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RPG Soundtracks 2016-11-27T11:25:02+01:00

Mass Effect – Main Theme (di Jack Wall e Sam Hulick)

A cura di Hugo

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=yVm_ljDSdwA

Lavorare su una colonna sonora, o volendo anche solo su un pezzo, “di genere” è sempre più difficile di quanto si creda. Non poteva di certo mancare, quindi, tra le colonne sonore che abbiamo menzionato fin’ora e che menzioneremo fino alla fine dell’editoriale, quella di Mass Effect, RPG che ha fatto la storia. Innanzitutto apro questa parte dell’editoriale dicendovi che il pezzo che vi abbiamo proposto è tratto da Mass Effect, il primo e non il secondo. Poichè i Main Theme di entrambi i titoli sono molto simili, come d’altronde lo sono quelli dei Dragon Age, abbiamo pensato di prenderne in considerazione solo uno dei due e Mass Effect era quello che faceva al caso nostro.

Il Main Theme si apre con quello che definirei il “respiro della galassia”, seguito da una serie di percussioni che ribadiscono un ritmo sempre più serrato e veloce, progressivo, impetuoso, che termina con una simil-esplosione, a sua volta seguita da una serie di note suonate da un pianoforte elettronico. Inizia così il pezzo forte di tutta la colonna sonora di Mass Effect, che riesce ad accompagnare la Normandy nei meravigliosi anfratti dell’universo immaginario della saga. Subito dopo al pianoforte parte la melodia principale, riprodotta fin da subito nel menù: struggente e caricante in contemporanea, la melodia suonata da una grande orchestra non riesce mai ad essere un sottofondo, bensì è sempre in primo piano.

Dalla complessiva durata di circa un’ora e un quarto, la colonna sonora di Mass Effect è stata composta da Jack Wall e da Sam Hulick ed entrambi i produttori hanno dichiarato di essersi ispirati ad alcuni famosi classici del genere fantascienza come Blade Runner. Anche la colonna sonora di Mass Effect 2 è stata composta dagli stessi musicisti e probabilmente la presenza di Jack Wall sarà confermata anche nell’ultimo capitolo della saga, atteso per marzo 2012. Ricordiamo che grazie alla colonna sonora di Mass Effect, proprio Jack Wall è stato candidato nel 2007 in quattro importanti premi: “Best Original Instrumental Song”, “Best Original Soundtrack Album” (entrambi nel contest Game Audio Network Guild), “Best Original Score” (nel contest IGN Best of 2007 Awards) e “Best Original Music” (nel contest Gamespot Best of 2007 Awards), dei quali ha vinto solamente gli ultimi due.

 

Fable 2 – Main Theme (di Danny Elfman e Russell Shaw)

A cura di edward-vlad

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=JQ1u1m_3KbM

Altra soundtrack molto speciale è quella del Main Theme di Fable 2. Composta da Danny Elfman, famoso per le soundtrack di pellicole quali la serie Spider-Man, Mission: Impossible e pressappoco tutti i film di Tim Burton, è decisamente suggestiva e immersiva al punto giusto. In un gioco come Fable, dove l’atmosfera ha un ruolo molto importante, questa non è cosa da poco. Il bizzarro mondo ottocentesco di Albion, buffo e divertente ma pieno di umorismo nero e sarcasmo, nonchè di una tristezza di fondo resa superbamente dai ragazzi di Lionhead e dal fido Mulinello (per chi non lo sapesse questo è il soprannome, o meglio il cognome italianizzato di Peter Molyneux, il mitico creatore di questa e molte altre saghe decisamente visionarie), necessita di una musicalità speciale e unica nel suo genere. In questo pezzo principale, un canto (in latino) ci narra la profezia di cui il giocatore sarà il protagonista, preceduto dalle dolci note del carillon magico, l’oggetto cui la storia ruota intorno.

“Abbiamo avuto un sacco di musica da registrare, coprendo molti stili diversi, tra cui musica da camera, celtica, classica, stravagante, atmosferica e drammatica” ha detto Russell Shaw, co-compositore accompagnato da Danny Elfman durante la creazione delle musiche del gioco. “I momenti scriptati hanno spunti di orchestra più rilevanti per ciò che sta accadendo in quel punto della storia – tristezza, drammaticità, mistero, pericolo e tensione. Il risultato finale è una composizione molto ricca che copre molti generi.”

 

Dragon Age: Origins – Leliana’s Song (di Inon Zur)

A cura di Hugo

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=_NP4-sR6rEg

Era sera, nel Ferelden e un gruppo di avventurieri si stava rifocillando accanto al fuoco del loro improvvisato accampamento: un paio di Custodi si raccontavano le loro imprese; un Qunari e un Golem dal sesso femminile facevano a botte, cercando di vedere chi avrebbe avuto la meglio; una Maga anziana e potente curava una graziosa donzella dai capelli rossi; e poi… Ah, già!! E poi c’era quella Strega, che se ne stava in disparte e che ogni tanto guardava in direzione di un piccolo Nano, che aveva bevuto talmente tanto vino che ogni scoppiettio del fuoco era seguito da un suo piccolo rutto. Una combriccola scalcagnata, che aspettava di coricarsi: domani sarebbe stato un giorno ancora più duro, dato che avrebbero varcato le porte di Orzammar cercando un aiuto contro la Prole Oscura. Il Sole li aveva completamente lasciati e la donzella si era ripresa: la ferita era stata curata e lei era nel pieno delle sue forze. Si alzò, poggiò il suo arco e la faretra, si avvicinò al fuoco e inziò a cantare. Un canto dal cuore, un canto che infuocava l’anima, proteggendola dalle intemperie e dai pericoli dell’ignoto. Il suo nome era Leliana.

Uno dei pezzi più significativi della strabiliante colonna sonora di Dragon Age: Origins è senza dubbio “Leliana’s Song”, per altro titolo di un DLC dello stesso capitolo che vede come protagonista appunto la donzella dai capelli rossi che abbiamo menzionato poco fa. Leliana’s Song è un pezzo liberatorio, una canzone antica, il cui motivo, composto da Inon Zur e cantato dalla sublime Aubrey Ashburn, assorda il giocatore, che non si aspetta di trovare questa sequenza cinematica nel bel mezzo del gioco…

Elder your time is come/Now I am filled with sorrow/Weary eyes need resting/Heart has become grey and slow/In waking sleep of freedom. We sing, rejoice/We tell the tales/We laugh and cry/We love one more day.” Queste le parole di Leliana, in lingua inglese: “Vecchio, il nostro momento è giunto/Ora sono piena di tristezza/Gli occhi, stanchi, hanno bisogno di riposare/Il cuore è diventato grigio e lento/Nel dormiveglia della libertà. Cantiamo, gioite!/Raccontiamo le storie!/Ridiamo e piangiamo/E amiamo un giorno ancora.” Parole profonde, che fidatevi, nel bel mezzo del gioco, lasciano a bocca aperta e quando la musica finisce, uno vorrebbe poterla riascoltare da capo…