EUCOOKIELAW_BANNER_TITLE

Krogan 2016-11-27T11:24:54+01:00

I Krogan sono rettili bipedi originari del pianeta

Tuchanka. Essi portano con sé i crudeli segni del loro pianeta natale, ferino e ostile, tanto che la loro mentalità e la loro cultura è profondamente influenzata dalle loro origini. gan sono grossi Razza particolarmente bellicosa, i Krogan hanno portato sull’orlo della distruzione il loro stesso pianeta con una tremenda guerra nucleare che ha trasformato Tuchanka in un cumulo di rovine desertiche.

Scelti dai

Salarian per combattere i Rachni, i Krogan si dimostrarono ottimi soldati di prima linea in grado di ribaltare le sorti della guerra e porre fine alla minaccia Rachni una volta per tutte. In seguito le loro tendenze espansionistiche finirono per scatenare un’altra guerra contro il
Consiglio della Cittadella, ovvero la Rivolta dei Krogan, che trovò la propria conclusione solo con lo sviluppo della Genofagia, un’arma biologica inventata dai Salarian e utilizzata dai 
Turian in grado di provocare nei Krogan una mutazione genetica ereditaria che consente ad una sola gravidanza su mille di andare a buon fine.
Ora i Krogan sono considerati alla stregua di reietti della comunità galattica e sono ormai entrati in una spirale autodistruttiva che sta mettendo in dubbio l’esistenza stessa della loro specie.

 

Biologia

I Krogan sono coriacei e possenti, caratteristiche necessarie per la sopravvivenza su Tuchanka, il loro pianeta natale celebre per le sue temperature proibitive e per una fauna predatrice autoctona particolarmente feroce.
Rettili dalla stazza imponente e dalla potenza muscolare senza pari tra le specie organiche senzienti, i Krogan sono l’archetipo del soldato di prima linea.Krogan

La loro pelle è particolarmente spessa e praticamente immune a gran parte delle armi da mischia, a parte quelle più avanzate come le lame molecolari. La pigmentazione della pelle ha le varie gradazioni tipiche della terra: marrone, rosso, giallo, grigio; la fronte dei Krogan è sovrastata e protetta da una solida placca ossea di colore spesso più scuro della pelle. Gli occhi dei Krogan, molto simili a quelli dei rettili terrestri con una pupilla molto compressa, sono molti ampi e la loro posizione consente un campo visivo di circa 240° adatto, più che a inseguire una preda, ad accorgersi di predatori appostati; una prova ulteriore della pericolosità dell’habitat naturale di Tuchanka. I cittadini dell’

Alleanza notano subito le somiglianze tra il viso dei Krogan e quello delle tartarughe giganti terrestri.
La loro “indistruttibilità” non è dovuta solamente alla durezza della pelle e placche ossee che finiscono per costituire un’armatura naturale: la loro resistenza a ferite, che ucciderebbero qualunque altro organico, deriva in buona parte dalla loro caratteristica biologica di avere diversi organi secondari (a volte perfino terziari) in grado di sostenere le funzioni vitali dell’organo andato distrutto.

Nei tuguri di 

Omega (nei
Asari di nome Aria T’Loak  ebbe successo nella sua scalata al potere criminale locale sconfiggendo in duello il suo avversario diretto, un Krogan ora conosciuto come il Patriarca, strappandogli dal petto uno dei suoi cuori. Il Patriarca è sopravvissuto grazie al suo cuore secondario anche se  ora è costretto a vivere all’ombra di Aria, privo di alcun potere.

Ma ciò che balza subito all’occhio durante un’autopsia di un Krogan è l’assenza di un sistema nervoso vero e proprio, surrogato invece da un sistema circolatorio secondario elettro-conducente; in breve i Krogan non possono subire danni di tipo neurale in quanto l’organismo provvede a rigenerare questo fluido secondario in caso di perdite a seguito di traumi di varia natura. La protuberanza che i Krogan presentano sulla schiena è una riserva di acqua e grassi da cui l’organismo può attingere nutrimento. I Krogan sono molto orgogliosi delle dimensioni di queste “gobbe”, simili nell’aspetto e nelle funzioni a quelle del cammello terrestre, indice dell’abilità del singolo di procacciarsi il cibo.

Altro aspetto celebre della biologia Krogan è l’elevatissimo tasso di natalità di questa specie, una necessità in un ambiente ostile come Tuchanka ma grave fonte di problemi di sovrappopolamento al di fuori di esso, per i Krogan ma soprattutto per i loro vicini, tenendo in considerazione anche il rapido raggiungimento dell’età adulta da parte dei nascituri.

I Krogan sono celebri e temuti in tutta la galassia per la violenza dei loro guerrieri: quando i Krogan cadono in preda dell’ira sanguinaria diventano apparentemente inarrestabili perché completamente insensibili al dolore e quindi in grado di continuare a combattere nonostante le orribili ferite subite. La facilità con cui i Krogan cadono in questo stato di follia omicida è dovuta principalmente al loro sviluppato sistema limbico che, come per gli essere

Umani, è responsabile dell’aggressività e dell’istinto di sopravvivenza, anche se ciò non è sempre stato così.

Prima della devastazione nucleare di Tuchanka l’ira sanguinaria era considerata dal popolo Krogan come una patologia che andava curata o perlomeno isolata dal resto della società tanto che alcuni dati permettono di ipotizzare che al tempo solo l’1% della popolazione Krogan soffrisse di soppressione da serotonina (sostanza del cervello che induce alla calma). A seguito della guerra nucleare, circa 4000 anni fa, sembra che la bruta selezione naturale abbia premiato soltanto i Krogan afflitti da ira sanguinaria, tanto che l’intera specie non ha più ricordo di una vita priva di questa furia omicida.

 

Storia

La storia del popolo Krogan è fortemente legata e influenzata dall’inferno di Tuchanka: proprio il loro altissimo tasso di natalità fu la necessaria risposta evolutiva alle condizioni ambientali estreme del pianeta per mantenere il livello della popolazione a un livello accettabile a seguito di guerre e di epidemie. Le fonti storiche sui Krogan antichi sono poche e spesso compromesse dalla guerra nucleare, le antiche rovine di Tuchanka hanno però fornito dati preziosi per gli studiosi: l’architettura antica dei Krogan seguiva precisi criteri antisismici che permettevano non solo di resistere alle scosse di terremoto, di per sé molto rare vista la scarsa attività tettonica del pianeta, ma soprattutto di resistere al passaggio dei

Divoratori, in particolare della leggendaria Kalros.
Kalros è considerata dai Krogan la madre di tutti i Divoratori ed è il più pericoloso predatore del pianeta. A giudicare dalle pitture murali ritrovate nelle profondità delle antiche rovine, il rapporto tra i Krogan e Kalros non si esaurisce nei ruoli di preda e predatore; i Krogan antichi sembrano manifestare un grande rispetto per Kalros prefigurandola come l’espressione più pura della ferocità del loro pianeta natale.

Gli antichi Krogan si sentivano un tutt’uno con Tuchanka, parte integrante dei suoi disastrosi cicli come delle sue gloriose rinascite. Questa situazione durò fino all’invenzione delle prime armi da fuoco e al processo di industrializzazione che consentirono ai Krogan di elevarsi a specie dominante di Tuchanka. Grazie alle nuove armi, alle nuove tecnologie e al nuovo sistema produttivo si verificò un brusco calo della mortalità Krogan che a sua volta, in concorso all’altissima natalità, consentì una spaventosa crescita demografica della popolazione. Questo breve periodo è ricordato dai Krogan come “l’Epoca d’Oro” di Tuchanka; ma sotto la patina dorata del progresso e dell’abbondanza si nascondevano i segni della rovina: senza una cosciente strategia di limitazione delle nascite, sia individuale che collettiva, il poderoso aumento della popolazione costringeva i Krogan a conquistare nuovi spazi. Se inizialmente questi furono sottratti ad altre specie, successivamente essi furono contesi tra gruppi di Krogan rivali.

Queste contese sfociarono in tremende guerre che trovarono la propria conclusione con la guerra nucleare che condannò Tuchanka a un lungo inverno post-atomico; i figli di Tuchanka, come spesso si definiscono, avevano cambiato per sempre la faccia del loro pianeta natale, trasformandolo in una distesa arida e tormentata.
La stessa sopravvivenza dei Krogan era stata messa in dubbio: i superstiti si ritirarono nelle profondità dei bunker sotterranei e la loro società degenerò in una moltitudine di clan tribali sempre guerreggianti tra loro, dominati dalla figura di un grande guerriero. Questo imbarbarimento della civiltà Krogan raggiunse il proprio apice con l’allontanamento dalla vita pubblica delle femmine dovuto al loro relegamento entro l’angusto ruolo di procreatrici di guerrieri.

Circa 2000 anni dopo, l’Unione Salarian, in piena

Guerra dei Rachni, entrò in contatto con i Krogan per trasformarli in un esercito moderno da utilizzare nel conflitto in corso, la contropartita era la promessa di studiare un modo per alleviare le conseguenze della guerra nucleare. Il risultato degli sforzi dei Salarian fu la costruzione del Velo, struttura in grado di schermare le radiazioni solari più nocive.  I Krogan avevano solo da guadagnarci, pertanto accettarono subito l’offerta dell’Unione e ben presto furono schierati sui campi di battaglia per affrontare la minaccia Rachni.
I Salarian avevano visto giusto, proprio per le loro caratteristiche i Krogan erano lo strumento ideale per sconfiggere i Rachni: la loro capacità di sopravvivere in ambienti estremi permise ai Krogan di stanare le Regine Rachni e di porre fine alla guerra con la conquista del tossico pianeta natale di questa razza insettoide, provocandone la completa estinzione. Alla fine del conflitto i Krogan iniziarono a espandersi e ben presto lo fecero a spese delle specie confinanti, mettendo a dura prova la pazienza del Consiglio della
Cittadella.

Ancora una volta un periodo di grande espansione e rifioritura della specie Krogan celava i semi della loro rovina, ancora una volta la mancanza di qualsiasi controllo delle nascite (che al di fuori del letale ambiente di Tuchanka conobbero una crescita esplosiva) scatenò una vorace ricerca di nuovi spazi a danno di altri.
L’inizio della guerra, che passò alla storia con il nome di Rivolta dei Krogan, può essere individuato quando il Guerriero Supremo Kredak rifiutò con sdegno le richieste di ritirarsi da Lusia da parte del Consiglio, sfidandolo a riprendersi con la forza i propri pianeti. Nonostante l’abilità degli agenti del neonato 

Dipartimento Specialisti Tattica e Ricognizione (Spettri) e il successivo intervento nel conflitto dei Turian (che costrinse i Krogan a combattere tra due fuochi), i Krogan sembravano inarrestabili, forti della loro incolmabile superiorità numerica.
Il conflitto fu particolarmente aspro e brutale sul fronte Turian, dove i Krogan reagirono all’attacco facendo precipitare sulle colonie nemiche stazioni spaziali e asteroidi, almeno tre pianeti Turian furono così duramente colpiti da risultare ancora oggi inabitabili.
Fu solo lo sviluppo e l’utilizzo dell’arma biologica della genofagia a porre fine al conflitto: i Krogan furono confinati all’interno del loro sistema originario smilitarizzato. I figli di Tuchanka entrarono in un nuovo periodo di declino dominato dalle devastanti conseguenze, biologiche e sociali, della Genofagia; periodo che si protrae fino a giorni nostri.

 

Cultura

L’impatto della Genofagia sulla società è stato devastante: i Krogan sono diventati estremamente pessimisti e non riescono a immaginare un futuro per la propria specie. Rimasti senza alcuna prospettiva i Krogan hanno accentuato i loro caratteri antisociali provocando una dispersione delle loro energie che sta condannando il loro popolo alla stagnazione culturale più completa.
I Krogan odierni non riescono a dare un senso alla propria vita al di fuori del fuoco della battaglia, per questo motivo i guerrieri Krogan viaggiano per tutta la galassia per partecipare ai combattimenti che infiammano il cosmo, ma queste sono guerre che non hanno nulla a che vedere con la loro stirpe: questi guerrieri combattono solo per sé stessi cercando di soffocare il vuoto delle loro esistenze nell’assordante caos della guerra.
Questo comportamento reca con sé chiare tendenze autodistruttive che finiscono per ripercuotersi anche su chi invece decide di rimanere su Tuchanka e che in queste partenze senza ritorno non vede altro che un passo ulteriore verso l’estinzione della propria specie.

La cultura Krogan, che in tempi più remoti aveva dato comunque prova di espressioni artistiche e scientifico-tecnologiche, oggi appare immersa in un atavismo senza via d’uscita. Se gli ancestrali e brutali (almeno secondo i canoni delle altre specie) riti Krogan che sono tutt’ora praticati dagli sciamani del clan, ciò non può nascondere il fatto che la maggior parte dei Krogan li veda come pratiche ormai svuotate di ogni senso, quasi come semplici automatismi ereditati dai tempi antichi.

Uno dei riti che mantiene ancora una certa vitalità è sicuramente quello che sancisce il passaggio al mondo degli adulti proprio per la sua funzione di legare i giovani Krogan al loro clan. Il rito consiste in un confronto a viso aperto contro la fauna predatrice di Tuchanka, non tutti i candidati riescono a sopravvivere ma quelli che ci riescono hanno dimostrato la propria forza e possono quindi entrare di diritto tra i ranghi dei guerrieri del clan, in una società dove vige la legge del più forte questa pratica rituale sembra una cosa del tutto naturale.
Si vocifera che ben più impegnativi siano i rituali necessari per diventare sciamano del clan, i dettagli sono sconosciuti perché i Krogan sono particolarmente riservati su questo argomento ma molte fonti sono concordi sulla brutalità e sull’efferatezza delle prove a cui si devono sottoporre i candidati.
La natura di questi riti e il continuo confronto con il loro letale mondo natale sembra quasi configurare una continua ricerca di quel filo che legava in modo profondo i Krogan al loro ambiente, quello stesso legame che millenni fa i Krogan stessi avevano spezzato.

Per ovvi motivi la sessualità è rigidamente controllata e segue da pressi le linee gerarchiche presenti nei clan guerrieri, dove i capi clan hanno la precedenza dovuta al loro rango per l’accoppiamento con le femmine Krogan, rilegate nei loro campi-prigione.

I Krogan non fanno mostra di una spiccata religiosità, il loro è più un culto della memoria degli spiriti degli antenati. Gli antenati hanno la funzione principale di ricordare al popolo Krogan questo monito e detto: “Da dove tutti veniamo e dove tutti andremo”.

Governo interno e politica galattica

Non esiste un governo centrale Krogan, il potere politico è frammentato negli innumerevoli rivoli dei clan guerrieri che si contendono il territorio su Tuchanka. In una situazione di eterna guerra, il potere politico è direttamente proporzionale alla quantità e qualità dei guerrieri che ogni capo clan ha sotto di sé.
A differenza dei grandi capi delle guerre precedenti alla rivolta, questi aggregati sociali e militari sono infinitamente più piccoli: ancora durante la Rivolta alcuni Guerrieri Supremi Krogan erano in grado di imporre il loro dominio su interi sistemi stellari, ai giorni nostri i maggiori clan Krogan non riescono ad aggregare più di un migliaio di guerrieri.
Questa crisi di leadership è dovuta in gran parte alla Genofagia che ha reso i Krogan molto pessimisti accentuando il loro già marcato individualismo.

Tuchanka è continuamente teatro di duri scontri tra clan rivali che si contendono il territorio e le scarse risorse, la più importante delle quali sono sicuramente le femmine in grado di portare a compimento una gravidanza. In seguito all’introduzione della Genofagia la posizione delle femmine Krogan peggiorò ulteriormente fino a trasformarle in delle mere spoglie di guerra per i clan guerrieri e le relegarono in campi isolati dal resto della società, proteggendo in questo modo il futuro del clan attraverso la possibilità di avere nuovi guerrieri.

Per ovvi motivi i Krogan non hanno una buona reputazione nella comunità galattica e scontano un pesante isolamento diplomatico rispetto alle specie del Consiglio della Cittadella verso le quali nutrono un profondo rancore, un particolare astio è riservato ai Turian, coloro che ottennero un seggio al Consiglio proprio grazie al loro intervento nella guerra contro i Krogan.

 

Dottrina militare

Le tattiche Krogan tradizionali erano semplici ma efficacemente brutali: la battaglia era impostata sull’assalto frontale in modo da sfruttare al massimo la forza d’urto della fanteria pesante supportata da un concentrato fuoco di appoggio dell’artiglieria.
I comandanti Krogan non badavano alle perdite e la pianificazione era fin troppo semplicistica, completamente aliena a ogni forma di raffinatezza strategica come manovre di aggiramento del fronte nemico, incursioni mirate e accerchiamenti.

In battaglia gli eserciti Krogan erano un maglio inarrestabile che si abbatteva sulle linee nemiche, ondata dopo ondata i guerrieri Krogan, facendo valere la superiorità numerica delle proprie truppe, riuscivano a sfondare il fronte.
Era un modo di fare la guerra brutale, senza alcuna considerazione per le vite che in gran numero venivano gettate nell’inferno della battaglia senza farvi ritorno.
Una simile conduzione bellica era sostenibile solo grazie al bacino di manodopera militare praticamente illimitato di cui disponevano i Krogan grazie ai loro elevatissimi tassi di natalità che gli consentivano un rapido e costante rimpiazzo delle spaventose perdite che subivano.

In seguito all’applicazione della Genofagia, i Krogan furono costretti a cambiare approccio alla guerra in modo radicale: non potendosi più permettere di sacrificare forze diventate improvvisamente preziose perché non più rimpiazzabili, i Krogan iniziarono a sviluppare tattiche d’assalto più mirate e tendenti alla massima efficacia molto simili a quelle utilizzate dalle Asari.
I guerrieri Krogan iniziarono a sviluppare tattiche a livello di piccole squadre e individuali, abbandonando completamente il concetto di assalto in massa.
I Krogan moderni hanno imparato a non cedere all’ira sanguinaria in modo generalizzato per utilizzarla solamente nei momenti decisivi della battaglia in modo da rimanere lucidi il più a lungo possibile, aumentando in modo significativo le loro possibilità di sopravvivenza oltre alle loro capacità tattiche sul campo.

Questo cambio di mentalità ha aperto ai Krogan il mondo degli ingaggi nel campo della sicurezza e della vigilanza privata, ma a causa della loro reputazione di bruti e di violenti spesso queste occupazioni finiscono per sconfinare nell’illegalità.
Ciò che non è cambiata è l’aderenza dei comandanti Krogan alla massima “il fine giustifica i mezzi”: la cattura di ostaggi (e la loro uccisione), l’uso di armi non convenzionali e il genocidio sono tutte opzioni praticabili per raggiungere la vittoria con il minor numero possibile di perdite.

Tra i Krogan i 

biotici sono molto rari e sono visti con sospetto e timore dal resto della popolazione, terrore sfruttato abilmente nell’esercito per mantenere una ferrea disciplina fra i ranghi sotto la guida di ufficiali dotati di poteri biotici, anche di alto rango.

I Krogan al seguito della smilitarizzazione sono privi di qualsiasi tipo di flotta militare e il loro equipaggiamento militare di terra (anche se migliorato in modo significativo rispetto ai tempi della Rivolta) rimane comunque meno sofisticato rispetto a quello in uso presso altre specie, ma sicuramente efficacie soprattutto nelle mani di un Krogan ben addestrato.

Videogiocatore dalla tenera età di 5 anni, golgoth ha creato RPG Italia mentre studiava medicina. Finiti i tempi da studente continua ancora a seguire con passione la propria creatura, divertendosi, da buon nostalgico dei tempi che furono, a rigiocare periodicamente vecchie glorie del passato quali Monkey Island o Magic Carpet, senza disdegnare i titoli più recenti (soprattutto RPG, ovviamente).