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Divinity 2 – Ego Draconis: Verso la Sala degli Echi 2016-11-27T11:24:06+01:00
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    Divinity 2 – Ego Draconis: Verso la Sala degli Echi

Finale di gioco

Verso la Sala degli Echi – Main quest

E siamo alla missione principale conclusiva, ciò che ci condurrà alla valle dei morti senza possibilità di fare ritorno. Abbiate quindi cura di portare avanti anche tutto il resto perché, come vediamo, la missione principale è solo una anche se ci porterà in diverse zone.

Questa missione richiede 4 compiti ben precisi:

Rivelazione

si può dire che è già in nostro possesso in quanto è, diciamo così, la ricompensa per essere sopravvisuti a Vallerotta e all’Isola della Sentinella ed esserci impossessati della Torre da Battaglia, infatti il libro lo troviamo nella camera padronale.
Gli altri tre compiti sono:

Serratura e chiave

Per arrivare in questa zona occorre transitare per Vallerotta. Possiamo passare dai Fiordi o dalla fortezza volante di Stone dove c’è un portale. In ogni caso tutta la parte che riguarda Vallerotta la troviamo ampiamente descritta proprio nell’articolo della fortezza volante di Stone, qui tratteremo direttamente l’ingresso alla torre dei minatori, punto in cui mi ero fermata nell’altro articolo.

Vallerotta Contaminata

Vallerotta Contaminata

Dalla mappa vediamo dove si trova la torre, atterrando nei pressi di una delle tre porte potremo entrarvi ora liberamente. Qui troveremo due dell’anello nero che stanno discutendo e che dovremo combattere. In cima alla torre alcuni sopravvissuti di Vallerotta. Questi possiedono la chiave della miniera, e ci daranno anche un’ultima missione (tra le secondarie se la main quest ce la siamo lasciati per ultimo): Una gilda senza capo. Per portarla a termine dovremo preservargli la vita, appena finito il dialogo partirà immediatamente anche il combattimento. Attenzione che William si lancerà nella mischia se voi non siete abbastanza veloci, e potrebbe morire con estrema facilità. Ora abbiamo la chiave e possiamo recarci alla miniera con l’ingresso proprio li vicino (un tempo qui c’era Yup’ik).
miniereUna volta all’interno non potremo fare a meno di notare che la mappa che vedremo ci ricorda molto la zona di Vallerotta, appunto della miniera. Zona che non abbiamo potuto in alcun modo esplorare è ora a nostra disposizione. Nella mappa che vi allego vedete anche tutte le informazioni necessarie per esplorarla tutta, ma la chiave che ci interessa per aprire quella porta di Maxos è quella che troviamo a nord, addosso ad alcuni dell’Anello Nero. Dietro la porta si nasconde Ba’al, colui che sconfisse Lord Lovis e dopo il dialogo di prassi, e relativa telepatia per avere anche dei punti abilità, dovremo combatterlo insieme ad un miscuglio di altre creature, da membri dell’anello nero a scheletri e mostri vari. Su Ba’al niente d’interessante, oltre al sigillo c’è ben poco. Molto meglio i due bauli vicino all’uscita, tra l’altro con bottino random.

Una X segna il punto

Questa missione sarà segnalata sulla mappa al nostro arrivo ai Fiordi, nominata come: “Grotta primordiale”.
Possiamo intanto ispezionare tutta la grotta poiché fa anche parte di altre missioni, fino al punto in cui una statua ci impedirà di procedere oltre. Oltre questo punto infatti si svolge la quest principale. Per andare avanti dovremmo soddisfare quindi le richieste di queste tre statue che vediamo qui sotto:

La raccolta dei semi

Nella grotta primordiale prenderemo una nuova missione strettamente collegata alla trama principale, parlare con tre Alberi e soddisfare le loro richieste, solo in questo modo avremo i tre semi necessari a sfamare le statue parlanti e ottenere così l’accesso alla grotta.
Tre alberi segnalati sulla mappa dopo aver preso la missione:
Un Albero, Yggdragsil, vorrà che uccidiamo Charlie, un goblin. Prima di farlo vorrete probabilmente telepatizzarlo così da accedere al suo scrigno sull’albero dove all’interno troveremo una malachite e un pezzo di un set.
Un altro albero, Jeavaras, ci chiederà di uccidere tre viverne
e un altro ancora: Irminsul ci sottoporrà ad un indovinello ad oltranza, ciò significa che continuerà finché non indoviniamo, ma ne farà tre diversi i quali sono:
1. “Strane creature, non possiamo parlare, ma abbiamo bocche e grandi pance. Navighiamo su navi, in grande quantità. Cosa siamo?” “Anfore”
2. “Rigido e sicuro, un foro sul davanti, ondeggia rigidoe robusto sotto la cintura, vicino alla sua anca. Chi lo possiede lo tiene in alto, per inserirlo in un buco conosciuto da sempre che ha già riempito più volte in passato. Cos’è?” ” Una chiave”
3. “Mangia racconti, ingoia parole. Canti dell’uomo, poesie di gloria: può sembrare una strana dieta, eppure il mangiatore non diventa più saggio dopo l’abbuffata. Cos’è?” “Un tarlo dei libri”

ora che siamo in possesso dei semi possiamo tornare dalle statue che ci apriranno il passaggio: ci troveremo davanti un lungo corridoio che, appena imboccato, ci verrà contro una palla di fuoco (attenzione che fanno male) appena fuori del corridoio lo spettacolo che ci si para davanti non è per nulla confortante, tanti bauli intravediamo, tante cosette ma anche tante belle trappole a vista e le palle di fuoco. Quello che posso dirvi è che nei bauli non c’è niente di interessante, poche monete quando va bene, addirittura uno è proprio vuoto ma è situato proprio nei pressi di una bella trappolona. Quindi potreste saltare a piè pari tutti quei bauli vistosi e guardare invece direttamente a sinistra del corridoio, e da li recarsi fino in fondo. Le trappole non sono ancora tutte attive e arrivarci non sarà un problema. Arriveremo proprio in fondo e vedremo a sinistra un baule bello grosso, e a destra, in fondo, un piccolissimo scrigno su una roccia; è quello che ci occorre. All’interno una leva che ci servirà. Ora però le trappole sono tutte attive, quindi velocemente e agilmente andarsene da li per procedere oltre tutto il fuoco che vediamo fino in zona franca. Qui un pilastro a cui si vede chiaramente manca qualcosa, la leva. Attenzione che le palle di fuoco vi colpiranno anche indirettamente da dietro le pareti e i muri. Azionata la leva vediamo che una barriera magica scompare, quindi imbocchiamo il nuovo ingresso e saliamo. Facciamo attenzione ad un manipolo di nemici e procediamo a sinistra, verso una balconata di legno. Una volta qui partirà un’animazione. Siamo al cospetto del patriarca, facciamo con lui la lunga chiacchierata, ricordiamoci di usare la telepatia se vogliamo qualche bel punto abilità per drago. Ora abbiamo scoperto il punto X della sala degli Echi. Ma non è finita, uscendo ci fermerà Damian stesso che, dopo averci detto che lo stiamo infastidendo come zanzare ci lascerà li con alcuni suoi soldati dell’Anello nero. Occhio allo scontro. Prima di andarcene possiamo fare man bassa di ciò che troviamo: un paio di filoni di malachite, con gemme random, e un baule, chiuso, la cui chiave troveremo dall’altro lato di dove ci troviamo, in fondo, sopra un soppalco di legno, c’è la chiave.

Proteggici dal male

Si svolge ad Aleroth, per arrivare fin li dovremo aver trovato almeno tre pezzi di dirigibile per Page, al porto, dopodiché chiedere a Sepp di condurci fin li. Una volta ad Aleroth dovremo parlare con il comandante Augustus fuori del municipio, ci attiverà la statua di passaggio per arrivare all’interno. Qui troveremo Zandalor e Deaodatus, alle prese con alcuni portali demoniaci che si sono aperti, dovremo aiutarlo a sconfiggere le creature che ne usciranno facendo attenzione che non colpiscano Zandalor intento a chiuderli, altrimenti il conto alla rovescia si spezza e i demoni ritornano. Qui, al piano di sopra, primo luogo in cui ci condurrà Zandalor, non perdiamoci un pezzo di armatura di drago in un baule. I portali sono 5, due al piano di sopra: uno in un lato e uno nell’altro, e tre al piano di sotto. Zandalor comunque attenderà ogni volta noi che gli diamo il benestare, usando la telepatia su Zandalor ne ricaveremo punti abilità. Una volta in possesso dello scudo parliamo anche con Deodatus, e approffittiamone per usare la telepatia anche su di lui se vogliamo avere l’opportunità di acquistare un pezzo di set.

E così la main quest è terminata, ora ci attende il finale con il botto e, come da prassi, questa volta vi risparmio lo spoiler e ve lo lascio gustare. Ah… dimenticavo. L’ingresso della valle degli Echi lo avete trovato? no? é sotto l’albero degli enigmi!! Ci rileggiamo con l’espansione: Flames of Vengeance, da non perdere!

Autore:

Mi piace fare quello che mi pare e piace