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Volus 2016-11-27T11:24:54+01:00

I Volus sono stati tra le prime specie a giungere sulla

Cittadella, nonostante ciò rivestono un ruolo politico marginale all’interno della comunità galattica. Questa situazione è dovuta principalmente allo scarso peso bellico di questa specie, per questioni fisiologiche poco adatta alla vita militare, e in buona parte per la sua condizione di protettorato all’interno della Gerarchia
Turian.
Ma è nel campo economico-finanziario che vanno ricercati i meriti dei Volus: da sempre grandi mercanti oltre che ottimi conoscitori della scienza economica, i Volus hanno fornito (e forniscono tuttora) un apporto fondamentale alla strutturazione e alla gestione del sistema economico che garantisce la prosperità della Cittadella e delle specie che la frequentano.

 

Biologia

I Volus ha caratteristiche molto simili tra loro: una statura molto bassa, un busto corpulento e arti molto corti. I loro movimenti non eccellono certo per rapidità o eleganza, risultando assai goffi agli occhi delle altre specie della Cittadella. La somiglianza tra i singoli individui è sicuramente accentuata dall’uso di tute pressurizzate quasi tutte progettate seconde le linee di un design standard.
La fisiologia Volus dipende in modo determinante dalle condizioni  del loro pianeta nativo, Irune, caratterizzato da un’atmosfera ad altissima pressione in grado di trattenere sul pianeta calore sufficiente da innescare processi biochimici a base di ammoniaca. Pertanto le atmosfere a base di ossigeno/ azoto e a bassa pressione sono per questa specie assolutamente nocive; proprio per questo motivo i Volus al di fuori del loro pianeta non possono fare a meno di indossare tute pressurizzate dotate di respiratori.

 

Storia

La prima notizia accertata dell’esistenza dei Volus risale al loro arrivo sulla Cittadella, di fatto essi furono la terza specie a giungere sulla stazione spaziale sede del Consiglio dopo le

Asari e i
Salarian. I Volus si misero subito a disposizione per potenziare e incrementare i traffici nello spazio controllato dal Consiglio, contribuendo in modo significativo a porre le basi per l’attuale prosperità economica di questa parte della galassia.
Il loro ingresso nella Gerarchia Turian come protettorato risale alla rivolta dei
Krogan. L’orrore di quella lunga e terribile guerra deve avere fortemente impressionato i clan Volus, tanto da indurli a rinunciare a una buona fetta della loro sovranità in cambio della protezione offerta, per loro e i loro traffici, dalla potenza militare Turian.
Il più significativo successo diplomatico ottenuto dai Volus fu l’approvazione da parte del Consiglio e dalle altre specie associate della Cittadella dell’Atto Bancario Unificato, il quale stabilisce una moneta standard per gli tutti gli scambi commerciali intergalattici: i crediti. L’applicazione di questo provvedimento uniformò e razionalizzò il mercato galattico, consentendo di fatto movimenti commerciali e finanziari più snelli, oltre che più celeri.
Attualmente i Volus stanno cercando, tramite la loro ambasciata, di fare pressioni presso i vertici della comunità galattica per ottenere un posto in seno al Consiglio ma, finora, i loro sforzi non hanno avuto successo.

 

Cultura

La loro civiltà è prettamente tribale e sempre in questa prospettiva interpretano le altre civiltà della comunità galattica, ad esempio spesso si riferiscono agli

umani attraverso il rimando al loro pianeta natale (Earth-clan).
Il commercio e tutte le attività ad esso collegate costituiscono il centro della loro cultura e rappresentano uno dei pochi canali percorribili in grado di garantire l’ascesa sociale individuale. Nella società Volus è perfettamente lecito barattare o scambiare perfino individui; oltre a risorse, terreni, prodotti etc.
Sembra pertanto che qualche forma di schiavitù sia accettata nella loro società dando vita a una grande contraddizione: se da una parte il prestigio derivante dalle attività commerciali innalza l’individuo ai vertici della società, valorizzando quindi l’operato del singolo; dall’altra gli stessi strumenti lo possono precipitare nella condizione di “proprietà”, di oggetto dotato di un valore monetario attraverso la sua completa spersonalizzazione. Il termine “capitalismo selvaggio”, coniato durante la storia umana per indicare alcune situazioni limite, sembra essere il più adatto per indicare la società e la cultura Volus.
Non è chiaro perciò fin dove i Volus possano spingersi nei loro scambi commerciali vista la labilità dei loro limiti etici, almeno secondo i canoni umani. Questo fatto unito alla loro forte presenza ai vertici della finanza e del sistema bancario dello Spazio della Cittadella (oltre a diversi coinvolgimenti nel mercato nero del contrabbando) ha dato adito a molti pregiudizi su questa specie. Nonostante questa reputazione non propria limpida presso la comunità galattica, i Volus sono comunque fondamentali nel sistema economico della Cittadella grazie alla loro esperienza e abilità nelle attività commerciali e finanziare.
In una società così spregiudicatamente razionalista è raro trovare spazi di religiosità; ne è conferma il fatto che il miliardario Volus Kumum Shol sia considerato se non un folle perlomeno un personaggio eccentrico dal resto della sua specie. Shol asserisce di avere avuto una visione di un essere superiore che gli ha ordinato di cercare nelle profondità del pianeta tossico Klencory le “cripte degli Esseri di Luce”, antichissime entità che avevano il compito di proteggere la vita organica dalle “macchine demoniache”. Da circa vent’anni Shol, incompreso dalla sua stessa gente, prosegue la sua ricerca su Klencory, con enorme dispendio di crediti e, naturalmente, con grande piacere dei suoi maggiori concorrenti.
Il razionalismo e il pragmatismo di questa specie è evidente fin dalle loro tute pressurizzate: funzionanti ed efficienti ma assolutamente spoglie e anonime, spesso agli occhi delle altre specie non possono che risultare rozze.

 

Governo interno e politica galattica

Il governo dei Volus è in realtà un protettorato inserito all’interno della Gerarchia Turian: i Volus, in cambio della protezione militare e politica dell’impero Turian, pagano una tassa alla Gerarchia e le delegano ogni potere in fatto di politica estera. Nonostante ciò, i Volus mantengono ancora una loro ambasciata presso il Consiglio della Cittadella (al momento in condivisione con gli Elcor); essa è il centro delle manovre e dei tentativi (finora infruttuosi) di entrare nel Consiglio con un proprio rappresentante.
I Volus, perfettamente consci della loro importanza per gli ingranaggi dell’economia della Cittadella, vedono la loro posizione politica fin troppo defilata e marginale rispetto al loro apporto alla comunità galattica, proprio per questo motivo i diplomatici Volus guardano sempre con maggiore irritazione i rapidi progressi dell’umanità, sollevando spesso questioni di precedenza.
La motivazione più evidente della loro esclusione dal Consiglio è il loro scarso apporto militare dovuto in primis alla loro scarsa idoneità fisica per diventare validi soldati. Ma si può supporre che siano proprio i Turian a voler tenere fuori dai giochi i Volus in quanto un loro ingresso in seno al consiglio rimetterebbe in discussione i termini della loro posizione all’interno della Gerarchia, d’altronde alcune indiscrezioni indicano che i diplomatici Turian vedono la persistenza di un’ambasciata Volus distaccata come il punto di partenza per una politica volta all’accrescimento dell’indipendenza Volus anche se sempre all’interno del sistema politico Turian.

 

Dottrina militare

Per i propri limiti fisici i Volus sono poco adatti alla vita militare ed è stato proprio il pressante bisogno di protezione  – che da soli non riuscivano a soddisfare – a indurli a entrare, in posizione subordinata, nella Gerarchia Turian.
Pertanto le forze armate Volus si limitano a svolgere mansioni ausiliarie all’interno del più vasto ed efficacie esercito Turian. Più che nelle battaglie di terra l’apporto bellico Volus si fa sentire nei conflitti aerei grazie alle numerose flottiglie di fregate bombardiere, in grado di volare e combattere in qualsiasi condizione atmosferica fornendo così una valida copertura aerea alle truppe di terra Turian.

Videogiocatore dalla tenera età di 5 anni, golgoth ha creato RPG Italia mentre studiava medicina. Finiti i tempi da studente continua ancora a seguire con passione la propria creatura, divertendosi, da buon nostalgico dei tempi che furono, a rigiocare periodicamente vecchie glorie del passato quali Monkey Island o Magic Carpet, senza disdegnare i titoli più recenti (soprattutto RPG, ovviamente).