonista

BioWare, per questo nuovo capitolo della sua saga fantascientifica, ha deciso di semplificare lo sviluppo del personaggio. Dovrete scordarvi le lunghe liste degli inventari e le miriadi di opzioni relative al potenziamento delle armi dell’alter ego digitale. La personalizzazione del nostro Shepard riguarderà solo le armature da lui indossate, invero durante la trama ne troverete al massimo due o tre. Le specializzazioni iniziali che può scegliere il giocatore sono ben sei: il Soldato, che ha un livello di salute maggiore delle altre classi ed è specializzato nell’uso di qualsiasi arma o armatura; l’Ingegnere, esperto in tecnologie che può curare la squadra e ridurre l’efficacia degli avversari; l’Adepto è un potente biotico (una specie di mago in chiave fantascientifica) e il suo ruolo nel combattimento è quello di indebolire o paralizzare i nemici e allo stesso tempo infliggere molti danni; l’Incursore è un guerriero esperto di tecnologie; il Ricognitore è un potente combattente capace di combinare gli attacchi biotici alle abilità dei soldati ed il suo stile in battaglia è brutale e rapido, infine, la Sentinella, che è la classe più flessibile del gioco che combina poteri tecnologici di supporto ad un’armatura supplementare. Anche se tante classi significano varietà di poteri e di meccaniche di gioco, i combattimenti si risolvono sempre in sparatorie in cui controlleremo Shepard che potrà impartire ordini basilari ai propri compagni di ventura. Data la mancanza di un inventario, al giocatore è data la possibilità di scegliere il proprio armamento prima di ogni missione tramite una schermata di “preparazione”, mentre le missioni più lunghe prevedono la possibilità di cambiare le armi grazie alla presenza di depositi prestabiliti lungo il percorso. Tutti i potenziamenti che riguardavano il protagonista nello scorso episodio erano sottoforma di chip elettronici che potevamo trovare durante le varie quest. BioWare ora decide di darci la possibilità di migliorare sia Shepard che la Normandy. Per ottenere tali potenziamenti ci sarà richiesto di spendere un certo ammontare di minerali recuperabili attraverso la scansione dei pianeti attraverso delle sonde. Questa semplificazione rende il gioco più godibile su molti fronti, concentrando l’attenzione dei giocatori sulla trama che rappresenta il piatto forte di questo gioco.

Mass Effect Screenshot

Le scorribande di Shepard nella galassia

1. I viaggi interstellari

Tramite schermate come questa e...

Tramite schermate come questa e…

L’esplorazione in Mass Effect ricopre un ruolo secondario rispetto alla trama. Ogni luogo che visiterete con la Normandy servirà per una quest primaria o secondaria. Come nel capitolo precedente, potremo muoverci da una parte della galassia all’altra tramite una mappa stellare in cui sono indicati i maggiori sistemi solari e i pianeti della zona. Scegliendo un sistema di destinazione, vedremo il filmato in cui l’astronave entra nel portale galattico più vicino e subito dopo ci ritroveremo all’interno del sistema stellare da noi scelto. Dopo il nostro viaggio stellare, la Normandy apparirà in una miniatura il cui movimento è controllato dal mouse del giocatore. Avvicinando l’astronave a un pianeta potremo guardare le sue caratteristiche che spaziano dal numero di abitanti al tempo di rotazione intorno alla stella cui fa riferimento. Potremo scansionare i pianeti alla ricerca di minerali preziosi, come il palladio, e recuperare tali ricchezze tramite sonde.

...questa potremo spostarci nella galassia.

…questa potremo spostarci nella galassia.

Ogni tanto capiterà, mentre si sta usando lo scanner, di trovare delle anomalie che vi richiederanno di scendere sul pianeta. Lo sbarco darà modo di svolgere missioni secondarie in cui dovremo sbarazzarci di un gran numero di nemici.
Il primo Mass Effect implementava, per quanto concerne l’esplorazione dei pianeti, una sorta di veicolo chiamato Mako. Questo mezzo motorizzato rendeva l’esplorazione noiosa e ripetitiva perché ci si ritrovava a fare sempre le stesse cose.
Ora invece BioWare ha deciso di rimuovere tale mezzo, creando mappe più piccole ma ma con missioni più interessanti di quelle che potevamo affrontare con il Mako.

2. Il bellicoso Shepard

Il comparto “militare” di Mass Effect è uno degli elementi che ha subito più modifiche dell’intero titolo. Introduce la formula delle coperture, che ricorda molto quella adottata dallo sparatutto in terza persona “Gears of War” tanto caro ai giocatori su console. Appena ci troveremo davanti ad un nemico la scelta più sensata, soprattutto a livelli di difficoltà più elevati, sarà quella di ripararsi dietro a qualche oggetto dello scenario. Gli sviluppatori hanno strutturato i livelli in modo tale che il giocatore non si trovi mai in posizioni in cui non potersi riparare. Il sistema implementa i danni localizzati quindi, com’è ovvio, un colpo alla testa infliggerà più danni di quello ad una gamba. Il combattimento corpo a corpo, con il calcio del fucile, deve essere utilizzato solo nei casi più critici ad esempio quando si subisce un’imboscata nemica, altrimenti la soluzione migliore è la fuga. Una delle novità del combattimento è quella della rimozione dei punti vita, infatti al posto del calo di essi a ogni colpo ricevuto, lo schermo comincerà a tingersi di una tonalità di rosso sempre più scura fino alla morte.

I combattimenti fanno uso del sistema di coperture.

I combattimenti fanno uso del sistema di coperture.

Questo cambiamento non va ad intervenire sulla difficoltà degli scontri, invero, ci basterà ripararci per qualche secondo dal fuoco nemico e saremo di nuovo pronti allo scontro. Non sarà quindi più necessario guardare i punti ferita dei nostri compagni perché, a differenza del primo capitolo, i medigel (le pozioni curative, per fare un parallelo con i titoli fantasy) non ripristinano la salute ma serviranno per rimettere in piedi i membri del party caduti durante la partita. I compagni del nostro capitano durante gli scontri potranno agire autonomamente, ma al giocatore sarà dato modo anche di impartire ordini sul loro posizionamento o sullo stile di combattimento. I nuovi poteri introdotti sono interessanti: alcuni ci daranno modo di scavalcare le difese nemiche altri, di far combattere tra di loro i nemici. Gli sviluppatori hanno tolto quel fastidioso sistema di riscaldamento delle armi che smorzava l’adrenalina degli scontri, ed optato per un più comune sistema a caricatori di munizioni. Il giocatore dovrà quindi raccogliere i proiettili dai nemici abbattuti. Nel reparto bellico, oltre alle classiche armi di precisione e le varie pistole e mitragliatrici, fanno la loro comparsa le armi “pesanti” in grado di eliminare i nemici più ostici. Queste armi hanno munizioni speciali, che ovviamente sono disponibili in numero molto limitato.

La salute si ripristinerà con il tempo.

La salute si ripristinerà con il tempo.

2. I dialoghi e la trama

Alla fine di una missione comparirà questa schermata riassuntiva.

Alla fine di una missione comparirà questa schermata riassuntiva.

La trama e i dialoghi, come abbiamo detto in apertura della recensione, sono due degli elementi cardine su cui si basa il gioco. La storia è una delle più riuscite, con personaggi davvero carismatici e dubbi morali che non fanno una piega a confronto dei film più acclamati. Durante l’esplorazione dei pianeti abitati non potremo parlare con tutti i personaggi non giocanti ma solo ascoltare le varie conversazioni composte da poche frasi. Le persone importanti, per quanto riguarda lo svolgimento delle missioni, hanno linee di dialogo coerenti con lo svolgimento delle missioni. I dialoghi si svolgono tramite la classica scelta multipla e anche in questo caso non mancheranno opzioni collegate ai due diversi allineamenti: Esemplare e Rinnegato. Durante le varie conversazioni potremo anche interagire con chi ci troviamo davanti, può capitarci infatti di veder comparire a bordi del monitor il simbolo esemplare o rinnegato e premendo il tasto indicato dalle suddette visualizzazioni interromperemo il nostro interlocutore tramite un’azione caritatevole o spregevole. A immergere il giocatore nelle scene ci pensano le varie telecamere che riprendono il soggetto che parla e qualche elemento della conversazione. Ci pare opportuno segnalare una certa incongruenza nelle risposte da noi selezionate e dal doppiaggio. Niente di grave, però ci pare ovvio che in futuro ci dovrà essere più coerenza tra quello deciso da noi giocatori e quello proposto dalle voci narranti.

Il party e le missioni fedeltà

Il codex è una sorta di enciclopedia galattica.

Il Codex è una sorta di enciclopedia galattica.

Come abbiamo accennato più volte ,Mass Effect 2 ha uno dei party più complessi che si siano mai visti. Questo è dovuto al fatto che gli sviluppatori, a mio parere, si sono concentrati sulla creazione di  un preciso carattere per ogni personaggio arruolabile. Per esempio, vi è il soldato con grossi rimpianti sulle spalle e l’assassino che segue il suo istinto e la propria morale. Però, BioWare non ha creato personaggi troppo tipizzati ed anzi, alcune volte, aggiunge ad essi aspetti molto umani come la paura o la rabbia. Nel corso dell’avventura, Sheppard, potrà instaurare con essi vari rapporti affettivi che lo porteranno ad innamorarsi o stabilire forti amicizie. Nel gioco, da un certo punto in poi, il giocatore dovrà affrontare vere e proprie missioni per conquistarsi la fedeltà dei propri commilitoni. Queste missioni sono molte diversificate e non sentirete mai un senso di déjà vu perché gli sviluppatori hanno utilizzato un level design ogni volta diverso. Inoltre, se tali missioni  non vengono compiute a dovere porteranno conseguenze, a volte decisive,  alla trama.

La bellezza dell’universo

Mass Effect 2 dal punto di vista visivo riesce ad distinguersi dagli altri titoli a sfondo fantascientifico: strutture, astronavi, e personaggi sono stati creati con dovizia di particolari. Il tutto è mosso dall’Unreal Engine 3 che, da quanto si può ammirare, è stato pesantemente modificato riuscendo a togliere quel fastidioso effetto di pop-up delle textures che affligge altri prodotti creati con tale motore grafico. Un difetto, che di certo l’occhio più attento noterà, è la monotonia di fondo che permea gli ambienti di gioco. Gli sviluppatori non hanno preso in considerazione il fatto che ogni specie ha una propria cultura architettonica e quindi durante il gioco non dovremmo incontrare un edificio identico ad un altro. Il giocatore non avrà problemi ad arrivare ai requisiti minimi per giocare, infatti Mass Effect 2 risulta godibile anche da coloro che non hanno una configurazione al passo con i tempi. Il motore grafico è così leggero che riesce a girare fluidamente in macchine di 3-4 anni fa però scendendo a compromessi con i dettagli e la risoluzione. Per quanto riguarda il doppiaggio possiamo affermare che le voci dei personaggi sono scelte con cura, ma per correttezza dobbiamo segnalare che il doppiaggio italiano dell’alter ego non è molto azzeccato. Le musiche sono orecchiabili e ben si adattano ai contesti, non risultando mai invasive.

Dire che le ambientazione sono suggestive è dir poco.

Dire che le ambientazione sono suggestive è dir poco.

 

Commento finale

Mass Effect 2 intraprende la via della semplificazione concentrandosi solo su quegli aspetti che l’hanno fatto amare da moltissimi giocatori. Le sparatorie sono ben orchestrate e miscelano sapientemente gli elementi che hanno fatto grandi gli sparatutto in terza persona su consoles. Il comparto grafico e sonoro sono fra i migliori degli ultimi anni e non hanno niente da invidiare a nessun altro titolo. Profondità e caratterizzazione è la formula del party di Mass Effect che riesce ad immergerci in tal modo da farci vivere in prima persona sentimenti come la nostalgia e l’odio. La semplificazione è la carta vincente di questo titolo, che ora si riesce finalmente ad imporsi in un mercato selettivo come quello degli RPG.
Longevo, mozzafiato, sorprendente: questi sono gli aggetti che saranno utilizzati per descrivere un prodotto che entrerà nella storia degli RPG.