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  • The Witcher 3 – Cambieremo l’industria videoludica

The Witcher 3 – Cambieremo l’industria videoludica

Il game director Konrad Tomaszkiewicz ha rilasciato una lunga intervista a gamingillustrated.com. Vi riportiamo alcune sue parole, tradotte in italiano. Non si può fare a meno di affermare di quanto (e di come) i CD Projekt vogliano creare un gioco formidabile, addirittura rivoluazionario:

“La cosa più importante è essere consapevoli di cosa ci è permesso di fare e di conoscere i confini delle nostre abilità. Abbiamo cominciato a discutere su come sviluppare un open-world sin dai tempi di The Witcher 1, noi amiamo i giochi open-world. Non vogliamo giocare il solito open world vuoto e solo “open”, perchè non c’è ragione di farlo. E’ per questo che  stiamo imparando a creare questa storyline, la quale coinvolgerà profondamente i giocatori.”

“Vi darà l’impressione di essere reale e sarà proprio essa, assieme al mondo, che porterà emozioni ai giocatori. Vi forniremo scelte e conseguenze che non saranno mai “bianche o nere”, piuttosto saranno sempre velate di grigio. Posso dire che abbiamo imparato a farlo grazie al primo e al secondo capitolo di The Witcher. Ora che conosciamo questa parte del gioco, vogliamo aggiungervi qualcosa e, in mia opinione, l’RPG perfetto è quello che combinerà questi due elementi – la fusione tra un open-world e uno story-driven.”

“Per me è molto importante perché nutro questo sogno: se lo mostreremo alle persone e il pubblico lo apprezzerà, noi cambieremo l’industria videoludica. Inoltre voglio giocare a giochi come questo. Non voglio giochi dove si possa esplorare e basta fino all’infinito. Non mi sento emotivamente coinvolto da questi eventi e da questi personaggi. Non so, forse rappresento solo una certa tipologia di giocatore, ma è molto importante per me proteggere questa storia, perché ne ho bisogno al fine di poter provare qualcosa di speciale una volta che ho finito il gioco.”

“E’ come guardare un film emozionante, ma in questo caso tu puoi cambiare la storia. E’ fantastico e, in mia opinione, The Witcher 3 non sarà soltanto un gioco Next-Gen ma sarà anche una forma di intrattenimento Next-Gen. Penso che tutto ciò sia fantastico perchè i giochi sono qualcosa di più – non sono una forma di intrattenimento passivo. Hai bisogno di pensare a quello che stai facendo, hai bisogno di alcune abilità per poter giocare e questo, in qualche modo, ti coinvolge. Sono molto contento che ci stiamo dirigendo verso questa direzione.”

 

Tra le altre cose, nel resto dell’intervista Konrad Tomaszkiewicz afferma che l’open-world di The Witcher 3 sarà organizzato in modo tale che, tra due qualsiasi luoghi geografici in cui si svolge la missione principale, potremo trovare moltissimi luoghi interessanti (classici dungeon o insediamenti) dove poter reperire qualche side-quest.

2016-11-27T11:35:10+01:00