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Recensione Mass Effect 2: Arrival 2016-12-29T17:01:11+01:00
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    Recensione Mass Effect 2: Arrival

Arrival conclude definitivamente il secondo capitolo della saga di Mass Effect, introducendo il giocatore agli avvenimenti che si troverà davanti in Mass Effect 3 e che finora erano rimasti un po’ in secondo piano, focalizzando la storia su Shepard e sui Razziatori, la cui invasione si sta avvicinando.

chi ha apprezzato Mass Effect 2 non potrà non fare lo stesso con Arrival

Shepard e la Dott.ssa Amanda Kenson, appena salvata dai carcerieri Batarian.

Shepard e la Dott.ssa Amanda Kenson, appena salvata dai carcerieri Batarian.

Il DLC offre due o tre ore di gioco, che per circa 5€ (meno di un biglietto del cinema!) sono un prezzo onesto, considerato soprattutto che la qualità dei contenuti è buona e chi ha apprezzato Mass Effect 2 non potrà non fare lo stesso con Arrival. La storia inizia con la richiesta da parte dell’ammiraglio Hackett di salvare un agente segreto dell’Alleanza che ha scoperto importanti notizie sull’imminente invasione dei Razziatori.

Alcuni combattimenti possono essere tranquillamente evitati.

Alcuni combattimenti possono essere tranquillamente evitati.

La missione di soccorso, sulle prime offre una parte “stealth” abbastanza ben realizzata, che permette di evitare i combattimenti ed infiltrarsi indisturbato nella prigione nemica. Peccato che questo sia limitato allo scegliere un percorso piuttosto che un altro, ma è comunque una possibilità di scelta del gameplay e non possiamo che apprezzare. Inoltre, saremo costretti ad affrontare la missione da soli, senza il supporto di nessun membro del party, il che rende gli scontri, che permeano come al solito la maggior parte del gioco, più difficili, almeno ai livelli di difficoltà più elevati, ma senza risultare mai frustranti. Naturalmente la missione di soccorso si evolve in qualcosa di molto di più, che vedrà il nostro Shepard alle prese con avvenimenti molto importanti, dei quali sicuramente udiremo l’eco nel prossimo capitolo di Mass Effect.

L'artefatto dei Razziatori che sembra preannunciare l'invasione.

L’artefatto dei Razziatori che sembra preannunciare l’invasione.

Una certa scarsità di dialoghi e scelte, rendono Arrival più lineare rispetto a quanto siamo abituati, ma questo è dovuto in parte alla sua natura di ponte tra Mass Effect 2 e 3, ed al fatto di essere un DLC opzionale, ragion per cui le scelte ivi effettuate non possono avere un grande impatto sulla storia del prossimo capitolo. Un peccato però, in quanto la storia si prestava benissimo alle scelte morali a cui BioWare ci ha abituato. Nonostante questo, i fan di Mass Effect possono andare tranquilli, si ritroveranno davanti le ottime sparatorie alle quale sono abituati, ed una storia epica che gli appassionati della saga apprezzeranno senz’altro.

Giocatore sin dai tempi in cui a stupire era la grafica di Alone in the Dark, tra un videogioco e l’altro si occupa delle recensioni su RPG Italia. Quando non gioca per piacere trova il modo di farlo per lavoro, insegnando storia del design con Assassin’s Creed II e cercando scuse accademiche per usare videogiochi un po’ ovunque, dagli ospedali alle università.