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Risen 2: Dark Waters – Isola dei Ladri 2016-11-27T11:24:05+01:00
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    Risen 2: Dark Waters – Isola dei Ladri

La grotta del tesoro

  1. lungo la spiaggia
  2. verso l’alto
  3. la grotta non è lontana
  4. il tesoro di Slayne

Un’uscita dalla grotta
Abbandonato
Costruisci una zattera

  1. segui jaffar nella giungla
  2. assi
  3. liane
  4. camicie

il ladro derubato
problemi di comunicazione
lo gnomo perduto

  1. uccidi i granchi giganti

incontra Jaffar sulla spiaggia occidentale
Dov’è la mia nave
La resa dei conti co Slayne

ISOLA DEI LADRI

  1. Il mangiatore di gnomi
  2. Il tesoro nella grotta
  3. Il tesoro nella valle del mangiatore di gnomi
  4. Il tesoro nel mare

Walkthrough dell’Isola dei Ladri

isola-ladriSalpiamo verso l’Isola dei ladri e ad attenderci sulla spiaggia c’è già Slayne. In questa isola non possiamo contare sul nostro equipaggio, bensì faremo tutto da soli.
Slayne ci chiederà subito di seguirlo verso la grotta, e nei pressi ci dirà di andare a prendere il manufatto nel suo baule. Ovviamente è una trappola e Slayne farà crollare la parete rocciosa bloccandoci all’interno. Non ci resta che cercare un’uscita. In questa grotta troviamo due piante: Il cappello del giullare e la spadaspina, accendete la torcia nel caso.

Vicino all’ingresso noteremo subito un ghoul (o un sommerso, non ricordo) che però se ne andrà appena ci sentirà, ma almeno sappiamo che c’è. Sbucheremo in un’ansa, e a sinistra di questa non troveremo niente, quindi andiamo a destra. Ora reincontriamo il nemico di prima, e poco più avanti un granchio gigante, dovremo costeggiare tutta la zona di destra a quanto pare e ci sono svariati sommersi a gruppi di due, sconfitti gli ultimi vedremo poco oltre una bottiglia, raccogliamola e avremo così la mappa e un tesoro, che si trova nella grotta dove siamo usciti e dove vi troveremo un oggetto leggendario: l’ala del pappagallo.

Proseguiamo ancora oltre e ci ritroveremo nello spiazzo dove siamo sbarcati, ma con nostra sospresa la nostra nave e il nostro equipaggio non c’è più, in compenso intravediamo uno gnomo, Jaffar, il quale si presterà ad aiutarci in cambio della nostra promessa di portarlo con noi. Jaffar ha intenzione di costruire una zattera e ci incarica di trovare del legname, delle liane e delle camicie per la vela. Ci accompagnerà nella sua dimora e strada facendo troviamo anche un baule, con un altra mappa all’interno. Ora, dalla casa di Jaffar, prendiamo in salita e voltiamo alla prima a sinistra, vedremo già le luci del villaggio.

In questo villaggio ci sono 4 abitazioni + 1 quella di Jaffar, nella quale troveremo a terra vicino all’ingresso la prima liana, le altre 4 mancanti le troveremo nei medesimi punti una per ogni altra abitazione. Nella prima abitazione subito dopo Jaffar troviamo Zeki, il quale lamenta di aver subito un furto da parte di alcune termiti ed attiverà “lo gnomo derubato”; nell’abitazione successiva troveremo invece Ulvi, che sta cercando un suo compagno attivando così “lo gnomo perduto”; scendendo troveremo Nuri, con il quale incapperemo in “problemi di comunicazione” infine troveremo il capo degli gnomi che ci chiederà di liberarli “dal mangiatore di gnomi”. Possiamo iniziare la ricerca da dove vogliamo.
Potremmo decidere di andare verso la spiaggia in cerca dei relitti, e di conseguenza delle travi di legno che ci occorrono, dovremo arrivare nella piccola spiaggiola a ovest, un’insenatura, li troveremo tutte le travi e anche dei granchi giganti, sconfitti questi troveremo lo gnomo perduto che ci farà dono di una piuma. Riportando la piuma a Ulvi ne otteremo una perla nera come la pece e qualche camicia. Se abbiamo chiesto al capo degli gnomi dei problemi di comunicazione che abbiamo con Nuvi capiremo che è quello che ci serve, scambieremo così la perla nera per delle camicie. Ulvi ci venderà anche delle cose, tra cui una mappa del tesoro che si trova nello spiazzo del mangiatore di gnomi. Uscendo dall’abitazione del capo degli gnomi prendiamo per la salita a destra, ci condurrà sulla tana delle termiti, qui dovremmo affrontarne alcune per poi dirigerci all’interno della grotta, dove, alla nostra sinistra troveremo un paio di piccole termiti a proteggere un baule con un pezzo di arma leggendaria
a destra invece altre termiti guerriere a proteggere il tesoro e la corona che sta cercando Zeki, riconsegnandola ci darà le ultime camicie.

Ora potremmo voler affrontare il Grande Gozzo, un animalaccio grande, grosso, e pericoloso. Non sarà facile sbarazzarsene anche perché ha il gozzo veramente grosso, e con una slinguata ci toglierà di mano ogni volta le nostre armi, e se non ne abbiamo in inventario siamo nei guai. (non preoccupatevi perché una volta ucciso le riavrete tutte indietro). Un buon sistema sarebbe quello di maledirlo con una bambola di pezza, che siate con l’inquisizione o con gli shaganumbi non incide nulla, in quanto queste bambole della maledizione si trovano un po’ sparse in giro e si utilizzano come un’arma. Una volta maledetto, e sperando abbiate diverse lame con voi, sarà più facile metterlo ko. Ora possiamo prendere anche il tesoro, il quale contiene un’altra mappa del tesoro, quello nel mare.

Torniamo dal capo degli gnomi che ci consegnerà come ricompensa un oggetto leggendario: la fiaschetta
Da zeki anche una nota per la moneta, altro oggetto leggendario.
Infine da Jaffar per consegnarli tutto il necessario, ora possiamo salpare con la zattera in direzione Tacarigua.
Questo sbarco ci vede nella parte orientale dell’isola, grosso modo nel punto in cui, con tutta probabilità, non avete potuto scassinare un baule di livello 60 al furto e protetto da alcuni ghoul, tre mi pare. Ora è facile che possiate esserne in grado, all’interno infatti vi troveremo la lama della spada dei re

Rechiamoci quindi al porto dove troveremo la nostra nave e tutto l’equipaggio, parliamo con Patty la quale ci consiglierà di tornare ad Antigua e finire la questione con Slayne.
Slayne nel frattempo sta cercando di farci passare per ciò che non siamo agli occhi di Alvarez, ma noi siamo arrivati giusto in tempo per sfidarlo a duello, infine ucciderlo ed appropriarci del suo manufatto.

Autore:

Mi piace fare quello che mi pare e piace