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Graybox 2016-11-27T11:24:28+01:00

Graybox 1Inizialmente inventato per rallentare il progredire del morbo di Alzheimer, lo stimolatore di ricordi mnemonico neurale noto come Graybox è un dispositivo che viene impiantato nel cervello per migliorare e sfruttare al massimo la memoria,
“tagliando” gli stimoli in arrivo (ovvero i ricordi) in frammenti riconoscibili per il rafforzamento della memoria, e immagazzinarli.

Ogni frammento, viene abbinato a una forma o una sensazione proveniente da altri frammenti di memorie, per poi essere legati insieme in un unico blocco più facile da memorizzare.
Le Graybox vennero lanciate sul mercato per la prima volta nel 2160 dalla Synthetic
Insights, e vennero accolte come un mezzo per consentire agli Umani di diminuire la differenza di capacità di apprendimento con i Salarian, i quali, grazie alla memoria eidetica di cui sono naturalmente provvisti, sono particolarmente avvantaggiati rispetto agli Umani.

I vantaggi però della Graybox venivano assieme a importanti problemi e complicazioni: l’intervento profondamente invasivo per inserire l’impianto nel cervello tanto per cominciare, la cui procedura richiede che questo trasferisca irreversibilmente il proprio carico di lavoro all’apparecchiatura, a cui si aggiungono vari bug nel software e la pericolosità dell’intervento necessario per rimuovere la Graybox a scopi di manutenzione. Tutti fattori che potrebbero portare danni cerebrali permanenti.

Quando le Graybox vengono estratte dalla testa dei propri possessori, è possibile accedere ai ricordi immagazzinati all’interno attraverso un lettore specializzato, che fa
apparire i frammenti di memorie come delle foto, che possono poi essere visti come dei video quando selezionati.
Ma per accedervi è quasi sempre necessaria una chiave di codifica esterna. Essendo gli utilizzatori di Graybox quasi sempre individui in possesso di dati sensibili o comunque altamente riservati le memorie sono spesso protetti da una codifica, che può essere un suono, un profumo o un qualunque stimolo in grado di attivare la memoria.

La pericolosità dei danni collaterali fece ben presto accantonare la Graybox se non per coloro che avevano un forte bisogno di memoria fotografica, come spie e ricercatori. Almeno fino al 2175, quando l’Alleanza dei Sistemi dichiarò le Graybox illegali.

graybox 3Il motivo della messa al bando della Graybox fu l’incidente avvenuto con Abrahm Rumoi, uno degli impiegati dell’Agenzia di Intelligence dell’Alleanza. Molte voci però sostengono che il vero nome dell’impiegato fosse Keiji Okuda, ladro e truffatore professionista, riuscito ad accedere a informazioni altamente riservate, e potenzialmente pericolose per la reputazione dell’Alleanza.

Nonostante le accuse mosse contro Rumoi, i pubblici ministeri non furono in grado di usare i ricordi della sua Graybox come prova per smascherarlo, per via dei divieti imposti dal sistema giuridico dell’Alleanza, contro l’auto incriminazione, basati sul quinto emendamento della vecchia costituzione degli Stati Uniti.

Il processo si concluse così con la liberazione di Rumoi, che sparì in breve tempo dalla circolazione per godersi il denaro guadagnato illecitamente. Particolare che fece aumentare le voci sul fatto che la sua vera identità fosse quella di Okuda.